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Capitolo
29
I giorni che precedettero la serata di beneficenza furono
alquanto strani. A renderli tali fu il comportamento di Ian. Alcune volte
faceva il misterioso, altre volte sembrava preoccupato. Fare domande equivaleva
a far scatenare una guerra. Era diventato molto suscettibile per cui avevo
smesso di chiedere come, quando e perché. Questo atteggiamento di Ian non era
passato inosservato neanche agli altri ma avevamo giustificato il tutto
affermando che era per via della serata che, per Ian, era importante. L’evento
si sarebbe tenuto a Cincinnati, in Ohio per cui avevamo preso l’aereo il giorno
prima dell’evento.
Uscii dal bagno avvolta in un telo e mi recai in camera.
Trovai Ian intendo a vestirsi. Tra un’ora sarebbe venuta la macchina a prenderci.
<< Oh, sei uscita – disse Ian guardandomi dallo
specchio – Il vestito sta sul letto >>
<< Vestito? Non avevamo deciso che mi sarei messa uno
dei miei? >> dissi corrugando la fronte.
<< Dai per una volta >>. Roteai gli occhi. “Lo
fai per una buona causa”. Mi avvicinai al letto e vidi una custodia per
vestiti. L’aprii e potei vedere il vestito. Non ci feci molto caso e,
prendendolo, iniziai ad indossarlo. Era un vestito di un lilla molto chiaro,
quasi bianco, che lasciava scoperta una spalla. Terminava con una fascia
ricoperta di strass che stringeva le cosce. Attaccata a questa fascia c’era
altro tessuto. Sembrava molto ad uno strascico. Per il resto, però, era molto
bello. Lasciai i capelli sciolti sulle spalle. << Sei stupenda >>
disse Ian risistemandosi la cravatta.
Sospirai tornando in bagno per truccarmi.
Finalmente la macchina arrivò. Io ed Ian uscimmo di casa per
entrare nella limousine che ci avrebbe portato alla Duke Energy Convention
Center. Voltai lo sguardo verso Ian intento ad osservare fuori dal finestrino.
<< Teso? >>
Lui voltò il capo verso di me. << Un po’. Dovrei
esserci abituato a questi tipi di eventi ma ogni volta è sempre la stessa cosa
>>
Portai la mia mano sopra la sua, posata su una gamba, e la
strinsi. << Andrà benissimo. Sei una persona fantastica e la tua
organizzazione lo stesso. Non hai niente di cui temere >> lo incitai
sorridente.
Ian prese un lungo sospiro per poi sorridermi. <<
Grazie >> e mi baciò il dorso della mano.
La macchina si fermò e l’autista ci informò di essere arrivati.
Mi sporsi un po’ per vedere fuori dal finestrino. Una schiera di fotografi e
giornalisti erano “sistemati” davanti all’entrata dell’edificio. “Fa che torni
sana e salva a casa”. Scendemmo dall’auto e i flash e le domande dei
giornalisti ci investirono. Ian rispose a tutte quelle che poteva mentre ci
avvicinavamo all’entrata.
Una volta dentro sospirai. << Ce l’abbiamo fatta
>>
<< Ian! Che piacere averti qui con noi >> disse
un signore mentre si avvicinava a noi.
<< Richard, che piacere rivederti >> disse Ian
allungando la mano verso quell’uomo.
Ricambiò la stretta. << Vale anche per me. Ma questa
bella signorina è la tua dolce metà? >> chiese l’uomo sorridendomi.
Ian mi sorrise. << Si, lei è la mia dolce metà
>>. I due uomini risero.
<< Caro sei qui! C’è il segretario dell’Ufficio
Europeo dell'Ambiente che ti cerca ma.. Oh, Signor Somerhalder, buona sera
>> disse una signora affiancandosi a Richard.
<< Michelle, buona sera >>.
<< Ian non hai ancora presentato la signorina >>
aggiunse l’uomo.
<< Oh, già. Lei è Andrea Belmonti, la mia ragazza non
che collega di lavoro.. >>
<< Oh, un’altra collega >> disse Michelle..
Acida? Inarcai un sopracciglio mentre Ian rimase impassibile.
<< Michelle! Scusatela.. Comunque – l’uomo mi tese la
mano – Io sono Richard Auld, il proprietario della Auld’s Society. Lei invece è
mia moglie >>
<< Piacere di conoscervi >> strinsi la mano
dell’uomo mentre la donna mi ignorò bellamente.
I signori ci salutarono dopo averci condotti nella sala. I
guardai attorno rendendomi conto di essere circondata da tantissimi personaggi
illustri. Rividi la Signor Auld parlare con un’altra ragazza e mi resi conto
che aveva un atteggiamento ben diverso da quello mostrato nei miei confronti.
<< Ian, perché quella donna mi odia? >>
Mi sembrò di vedere Ian irrigidirsi leggermente. << E’
una persona molto riservata >>
<< Riservata? Non mi sembra che l’essere riservati
comporti odiare qualcuno >> ribadii.
<< Dai, tanto non la rivedrai più. Pensiamo alla
serata e non a loro, ok? >> mi guardò con occhi da cucciolo ed io annuii.
Raggiungemmo la sala e potei notare quanta gente ci fosse.
Mentre raggiungevamo il nostro tavolo, Ian mi indicò le varie associazioni e i loro
rappresentati. C’era il WWF, Greenpeace e una delle più importanti
organizzazioni come l’ Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
Dopo il discorso di benvenuto e i ringraziamenti da parte
del Signor Auld, iniziò ad essere servita la cena. Ian mi presentò alcuni suoi
collaboratori presenti alla serata. Persone stupende con cui mi trovai
benissimo. Scoprii tante altre cose sulla ISF una più bella dell’altra e capii
sempre di più cosa avesse spinto Ian a dar vita a questa sua attività. Avevo
ragione. Quest’uomo era da stimare in tutto e per tutto. Ottimo attore, ottimo
uomo. Ottimo, punto. La cena proseguì nei migliori dei modi fino a che non salì
sul palco nuovamente il Signor Auld.
<< Signori e Signore, spero che la cena sia stata di
vostro gradimento e spero che la serata vada sempre meglio. Se voi me lo
permetteste, darei il via all’asta di beneficenza >>
Ci fu un lungo applauso e l’asta ebbe così inizio. Prodotti
vari come vestiti, gioielli, decorazioni, antiquariato furono venduti a cifre
esorbitanti. Grazie a Dio era un’asta benefica. Sentii il telefono vibrare.
“From: Nina
Allora questa asta?”
“To: Nina
Stanno vendendo di
tutto a prezzi esorbitanti!”
“From: Nina
Ahaha, povera Andrea.
Hanno già battuto il bacio di Ian?”
Stavo per rispondere quando il Signor Auld riprese a
parlare.
<< Signori, farei salire l’ultimo elemento messo
all’asta. Signor Somerhalder può raggiungerci sul palco? – Ian si alzò in piedi
mentre tutti intorno a lui applaudivano – L’egregio Signor Somerhalder è stato
gentile nell’accettare la nostra proposta e mettere all’asta un suo bacio. So
che molte signore presenti gradiranno. L’asta parte da un minimo di 5 mila
dollari >>
“To: Nina
Somma minima per il
bacio di Ian: 5 mila dollari. Scatta l’operazione Ian è mio!”
Se fino a quel momento avevo pensato di poter competere
contro le signore presenti all’asta, beh, mi sbagliavo di grosso. Iniziarono
subito ad offrire di più. Ma non avevano i loro mariti, fidanzati, amici o
conoscenti da baciare? Proprio il mio ragazzo? Sbuffai e tentai la sorte.
<< 30 mila! >> urlai.
<< La signorina al tavolo 759 offre 30 mila. Nessuno
rilancia? 30 mila e uno.. 30 mila e due.. >> Ian mi guardò esterrefatto
ed io scrollai le spalle. “E ora dove li prendo 30 mila?”.
<< 70 mila! >> proruppe una voce all’improvviso.
<< 70 mila e uno.. 70 mila e due.. E 70 mila e tre!
Aggiudicato alla signorina bionda del tavolo 154! >>. Sbuffai mentre
percepii di sfuggita Ian irrigidirsi alla vista della “vincitrice”.
“To: Nina
Mi hanno fregato. Ho offerto
30 mila ma una ragazza bionda ha puntato 70 mila -.-“
“From:Nina
Dovevi offrire di più!
Ma chi è questa?”
“To: Nina
E da dove li
ricacciavo i soldi, eh? Comunque ora ti mando una foto della tizia”.
Puntai
la telecamera del telefono verso la ragazza che era salita sul palco. Dio volle
che si erano scambiati il bacio mentre ero intenta a parlare con Nina. Buona
cosa perché avrei potuto fare danni. Scattai la foto e subito la inviai alla
mia amica. Passarono i minuti ma da Nina non arrivò nessuna risposta. Ian, nel
frattempo, si era riportato seduto accanto a me. Fece per baciarmi ma mi
scansai.
<< Non ti azzardare. Hai appena baciato non so chi per
cui a me non baci >> risposi sentendo il telefono vibrare.
“From: Nina
Andrea posso
chiamarti?”.
Lessi quel messaggio e una forte ansia prese possesso di me.
<< Ian c’è un posto in cui poter parlare al telefono
liberamente? >>. Lui annuì e mi indicò il balcone della sala non prima di
avermi chiesto se c’era qualcosa che non andasse. Gli risposi di no e mi avviai
fuori, rispondendo a Nina. Pochi secondi ed il telefono squillò.
<< Io ti consiglierei di sederti >>
Feci come mi aveva detto e mi sedetti su una poltroncina.
<< Ok, sono seduta >>
<< Andrea, prometti di non agitarti, urlare o dare di
matto? >>
<< Nina per.. >>
<< Prometti! >> mi interruppe.
<< Promesso! Ora mi dici quello che devi!? >>
<< Chi ha organizzato la serata? >>
Sbattei un po’ gli occhi con fare confuso. << La
Auld’s Society. Ma questo cosa c’entra? >>
Nina sospirò. << Come temevo. Sai delle vecchie
relazioni di Ian? >>
<< Nel senso se so con chi stava? Più o meno >>
<< Quella bionda che ha baciato Ian si chiama Megan.
E’ la figlia dei signori Auld ma.. >>
<< Ma..? Nina o parli o parli >>
<< Megan Auld, oltre ad essere la figlia degli Auld, è
la ragazza con cui Ian è stato prima di me >>
Spalancai la bocca. << Megan? Quella Megan? Stiamo
parlando di Megan-ce-l’ho-io-e-ce-l’ho-d’oro? >> chiesi stupita. Ora
iniziavo a capire molte cose come, ad esempio, il comportamento di quella
signora nei miei confronti. Ed Ian aveva tralasciato quel particolare. <<
Nina, scusami, ci sentiamo quando torno >>. Prima che potesse rispondere
chiusi la chiamata. Mi alzai e tornai dentro. L’asta si era conclusa ormai e
tutti erano tornati ai loro tavoli.
Mi riaccomodai accanto ad Ian.
<< Chi era? >>
<< Nina >> risposi fredda. Ian mi guardò confuso
ma quando fece per parlare lo interruppi nuovamente. << Scusa ma devo
andare al bagno >> e così mi alzai uscendo nuovamente dalla stanza.
Percorsi qualche metro quando mi fermai. “Ed ora dove vado?”. Ero stata proprio
un genio: cercare un bagno in un edificio completamente a me sconosciuto.
Sbuffando mi guardai intorno.
<< Se cerchi il bagno è dall’altra parte >>
disse una voce femminile alle mie spalle.
Mi voltai per vedere chi fosse. << Grazie >>
risposi atona. Davanti a me, infatti, c’era Megan che mi guardava con un
sorriso sulle labbra.
<< Di nulla. Comunque – si avvicinò a me, tendendo una
mano – Megan Auld, figlia dei proprietari ed ex ragazza di Ian, ma credo che
questo tu lo sappia >>.
Storsi un po’ il naso. << Io sono Andrea Belmonti,
collega di Ian e sua attuale compagna >> risposi a tono.
<< Spero che non ti sia arrabbiata per via dell’asta
>>
Finsi un sorriso. << E perché mai? E’ un’asta di
beneficienza – scrollai le spalle – Ora scusami ma dovrei andare al bagno
>>. Mi allontanai il più velocemente possibile da quella serpe. L’avevo
sempre odiata perché era una ricreduta, montata e maleducata ma ora.. ora la
odiavo in un modo incondizionato.
Varcai la soglia del bagno e mi andai a bagnare i polsi
sotto il getto freddo dell’acqua. Feci più respiri per cercare di calmarmi ma
ogni volta rivedevo il viso di quella ragazza e la rabbia tornava
prepotentemente. Quando, forse, riuscii a calmarmi bussarono alla porta.
<< Andrea, sei qui dentro? >> riconobbi la voce
di Ian. Mi asciugai le mani ed uscii. << Ho incontrato Megan e mi ha
detto di averti vista agitata per cui mi sono precipitato qui. Tutto bene?
>>
Lo guardai negli occhi impassibile. “La calma è la virtù dei
forti”. << Cosa dovrebbe non andare, eh? >> chiesi lievemente
acida.
<< Non lo so. Sei strana >>
<< Ti sbagli. Io sto benissimo – feci per tornare
verso la sala ma Ian mi trattenne – Cosa vuoi sapere, eh? >> mi liberai
dalla sua presa. “La calma è la virtù dei forti”.
<< Cosa ti prende? E’ da quando hai ricevuto la
telefonata di Nina che sei nervosa e fredda nei miei confronti! >>
<< E’ il minimo! Dovrei essere inferocita con te! Sai
perché? Perché hai tralasciato un dettagli stupido per te, ma non per me. La
serata è organizzata dalla Auld’s Society – imitai la sua voce – Avevo avuto
una strana sensazione, una strana ansia quando ho sentito il nome ma mi ero
spiegata con un semplice ‘Sarà per la serata’ >>. Ian continuò a
guardarmi confuso. << Cognome Auld come Megan-me-la-tiro-Auld, ti dice
qualcosa? Ti sei dimenticato di dirmi che parlavi della famiglia della tua ex
ragazza. Ragazza che, per giunta, ti ha baciato e che poi mi è venuta a dire
‘Spero non ti sia arrabbiata’. Ma glielo faccio vedere io come mi arrabbio!
>> sbottai innervosita al massimo.
Ian mi misi le mani sopra le spalle. << Non era
importante, come hai detto tu stessa. Lei è un capitolo chiuso del mio passato.
Non credevo che partecipasse per il semplice fatto che odia questi eventi,
specialmente se organizzati dalla sua famiglia >>
<< E non ti è passato per l’anticamera del cervello
che, forse, sapendo che c’eri tu e che un tuo bacio veniva messo all’asta, non
sarebbe venuta di corsa, eh? >>
<< No e di Megan non me ne frega più un cazzo! Lo vuoi
capire? >> urlò lui.
Portai le mani tra i capelli stringendoli. << Tu sei
un bambino, Ian! A te non fregherà un cazzo di lei ma a lei frega di te! La sua
presenza qui è la prova! >>
Ian divenne furioso e mi schiacciò contro il muro. <<
Mettiti bene in chiaro una cosa. Io amo te. Voglio te. Sempre e comunque.
Cazzo, non te li sei fatta questi problemi con Nina e te li fai per quella
scema di Megan? >>. Lo guardai ancora infuriata. << Amo te! – mi
baciò con forza e vigore – Solo te >> ancora un altro bacio passionale.
Portai le mani sulle sue guancie attirandolo maggiormente a
me. << Deve stare a tremilioni di miliardi di milioni lontana da te. Non
voglio che ti stia vicina, che ti guardi. Non voglio che ti ronzi intorno – lo
baciai ardentemente prima di mordergli le labbra – Tu sei solo mio. Guai a te
se mi ferisci >> dissi a denti stretti e lo baciai. Ian mi strinse contro
il muro.
Credetti che i miei problemi si fossero risolti. Peccato non
sapere quanto in realtà mi stessi sbagliando.
Ma buon pomeriggio! Come state? Questa prima settimana di scuola come sta procedendo? Ho una mega news.. Non ho più la tosse xD Ok, non interessa a nessuno.. Per quanto riguarda scuola sto studiando come n'ossessa -.- non sono pronta psicologicamente a tutto ciò! Come non sono pronta alla prima puntata di The Vampire Diaries.. Non ancora la vedo quindi correrò il più veloce della luce a vederla :3 miiii che ansia, altro che ansia da esame di stato, que è peggio!
Comunque veniamo a noi.. Il comportamento di Ian: uomo strano in quei giorni.. Che sapesse realmente che Megan ci sarebbe stata quella sera o temeva una sua possibile apparizione? Mistero.. Fatto sta che è giunto il giorno dell'evento.. Sono comparsi i Signor Auld, premetto che non so quali siano i loro veri nomi.
Andrea ha tentato di aggiudicarsi il bacio di Ian senza, però, successo.. Ad aggiudicarselo è stato lei, Miss Me la tiro perchè ce l'ho d'oro Megan Auld ù.ù Qualcuna di voi nei commenti ci aveva preso. Nina svela ad Andrea la vera identità della ragazza e Andrea non la prende bene.. Avrei sclerato anche io in quel modo, se non peggio. E qui ritorniamo al primo punto.. Ian sapeva o non sapeva? E se sapeva, perchè nasconderlo ad Andrea? Tatatataaaaaaan.. Fatto sta che dopo la discussione per i nostri piccioncini sembra essere ritornata la calma... Peccato che la frase finale smonti tutto quanto ù.ù Sono aperte le supposizioni.. Inoltre, parlandi di _A Twist_, ho scritto l'ultimo capitolo l'altro ieri ç________ç Ottiii che colpo al cuore che m'è venuto.. Sabato o Domenica scriverò l'epilogo... in pratica saranno 38 capitoli totali.. tuttavia continuerò i Missing.. Ne ho due o tre da scrivere per il momento.. E poi... ? Chi lo sa cosa scriverò, se scriverò xD
Spazio ringraziamenti.. Ringrazio di cuore tutti i lettori silenziosi, i lettori che spendono qualche minuto per recensire i capitoli, senza di voi non saprei che fare, chi ha messo la storia tra le preferite/da ricordare/seguite e chi mi ha messo tra gli autori preferiti.. Non sarei a questo punto della storia senza di voi #sviolinatatime
Bene, non so che dirvi.. Vado a vedere la puntata e a sbavare davanti ad Ian nudo e al mio gnocco inglese Joseph :3 :3
A Lunedì :)