Scena 7
Castiel era tornato indietro per salvarmi.
Quell' angelo splendente e meraviglioso, non aveva accettato il crudele destino a cui ero stato costretto.
Appena mi ero accorto della sua presenza, quando ero ancora sopraffatto da Michael, ho creduto che lui fosse venuto solo per Sam, e ho provato pena per me, e rabbia, perché io non avevo un angelo custode come i miei fratelli.
L' angelo che mi era stato destinato, era un essere prepotente e borioso.
Era stato una condanna, non una salvezza.
Ma, quando ho avvertito il tocco delle sue dita gentili e ho sentito l' essenza dell' arcangelo abbandonare il mio corpo, ho capito che mi sarei potuto fidare di lui completamente.
Non guardarmi così, Castiel.
Non è colpa tua.
Hai almeno provato a salvarmi.
E ti ringrazio per aver donato ai miei fratelli un corpo da seppellire, un corpo su cui piangere.
Non lo dimenticherò mai.
Adesso non sono più solo.
Non sono più un contenitore, un vestitino usato e rovinato.
Sono uno spirito.
Uno spirito amato.
Sei debole Castiel.
Riesco a percepirlo dalla stretta che eserciti su di me che man mano scema di intensità.
Un corpo in carne ed ossa che stringe un' anima.
Non vi sembra una cosa impossibile?
Eppure, era quello che stava accadendo.
Castiel, ferito e sanguinante, mi stava facendo scudo col proprio corpo.
Incassava in silenzio, uno dopo l' altro, i colpi mortali di Michael e Lucifer.
Sentivo il battito del suo cuore accelerare sempre di più.
Il dolore lo stava facendo impazzire.
Ma lui non mi avrebbe lasciato.
Lo sapevo.
Castiel era lì per me.
Era tornato PER ME.
Dio solo sa quanto io gliene fossi grato.
Perché ora, avevo un pezzo di Paradiso tutto per me.
E Dio sa ogni cosa, dopotutto, vero?
Continua...