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Autore: Irae90    25/09/2011    4 recensioni
Questa è la storia del fuorilegge Robin Hood, raccontata da lady Marian, ormai sposata e donna matura. La storia di un uomo che divenne leggenda, ricordi risvegliati da una lettera misteriosa...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Era calata la sera sul piccolo villaggio di Locksley, le famigliole si accingevano a coricarsi. Le luci dei focolari si affievolivano, solo il fuoco della casa del signore del podere brillava ancora nella notte.

Nella grande casa in pietra i servitori, ormai dormienti ,erano disturbati dal continuo chiacchiericcio proveniente dall’ala privata del signore .Una bambina gridava e giocava, anche contro i continui tentativi di spedirla a dormire. < Mamma !! Papà !la favola per favore altrimenti non dormo!! > gridava la piccola con la sua vocetta infantile. Come al solito la povera madre per far dormire la piccola doveva raccontare una storia < no, tesoro, è tardi vai a dormire, a letto di corsa ! >diceva la donna fingendo di essere indignata. La ragazzina incrociava le braccia al petto e guardava la madre con i suoi occhioni verdi e con il labbro piegato in una smorfia. La donna cercava sempre di resistere, ma la piccola ribatteva sempre con piglio deciso<  ma mamma non è neanche calato il sole! >la piccola Maggie era una grande testarda come la madre, che come sempre doveva impegnarsi per domare la piccola.

La ragazzina poteva essere anche  testarda ma la madre lo era ancora di più e riusciva sempre nel suo intento  < Maggie basta su ! A letto avanti! > l’ordine non veniva eseguito immediatamente, ma recepito.

< Uffa ! Buona notte madre, anche a voi padre ! > borbottò la piccola trotterellando verso le scale che conducevano alla sua stanza. Finalmente i due sposi si potevano godere un po’ di pace, per il villaggio c’era sempre qualche gatta da pelare, e anche Maggie dava da il suo bel fare. I due erano sempre indaffarati, in un modo o nel’altro.

La madre, sempre sfinita per le faccende di casa , il padre era impegnato negli affari politici.

< oh!Marian ti assomiglia sempre di più >disse l’uomo guardando la moglie notando le somiglianze con la figlia.

Il bel viso ovale era solcato dalle prime rughe, i capelli lunghi e marroni erano ancora fulvi,  gli occhi blu mai perdevano la loro vitalità. Sir Robin la guardava sempre come una regina < si, ma il carattere è il tuo ! >disse la donna. Si misero seduti su di una panca nel giardino e si raccontarono delle futilità giornaliere, ma non sapevano che un annuncio avrebbe risvegliato in loro molti ricordi.

Il sole calava lentamente sul villaggio di Locksley, il giardino profumava di rose, lady Marian aveva convinto il marito a piantarle attorno alla casa. Chiacchierarono seduti vicini ancora per qualche minuto dal sorgere della luna.

Stavano per andare a dormire quando dal villaggio giunse un contadino tutto trafelato, che si buttò a terra ai loro piedi e boccheggiante disse < I signori di Loksley? > .Robin guardò perplesso Marian che fece cenno al marito di proseguire e in tono autoritario risposero< si ,siamo noi >.Il contadino sorrise ansimante e allungò una lettera dicendo < Ho una lettera per voi >, Robin la prese e guardò il semplice pezzo di ceralacca che la chiudeva, senza sigillo.  Il signore di Locksley guardò il contadino e domandò < non cè sigillo. ..da parte di chi è? >.

Il giovane non rispose e balbettò < emh signori ..io ecco >s’interrupe e li guardò con aria supplicante, come se si aspettasse una punizione .< allora ?parla! >lo incalzò Robin seccato, Marian posò la mano sul braccio del marito per calmarlo.

< non me l hanno detto mio signore, hanno solo detto che era della massima urgenza >e detto ciò si alzò tremante < perdonatemi >sussurrò a capo chino. I due lo guardarono perplessi ma non dissero altro, impazienti di leggere la lettera. Sir Robin non ebbe neanche il tempo di alzare lo sguardo sul contadino che esso sparì come era arrivato, cominciando a correre verso il villaggio.

Marian afferrò la lettera dalle mani del marito perplesso, ne strappò la ceralacca e lesse velocemente il contenuto della lettera. Il marito attendeva impaziente con le mani sui fianchi.

Dopo qualche minuto lady Marian sorrise, stringendo la lettera al cuore, guardò il marito con negli occhi anche un po’ di stupore .

< allora che dice !? >sbottò Robin impaziente, la donna gli  porse la lettera e tutta emozionata disse < Leggi, sono quindici anni che aspetto questa lettera !>l’uomo diffidente lesse le poche righe con la fronte corrucciata, poi guardò la moglie con gli occhi spalancati.

I due si guardarono rimanendo un attimo in silenzio, < non c’e scritto quando torneranno >disse Robin per niente contento di ciò che riferiva la lettera .

< no...ma spero presto Robin ! >cinguettò la donna sedendosi sulla panca  riprendendo la lettera dalle mani del marito .

< Io spero di no! >sbottò il signore di Locksley sedendosi rumorosamente .

< che idiozia Robin non incominciare !…..> provò a dire la donna, ma prima che potesse parlare la testolina riccioluta di Maggie fece capolino da uno degli alberi di mimosa che costeggiavano il giardino. < cosa succede ?vi ho sentito gridare >chiese insonnolita la ragazzina stropicciandosi gli occhi.

I due adulti sobbalzarono e guardarono la bambina un secondo spaesati, cercarono di deviare le curiosità < Nulla figliola … solo qualche piccolo litigio, io e tuo padre siamo molto stanchi > rispose la madre vagamente, ma neanche le  risposte aggiunte dal padre furono sufficienti a smuovere la piccola testarda. < A me sembra proprio che vi state inventando tutto >disse la ragazzina incrociando le braccia al petto su cui era appena accennato un seno da dodicenne.

La madre sbuffò e guardò il marito cercando consiglio < è meglio smetterla, sono passati quindici anni e Maggie non conosce i suoi parenti ne la storia dei suoi genitori, non credi che ci sia bisogno di qualche spiegazione? >disse Robin con gli occhi decisi verso la moglie, che tutta tremante cercò di ribattere < Ma Robin... potrebbe scatenare incomprensioni verso i suoi parenti e …>prima che il discorso andasse avanti Maggie li interruppe < Ma che succede ?quali parenti ?che storie sono queste? >.

Era tempo che Maggie sapesse la verità su cosa accadde prima che lei nascesse.

Lady Marian fissò il marito con aria severa e disse < nessuno deve sapere ..meno gente lo sa e meglio è ! E se scoprissero che lei è la figlia di Hood? Qualche vecchio discepolo del Principe potrebbe ..>. Robin di Locsley sbattè una mano sul ginocchio e prese un respiro cercando di non alzare la voce, poi disse< Allora ci sarà Robin Hood a proteggerla, voglio che lei sappia chi stiamo aspettando...chi sono i suoi parenti >.

Maggie guardava perplessa i genitori, si passò una mano fra i capelli scompigliati rimanendo in silenzio ,capendo che la cosa è seria.

La donna sostenne per qualche secondo lo sguardo duro del marito, poi abbassò gli occhi con un sospiro rassegnato. Cosi lady Marian riaprì, riluttante i suoi ricordi per farci entrare la figlia e il racconto incominciò …

< Piccola mia, tu sai che molti anni fa il re Riccardo partì per la Terra Santa alle crociate, lasciando che il regno venisse governato dal perfido principe Giovanni, che tramava di impossessarsi delle sue terre con l’aiuto dei suoi seguaci e poi ucciderlo per divenire re lui stesso >.

La bambina perse l’interesse per il sonno, per immergersi nelle parole della madre.

Maggie si sistemò ai piedi dei genitori a gambe incrociate, da sotto la panca osservava la madre con i suoi occhi verdi.

Lady Marian strinse le mani in grembo e continuò a parlare < Nottingham era governata da uno dei fedeli del Principe Giovanni Senza Terra: Lo sceriffo Visey e il suo braccio destro sir Guy di Gisborne.

Il loro governo era crudele, usavano il pugno di ferro per sottomettere il popolo al nuovo re.

Ma le cose cambiarono quando dalla Terra Santa tornò un certo Robin di Loksley, insieme al suo compagno Much.

Trovarono un regno devastato e in preda alla follia del Principe e dei suoi scagnozzi, così decisero di ribellarsi e di rifugiarsi a Sherwood, dato che lo sceriffo li avrebbe uccisi se non avessero accettato di partecipare ai suoi complotti. Una volta divenuti fuorilegge si unirono ad alcuni uomini che conobbero nella foresta: Allan, Will, Little Jonh  e la saracena Jach. Tutti fuorilegge, banditi, per un motivo o per un altro, dalle loro case.

Con loro decisero di dare una mano ai bisognosi come potevano e al tempo stesso volevano fermare lo sceriffo e i piani del principe. Io ero decisa ad aiutarlo nella sua battaglia, ma a modo mio, in segreto, visto che ero ben controllata dal braccio destro dello sceriffo, nonchè capitano delle guardie sir Guy, che da anni mi corteggiava ripetutamente. La situazione divenne problematica per lo sceriffo, dato che Robin rubava dalle sue personali scorte da ormai settimane senza mai esser stato preso.

Robin alzava sommosse per niente gradevoli fra i popolani, spingendoli a ribellarsi.

Lo sceriffo decise di prendere provvedimenti per risolvere il problema, cosi annunciò una riunione dei nobili del luogo per cercare una soluzione …..

La voce di Lady Marian si perse nella notte e nei ricordi,  ricordi di come un uomo divenne leggenda ….
  
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