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Autore: Danny Fan    02/06/2006    6 recensioni
Ho scritto questa FF per il contest dell'Harry and Hermione Fans Club, dove è stata premiata col primo posto, cosa che mi ha sopreso perchè in tutta sincerità è molto particolare quindi non me l'aspettavo. Di che si tratta? E' una one-shot che descrive il primo bacio della coppia; le perti scritte in corsivo sono i pensieri di Hermione, quelle in caratteri normali quelli di Harry....
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DENTRO AL TUO CUORE

Hai mai fatto qualcosa senza sapere quale forza ti spingesse a compiere un simile gesto?

Sei mai arrivato alla conclusione che la tua vita era sfilata oltre, senza lasciarti il tempo di riflettere su cosa fosse giusto e cosa fosse facile? Ti è mai balenata nella mente frastornata l'idea, splendida e illuminante, che tutto quello che hai fatto fino a quel momento era soltanto necessario, perchè tutto quello che hai vissuto fino a lì ti portava a quell'attimo indimenticabile?

Era una stanza, una semplice stanza, nel castello.

Nessuna vocina suggeriva quale potesse essere l'uso di quella stanza, trovatasi per caso sul mio cammino. La testa non aveva voglia di pensare su quale piano si trovasse.

Non aveva nessuna particolare atmosfera, quella stanza.

Non c'era nulla dentro a parte banchi, una lavagna... Era una classe vuota, una classe vuota alle sette di sera.

E l'avevo trascinata dentro.

E non sapevo perchè l'avesse fatto, non riuscivo a immaginarlo. Pensavo "vuole dirmi qualcosa di segreto e importante". Lo seguii, come facevo sempre. Niente e nessuno mi avrebbe mai impedito di ascoltare una confessione di Harry Potter; quello che lui mi confidava, era sempre vitale per me oltre che per lui stesso.

La sua mano nella mia era piccola, il polso sottile. Aveva polsi davvero sottili. Hermione non mi aveva mai fatto tenerezza. Non ne provavo nemmeno adesso. Non era la tenerezza che si può immaginare, quella "oh, che carina, oh che dolce ragazza!". La tenerezza che Hermione incuteva poteva invece essere chiamata forza. Non dovevo proteggerla troppo, lei sapeva proteggersi da sola. Lei è una combattente. Non saprei dire chi di noi due è il più forte, chi abbia più coraggio. Il mio spirito di sacrificio è patetico se penso al suo nei miei confronti. L'ho tenuta stretta, l'ho allontanata da me, le ho di nuovo permesso di avvicinarsi, senza rendermi conto che non ero io a decidere, ma lei. L'ho sempre fatto senza pensare a Hermione come la penso adesso. E non so esattamente come la percepisco adesso. Non come "la mia fidanzatina", non stiamo assieme, non ci sono mai state parole d'amore fra noi, non ci sono mai state moine, scenate di gelosia, dispetti. Siamo noi, sempre e solo noi, Harry ed Hermione. E Harry sa che se non lo fa ora, potrebbe non poter mai più... baciare Hermione. Harry sa che Hermione è l'unica persona verso la quale avrebbe dei rimpianti.

La porta si era aperta piano e mi aveva portato dentro. La sua mano era avvolta attorno al mio polso. Non stringeva molto, sentivo le sue dita morbide, ero affascinata dalle sue mani. Ero tranquilla quando tenevano le mie. Era successo molto spesso, tra noi non era mai mancato il contatto fisico... Ero affezionata a quel contatto, ero bramosa di continuare ad averlo, volevo che non venisse mai meno fra noi quella spontaneità di abbracciarci, se ne avevamo voglia. Lui non me lo impediva mai, nemmeno se stava con un'altra, io non avevo nulla in contrario se mi teneva la mano. E nessuno si azzardava a redarguirci per questo.

Nessuno poteva sostituirsi a lei in questo.

Harry era l'unico per me.

Chiusi la porta dietro di lei. I miei occhi entrarono nei suoi.

Sapevo che quando mi guardava così stava per dire qualcosa di essenziale. Era come se mi preparasse o attirasse la mia attenzione ai livelli massimi. E stavo lì ad ascoltare parole che non vennero pronunciate.

Sapevo il motivo che mi spingeva a lottare. Improvvisamente. Rivedere i suoi occhi attenti, sentire la sua serenità che mi si trasferiva. Mi guardava come la prima volta.

Come la prima volta che vidi i suoi occhi smeraldini. Non c'era il dolore allora, non c'era la disillusione, non c'era la tenue paura, la strisciante incertezza, l'esplosione del coraggio. I suoi occhi erano cresciuti con lui, e si erano riempiti a poco a poco. A volte avrei voluto che vi brillasse solo l'amore per me, ma sarebbe stato troppo egoista.

Non parlavo e mosse le labbra per domandarmi la ragione di tutto questo.

Nemmeno io la sapevo esattamente.

Era solo tardi, e dovevo salutarla, nel caso le cose fossero andate male.

Sentii la sua mano scivolare sulla mia schiena, quella che teneva il mio polso sollevarsi, costringendomi, nell'abbraccio, a posarla sulla sua spalla. E il mio cuore sarebbe stato soddisfatto anche così. Il nostro insolito abbraccio, quasi come se ci stessimo preparando a ballare il nostro ultimo valzer, guardandoci negli occhi con crescente confusione...

Ricordavo tutto.

Tutti i momenti belli e quelli brutti, tutte quelle volte lei era vicino a me.

Non poteva esserlo anche alla fine di tutto, non fisicamente. Volevo portarla dentro.

Avrei voluto rimpicciolire e nascondermi fra i suoi vestiti per seguirlo ovunque.

Chinai la testa istintivamente, nè lentamente, nè troppo in fretta...

Vidi i suoi occhi socchiudersi...

Toccai le sue labbra con le mie, incerto come se fossero le prime che baciavo...

Un tenero vento mi mosse i capelli, e sperduta in un sogno aprii le mie labbra...

Non poteva essere vero, ma sentivo che lo era. C'erano stati giorni di incredibile bufera a turbare la nostra armonia. C'erano stati seri litigi. Non li definirei seri per la loro asprezza, ma per i motivi scatenanti; se dovevamo essere in disaccordo per qualcosa, doveva essere qualcosa di importante, che almeno ne valesse la pena.

Perchè pena era il non avere il suo appoggio...

Perchè pena era il trovare la forza di rimproverarlo se sbagliava... Non è mai stata facile la nostra complicata amicizia, troppo profonda, troppo marcata come la maschera di un attore teatrale, che alla sera la getta via...

Sfiorai la sua lingua, le nostre bocche si abbracciarono, più strette delle nostre braccia. Non credevo possibile volesse. Temevo uno schiaffo da un momento all'altro. Mi ero reso conto di cosa stavo facendo, mi ero reso conto che mi piaceva come mai... Fuggii. Ero molto codardo, in fondo.

Non potevo non inseguirlo. Avevo sempre cercato di immaginare cosa si potesse provare quando la persona che ami ti bacia, e adesso che stava succedendo davvero, per me, non potei perdere l'occasione di trattenerlo. Feci quello che desideravo fare da sempre, quello che immaginavo di fare con le sue labbra, così morbide e sottili. Avevo sempre pensato, chiamandomi stupida, che fossero fatte a posta per essere baciate come io volevo. Volevo immergermi in esse, e lo feci, strappando l'aria dai miei polmoni.

Smisi di fuggire. Non c'era ragione di farlo, quando è così chiaro che lei lo vuole. E non c'è cosa al mondo più rassicurante. Non esiste una speranza maggiore, un desiderio più grande del voler tornare per vederla ancora, per baciarla ancora. Mi rendeva invincibile.

Le sue mani fra i miei capelli si trattennero più di quanto lui volesse, quando mi guardò di nuovo.

Non saprei dire per quanto tempo ci guardammo, senza dire niente, solo scambiandoci lo sguardo e la promessa di non cambiare mai. Tornerai?

Tornerò. Tornerò vittorioso. E se non dovessi tornare, sarai comunque in salvo. Per sempre. E sai dove sarò io?

Una lacrima mi solca la guancia.

Dove sarai?

Al sicuro...

Dentro al tuo cuore.

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Note:

Ne approfitto per scusarmi per i ritardi delle mie due FF "Che sia per Sempre" e "Sogno di una Fenice", che riprenderò il prima possibile. Per la prima, sono stata influenzata questi giorni e non ho potuto scrivere, inoltre sto leggendo una saga molto interessante che sono certa mi ricaricherà le pile (uno scrittore non deve solo scrivere ma anche leggere per migliorarsi). Inoltre entro metà giugno devo finire un'altra FF per il contest di "More Important Thing", quindi è solo un periodo di affollamento di lavoro, comunque prometto di riprendere a scrivere specie "Che sia per Sempre" il prima possibile! ^_^

  
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