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Autore: Neko    17/09/2011    3 recensioni
Vidi una forte luce che sembrava chiamarmi. Feci qualche passo per oltrepassarla. Finalmente avrei visto i miei genitori e riabbracciato Ero-sennin, ma mi accorsi che qualcosa mi bloccava. I miei piedi non avevano più intenzione di muoversi e lentamente quella luce così accecante che mi riscaldava il cuore, si ridusse sempre di più fino a spegnersi completamente.Come la maggior parte delle persone, non sapevo cosa aspettarmi dopo la morte, ma avvertivo che c'era qualcosa che non andava. Mi sentivo in trappola, prigioniero, fuori posto, come se non dovessi trovarmi lì.
Genere: Generale, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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Capitolo 10: Il ritorno della volpe a nove code

 

Pov Sakura

 

Rimasi sorpresa nel venire a conoscenza dell’esistenza di Kyuubi e con me anche i miei compagni. Tutti eravamo convinti che i Bijuu scomparissero con la morte del jinchuuriki, ma Naruto e Kyuubi erano sempre stati motivo di sorpresa e anche questa volta non si erano smentiti.

Dopo essere venuta a conoscenza del volere dell’anziana di volermi insegnare l’Hikari no Jutsu, in quanto la più idonea del gruppo, lo stupore aumento quando volle precisare che Naruto sarebbe stato perfetto per poter utilizzare questa tecnica.

Era un jutsu che richiedeva un estrema concentrazione e buon uso del chakra e per il mio compagno il controllo del chakra rimaneva sempre un tallone d’achille. Doveva esserci un’altra spiegazione per cui lui sarebbe stato più adatto se non fosse stato un fantasma, ma in caso contrario non si sarebbe dovuto far ricorso a questa tecnica per sconfiggere le ombre che avrebbero tentato di impossessarsi dell’anima di Naruto.

Volevo comprendere il perché non ero pienamente adatta a questo compito, ma non ci pensai a lungo, dato che non c’era altra soluzione. Potevo solo sperare di riuscire a usare la tecnica ogni volta che si sarebbe resa necessaria.

Ero felice i poter tornare utile al mio amico. Era una sofferenza per me sapere della sua presenza accanto a noi, ma non poterlo vedere, mi faceva sentire inutile ed esclusa da qualcosa di straordinario. Ora invece ne ero entrata a far parte.

Quella donna doveva saper leggere anche nel cuore delle persone in vita, perché mi tolse un dubbio che mi girava nella testa. Ok ero in grado di scacciare le ombre, ma se non potevo vederle, non sarei stata in grado di capire quando avrei dovuto ricorrere a questo nuovo potere.

“Sei una ragazza sensibile Sakura, sarai in grado di percepire il pericolo e le ombre quando saranno vicine al tuo amico. Non preoccuparti di questo. Cerca solo di non dare alcuna motivazione alle ombre di non temerti!” disse Hikari spostando poi lo sguardo verso Sasuke.

Seguii il suo sguardo, ma nuovamente non capii cosa intendesse dire.

 

Pov Kakashi

 

Quella missione di cui inizialmente dubitavo era servita al suo scopo. Ora eravamo a conoscenza del nemico che perseguitava Naruto. Questa faccenda del Kyuubi non mi piaceva per niente.

Avevo compreso che era il chakra del demone a interessare le ombre, in quanto poteva essere ancora in circolazione all’interno del corpo del mio allievo, ma oltre alle ombre si presentò un ulteriore problema. Quel chakra avrebbe fatto il possibile per non disperdersi e trovare un nuovo contenitore di cui prendere il controllo e tornare a vivere e seminare terrore. Era una lotta contro il tempo, perché questo sarebbe potuto accadere in qualsiasi istante. Per il momento e da quanto appurato, Kyuubi era ancora legato a Naruto.

Inoltre come se non bastasse tutto questo, l’anziana signora ci avvisò della potenza del nemico. Le ombre avevano presentato sempre una minaccia per le anime intrappolate sulla terra, ma mai la signora aveva percepito, fra tante ombre, una che spiccava maggiormente rispetto alle altre e in modo particolarmente alto.

Sospirai sconsolato alla notizia. Non bastava dover combattere un pericoloso nemico invisibile, doveva esserci anche la più potente ombra che si fosse mai vista.

 

Una volta rientrati dalla missione, feci ben attenzione a raccontare ogni particolare all’hokage, per decidere sul da farsi.

Decidemmo di prendere dei provvedimenti, nonostante questi non fossero piacevoli, per noi, né per Naruto.

Dovemmo dissotterrare la bara e tenerla costantemente sotto controllo, controllando il Kyuubi per intervenire appena avremmo sentito l’attività del demone aumentare.

La stanza dove era condotta era piena di sigilli, era una precauzione per aumentare la difesa e proteggerci da una nuova catastrofe.

Inoltre decidemmo di fare dei controlli su tutti gli abitanti di Konoha.

Alla nascita di ogni abitante, all’anagrafe, non viene solo registrato il nome, cognome, genitori, impronte digitali, ma anche la quantità di chakra in possesso di ogni neonato, che sarebbe stato per tutti pressoché lo stesso, cresciuto proporzionalmente con esso.

Passai qualche nottata in bianco, insieme a Sasuke e Sakura. Inizialmente io e Tsunade eravamo d’accordo con il fare tutto segretamente, senza far preoccupare maggiormente i ragazzi, ma Naruto aveva percepito lo spostamento del suo corpo e spiandoci aveva scoperto tutto.

Sasuke e Sakura si erano opposti al dissotterramento della bara, ma infine dovettero comprendere che non vi era soluzione. Naruto invece non aveva fatto storie, nonostante si sentisse maggiormente in trappola e inquieto.

Non credevo che a Konoha fossimo così numerosi e nonostante il gran numero, quasi nessuno aveva una quantità di chakra al di fuori della norma e alcuni di questi erano Naruto, Minato, Sasuke e il sottoscritto.

Minato e Naruto erano fuori gioco, Sasuke avrebbe potuto essere una buona preda per Kyuubi, se non fosse un discendente di colui che è riuscito a controllarla in passato grazie allo sharingan. Infine vi ero io, ma dubitavo che la mia quantità di chakra fosse sufficiente per sopportare quella del demone, finchè esso non avesse completamente modificato il mio corpo, rendendolo completamente suo.

Se fossi stato idoneo, a mio parere il demone avrebbe già agito.

 

Pov Naruto

 

Kyuubi non mi aveva abbandonato nemmeno dopo la morte.

Ma una cosa  mi sembrava alquanto strana. Come poteva il suo chakra trovarsi ancora all’interno del mio stomaco? Tecnicamente non lo avevo più, oltre al fatto che io non percepivo minimamente la sua presenza.

Ci pensai a lungo su questa faccenda,  ma la verità e che non sapevo dove sbattere la testa. L’unico modo per liberarmi delle ombre era liberarmi del chakra della volpe, senza però liberarlo nel mondo.

Passarono diversi giorni, durante i quali, diverse volte capitò che le ombre mi tornassero a fare visita. Il consiglio della vecchia di non temerli, non era servito a molto, dato che ogni volta, rischiavo di farmela sotto. A volte ero riuscito a scappare da solo, a volte destino volle che Sakura fosse nei paraggi e mi salvasse con la sua nuova tecnica.

Avrei voluto saperla usare anch’io, nei momenti in cui mi trovavo da solo in posti poco raccomandabili.

Il giorno era abbastanza sicuro, ma la notte, dove le tenebre regnano sovrane, era difficile riuscire a nascondersi.

Passarono un paio di giorni  così, tra nascondigli e inseguimenti, l’ansia continuava a crescere, sia in me che nei miei amici e io potevo ben percepirla, quasi toccarla. Ma era ancora niente rispetto a quella che provammo quando una terribile notizia giunse alle orecchie dei miei compagni.

Esattamente come mi capitava quando il mio corpo si trovava al cimitero, sentivo il bisogno di andare accanto al posto in cui “riposavo” e di tanto in tanto, andavo nella sala dove il mio cadavere era stato posto protetto da mille sigilli.

Feci la stessa cosa il giorno della terribile notizia.

Vi entrai e la mia bara era sempre nello stesso punto, ma mi sentivo strano, come se non fossi realmente lì. Sgranai gli occhi comprendendo quale potesse essere la causa e subito corsi da Sasuke, chiedendogli di aprire la cassa.

Il mio amico si rifiutò di farlo e potevo ben comprendere il perché. Di sicuro il mio corpo non doveva essere in bello stato dopo tutto quel tempo e di fatto non riuscii a convincerlo a compiere l’azione.

Provai io, concentrando le mie energie, ma la paura che il mio presentimento fosse vero, mi impediva di toccare le cose intorno a me.

Insistetti con Sasuke quando all’ennesimo rifiuto, mi irritai facendo scattare accidentalmente i vari sigilli. L’allarme venne subito avvertito da Tsunade, la quale accorse pochi minuti dopo nella stanza, trovando me e Sasuke, o per meglio dire solo Sasuke, a sbraitare l’uno contro l’altro e a lanciarci insulti non tanto carini.

“Cosa diavolo ci fai qui?” disse Tsunade seccata.

Sasuke la guardò con la stessa espressione “Quel baka mi ha fatto venire qua e al mio rifiuto di aprire la bara, ha fatto scattare i sigilli.

Kakashi giunse un momento dopo con Shizune, la quale aveva avvertito il mio sensei di quanto accaduto.

“Perché avresti dovuto aprire la bara?” chiese Tsunade stupita.

“Vorrei saperlo, dato che non ci tengo minimamente a vedere quello che c’è lì dentro!” disse Sasuke guardandomi storto.
“Quante storie, tu la apri e io guardo dentro!”gli dissi per l’ultima volta.

“Ti ho detto di no!” mi rispose.

“La apro io!” disse Kakashi stupendo tutti quanti “Ci deve essere un motivo per cui Naruto ti ha chiesto questa cosa!”

Annuii e dissi quasi bisbigliando “è come se io non fossi realmente qui!”

“Cosa vorresti dire?” mi chiese Sasuke, ma ero troppo assorto a vedere l’azione di Kakashi-sensei, la cui reazione fu proprio quella che mi aspettavo.

“Il corpo non c’è!” disse spaventato “Come è possibile!”

Shizune, convoca una squadra di ricerca, affinchè trovino colui che ha preso il corpo!” urlò Tsunade alla sua assistente.

Io guardavo la bara aperta e vuota e per un attimo mi domandai se il fatto di sentirmi in trappola, non fosse causato dalla prigionia del mio corpo in quello spazio cosi angusto e claustrofobico.

“è stato portato via da poco!” dissi.

Il motivo per cui mi ero recato in quel posto era dovuto a un’intuizione, avevo percepito che qualcosa era accaduta al mio corpo, proprio quando l’avevano spostato la prima volta.

“Come hanno fatto ad entrare qui? Solo io e Kakashi conosciamo la combinazione del sistema di chiusura! E a quanto anche pare tu Sasuke!” disse Tsunade.

“Non sospetterai che io centri qualcosa. Me l’ha detta Naruto quando mi ha chiamato qui. A quanto pare ora che è fantasma si fa gli affari degli altri e spia le persone!” mi disse Sasuke guardandomi storto.

“Scusa tanto, ma questo è il mio corpo. La questione mi riguarda eccome!” dissi infastidito.

“Se nessuno è entrato, come è possibile che il corpo di Naruto sia scomparso. Si è alzato da solo?” disse Kakashi.

“Ma ti sei rincretinito?” disse Sasuke ad alta voce, facendo voltare i presenti verso di sé “Ce l’avevo con Naruto. Sta insinuando che quanto ha detto Kakashi potrebbe essere vero!”

“Ed è vero teme. Rifletti, se quando ero in vita Kyuubi aveva la capacità di guarirmi a una velocità straordinaria, cosa le impedisce, ora che sono morto, di risanare il mio corpo in modo tale che lei lo possa utilizzare a suo vantaggio?” dissi.

Sasuke riferì quando avevo affermato e le reazioni della nonna e del maestro furono giustificate. Si gelarono sul posto.

“Se quello che dici è vero, niente potrebbe fermare Kyuubi, ora non c’è più il tuo spirito che può fermarlo. È a piede libero!” disse Tsunade.

“Se è così allora perché non ha già raso al suolo il villaggio?” chiese Sasuke.

“Ha sempre a che fare con un corpo morto e rigido, per quanto potente possa essere, avrà un po’ di difficoltà a farlo tornare alle sue movenze originali!”

“Ok, ci siamo messi d’accordo sul fatto che Kyuubi si sta facendo una passeggiata nel mio corpo. Dobbiamo ancora stare qua a  fare ipotesi, o andiamo a fermarlo prima che faccia casini o che venga catturato dalle ombre?” dissi esasperato da quella situazione.

Non era affatto piacevole quanto mi stava capitando, anche se non stava direttamente succedendo a me, ma al mio corpo.

“Di quello non mi preoccuperei. Le ombre non possono impossessarsene!” disse la voce di Sakura, appena entrata nella stanza.

 

  
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