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Autore: Bluemoon Desire    11/09/2011    3 recensioni
Un cuore spezzato non può essere aggiustato semplicemente ricucendone insieme i pezzi...ci vuole molto...molto di più! N.B. Storia ambientata durante la 4 serie di CSI:NY dopo la morte del piccolo Ruben Sandoval
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Danny Messer, Lindsay Monroe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SESTO CAPITOLO



                                 UN MOMENTO PUO’ CAMBIARE LA VITA


(Danny POV)

Lo sai che ho sempre amato le sorprese, Danny” sibila Sonny.

La mia casa è sotto sorveglianza…” mento spudoratamente ”…verranno a prenderti da un

momento all’altro…


Scoppia a ridere.

Una risata fredda…quasi disumana….

Non prendermi in giro, lattante” mi sussurra a pochi centimetri dal volto ”Ti conosco da quando eri

un frugoletto che non sapeva nemmeno camminare, perciò non azzardarti a fare la scena del

cowboy con me, è chiaro? Sapevi che appena fuori di prigione ti sarei venuto a cercare per

pareggiare i conti…io conosco te e tu conosci me…


Tu non mi conosci affatto, Sonny” sbotto, trattenendomi a stento dal prenderlo a pugni ”Non sai

quello che stò provando in questo momento, non immagini neppure lontanamente la voglia che

ho di prendere la mia pistola e scaricarti l’intero caricatore addosso…hai ucciso mio fratello…a

sangue freddo, come fosse un cane…


Se l’è meritato” ribatte lui con aria strafottente ”Aveva tradito i Tanglewood Boys, voleva

consegnarci agli sbirri…tutto questo per proteggere dalla galera il suo prezioso fratellino…lo

stesso fratellino che si è costruito una vita da persona perbene e ha cancellato con un colpo di

spugna il suo passato e la sua famiglia! Noi siamo stati la sua famiglia in tutti questi anni e lui da

gran bastardo aveva deciso di pugnalarci alle spalle…


ERA MIO FRATELLO E TU LO HAI AMMAZZATO!” urlo.

Sassone estrae di colpo la pistola.

E’ stato talmente veloce che non sono riuscito neppure a vedere da dove l’abbia tirata fuori.

Prova a gridare adesso se hai il coraggio” dice, premendomi la canna contro il petto, in direzione

del cuore ”Mi hai condannato a due anni di inferno in prigione, Messer…nessuna punizione

sarebbe abbastanza crudele per te…


L’improvviso cigolìo di una porta che si apre attrae la nostra attenzione.

Posa quell’arma, Sassone!

Mi volto di scatto.

Lindsay è in piedi sulla soglia della camera da letto, la pistola di servizio ben stretta tra le mani e

puntata contro Sonny.

Hai mandato la tua ragazza a fare il lavoro sporco, eh Messer?” sghignazza Sonny, lanciandomi

un’occhiata divertita.

In uno scatto d’ira, mi getto su di lui.

Lo afferro per il polso e con un gesto secco gli faccio scivolare via la pistola dalla mano, poi lo

sollevo di peso e lo scaravento con tutta la forza possibile contro il muro alle mie spalle.

Il suo corpo si accascia a terra come un sacco vuoto e rimane così….immobile…

Lindsay mi viene incontro.

Stai bene?” mi domanda, allarmata.

Annuisco.

Saresti dovuta rimanere nascosta in camera da letto, al sicuro” le dico in tono di rimprovero ”Devi

toglierti dalla testa l’idea di essere Wonder Woman…


Falla finita, Danny” protesta lei ”Tu avresti fatto lo stesso per me e poi non sono il tipo che si tira

indietro davanti al pericolo, altrimenti avrei scelto un’altra professione ti pare?
”.

Preferisco non replicare.

In questi due anni trascorsi insieme ho accumulato abbastanza esperienza da sapere che non

servirebbe a niente.

Mi chino sul pavimento per raccogliere la pistola di Sassone.

L’ho appena sfiorata con la punta delle dita, quando sento qualcosa di freddo e metallico

premere con forza dietro la nuca.

Uno sbirro in gamba come te avrebbe dovuto saperlo, Messer, non si và mai in giro con una sola

arma a portata di mano...


Sonny mi afferra per i capelli e mi tira in piedi.

Lindsay è di fronte a noi, la pistola puntata contro la testa di Sassone.

Socchiudo gli occhi per un istante e un’atroce consapevolezza s’impossessa dei miei

pensieri...questi potrebbero essere gli ultimi istanti della mia vita.

Con le buone o con le cattive, Sassone” esclama Lindsay, cercando di essere il più convincente

possibile ”Stà a te decidere…

Per quanta sicurezza possa ostentare, so bene che non ha alcuna intenzione di sparargli.

Il rischio di colpire entrambi è fin troppo alto.

Lasciami uscire da questo posto, bambolina, e non ti succederà niente” le intima Sonny con un

tono viscido da far venire il voltastomaco ”Non voglio fare del male a te…mi piaci…sembri una in

gamba…


Lindsay scuote piano la testa.

Non ti permetterò di mettere piede fuori di qui con le tue gambe…

VATTENE DA QUI, MONROE!” le urlo a quel punto, con tutto il fiato che ho in corpo.

Immediatamente, qualcosa di grosso e di pesante mi colpisce dietro alla nuca con una forza

spaventosa.

Accecato dal dolore, crollo in ginocchio sul pavimento.

Non vedo più niente…immagini confuse mi scorrono davanti agli occhi…suoni e rumori mi giungono

ovattati…smorzati…

Sento delle urla…tante urla…

Uno sparo.

Un altro ancora…

Mi sembra di riconoscere la voce di Mac…

Il dolore è troppo forte…insopportabile…

Buio…

Vedo solo il buio…
 
   
 
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