Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: effe_95    19/09/2011    5 recensioni
Hinata e Naruto si rincontrano dopo sette anni di lontananza, e parlano, scoprendo quanto siamo cambiati in tutto questo tempo, cominciano così a ripercorrere a retroso nel tempo la loro storia d'amore, dall'inizio fino alla fine....
"_ Hinata… _ Quanto le era mancato quando lui sussurrava il suo nome, le era mancato da morire in quei sette anni lunghissimi.
_ Naruto _ Rispose lei, lui aveva ancora la mano premuta sul suo braccio e non sapeva che quel contatto la faceva impazzire, che la riportava in dietro nel tempo, che la rendeva felice, ma poi ecco il macigno e quei sette anni di distanza che li separavano l’uno dall’altro e una vita vissuta da soli, e loro cresciuti l’uno senza l’altro, e gli occhi di Naruto vuoti e tristi, e gli occhi di Hinata…"
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Se volete, leggete il capitolo ascoltando la canzone dei Modà, Salvami, e poi fatemi sapere.     


Back to me

 
L’appartamento di Naruto non era molto grande, abitava in una palazzina di seconda mano al centro della città, in una via non molto frequentata.
La cucina e il salotto erano in un’unica stanza e a divederli c’era solo un misero muretto bianco, le pareti erano gialle e accanto al muro c’era un divano che dava una forte sensazione di vissuto, un po’ scomposto, con delle coperte gettate sopra a caso. Il tavolino al centro della stanza era sommerso di riviste, quaderni, cd e disegni, sulla parete sinistra vi era un mobile che fungeva da libreria, porta e scrivania, poi Hinata notò la chitarra abbandonata amabilmente per terra tra figli e spartiti, Naruto si grattò la testa imbarazzato.
<< Scusami per il disordine >> Disse richiudendosi la porta alle spalle, tolse le lenzuola poggiate sul divano e le ripose in un cesto dei panni sporchi pieno fino all’orlo, Hinata sorrise, e senza nessun imbarazzo abbandonò la borsa e il cappotto sull’appendi abiti.
<< Questo è il bagno? >> Chiese indicando una porta in legno, Naruto annuì accigliato, vide Hinata afferrare il cesto dei panni e trascinarlo in quel bagno non molto pulito, così la ragazza mise a fare il bucato mentre Naruto moriva dall’imbarazzo.
<< Non hai nessuno che passa a pulirti la casa? >> Chiese gentile, mentre Naruto sistemava il divano e spostava le riviste dal tappeto in un angolo.
<< Veramente no, io… non posso permettermela >> Hinata non sembrò turbata da questa notizia, si mise seduta sul divano comoda.
<< Se mi dai il permesso, potrei occuparmene io >> Naruto strabuzzò gli occhi e scosse la testa.
<< Nah, lascia stare! >> Hinata alzò gli occhi al cielo, tanto non avrebbe ceduto così facilmente.
<< Ti spiace se vado a fare la doccia?>> Domandò Naruto, lei sorrise e scosse la testa e così, mentre Naruto si lavava, lei riordinò tutta la cucina pulendola da cima in fondo e fece lo stesso con il salottino e la camera del ragazzo, quando Naruto abbandonò il bagno strabuzzò gli occhi, la casa non era mai stata così pulita, mai. Nel frattempo Hinata stava sistemando le lenzuola pulite sul letto del ragazzo, lui si mise ad osservarla nel buio della stanza e sorrise nel vederla radiosa e per niente stanca o scomposta, Hinata si girò e lo vide lí fermo.
<< Le riviste le ho ordinate tutte per numero di uscita in un angolo della casa, li non danno molto fastidio, spero non ti dispiaccia.>> Naruto non rispose, continuava a sorridere, e Hinata non poté non ricambiare quel sorriso così bello e meraviglioso, il ragazzo attraversò la stanza e si fermò davanti all’armadio, cercò qualcosa al suo interno e poi cacciò un pigiama femminile e della biancheria intima pulita.
<< Questi erano di mia madre, spero che ti vadano, puoi usare il bagno se vuoi, ho anche uno spazzolino in più, non l’ha mai usato nessuno >> Disse gentile, Hinata annuì e andò in bagno a farsi una doccia calda, nel frattempo Naruto si sistemò sul divano, Hinata avrebbe dormito nel suo letto quella sera, lui gliel’avrebbe ceduto molto volentieri, poi guardò l’orologio, segnava le 2:30, eppure sembrava molto più tardi.
Poco dopo Hinata uscì dal bagno e Naruto la fissò per un secondo steso sul divano, la vestaglia della madre gli andava un po’ troppo larga, ed era piuttosto corta, una spallina ricadeva sulla spalla nuda, lei aveva i capelli leggermente mossi a causa del vapore dell’acqua calda, ma era ancora più bella, le gambe lunghe e magre le davano un'aria sensuale.
Nello stesso momento Hinata osservava Naruto steso sul quel divano, la tuta grigia un po’ malandata e quella maglietta nera consumata lo rendevano irresistibile, il viso pulito e luminoso, gli occhi azzurri e limpidi, e quei capelli un po’ bagnati, arrossì imbarazzata e rimase lí ferma e impalata, non sapeva cosa fare quando Naruto si alzò.
<< Stasera puoi dormire nel mio letto se vuoi >> Disse il biondo con voce tesa, ma non si avvicinò nemmeno un secondo, lei annuì e si richiuse la porta alle spalle. Naruto sospirò e tornò sul divano, quella sarebbe stata una notte molto lunga, aveva la strana voglia di aprire quella maledetta porta e infilarsi in quel letto insieme ad Hinata, ma visto che conservava ancora un po’ di buon senso decise che non era un'idea molto saggia.
L’orologio ticchettava rumorosamente sulla parete, mentre Naruto si girava a destra e sinistra sul quel divano improvvisamente troppo piccolo, sbuffò e cambiò di nuovo posizione, poi un rumore in particolare catturò la sua attenzione, la porta della sua stanza si aprì e sulla soglia vide Hinata un po’ titubante, si alzò subito preoccupato.
<< Hinata, è successo qualcosa? >> La mora non rispose, ma annuì, si avvicinò a Naruto molto lentamente, mentre il ragazzo rimaneva immobile per la tensione. Hinata lo accarezzò dolcemente e poi lo abbracciò, Naruto reagì abbracciandola a sua volta, Hinata aveva un’ odore buonissimo, così particolare, Naruto la baciò, all’inizio fu un bacio normale, dove le loro labbra si sfiorarono e basta alla scoperta di quella nuova sensazione, poi però Naruto premette sulle sue labbra, Hinata le dischiuse e il loro bacio si trasformó.
Si guardarono negli occhi, quelli di Naruto brillavano, quelli di Hinata ridevano gioiosi, Naruto non distolse lo sguardo dal suo volto nemmeno quando la ragazza fece scivolare via la vestaglia dal suo corpo, non smise di guardarla nemmeno quando si ritrovarono sul letto ansimanti e senza forze, l’uno dentro l’altra.
 
Quando Naruto aprì la porta nel suo appartamento smise di parlare, erano arrivati ad un punto di non ritorno, quella parte del racconto era meravigliosa e spaventosa allo stesso tempo, non serviva raccontarla, loro l’avevano vissuta sulla loro stessa pelle.
Hinata rimase colpita quando vide che non era cambiato niente, era tutto come un tempo, lo stesso divano, la stessa cucina e la chitarra sempre buttata per terra tra fogli e spartiti vari, un brivido le attraversò la schiena e si sentì a casa sua, automaticamente, senza farlo apposta sistemò il cappotto e la borsa sull’appendino e alzò i fogli da terra sistemandoli al suo posto di origine, Naruto la fissava con gli occhi tristi e vuoti, perché quel gesto gli era mancato così tanto e faceva male vedere che lei ancora lo ricordava, che lei ancora lo amava.
<< Mi dispiace >> Disse la ragazza rendendosi conto di quello che aveva appena fatto, quella non era più anche casa sua
<< Ti sarò sembrata una maleducata >> Naruto non rispose, abbandonò la cartella in un angolo della casa e andò verso la cucina, era molto tardi, sicuramente mezzanotte passata, il telefono squillò un paio di volte, ma Naruto non rispose e scattò la segreteria telefonica.
“ Naruto? È tutto il giorno che ti cerco! Domani sera usciamo tutti quanti, e tu devi venire per forza, è inutile che fai l’asociale, ci sarà anche Ino capito? E non dire che è pericoloso per me e bla, bla, bla ok? Un bacio Sakura” .
<< Ti va bene un caffè? >> Chiese alla ragazza, Hinata annuì ancora impalata in mezzo alla stanza, Naruto le fece segno di sedersi sul divano e lei obbedì in silenzio, lui si mise seduto accanto a lei anche se un po’ distante, rimasero in silenzio per un tempo infinito, e poi Hinata iniziò a piangere senza un motivo preciso, ma in realtà, quei motivi c’erano ed erano troppi. Si piegò su se stessa e pianse fino a singhiozzare, mentre Naruto si stringeva le ginocchia al petto e piangeva a sua volta in silenzio senza farsi sentire, perché faceva male vedere quanto erano estranei adesso, vedere che quella casa non era più di nessuno, e intanto il caffè usciva e nessuno controllava, e intanto i loro cuori si sbriciolavano e nessuno li aggiustava, Hinata si aggrappò con le mani al braccio di Naruto che a sua volta strinse con forza le spalle della mora, lei fece per baciarlo, ma lui la bloccò e scosse la testa.
<< No… Hinata no! >> Lei sorrise amara con il volto ancora bagnato di lacrime.
<< Puoi abbracciarmi per favore? >> Chiese in un sussurro, Naruto sospirò e l’abbracciò, la strinse tra le sue braccia.
<< Continua a raccontare Hinata, sono i nostri ricordi, racconta i più belli, quelli che non fanno piangere >> Diceva lui stringendola ancora più forte, mentre le baciava il collo e non riconosceva più il suo odore.


Effe_95

:) Lascio a voi le parole.      

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: effe_95