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Autore: JongKey    23/09/2011    8 recensioni
La mia anima rimarrà sempre con lui,però; da qui all’eternità.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Questa piccola shot è stata scritta, ma soprattutto ispirata, durante una lezione di chimica. O.o non promette bene come cosa... xD
Fatto sta che spero vivamente che possa piacervi e,se l'avrete gradita o meno, mi piacerebbe sapere la vostra opinione. ^^
Buona Lettura. 
JongKey~♥

Fine.


Respiro.
Ansimo.
Apro la bocca in cerca d’aria.
Man mano che la velocità aumenta lo fa anche la mia voglia di fermarmi e di inspirare.
Ma non posso.
Continuo a correre cercando di non guardare indietro e qualcosa graffia il mio viso.
Scavalco radici ed evito piante scansandole con le mani.
Purtroppo però non sono mai stato una persona atletica,io.
Inciampo in una di quelle radici e cado rovinosamente a terra.
Mi sembra di essere in uno di quei sogni nei quali cerchi disperatamente di scappare ma,invece di acquistare sempre più velocità,ti sembra invece di camminare fluttuando nell’aria ed i tuoi piedi affondano più che lentamente in essa.
Sì, la sensazione è proprio quella.
Cerco di alzarmi, ma le mie mani affondano nel fango sotto di me e temo di essermi fatto  decisamente troppo male alla gamba.
Giuro che ci sto provando ad alzarmi, ma proprio non ci riesco.
Il cuore mi sta battendo all’impazzata:non mi è mai accelerato così tanto.
La paura ti fa provare cose strane, a volte.
Deglutisco e reprimo lo stimolo di vomitare, non mi sembra davvero il caso di farlo in un momento come questo.
Nelle mie orecchie risuona solamente il battito del cuore.
Trattengo istintivamente il respiro.
C’è qualcosa che non va,lo sento.
Mi giro lentamente con gli occhi sgranati e la paura intrinseca in essi.
È arrivato.
Sgrano gli stessi e la mia bocca si apre automaticamente in un urlo muto.
Mi prende per il colletto di quella maglietta ormai ridotta a brandelli.
Mi avvicina al suo viso ed io stringo le mie mani intorno al suo polso.
Le sue labbra rudi si posano in modo altrettanto violento sulle mie.
Non posso negare che questa bocca mi sia mancata.
Mi divora, nel vero senso della parola, ed io mi faccio divorare.
Paradossalmente, ora che sono “tra le sue braccia”,mi sento molto più al sicuro di prima che stavo scappando proprio da lui.
Si stacca e noto delle goccioline scarlatte sul suo labbro, poco dopo ne sento il sapore in gola.
Mi ostino a volergli scappare e a credere di aver paura di lui: non ho capito veramente niente, è tutto il contrario.
Mi guarda con un’espressione a dir poco malinconica negli occhi, espressione che  mantiene anche quando stringe ambo le sue grandi mani intorno al mio esile collo ed io,con tutto l’amore che so esprimere con i miei, di occhi, gli circondo le spalle.
Mano a mano che rafforza la presa sul mio collo e che il respiro comincia ad affievolirsi, il suo sguardo cambia e, da malinconico che era,diventa immensamente triste; vi leggo dentro una muta domanda che mai mi porrà.
Perché?
Già, perché … non potrei rispondere neanche se volessi, per il semplice fatto che non lo so neanche io, l’unica cosa che so è che desidererei immensamente che non fosse accaduto.
Lo sguardo che gli mando di risposta è dolcissimo ed accompagnato da un egual sorriso.
L’aria mi manca sempre di più e la mia presa sulle sue spalle si allenta piano piano.
Seppur quello che sto vivendo sia un momento macabro,inumano e circondando da un altrettanto inquietante paesaggio,io non posso fare a meno di essere tremendamente felice ed innamorato in modo malato.
Continuo a guardarlo con quell’espressione e vedo delle lacrime scendere dai suoi occhi.
Non aveva mai pianto: sono riuscito a fargli anche questo … che persona immonda che sono, ed in quanto tale l’unica cosa che merito è quella di lasciarlo, questo mondo.
Le lacrime sul suo viso stonano fin troppo, ma d'altronde è così bello vedere le sue emozioni sempre fin troppo celate …
Il suo labbro trema e subito dopo lo poggia sul mio.
Per la prima volta mi dà un bacio dolce e pieno d’amore.
Come è strano il destino …
Rispondo al bacio e, sulle sue labbra, poco prima di esalare il mio ultimo ed immeritato respiro su questa terra, gli sussurro un “ti amo”, così pieno di sentimento e così vero da non poter non esser creduto.
Emetto il mio ultimo respiro ed ecco che il fantomatico “nero” mi circonda.
 
La nostra è stata una storia bella quanto sofferta e, se solo non l’avessi fatto, forse sarebbe durata molto, ma molto a lungo,forse per sempre.
La mia anima rimarrà sempre con lui,però; da qui all’eternità.
Mi son spento alla giovane età di diciotto anni, ucciso, soffocato, dal mio unico e vero amore.
Quale morte migliore  di questa può esserci?
 
   
 
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