Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: Anima97    26/09/2011    4 recensioni
E se qualcuno credesse di essere un'assassina?
Ma, attenzione, non un'assassina qualsiasi...
La Sua assassina.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non tremare


9 Dicembre 1989
 
Respira sul mio collo, mentre mi cinge le spalle.
Poggio le mani sulle sue.
La testa cade all’indietro e chiudo gli occhi.
Sento meglio lo scrosciare della pioggia.
Da dentro il locale, poi, è come se non ci sono pareti.
E’ sempre stato così.
Il sole, la pioggia, la neve, qui dentro si amplificano.
E’ uno dei motivi per cui l’abbiamo acquistato.
Io, Josh e tutti gli altri.
Non posso credere che non entrerò più qui dentro.
Josh mi asciuga una lacrima.
Non apro gli occhi, non voglio.
Non troverei Lui, se lo facessi.
Come sempre.
Vorrei tanto che fosse qui.
Un dolce profumo di rosa invade la stanza.
Una presenza mi turba.
E’ Lui.
No, è soltanto l’ennesima illusione.
Sono passati anni, ormai.
Ma è sempre con me, dentro di me.
Nella mia testa, nel mio petto.
Mi manca.
E non c’è.
Non ci ho ancora fatto l’abitudine.
Mi stacco da Josh, apro gli occhi e lo guardo.
Gli occhi verdi ormai tanto familiari sembrano preoccupati.
Quasi tristi.
Mi chiede se sono sicura di volerlo fare.
Tanto ormai è troppo tardi.
Il locale è ormai ridotto a niente.
Non ci sono più i mobili, tranne quelli della cucina.
Come posso provare odio verso questo posto?
Qui ho passato i migliori e peggiori momenti della mia vita.
I nostri compleanni, le notti bianche o anche semplicemente i pomeriggi allegri.
Ma anche quel giorno.
Quanto abbiamo pianto.
Non mi sarei mai immaginata che avrei incontrato Elvis Wood.
La reincarnazione.
Che storia assurda, la mia.
Josh si stacca da me e si avvia verso la cucina.
Io intanto chiudo l’ultimo scatolone con dentro la mia roba.
Sento il suo dito premere più volte sulla mia spalla.
Mi volto e lo vedo sorridente.
Corrugo la fronte, che ha da ridere?
Abbasso lo sguardo e noto che in mano ha LP.
Dove l’ha trovato!?
Lo prendo in mano e lo ammiro in tutta la sua bellezza.
Imagine.
L’avevo perso!
Josh mi bacia la fronte.
Mi dice che l’ha trovato ieri sullo scaffale in cucina.
Sorrido, ma le lacrime non fanno fatica a scendere.
Grazie, amore.
Lo abbraccio.

    
 
Mi dice che è il momento di andare, prendendo gli scatoloni.
Altri due minuti, voglio salutare queste pareti.
Mi bacia in fronte e mi lascia sola.
I ricordi vengono a galla piano, man mano che percorro la stanza.
La pioggia fuori non è cessata, ormai è buio.
Ho una strana sensazione.
Il profumo di rose… non è svanito.
Scuoto la testa, basta con questi pensieri!
Stringo al petto LP di Imagine.
Non posso credere che finisca così la mia vita a New York.
Chissà come sarà d’ora in poi, io e Josh, soli, in California.
Con il nostro bambino.
Mi massaggio la pancia e sorrido.
D’ora in poi la vita sarà più luminosa, ne sono certa.
 
Oppure no.
 
Mi avvio verso la porta, afferrando l’ombrello.
Apro la porta e una folata di vento mi costringe a socchiudere gli occhi.
La città ha perso colore, la pioggia è molto fitta.
Apro l’ombrello e, camminando verso la strada, ritorno ai miei pensieri.
Mamma sarebbe molto felice se mi vedesse ora.
Peccato che se n’è andata.
E Dana è scappata chissà dove con i suoi amici.
Quella ragazza è completamente pazza!
Ma alla fine, sa quel che fa.
Ci ho rinunciato a farla ragionare sin dal primo momento in cui le ho parlato.
Mi fermo.
Semaforo rosso.
Sembra che lo fa a posta, quel semaforo.
Diventa rosso per impedirmi di attraversare il mio futuro.
Dall’altra parte della strada, tra la gente, vedo Josh che cerca di attirare la mia attenzione.
Mi dice che mi aspetta li dov’è ora.
Sorrido e annuisco.
Stringo ancora di più LP al petto, proteggendolo con l’ombrello.
La pioggia è tanta.
Mi guardo intorno.
La gente è sempre la stessa: vestita di colore scuro e con i soliti, noiosi, ombrelli.
Vorrei tanto bagnarmi i capelli, ma non mi va di rovinare l’LP.
Aspetta un attimo, ma quello è…
Un uomo vestito di bianco, in mezzo alla strada, tra le macchine, mi sorride.
Non lo vedo bene per colpa della pioggia.
Sbatto le palpebre per vedere meglio.
Non c’è più!
Mi massaggio la tempia.
Sto impazzendo.
Succede spesso, da quando Lui non c’è.


 
Qualcosa di freddo si poggia sulla mia guancia…
 
La sua voce e il suo profumo non sono gli stessi, ma lo riconosco subito.
-E così, finalmente ci incontriamo-
Lo sapevo –Arrivi sempre al momento giusto-
-Contenta? Non ti deludo mai. Purtroppo, tu hai deluso me…-
Sorrido, ma ho paura –Cosa potevo fare? Farmi fottere da te?-
Lo sento ridacchiare –Hai paura-
-E’ quello che vuoi-
Si avvicina all’orecchio –Si- alitandomi un forte odore di birra.
-Fallo, cosa aspetti?-
Lo sento titubare –E se ti facessi soffrire prima?-
-Non ne avresti il tempo, sta per scattare il verde- faccio cenno al semaforo.
Perché non spara?
Deve solo premere quel grilletto.
Lo sapevo che sarebbe successo, prima o poi.
Lui cercava me, per uccidermi.
Tanto ormai è troppo tardi, non mi salverò.
-Fallo. So che aspetti da anni questo momento-
Lo sento caricare.
Il semaforo è verde, la gente corre dall’altra parte.
Josh mi cerca con lo sguardo, confuso.
Volto la testa e lo guardo negli occhi, superando il mirino della pistola.
-Fallo. E non tremare, Gassman-


 
Imagine mi scivola dalle mani.
 
Un rumore sordo.
 
L' urlo di un uomo.
 
Lacrime.
 
Buio.

 
FINE.



PER ORA.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: Anima97