Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: _Trixie_    17/09/2011    3 recensioni
- Questa è l’ultima volta! - esclamò il Grifondoro, scorgendo vagamente i contorni della figura.
- L’hai detto anche l’altra volta, e la volta prima ancora - puntualizzò lei, con un tono vagamente canzonatorio.
- Questa è l'ultima sul serio!
[Partecipa alla Challenge "Like a song" di Bizzy.Kat.Blur
Trixie.]
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Sirius Black | Coppie: Sirius Black/Bellatrix Black
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un grazie a ayumi_L che mi sopporta sempre su MSN
ed ha avuto un'anticipazione della Shot,
giusto per stressarla un po' ^^

 

Partecipa alla challenge Like a Song di Bizzy.Kat.Blur
Ci vediamo giù sotto, se giungerete sani e salvi ^^

 


Remember When ...


Defiance - Sirius / Bellatrix



Sirius chiuse la porta dietro di sé e si ritrovò completamente al buio, in una classe inutilizzata. Ad Hogwarts erano molte le stanze che erano state dimenticate, e lui ne conosceva la maggior parte. Molte le aveva scoperte in compagnia di James Potter, il suo miglior amico, altre, le più remote e polverose, in compagnia di una ragazza, la stessa che lo attendeva seduta a terra, su un vecchio mantello.
- Questa è l’ultima volta! - esclamò il Grifondoro, scorgendo vagamente i contorni della figura.
- L’hai detto anche l’altra volta, e la volta prima ancora - puntualizzò lei, con un tono vagamente canzonatorio.
- Lumus - bisbigliò Sirius e la punta della sua bacchetta s’illuminò all’istante, rivelando gli occhi decisi e divertiti di Bellatrix Black - Questa è l’ultima sul serio - l’avvertì il ragazzo, sedendosi accanto alla cugina.
- Certo - concesse lei ironica - ammettilo, Black, ormai non vivi senza di me! - sussurrò Bella, avvicinandosi ancor di più a Sirius per poi sedersi a cavalcioni sulle sue gambe.
- Ti ricordi quando eravamo bambini? - chiese lui, accarezzando la schiena della cugina che gli stava baciando il collo e slacciando la camicia. Sentendo la domanda, le mani di Bellatrix si bloccarono, la sua bocca si allontanò dalla preda e i suoi occhi lo studiarono stupidi.
- Siamo nostalgici, stasera? Non credevo ti dispiacesse la piega che ha preso il nostro rapporto - disse, evitando la domanda.
- Non ho detto questo, infatti - specificò Sirius, accarezzando una guancia di Bella - Mi chiedevo solo se ti ricordi della nostra infanzia. Sai, quando ci scambiavano per fratello e sorella, sempre insieme, sempre complici.
- Quando ancora ci capivamo con uno sguardo? Quando sapevamo che ci saremmo stati l’uno per l’altra? Quando ancora non eri un traditore? Quando ancora non mi avevi abbandonata? Quando…- esplose Bella improvvisamente, con rabbia e rancore. Sirius la interruppe, tolse la mano dal suo viso. 
- Ehi! Io non ti ho abbandonata! Non sono stato io a rifiutarti, dopo lo Smistamento!
- Non hai mantenuto le tue promesse. Il nostro compito era quello di tenere alto l’onore della famiglia, insieme, tu ed io. Ma hai preferito voltare le spalle alle tue responsabilità, Grifondoro. Lasciandomi sola a reggere l’orgoglio dei Black. Avrei forse dovuto accoglierti a braccia aperte? Dirti che ti capivo, quando in realtà ti credevo pazzo? Non sono un’ipocrita - dichiarò lei, imprimendo in ogni parola tutto il disprezzo di cui era capace e incrociando le braccia davanti al petto.
- Immagino che per te i giorni della complicità se ne siano andati del tutto - sospirò Sirius, cercando i suoi occhi.
- Immagini bene - sputò Bella, imbattendosi nello sguardo del cugino.
-E allora? Cosa ci facciamo qui? Cosa diavolo stiamo facendo, Bella? Ci incontriamo ogni settimana, ci rotoliamo sul pavimento di qualche sudicia aula, ci diamo appuntamento per la volta successiva. L’amore è un delitto in cui non si può fare a meno di un complice.* 
- Amore? Vuoi parlare d’amore con me? Credi che quello che io provo per te sia amore? Sirius, per favore! Mi conosci e sai bene quanto me che questo è solo un gioco! Prima o poi uno dei due si stancherà e sarà tutto finito - lo schernì lei, ridendo a mezza voce.
- Forse hai ragione, ma nemmeno in questo gioco si può fare a meno di un complice! - replicò lui, stringendo le labbra.
Bella distolse lo sguardo dal cugino.
Non le piaceva la verità, non quella, almeno.
Fece per alzarsi, ma Sirius le afferrò il polso costringendola a sedersi nuovamente.
- Non mi importa quello che vuoi tu. Io ti voglio adesso, ho bisogno di te adesso - disse lui con forza.
Bella si sporse verso il cugino, appoggiò le mani sul suo petto, riprese a slacciare i bottoni, lentamente, sussurrando vicina all’orecchio di Sirius, tanto che il ragazzo percepiva distintamente il soffio di ogni sillaba sulla pelle.
- Sono senza parole. Hai rifiutato il tuo cognome, ma nessuno smette di essere un Black. L’orgoglio, l’ambizione, la determinazione. Dove è finito questo Sirius? Perché lo nascondi? Io lo preferisco - cantilenò Bella, con voce infantile, degna di una ricca bambina viziata.
Sirius si maledisse mentalmente. Non sopportava quel lato del suo carattere, qual lato che Bella adorava. Lui non era un Black, non lo era più da quando aveva rifiutato la casa di Serpeverde con i suoi ideali. 
Bella slacciò l’ultimo bottone, accarezzò i fianchi di Sirius, la schiena, premendo il proprio corpo contro quello del cugino.
Sirius respirò a fondo, assecondandola e stringendola a se, gustando il profumo della sua pelle.
Avevano davvero importanza i suoi ideali?
Non avrebbe mai pensato che i suoi principi avrebbero vacillato, non avrebbe mai pensato di sentirsi dipendente da qualcuno, lui che dell’indipendenza aveva fatto uno stile di vita.
L’indipendenza e il pericolo, tutto ciò che amava.
E Bella, che non chiedeva mai il permesso, che aveva infranto ogni regola della scuola possibile ed immaginabile, era quello che lui amava: indipendenza e pericolo.  
E ora? Cosa avrebbe potuto fare per venirne fuori? Per allontanare da se quell’amore morboso?
La consapevolezza dei suoi sentimenti per Bella l’aveva investito senza preavviso, senza dargli il tempo di riflettere. Lei ovviamente aveva ragione: non poteva vivere senza di lei.
- Bella, guarda che cosa hai fatto - bisbigliò mestamente, costringendola ad incontrare i suoi occhi -guarda come mi hai ridotto!
Lei di rimando sorrise, un sorriso di vittoria, e per tutta risposta lo baciò con foga.
- Io non ho fatto niente, cuginetto. Visto che parlavano della nostra infanzia, ti ricordi di quelle gite nel bosco? Quelle sì, le ricordo bene, una in particolare. Faceva molto caldo. All’ombra di una grande quercia, mi hai fatto una promessa, l’ennesima che non hai mantenuto. Te la ricordi, Sirius? - Sussurrò Bella, appoggiando il viso al petto nudo del ragazzo e rannicchiandosi tra le sue braccia.
Tipico di Bella,pensò Sirius, ricorda solo i momenti peggiori o quelli che potrà rinfacciarti.
Ma le sue parole l’avevano riportato con dolore a quel pomeriggio d’estate. Se la ricordava la promessa e l’avrebbe mantenuta volentieri, se lei glielo avesse permesso.
- Sì, posso ancora mantenerla, Bella. Vattene dai Black - le disse, quasi scongiurandola.
- Attento, stai bestemmiando, Sirius Black. Mi hai chiesto di sposarti, quel pomeriggio. Nessuno dei due nemmeno sapeva cosa fosse un matrimonio, ma ci avevano ripetuto mille e mille volte che da grandi ci saremmo sposati, che abbiamo finito per crederci - sospirò Bella.
Silenzio. Nessuno dei aveva più nulla da dire.
- Credo che sia meglio che me ne vada. Addio, Bella - disse poi Sirius, prendendola dolcemente dalle spalle.
- No - farfugliò lei, ancora tra le braccia del cugino, che rimase interdetto.
- Cosa?
- Non voglio… rimanere sola questa notte - spiegò lei, abbassando lo sguardo, nascondendo la vergogna di chiedere un favore a un traditore.
Sirius l’abbracciò, le baciò la fronte. La cullò, parlandole all’orecchio finché Bella non si addormentò.
E’ una bambina. Tutta la sua altezzosità, la sua determinazione, la sua forza non nascondono altro che il suo terrore.
La adagiò a terra, tenendo un braccio sotto la sua testa per farle da cuscino e si sdraiò accanto a lei. Osservò il suo viso, cercando di stampare a fuoco nella memoria ogni millimetro del suo volto. Poco dopo, si addormentò anche lui.
 
Un raggiò di sole si posò sul volto di Sirius, svegliandolo. Il ragazzo aprì gli occhi e la prima cosa che sentì fu un male terribile alla schiena. Si guardò intorno. Perché stava dormendo sul pavimento di un’aula polverosa?
Poi ricordò il rancore di Bella, la sua presunzione, la sua malizia, la sua debolezza. Un ricordo che aveva i contorni irreali di un sogno.
Bella non c’era più, non si erano dati nessun nuovo appuntamento.
Quella era stata la loro ultima volta.

 
 





Eccomi ^^
Dunque, per chi mi conosce non sarà difficile intuire che la citazione (*) è di Baudelaire.
Inoltre, so perfettamente che Sirius e Bella non avrebbero mai potuto frequentare Hogwarts insieme, ma ormai si sa che la sottoscritta non può fare a meno di cambiare le date di nascita dei due.
Infine grazie a chi ha letto che ora potrà sfogare la propria avversione verso la Shot con una recensione, se ne avrà voglia ^^
Trixie.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Trixie_