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Autore: Girl_in_Blu    12/09/2011    4 recensioni
Mirai Trunks riporta in vita il gruppo dei guerrieri morti durante lo scontro con gli Androidi e chiede a Polunga che anche Goku ritorni sulla Terra. Questi come lo considereranno? Cosa succederà con Vegeta?
Una storia che racconta i piccoli passi compiuti dai Mirai Brief per diventare una famiglia.
La nota AU è inserita perchè racconta del mondo dei Mirai.
[One-shot trasformata in una piccola long fiction]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Another universe. '
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***Parte terza***

Un passato lontano 




 



Steso supino sul letto, osservava il soffitto pensieroso.
Quel grigio, con la sua tonalità sterile, lo opprimeva; soprattutto di mattina, quando i raggi prepotentemente entravano nella camera, illuminando quell’ambiente che pareva così avvolto nel bianco e allora ricordava il soggiorno nella stanza dello Spirito e del Tempo, suo padre, il saiyan che aveva conosciuto nel passato, quello che aveva imparato a comprendere, a stimare, ad amare.
Si ripromise di ridipingere la sua stanza, troppi ricordi erano legati a quel colore e alle sue sfumature.

Aveva raccontato a sua madre di Vegeta, ma a questo non aveva proferito una sola parola riguardate il lui di quel passato tanto diverso.
Non aveva avuto modo di parlargli, di conoscerlo.
Aveva timore che quell’uomo fosse più simile dell’altro alla descrizione fatta da sua madre, in fondo sono gli eventi che cambiano una persona, le esperienze smussano gli angoli spigolosi del carattere o li affilano maggiormente.

No, non sapeva cosa aspettarsi da quel Vegeta, da quel saiyan che aveva passato gli ultimi venti anni e poco più all’inferno, tra il fuoco punitore e il dolore, forse, redentore.
Quello sguardo truce e austero appariva a prima vista lo stesso, ma Trunks notava che il colore di quegli occhi possedesse una tonalità più scura. Era solo una sua impressione, ma era certo che fosse spento.
Il cipiglio di Vegeta non era più acceso da quella vitalità fatta di voglia di rivalsa e di vendetta che illuminava gli occhi del principe di un altro tempo.
Si alzò dal letto e uscì da casa, ancora perso nei suoi pensieri, nei suoi dubbi e nei suoi timori.

 
***

 
Il cielo era coperto di nuvoloni grigi ed era possibile intravedere uno spiraglio di luce solo a chilometri di distanza.
Quella giornata così cupa non aiutava il buon umore, anzi; la pioggia che scese presto, portò con sé molti ricordi.
L’acqua scrosciava, provocando un rumore tanto piacevole quanto rilassante per chi era al coperto lontano dalle intemperie.
Un tonfo destò l’attenzione della scienziata.
-Tesoro. Sei tornato finalmente, ma sei tutto bagnato?
Il ragazzo le sorrise dolcemente
-Certo, diluvia.

La madre osservandolo non poté non lasciarsi trasportare da un tenero ricordo.
Rammentò una situazione simile, avvenuta –ormai- molti, forse troppi anni addietro, ma nonostante ciò l’immagine non era sfocata, anzi era nitida come se fosse accaduta pochi istanti prima.
 
-Cosa fai scimmione, non lo vedi che sei tutto bagnato e sporco di fango? Esci subito dal mio laboratorio!
L’uomo inarcò il ciglio prima di sorridere e di avvicinarsi alla donna per baciarla.
-Cosa fai, non hai sentito ciò che ti ho appena detto?
Aggiunse lei, questa volta senza rimproverarlo e con voce suadente continuò
-Dovresti prima spogliarti?
 
Ricordava quel giorno, uno dei pochi felici, uno degli ultimi prima della morte di Goku e dell’inizio dell’apatia del suo Principe. Uno di quei giorni che precedevano la scoperta di essere incinta.
Chi sa? Forse era proprio quello il giorno del concepimento...
Sorrise a quel pensiero.
Ricordava la fierezza del Principe, il suo orgoglio e la sua testardaggine.
Lui era stato il suo amore più grande, ma al tempo stesso la sua più grande delusione.
Non aveva avuto tempo per amare e tanto meno per essere amata, se mai una simile opportunità ci fosse stata…
Ricordava le parole del figlio appena tornato dal passato, i suoi racconti le apparivano inverosimili.
Vegeta che difende suo figlio?

Non avrebbe mai immaginato una reazione simile, non pensava che potesse provare sentimenti anche per altri e non solo per se stesso, era così diverso l’uomo dei racconti di suo figlio.

E adesso che era tornato, si chiedeva se anche lui fosse disponibile a cambiare, a restare non per un tetto o un piatto in tavola, ma per suo figlio.
Si domandava spesso, Bulma, se Vegeta potesse diventare quel padre disposto a sacrificare se stesso pur di vendicare suo figlio.

 
***

 
Mentre l’acqua continuava a scendere giù dal cielo, il principe si lasciava cullare da quelle gocce.
Seduto sul tetto di quello strano edificio, si beava della pioggia, di quel tempo, di quel grigio terso.
Era troppo presto per ammetterlo a voce alta, ma non gli dispiaceva quel pianeta.

Aveva passato anni all’inferno e fino al giorno in cui era resuscitato, non sapeva quanti, ma vedendo quel ragazzo, conoscendo la sua età comprese che le fiamme ardendo gli avevano rubato venti anni della sua vita, eppure era certo che ne fossero di più. Il tempo lì, per uno spirito inquieto e dolente, non trascorre mai abbastanza velocemente.
Aveva assaporato ogni dolore possibile e adesso la morte aveva un altro sapore, un altro significato.
L’avrebbe sempre sfidata, in fondo era la sua natura, ma adesso era consapevole che ad attenderlo non c’era il nulla, ma l’inferno con le sue sofferenze.

Gli era stata concessa una nuova vita, un'altra opportunità, ma la fierezza e l’orgoglio nelle fiamme avevano rinforzato basi e fondamenta di quell’irto muro, innalzato fin da piccolo, estremamente necessario per sopravvivere.
Scese in casa tutto bagnato, lasciando dietro di sé l’impronta dei suoi piedi scalzi.
Quando Bulma lo vide, sentì mancarle un battito.
Quel ricordo scatenato dal vedere suo figlio e quel saiyan adesso, come un tempo, la spiazzarono.
Lo aveva appena rammentato e lo stava già rivivendo, con una consapevolezza diversa…amara.
-Non lo vedi che sei tutto bagnato.
Gli disse la scienziata con un mesto sorriso.
Lui la guardò intensamente e con passo lento e felino, avanzò.
Quando le fu abbastanza vicino, le sorrise –Non sarò l’unico ad esserlo- sussurrò al suo orecchio poco prima di superarla e lasciarla lì, nel laboratorio, sola con i suoi ricordi.
Anche lui rammentava quella giornata e quelle parole, le stesse che le disse in quel momento, quando la pace regnava sulla Terra, prima dell’arrivo del dolore, prima che tutto ebbe inizio.

Non riuscì a dirgli nulla, ma fu felice di sapere che, in fondo, anche Vegeta ricordasse quel passato che appariva, adesso, così lontano.
 
 
 
 
 
 




















































 
 

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Angoletto di Girl_in_Blu:

 

Piccolo capitolo introspettivo visto da diversi punti di vista, prima Trunks poi Bulma e infine Vegeta.
La parte del ricordo della scienziata fa parte di una mia vecchia flashfiction “Un’opportunità per essere felice”.

Allora che dire?! Anche il principe ricorda i bei momenti, in fondo a qualcosa bisogna pure aggrapparsi, no?
Per ora lui è ancora un mistero per Bulma e suo figlio, ancora non si è aperto o mostrato se stesso, quello forgiato dalle fiamme dell’inferno.

Spero abbiate apprezzato questo capitoletto e che lasciate un commentino.
Baci Jo 

 

   
 
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