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Autore: LaylaLaRed    24/09/2011    2 recensioni
Name: Charlotte Audrey Holly
Surname: Grimaldi - temporary surname
Perchè sul certificato di nascita di Charlotte Audrey Holly Grimaldi c'è scritto "temporary surname"?
Sta all'erede di Blair Waldorf scoprirlo!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione, Nel futuro
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La lezione di biologia era appena terminata e gli studenti più vivaci della Constance High School stavano iniziando a schiamazzare e a prendersi in giro fra di loro.
La Queen Cherie stava finendo di raccogliere i suoi libri, quando la gonna nera si abbassò inavvertitamente mentre lei si piegava per prendere una matita.
“Oh-oh!”, un ragazzo bruno e dagli occhi vispi stava fissando il bordo di pizzo che sbucava dal tessuto.
“Scemo!”, gli urlò di rimando C, ormai abituata a queste cose.
Quando finì di sistemare tutto nell’elegante borsa pitonata Versace, uscì dalla classe con passo svelto e deciso, sicura del posto dove avrebbe trovato Izzy.
La professoressa Tamberson aveva dato buca ai suoi alunni, con grande contentezza da parte di questi, e quindi l’ultima ora era l’ora “delle pazzie”.
Quelli del quinto anno limonavano con passione e ridevano come degli stupidi, mentre quelli del terzo e del quarto stavano a guardare dicendosi che “tanto noi lo faremo l’anno prossimo!”.
Fuori dal cancello il tempo era nero e già si prevedeva un acquazzone, anticipato da piccole gocce.
Charlotte si affrettò a camminare e dopo pochi minuti si ritrovò inzuppata.
“Aaaaah!” urlò sfinita, dopo aver camminato per mezzo chilometro.
Aveva i capelli bagnati e dentro la borsa era entrata dell’acqua. Le scarpe facevano “clac-clac” nelle pozzanghere e continuavano a schizzare gocce dappertutto, ma...C era decisa (più o meno): avrebbe trovato Izzy!
Quando Izzy Gloria Van Der Woodsen era triste, andava in un piccolo parco ai confini dell’Upper East Side, che si raggiungeva tramite la metropolitana.
E quando era lì...PUFF. Tutti i suoi problemi si tramutavano in polvere e la pioggia (visto che quando Izzy Van Der Woodsen è triste c’è sempre la pioggia) spazzava via lacrime e tristezza.
Ma stavolta sarebbe stato così?
Charlotte non lo sapeva e quando arrivò alla fermata della metropolitana era sfinita...ci salì subito e pagò il biglietto con quei pochi soldi che si portava dietro quando andava alla Constance.
Scese alla seconda fermata che incontrò.
Il posto si chiamava “Little Marveillux Park”.
“Perchè dare un nome francese a un parco americano?”, si domandò fra sé e sé C.
Ma poi scosse la testa come per dimenticare quell’inutile pensiero e provò a concentrarsi soltanto su Izzy.
Un piccolo cancello bordeaux arrugginito era l’entrata per quella struttura. Una volta dentro, C ebbe un fremito di paura.
La pioggia rendeva scuro il luogo e gli alberi frusciavano ininterrottamente provocando un rumore decisamente spaventoso.
Qualche figura scura era posata sulle rovinate panchine di ferro, e faceva finta di leggere il giornale, inzuppandosi.
Charlotte si alzò in punta di piedi, come per scrutare meglio il luogo, ma non trovò nulla. Nulla, soprattutto Izzy.
Tornò con i piedi a terra sbuffando e iniziò a girare in tondo per la struttura.
Poi vide quello che cercava. Posata su una panchina, nell’angolo più buio della struttura, c’era una figura nera e con il capo chino, intenta a fissarsi i piedi.
Oh si, era Izzy!
Charlotte corse velocemente verso di lei e quando fu arrivata a distanza 2 metri, le sussurrò “Izzy.”.
La bionda ebbe uno scatto. Alzò lo sguardo e mormorò un “Ah, sei tu.”, poi tornò a singhiozzare, tenendo la testa fra le mani.
C si accomodò accanto ad Izzy e per una manciata di minuti restarono a fissare il vuoto davanti a loro.
“Non vuoi proprio parlarmi, eh?”, domandò Charlotte, e abbozzò un sorriso.
Izzy alzò piano lo sguardo e posò la testa sulla spalla di C, continuando a piangere ancora più forte.
“Stai calma, tesoro. Ci sono io qui con te adesso. Su, sta calma.”, le mormorò commossa C.
“Scusami”, singhiozzò Izzy.
“E di che. Su, sta calma. Ci sono io, tesoro. Ci sono io qui con te.”, ripeteva Charlotte.
Restarono molto più tempo di quello che sarebbero potute restare in quella posizione tenera.

Angolo dell’autrice
Eilà UESiders!
Come vi sembra questo secondo capitolo? Izzy è la ragazza invisibile...lo so, lo so...metterò più foto di lei e Charlotte nel terzo!
Una piccola anticipazione qui per voi, stavolta sottoforma di dialogo: “Poverina... è un po’ gonfia! Le ci vorrà Activia...o no? Ahahaha!”.
Grazie a FibyCullenBass per il supporto e grazie ai lettori silenziosi che invito a parlare...
xoxo,
GG1.
Ragazzo “osservatore” http://zonareality.files.wordpress.com/2010/11/ruggero.jpg
Borsa pitonata (scusatemi ma non è Versace questa qui nella foto, è Gucci...è evidente dal logo sul ciondolo, vero?): http://static.blogo.it/deluxeblog/borsa_by_gucci.JPG
Professoressa Tanderson (non viene descritta e non appare, ma non sapevo che foto mettere,okay? Apparirà più tardi, comunque...): http://www.ivid.it/movie/fotonews/jennifer_garner.jpg
Charlotte e Izzy http://a3.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc4/67460_169133203101787_169125006435940_655334_3936133_n.jpg (non è proprio un parco questo qui nella foto, però...)
  
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