A volte sembrava che il mondo fosse lontano da quella finestra, anche se il cielo si tingeva di chiaro avevi passato un'altra notte insonne.
Ti sembrava che il tempo corresse via, anche se tu avresti voluto fermarlo, conservarlo gelosamente ancora per un po'.
Le sue dita intrecciate alle tue, perché non vuoi lasciarlo andare via e tante sono le parole che vorresti dire, ma ti rimangono sospese, sulle labbra.
Rimangono le attese.
Ma il suo sorriso rimane fra le ciglia e gli occhi quando ti guarda mentre tu cerchi di cogliere le sfumature dei suoi pensieri. la sua voce come il suono scuro e liquido, le corde tese di un violoncello e il suo arco.
Ed era come osservare l’aprirsi di un fiore notturno.
Di ritrovarsi a ricordare l’odore dell’oceano.
Chiedendogli di restare ancora un po’ nella sua vita, perché hai trovato conforto nelle fredde notti che seguivano, un amore, ricambiato in egual misura.
Tu lo sarai per sempre per lui, fino a che saranno le pagine della vostre vite che scriverete ancora.
Come tante tessere sparse, tu non sai come riordinarle... e i sogni si confondono in colori, come un antico sognatore, non fermatelo ora.
Non ora.
Sicuramente, lui starà coltivando i melograni da un'altra parte, in un'altra vita.
Come ti ha confessato lui, una volta.
Rimarrà un qualcosa di lui, un ricordo che né il tempo né la morte riuscirà a strappare via, sempre solo lì per te. Nessun altro.
The end
Nota au extra pazz: che roba melensa...e va be' me la passate? Don't kill me please. Si tratta di una poesia/prosa del cavolo per Jim e Freddie.
Durante l'ultimo periodo di vita del cantante...ho solo cercato di non fare troppo drammone, non mi sembrava il caso. A presto, Portos.