Nel cielo di Ottery St. Catchpole, l'estate stava lentamente cedendo il posto all'autunno.

Per qualcuno era ora di tirar fuori dagli armadi i maglioni alla Weasley; per qualcun altro, era ora di sedersi sconfortato su un letto molto, molto arancione – «Suvvia, Ronald, non ti pare un tantino infantile, quel copriletto?» – e pensare, le mani tra i capelli altrettanto rossi: E ora che faccio?

Poteva scegliere la soluzione più ovvia, ma no, no, probabilmente ci erano già arrivati tutti prima di lui. Diamine, credeva che scegliere un regalo di compleanno per la sua ragazza sarebbe stato più facile. La sua ragazza. Pensarlo gli diede un calore che ricordava da vicino il Whisky Incendiario. Quasi cedette alla tentazione di dirlo ad alta voce, ma l'avrebbe preso in giro perfino il demone di casa, che per l'amor del cielo, non sapeva neanche parlare.

E ora il grande momento era arrivato, e proprio lui, la persona da cui si sarebbe aspettata il regalo più meraviglioso, speciale e unico di tutti, non aveva neanche uno straccio d'idea. Due voci ingaggiarono una lotta furiosa nella sua testa:

Sai benissimo com'è fatta, regalale un libro e falla finita!

Sì, per scoprire che l'ha già letto ventisette volte?

È il pensiero che conta!

Ma vorrei che lo apprezzasse sul serio.

Corri il rischio!

Resta il fatto che è troppo scontato.

Ma c'è qualcosa senza pagine né inchiostro che le piaccia?

Un set per il lavoro a maglia, così continuerà con la sua mania dei vestitini da elfo. Visto? Posso farla felice anche senza libri.

Ma per favore, piacerebbe al massimo a tua madre! Per l'ennesima volta, un libro andrà benissimo.

Ma non è neanche lontanamente abbastanza!

Perché, puoi permetterti il fatidico anello con diamante, per caso?

No, ma verrà il giorno... Cambiando argomento, per dimostrarle quanto tengo a lei un libro non basta: dovrei regalarle un'intera biblioteca, come minimo!

Eccola. L'intuizione che stava inseguendo a vuoto da giorni.

«Senti, Hermione, che cos'è di preciso un cartone animato?»

«Perché me lo chiedi?»

«Fissa di papà. Da quello che ha detto lui ho capito ancora meno, e...»

«... e hai pensato di chiedere a me, che essendo figlia di Babbani so di cosa parlo?»

«Mmm... sì».

«Okay. Almeno sai cos'è un film?»

«Fin lì posso arrivarci».

«Bene... allora un cartone animato è come un film, ma al posto degli attori ci sono delle sequenze di disegni che cambiano così in fretta da dare l'impressione di muoversi. Piacciono un sacco ai bambini».

«Dovrei aver afferrato. E qual era il tuo preferito da piccola?»

«La Bella e la Bestia. È tratto da una fiaba Babbana, ma più che per la trama lo adoravo soprattutto perché alla protagonista, Belle, piaceva leggere, proprio come a me. C'è una scena in cui lui le regala tutta la sua biblioteca... la so ancora a memoria dopo tutti questi anni».

«Chi regalerebbe un'intera biblioteca a una ragazza?»

«Solo un pazzo, o una persona molto innamorata. O tutte e due le cose».

Bene, allora poteva anche annunciarlo al mondo intero: Ronald Bilius Weasley era ufficialmente pazzo. E anche innamorato. Doveva solo aspettare il momento opportuno.

«Hermione?»

«Sì?»

«Chiudi gli occhi».

«Come, scusa?»

«Tu fidati. Chiudi gli occhi e basta». E per buona misura si mise alle sue spalle e glieli coprì: quel contatto poteva bastare per trascinarla con sé nella Smaterializzazione.

Sentirsi comprimere a viva forza come per passare attraverso un imbuto non doveva essere stato molto piacevole, perché le prime parole che le uscirono di bocca furono: «La prossima volta abbi la decenza di avvertirmi!»

«Non oggi. Doveva essere una sorpresa».

«Se volevi sorprendermi ci sei riuscito anche troppo. Si può sapere dove siamo?» Le tolse le mani dagli occhi.

«Adesso puoi aprirli».

«Oh, Ron! Questa... questa è...»

«La British Library. E per stanotte è tutta tua, Hermione... o forse dovrei dire Belle? Buon compleanno». Probabilmente la ragazza aveva già in mente qualche migliaio di titoli da cercare in quell'immensità, ma prima di cominciare la caccia ebbe tempo per un bacio. Un solo, unico, lunghissimo bacio, che sembrava proprio il finale di una delle fiabe Babbane che aveva ascoltato da bambina prima di andare a letto.

Note dell'Autrice: che adoro Hermione l'ho già fatto ampiamente capire. Potevo lasciar passare il suo compleanno senza far niente? Ma certo che no! Che da piccola amasse da morire La Bella e la Bestia della Disney è una mia invenzione e anche un anacronismo spaventoso, visto che è del '91, proprio quando comincia l'avventura di Hogwarts, e non so se nell'estate del suo primo anno si dilettasse ancora a guardare i cartoni o fosse già troppo immersa nei compiti di Trasfigurazione, ma vi prego di perdonare la mia licenza poetica e godervi questo momento di romanticismo gratuito. A very Happy Birthday, Hermione Jean Granger!