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Autore: IamCrazy    11/09/2011    8 recensioni
Ecco, finalemente è nata! ^^
Dopo tutta la pubblicità che c'è stata almeno la aprirete? XD
Io in una giornata con l'Akatsuki è una fic dove VOI autori passate una giornata con l'Akatsuki facendo tutto quello che volete! Dentro ci sono le "regole" per partecipare =3
Spero che almeno la leggiate! XD
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Autore: IamCrazy
Genere: comico/ commedia
Raiting: ..rassegnatevi, se ci siamo io e Hidan minimo giallo deve essere!
Personaggi: il suddetto Hidan e Deidara (…adorabili!)
 
 
 
 
 
Irene girò svogliatamente la pagina del libro che si stava sforzando di leggere.
Certo che potevano anche darle come compito un libro un po’ più interessante, ecco.
Sbuffò spazientita, aggiustandosi gli occhiali da sole per ripararsi dalla troppa luce.
-Non che mi dispiaccia, sia chiaro..- interruppe il silenzio Deidara, sporgendosi verso di lei dal suo lettino -..ma perché ci hai portato al mare?-
La ragazza mise il segno al libro, felice di avere una scusa per interrompere momentaneamente quel supplizio –Volevo fare una sorpresa a Cocol e contribuire anche io con le giornate..-
-Bah, che iniziativa di merda- borbottò Hidan sulla sdraio a fianco.
La ragazza lo ignorò -..solo che non sapevo cosa farvi fare, l’ispirazione non è di casa. Quindi che succeda quel che deve succedere, ecco-
-Strano, l’ultima volta mi pare che sapessi fin troppo bene cosa farci fare..- insinuò l’albino irritato.
La ragazza alzò gli occhi al cielo –Oddio Hidan, ancora con questa storia?? Ti ho già chiesto scusa non so quante volte!-
-Mi hai quasi costretto a baciarti!-
-Capirai, che affronto! Da quando è iniziata quella round robin ho perso il conto delle ragazze che ti hanno baciato!- replicò stizzita.
-Dai, Hidan, lasciala perdere, lo vedi che è gelosa?- ridacchiò il biondino.
-Gelosa un corno! E vedi di smetterla di dire stronzate sennò chiamo Tobi e gli dico di raggiungerci, chiaro?!-
Deidara smise di ridacchiare per poi biascicare un -..acida-
-Guarda che è colpa vostra. Vado avanti a valeriana ormai, ditemi voi se è normale!-
-Se ti stiamo così sulle palle perché non hai chiamato qualcun altro?- domandò l’albino tirandosi a sedere.
La ragazza ridacchiò. C’era un motivo ben preciso se aveva deciso di invitare quei due, e quel motivo si chiamava costume.
Se da una parte non poteva lasciarsi scappare l’occasione di sbavare su un Hidan seminudo, dall’altra era certa che avrebbe finalmente scoperto a che sesso apparteneva Deidara. E incredibilmente risultava maschio. Irene era ancora un po’ sconvolta.
-Così- rispose enigmatica mentre sghignazzava.
-Vabbè, io vado a farmi il bagno!- esordì il biondino alzandosi in piedi.
-Ci sto- concordò l’albino.
-Hey Iry, tu non vieni?-
Irene infatti si era sdraiata a pancia in su sulla sdraio e aveva ripreso in mano il libro.
-No, grazie-
-..perché?- chiese Deidara un po’ confuso.
-Devo assolutamente finire questo libro- sbuffò –Sapete, domani io torno a scuola e almeno uno dei tre libri che avevo per le vacanze mi piacerebbe finirlo- disse in tono melodrammatico.
-Ma non ti avevano bocciata?- domandò seriamente perplesso Hidan.
-No, cretino. Era solo un debito- rispose tra i denti.
Il biondo annuì –In italiano vero?-
Irene sgranò gli occhi –In italiano? Ma come in italiano, razza di scemi! Non avete letto le mie fan fiction??-
-Appunto perché le abbiamo lette- disse Hidan ghignando.
-VAFFANCULO-
Deidara cercò di calmare le acque –E allora in che era il debito?-
-Matematica- borbottò lei seccata.
-Che capra- commentò l’albino ridacchiando.
-Ha parlato quello che non sa fare ventiquattro meno quattro!-
-Quella è Cocol che mi fa fare l’idiota!-
-Bisogna avvisare quella povera ragazza del fatto che non c’è bisogno del suo contributo, dato che idiota lo sei già di tuo!!-
Deidara si schiaffò una mano in fronte, constatando che più che calmare le acque aveva generato uno tsunami.
-Ehm…Hidan, dai andiamo a farci il bagno- disse trascinandolo via.
E così i due si avviarono verso il pontile per poi tuffarsi in acqua.
La ragazza tornò a leggere quello schifo di libro, rischiando di addormentarsi ad ogni riga.
No, doveva farcela, si disse per concentrarsi.
Dopo più o meno dieci minuti, i due ragazzi uscirono dall’acqua.
Fecero per tornare verso l’ombrellone ma notarono che Irene ancora non aveva tolto gli occhi da quel libro.
-Cavolo, ma farà tutto il giorno così?- si lamentò Deidara.
-..no..le faremo fare il bagno, vedrai-.
-È una mia impressione o hai un piano?- sghignazzò il biondino, prima che Hidan iniziasse a bisbigliargli qualcosa all’orecchio.
Irene intanto era quasi riuscita a finire il capitolo. Ci aveva messo tutta la sua buona volontà, e già si pregustava una pausa di dieci minuti prima di iniziare il prossimo.
Proprio in quel momento però sentì qualcosa di bagnato sfiorarle il fianco.
Abbassò il libro infastidita.
-Cazzo-
L’esclamazione le uscì di bocca così, non lasciandole quasi il tempo di formularla.
Hidan si era seduto vicino a lei, una mano poggiata vicino al suo fianco, lo sguardo fin troppo malizioso per poterle permettere di restare tranquilla.
-Hi-hidan..?-
-Sì?- chiese lui sorridente strappandole il libro di mano e buttandolo via.
Il fatto che le avesse fatto perdere il segno era davvero l’ultimo dei suoi problemi.
-Ehm..mi..mi stai bagnando- mormorò senza riuscire a smettere di fissare le goccioline che gli scendevano dai capelli per una volta privi di gel.
-Ti da fastidio?- chiese con finta innocenza afferrandole i polsi e portandole le braccia sopra la testa.
-N-no, tranquillo..- disse con un fil di voce.
L’albino ghignò compiaciuto.
Continuando a tenerla bloccata in quella posizione le si avvicinò piano.
-Iry..-
-Uhm?- mugugnò lei deglutendo a vuoto.
Che cavolo stava facendo???
Hidan si concesse un altro sorriso –Iry- ripeté, ancora più vicino, fissandola negli occhi.
Iry stava schiattando.
Le si avvicinò all’orecchio e sussurrò –Spero per te che tu sappia nuotare-
Detto questo, continuando a tenerla per le braccia, si alzò in piedi, mentre Deidara, che Irene non aveva notato per ovvi motivi la sollevava per le gambe.
-Ma che cazzo state facendo?- urlò lei dopo un momento di smarrimento.
-Ti facciamo fare il bagno, no?- sghignazzò l’albino.
-Complimenti Hidan, interpretazione da oscar!- disse ridendo il dinamitardo.
-Lo so-
-Brutti bastardi vi ammazzo!!!-
-Certo che pesi, eh!- si lamentò il biondino mentre la portavano verso il pontile.
-Razza di disgraziato, come ti permetti!? No..no, ragazzi, no, vi prego!!!!-
Ovviamente le sue preghiere non furono minimamente ascoltate.
Il corpo della ragazza fu lanciato in mare con la delicatezza riservata solo ai sacchi della spazzatura.
Quando la testa della ragazza riemerse, annaspante, i due iniziarono a ridere.
-Allora, com’è l’acqua?-
-F-fredda, razza di stronzi!..ra..ragazzi..ma qui non si tocca?- domandò spaventata.
-No, è un problema per te?- le chiese ridendo Deidara.
-..sì!! Dei…no, aspetta io..io non..- disse lei tra una bevuta e l’altra.
Deidara sbiancò –Cazzo, ma non sai nuotare?-
-Non darle retta, sta fingendo- assicurò tranquillo Hidan.
Deidara continuò a guardare poco convinto la ragazza che rischiava di annegare.
-Sei sicuro? A me pare stia affogando-
-Naa, fidati, finge-
-…aiuto!!!!-
-Oh cavolo, Hidan! Io la tiro fuori!-
Così dicendo il biondino si gettò in acqua e si avvicinò a Irene.
La quale, non appena lo ebbe a portata di mano, smise di agitarsi e gli rifilò una sberla.
-Razza di stronzi!!! Siete veramente degli imbecilli!-
Deidara si massaggiò la guancia offesa –Ma tu non stavi annegando?-
-Te l’ho detto che fingeva- replicò Hidan con tono saccente, guardandoli dall’alto.
Irene alzò lo sguardo e lo fissò con odio –Almeno lui si è preoccupato! Per te potevo pure morire!-
-Oh andiamo, fa poco la drammatica: lo sapevo che stavi bene..-
-In fondo siamo riusciti a farti fare il bagno, no?- le fece notare Deidara prima di ricevere una marea di schizzi in faccia dalla ragazza.
Una volta finito il bagno, per chi il primo per chi il secondo, Irene continuò a meditare su come avere la sua vendetta per tutta la giornata.
Sfortunatamente, l’occasione non si presentò mai.
In compenso, ci guadagnò un video sul cellulare di Deidara che andava a sciacquarsi la lingua del palmo della mano, dopo essere caduto nella sabbia, e successivamente vomitava per aver bevuto troppa acqua salata.
Irene e Hidan risero per un qualcosa come dieci minuti, mentre il biondino minacciava di farli esplodere.
Si può dire che Deidara si fosse punito da solo. Mancava solo la vendetta per Hidan, che tra l’altro, considerava molto più colpevole del primo.
Se ne andarono dalla spiaggia prima del previsto, a causa del biondino che continuava a lamentarsi del fatto che l’acqua salata gli stesse rovinando i capelli.
Tutte le supposizioni di Irene sul fatto che Deidara alla fin fine potesse davvero essere un uomo, crollarono di fronte a tale affermazione.
Fu sulla via del ritorno, che la ragazza si rese conto che anche la vendetta su Hidan si era compiuta: l’albino era ustionato.
Rosso in una maniera inquietante, la sua pelle pareva carne viva.
-Hidan..mi sa che ti sei leggermente scottato- ridacchiò Irene nel guardarlo.
-Ma leggermente eh- le fece eco il biondino.
-Esagerati, sono solo un po’ rossAHIA!- urlò dopo che entrambi gli ebbero assestato una pacca sulla schiena.
 
 
Quando Irene era già rientrata in casa da mezz’oretta, le arrivò un messaggio sul cellulare:
“L’albino sembra tutto tranne che albino. Altro che scottatura, l’idiota si è beccato un’insolazione e ora sta con la febbre XD”
La ragazza si sforzò di non scoppiare a ridere me davvero non ci riuscì.
Mandò un sms in risposta in cui si raccomandava con Deidara di ricordargli che gli conveniva riprendersi in fretta, visto che mancava poco alla fine delle tre famose giornate, e il traguardo dei 62 capitoli non era ancora stato raggiunto.
“..insomma, mica vorrà deludere le sue fan, no? ;D”
Detto questo, andò a farsi la doccia con una strana soddisfazione addosso.
In più, si disse una volta sotto il getto d’acqua, così non solo aveva contribuito all’impresa di Cocol, ma aveva anche la scusa per andarlo a trovare presto.
E francamente, la visione di un Hidan febbricitante, rosso, con gli occhi lucidi e bollente, era qualcosa che non si sarebbe persa per nulla al mondo.
Ghignò pensandoci, mentre usciva dalla doccia.
Insomma, due piccioni con una fava, era proprio il caso di dirlo!
-Tu sei un fottutissimo genio!- mormorò ammirata alla sua immagine riflessa.
 
 
 
 
Note autrice: come potete notare è un capitolo più corto del solito ma…ehi Cocol, non sei fiera di me??? XD
L’ispirazione mi è venuta mentre ero al mare, oggi, allegramente a fantasticare su Hidan in costume da bagno eh eh *me ancora sbava all’idea*
Tranqui, Hidan si riprenderà prestissimo…spero XD
Alla prossima!!! 

  
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