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Autore: Strega_Mogana    07/06/2006    0 recensioni
Due anime che si incontrano dopo la fine della guerra. Due anime sole e ferite che cercheranno di alleviare il proprio dolore.. magari iniziando anche ad innamorarsi.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sono partita… stanotte mentre tu dormivi.
Devo crescere proprio come mi hai detto tu.
Per anni ho avuto il sostegno di molte persone, per anni non ho fatto nulla da sola, ho solo tenuto la testa tra i libri, guardando gli altri che vivevano anche per me.
Hai ragione quando dici che c’è un motivo se sono rimasta in vita: ed è quello di affrontare il mondo per la prima volta sola e senza l’appoggio di nessuno.
Devo ripartire da zero, devo capire quello che devo e posso fare, e devo farlo essenzialmente senza l’aiuto di nessuno.
Devo andare dove il mio nome non viene collegato immediatamente a quello di Harry, devo andare lontano, via da qui... dove posso trovare me stessa senza il passato dietro ogni angolo.
Non so dove andrò, non so neppure cosa farò ma sono certa che inizierò a vivere.
Quando riuscirò a guardarmi di nuovo allo specchio senza sentirmi una fallita tornerò… è una promessa.
Non ti biasimo se inizierai ad odiarmi.
Magari ti scriverò di tanto in tanto.
Non cercarmi ti prego.
Non riuscirò mai a ringraziarti abbastanza per quello che hai fatto per me.
Tua Hermione.

Hermione non mi ha mai scritto nell’ultimo anno e io non ho mai creduto che l’avrebbe fatto.
La sua scelta è stata giusta, difficile, ma giusta.
Doveva trovare la sua strada, da sola, non poteva vivere sempre appoggiandosi agli altri. Lei doveva trovare la sua vita.
Sì, la comprendo e non l’ho mai odiata.
Anzi è un gesto da ammirare, un gesto coraggioso che probabilmente io non avrei mai preso.
Il mio lavoro é finito, ho fatto uscire Hermione dalla sua corazza indistruttibile, le ho fato capire che non potrà più vivere come un tempo e le ho detto che doveva crescere, che doveva iniziare a farcela da sola con le proprie forze.
Lei ha capito ed é partita.
Sì, il mio lavoro é giunto al termine.
Ma la sua partenza mi ha ricacciato in quell’angolo nero e umido da cui ero uscito, sono tornato nel mio tunnel di angoscia e dannazione, sono di nuovo tormentato dagli incubi, l’arrivo di quella ragazza é stata solo una piccola oasi di paradiso tra un inferno e l’altro.
E’ giusto che sia così, lo accetto e vivo di conseguenza.
La vita non é altro che una continua conseguenza delle tue azioni.
Questo mi diceva Albus quando io ero solo un giovane studente, quando progettavo il mio glorioso futuro tra i Magiamorte, questo mi diceva quel vecchio professore per farmi capire che le scelte sbagliate mi avrebbero segnato per tutta la vita.
Sì, lui mi avvertiva ma io non lo ascoltavo, così accecato dal rancore e dalla rabbia, così assetato di conoscenza, che non vedevo quanto mi stavo distruggendo con le mie stesse mani.
Con Hermione sono riuscito a farle capire quando sia sbagliato il suo comportamento, ha capito che doveva trovare la sua strada e non vivere quella degli altri o percorrere le vie più brevi.
Avrà trovato molti ostacoli sulla sua strada ma quella ragazza non é una sprovveduta saprà cavarsela, saprà cosa fare e come comportarsi. Saprà ritrovare se stessa e il suo posto in questa società egoista e crudele.
Hai il mio sostegno piccola Hermione Granger.
Gli unici rumori nella stanza sono i calderoni che bollono e i coltelli che tagliano le radici in piccoli pezzetti.
Minerva mi ha convinto a tornare a Hogwarts, insegno di nuovo pozioni, forse il mio posto é destinato ad essere sempre quello.
Cammino tra gli studenti del secondo anno, anche se non insegnavo più da quasi sei anni non sono cambiato, sono cinico, acido e non tollero gli errori. Non ci sono studenti come Harry o come Draco ma c’é una ragazzina di Tassorosso dai corti capelli biondi che ha tutte la carte per diventare la nuova Signorina - so - tutto – io.
Ogni volta che la osservo mi torna in mente Hermione, mi chiedo come starà ora, se ha trovato la sua via, se si é fatto nuovi amici, se ha trovato un uomo d’amare.
E sorrido ogni volta che la gelosia fa capolino tra i miei pensieri, sapevo che se ne sarebbe andata, sapevo che non avrei mai potuto fermarla, ma avrei voluto almeno chiarire quello che stava nascendo tra di noi.
Avrei voluto farle capire che non era una cosa passeggera, che l’avrei aspettata se me lo avesse chiesto.
Ma forse era giusto troncare quell’amore sul nascere.
La campanella segna la fine della lezione, uno dopo l’altro gli studenti posano la loro fiala con il proprio preparato sulla cattedra, assegno più compiti del solito e li mando via.
Sì, via tutti... voglio ragionare.
L’ultimo studente non fa in tempo ad uscire che entra Remus.
- Cosa ci fai qui?
- Ciao Severus,- mi saluta lui con quel suo sorriso sempre cordiale che non ho mai sopportato – vedo che il tuo umore non cambia mai.
- Ho da lavorare Lupin. – taglio corto prendendo la prima boccetta che mi capita tra le mani – E, se non sbaglio, la luna piena é ancora lontana.
- Ti saluta Hermione.
Questa frase mi ha bloccato l’aria nei polmoni, come fa lui a vedere Hermione? Come fa a sapere dove si trova?
Alzo piano la testa dalla pozione che sto esaminando, so che non ho un bell’aspetto e che la mia espressione é un misto di sorpresa e fastidio, forse c’é anche un pizzico di gelosia.
- Ti ha scritto?
- No, l’ho incontrata a Londra...- mi parla come se fosse normale incontrare Hermione a Londra – lavora in un bar babbano. É tornata qualche settimana fa da un viaggio in Africa, é cambiata molto... é come.. cresciuta... ma, scusa, lei non ti ha scritto?
- No,- la mia voce é solo un esile sussurro; perché non mi ha scritto? Perché non mi ha fatto sapere che era tornata in Inghilterra? – Non la sento da più di un anno... da quando é partita.
- Beh é molto indaffarata...- si affretta a dire lui – probabilmente non ha avuto tempo.
- Sì, probabile. – non ci credo neppure io a questa risposta, Hermione non mi ha scritto semplicemente perché non vuole avermi intorno.
Fa male... Cristo fa male sapere che quella donna non mi vuole.
Ma se lei ha deciso così non sarò certo io a farle cambiare idea.
Lupin si trattiene per altri dieci minuti, dieci minuti dove io non parlo e continuo nel mio lavoro di valutazione.
Quando, finalmente, decide di andarsene, mi rilasso sulla sedia, lascio perdere quei compiti e fisso la porta chiusa del mio studio.
Herimione é tornata a casa senza dirmi nulla.
Improvvisamente mi sento sciocco, l’ho aspettata come un liceale aspetta il momento opportuno per invitare la ragazza più bella al ballo di fine anno. L’ho guardata da lontano proprio come facevo con Lily, sono rimasto fermo ed immobile attendendo una sua reazione.
Forse avrei dovuto farle capire che ci tenevo a lei, forse avrei dovuto farmi avanti, prendere posto in quella storia e non solo attendere una sua decisione.
Sono un codardo, se non mi fossi nascosto dietro la maschera da uomo risoluto, forse Hermione non se ne sarebbe andata via.
Ma, infondo, la mia vita é sempre stata costellata da atti di pura vigliaccheria, prima l’entrata nei Mangiamorte solo per dimostrare che valgo qualcosa, mascherarsi dietro un demone solo perché non avevo il coraggio di affrontare i miei nemici da solo, poi il mio ritorno da Silente, nascondermi dietro le sue sottane perché non potevo affrontare Voldemort in faccia, sedici lunghi anni vissuti nascondendomi, cercando in tutti i modi di vivere una vita serena anche se costellata di incubi e sensi di colpa.
Prendere ordini da una parte e dall’altra, servire due padroni diversi ma uguali nello stesso tempo. Ero il più sacrificabile per Albus, ero quello con l’anima già corrotta e le mani sporche di sangue, avrei fatto la stessa cosa al suo posto.
Ed ora sono qua, senza più padroni, senza nessuno da cui potermi nascondere, anche la mia maschera non funziona più così bene.
Hermione mi ha detto che temo l’amore, forse non temo solo quello, forse temo la vita... quella vera, quella che ti fa provare emozioni, che ti fa piangere, che ti fa palpitare il cuore e che ti fa soffrire a volte.
Hermione ha deciso di crescere, io non l’ho mai fatto.
Sono rimasto il ragazzino che tutti prendevano in giro, mi sono solo nascosto dietro un finto muro di risolutezza e freddezza, mi sono illuso di esser forte abbastanza per sopportare tutto.
Ma non é vero... senza più Albus che mi protegge e che mi fa sentire forte io sono solo Mocciosus.
Un sorriso amaro incurva le mie labbra, dovevo dare una lezione alla saccente Hermioen Granger, invece é stata lei a darla a me.
Forse per me non serve un viaggio per ritrovare il vero me stesso.
Mi alzo e vado nella mia camera, non so come faccio ad averceli ancora nel mio armadio ma non li ho mai buttati questi vestiti babbani che ho usato solo una volta per mimetizzarmi tra di loro.
Mi vesto, predo una manciata di polvere volante e vado al Paiolo Magico.

   
 
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