Quel genio di Roxy s'è iscritta proprio il giorno del compleanno di Hermione :D così si becca DUE storie dedicate a lei.
Perché se ho scritto per il compleanno di Harry non posso non farlo per quello di Hermione u_ù
Lo so scrivo troppo in questo periodo. Ma spero almeno di partorire delle belle cose XD se così non fosse ditemelo, ditemi: pat, PIANTALA.
E io la smetto u_ù
Buona lettura. :)
 

Dolce fare niente

Le mattine arrivano, che le si voglia o meno, e nessuna di loro ti chiederà mai se è gradita.
Potrebbe però capitare ogni tanto, in quel susseguirsi metodico, una mattina affettuosa. Avvolgente come una coperta e una buona cioccolata, nelle sere piovose d’inverno.
Una di quelle in cui l’estate sembra non voler finire, supplica incedente per l’autunno. Che accetta soggiogato dalla pigrizia portata da sé stesso. Senza nessuna fretta, sebbene increduli le foglie stanche che già tinteggiavano gialle rami ai margini degli alberi.
Quando il tepore sveglia, come una mano calda sulla pelle. Tende che volano a sfiorare i piedi nudi. Entra la brezza, solleva anche la sottana sottile, il sole punge la pelle. Svegliati. Milioni di raggi, milioni di dita sulla schiena. Vibrando.
Gli occhi combattono tre volte, sopiti ancora della calda notte appena trascorsa.
Immagini sfocate tra cui distinguere lo specchio di fronte riflettere la luce chiara di un’ora inoltrata. Seconda finestra gemella nella stanza. Oziosa mattina di metà settembre.
Uno sbadiglio, si smuove, rivela coperte incollate alle gambe.  
Hermione solleva piano il petto sulle mani. Abbagliata dal bianco-giallo di una giornata candida. Sonnacchiosa.
Non c’è bisogno degli occhi per vederli, due corpi muti accanto. Respiri tenui.
Un sorriso.
Affondato nel cuscino, i capelli alzati in un unico ciuffo nero, seppur si direbbe fuori posto, ha un suo ordine sensato perfetto in quel contesto.
Il volto di Harry acceso di sonno, abbandonato in respiri profondi, i pantaloni chiari intrecciati su per le caviglie. Il petto nudo, alto e basso di respiro.
Poi un corpicino esile, minuto in confronto a lui, accanto. Stessa identica espressione del padre. I pugnetti chiusi stretti, il sinistro sicuro attorno al dito di Harry. Le gambe nude pallide, un tutt’uno con le lenzuola. Rassicurata dal contatto pelle a pelle con lui accanto.
Hermione ride. La magliettina piccola sopra la sua bambina. Happy Birthday Mommy.
A peggiorare già la discutibile scrittura di Harry, il vano ma palese tentativo di scrivere con un pennello rosso sul tessuto. Un cuoricino sghembo di fianco.
Li osserva persa in loro. Fuoco nel petto.
Quando la mattina ti sveglia in una stagione inventata solo per te, non c’è nulla che tenga. Ci si stringe alle federe esauste, alle lenzuola calde, al sole docile, alle tende volanti.
Al proprio amore.
Alla propria bambina.
E ci si lascia cullare dal tanto decantato e temuto – quanto memorabile – dolce fare niente.