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Autore: Wishmastersissi    12/09/2011    1 recensioni
Il poeta Pierre Gringoire se ne stava nella sua stanza,filosofando sugli innumerevoli misteri della vita,accarezzando la testolina della sua adorata capretta Djali,appartenuta all’ormai defunta gitana Esmeralda,sposata da lui l’anno scorso, quell’indimenticabile 6 gennaio 1482. Ecco,ormai era passato un anno da quando lui la ricevette in sposa dal re dei gitani. Ma questa storia non tornava mai alla mente del nostro poeta,poiché aveva tante cose a cui pensare…
Ma stranamente quella notte,mentre non riusciva a prendere sonno,accadde qualcosa che gli riportò alla mente quella strana sera…la sera in cui,per errore o per fatalità,egli si ritrovò nella così detta “Corte dei Miracoli”,il rifugio dei gitani,e accadde qualcosa che gli cambiò la vita,che la segnò,precisamente...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fleur-de-Ly, La Esmeralda, Nuovo Personaggio, Pierre Gringoire
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8

Inquiétude
 
La sera dell'anniversario,il giovane poeta portò la sua giovane moglie a fare una passeggiata romantica lungo la Senna sotto il chiaro di luna,come le aveva promesso.
Passeggiavano mano nella mano e a passo lento,completamente soli. Ad un tratto,Fleur-de-lys si fermò ad ammirare il riflesso della luna sull'acqua limpida del fiume.
Pensava che il marito da un momento all'altro l'avrebbe baciata,sfiorata,o comunque mostrato un segno d'affetto. Invece Pierre restava immobile,seduto su una panchina,con lo sguardo distratto,perso nel vuoto. Fleur-de-lys si sedette accanto a lui,preoccupata.
<< Pierre,tesoro,ti senti bene? >> gli chiese,dandogli un bacio sulla fronte. Pierre non rispose. Continuava a fissare l'acqua del fiume che scorreva velocemente,e con essa scorrevano anche i suoi pensieri,i quali Fleur-de-lys cercava sempre di percepire,senza riuscirci. Nonostante sapesse tutto del marito,della sua infanzia difficile a causa della mancanza dei genitori e tutto il resto,c'era una parte di lui che le rimaneva ignota,buia,impenetrabile. Notava spesso degli atteggiamenti di distacco dal marito nei suoi confronti,ma in quella circostanza quel silenzio,quella noncuranza di lei le dava un enorme fastidio,facendole provare emozioni indescrivibili,ma non affatto piacevoli. Stava cominciando a spazientirsi,quando d'improvviso sentì un rumore provenire dall'altra parte del lago. Il poeta abbandonò di colpo i suoi pensieri e cercò i suoi pensieri e cercò di capire quale fosse la causa di quel forte rumore.
<< Che cos'è stato? >> domandò Fleur-de-lys,preoccupata.
<< Non ne ho idea... >> rispose il poeta. 
Videro due figure avvicinarsi man mano,vicino ai cespugli poco lontano da loro.
<< Aspettami qui >> disse Pierre alzandosi dalla panchina. << Ma... >> la Fleur-de-lys non fece in tempo a cominciare la frase che il marito era già dietro i cespugli,origliando ciò che dicevano i due uomini. Uno dei due era anziano,portava un turbante,aveva una lunga barba nera e aveva in mano un bastone,mentre l'altro era giovane,aveva i capelli ricci e corti e teneva una capretta dalle corna d'oro sulle ginocchia. Entrambi gli uomini erano di carnagione scura,come può essere quella degli uomini provenienti dall'Oriente. In mezzo ai due uomini c'era una fanciulla,anch'essa dalla pelle ambrata,aveva gli occhi verdi e lunghi capelli neri ornati da monete d'oro. 
Il poeta trattenne il fiato. Sentì come un nodo in gola. ''Non è possibile...non può essere...'' pensò. 
Rimase ad osservare attentamente la fanciulla. Ad un tratto vide una bambina dagli occhi azzurri,i capelli lunghi e ricci scuri come la sua carnagione. La bambina andò a sedersi in braccio alla giovane donna,la quale si mise tra le braccia dell'uomo più giovane,mentre l'uomo più anziano narrava loro una storia,catturando l'attenzione della bambina,la quale poteva avere circa quattro anni. Pierre tornò a fissare i due giovani mentre si scambiavano carezze e sguardi amorevoli. A quella vista il poeta ebbe un affanno,provò un senso di rabbia e di gelosia. Non potendo più assistere a quella scena tornò da Fleur-de-lys,alla quale si illuminarono gli occhi alla vista del marito. 
<< Torniamo a casa... >> le disse freddamente il poeta.
<< Va bene,come vuoi... >> gli disse la moglie guardandolo esterrefatta. << Prima di andare,però,voglio assolutamente sapere perchè sei così turbato...mi sembri molto nervoso... >> 
<< Non è nulla,è per via della stanchezza... >> rispose lui.
Camminarono a lungo senza dirsi una parola,solo quando andarono a coricarsi Fleur-de-lys decise di stroncare quel silenzio imbarazzante. 
<< A proposito,tesoro...chi erano quei tipi che abbiamo incontrato lungo il fiume?Parlavano una lingua talmente strana... >> chiese la giovane al marito,tirandosi le coperte. 
<< Zingari >> rispose Pierre spegnendo la luce. I due coniugi passarono la notte senza sfiorarsi,Fleur-de-lys non dormì tra le braccia del marito come aveva sempre fatto,il che la preoccupava molto. Entrambi si addormentarono lasciando i loro tormenti nelle tenebre della notte.
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*_Nota dell'autrice_*

Ho scritto il 9° capitolo,il problema è che ce l'ho su un quaderno e di conseguenza tra compiti e vari impegni impiego molto tempo nel trascrivere tutto al computer ^^' comunque,posso anticiparvi che nel prossimo capitolo compariranno quattro personaggi di mia invenzione,di cui tre femminili e uno maschile,per il resto preferisco non dire altro,spero solo di riuscire a postarlo al più presto e che vi piacerà ^^  


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