BIRTH
BY SLEEP
Senza alcun, ulteriore, ritardo ecco a voi il settimo capitolo.
Sasuke: Era ora! Comunque non pensare che te la farò passare liscia, autrice!
Genesis: eh? Perché? Che ho fatto?
Sasuke: Mi stai facendo passare per un pazzo schizzato?
Genesis: Ma tu lo sei V_V!
Anthea: Concordo >_>
Sasuke: Taciiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Itachi: Dicaaaaa!
Tutti: ANCORA? A DETTO TACI NO ITACHI. VA VIAAAAA!
* Itachi se se va sconsolato *
Anthea/Genesis: Povero ç_ç!
Sasuke: Senti tu castana da strapazzo!
Anthea/Genesis: Parli con me?
Sasuke: =_= sto parlando con Anthea.
Genesis: AHHHHHHHH capito ç_ç *delusione*
Anthea: Che vuoi cucciolo di babbuino? >_>
Sasuke: Io volev- COME C***O MI HAI CHIAMATO VECCHIA FRIGIDA?!
Anthea: Cucciolo di babbuino! Non ti conviene, comunque, insultarmi *seria*
Sasuke: neanche a te
* si fissano negli occhi da cui escono scintille e fulmini *
Naruto: Quando si dice: Questi due fanno scintille
Tutti(tranne sasuke e anthea): ……………*grilli*
. . .
. . .
. . .
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHHHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH
Anthea/Sasuke: Ma cosa vi rideteeeeeeeeeeeeee?! Io e lui/lei? MAIIIIIIIIIIIIIIIIII
Genesis: Questo veramente dovrei deciderlo io! *si intromette timidamente*
Anthea/Sasuke: * la fissano come si fissa il proprio peggior nemico *
Genesis: SCHERZOOOOOOOOOOOOOOOO! * scappa terrorizzata *
Naruto: Va bene faccio partire io la storia.^^
BUONA LETTURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ^O^!
Capitolo 7 – Strada per l’ignoto.
-
È soddisfatto, adesso, Uzumaki Naruto-san ? –
La
figura che piano veniva irradiata dalla luce lunare, si
portò davanti
al biondo, mostrandosi come un bambino di tredici anni.
-
Un moccioso?! Senti ragazzino non dovresti stare nel bosco, ma nel
rifugio adibito ai civili e ai genin. Per caso, ce ne sono altri come
te? –
Naruto
era un po’ irritato e preoccupato che qualche altro civile
non
fosse stato evacuato.
-
Come me? Si, ce ne sono altri, ma non si truci per loro! Non verranno
attaccati
e se mai qualche stolto ci dovesse provare, giungerà ad una
lenta e dolorosa
morte! – la voce del ragazzino era, per quanto acerba, molto
fiera e suadente,
aveva – si ritrovò a pensare il giovane
contenitore – un qualcosa di misterioso
e … antico.
-
Senti bimbetto non – incominciò il biondo, ma
venne bruscamente-
quanto elegantemente- interrotto dal “bimbetto”.
-
Naruto-kun la pregherei di non chiamarmi “bimbetto”
o con qualsiasi
altro nomignolo che si riferisca alla mia fisicità! La
ringrazio. –
-
Ma come parli? E che accento è il tuo? –
-L’accento
non posso in alcun modo eliminarlo, mi duole. Per quanto
riguarda la formalità e terminologia è solo
ciò che rimane dell’educazione di
una “persona” della mia estrazione sociale
– l’enfatizzazione della parola
persona non piacque molto a Naruto. “Che voglia insinuare
qualcosa?” pensò.
-
Chi sei? – mettendo un cipiglio serio, pose la domanda,
mascherando la
sua titubanza.
-
Ha posto male la domanda e ne ha scordata una! La forma più
esatta è:
che cosa sei e cosa vuoi da me? – Ciel notò subito
lo straniamento dell’interlocutore,
e sorrise beffardo alla sua ingenuità.
-
Qualunque essere vivente non può essere definito come una
cosa, per
questo non posso riferirmi a te come oggetto, quindi ripeto la mia
domanda e
aggiungo anche l’altra: chi sei e cosa vuoi da me? –
Il
phantohive si scompose impercettibilmente alla sicurezza e purezza
che emanava l’anima del biondo e senza accorgersene si
leccò, appena, le
labbra, ma accortosi dell’accaduto si ricompose subito.
-
Il mio nome era Conte Ciel Phantohive, ex-cane da guardia della regina
Vittoria d’Inghilterra. All’età di dieci
anni la mia famiglia venne sterminata
e io rapito e … possiamo dire torturato. Dentro di me crebbe
l’odio per la
perdita dei miei genitori e frustrazione e vergogna per quello che mi
fecero
quei vermi, così … - bloccandosi leggermente Ciel
rialzò lo sguardo rosso
vermiglio e allungato verso il cielo estivo del contenitore sorridendo
maligno e
sprezzante – … chiamai a me un demone mangia anime
e mi legai con un patto a
lui … – si tolse la benda mostrando
l’occhio blu che ora si tingeva di violetto
con un simbolo che brillava all’interno: una stella inscritta
in un cerchio.
-
… e li feci uccidere tutti! Uno ad uno, nel modo
più lento e crudele
che gli venisse in mente. Gli ordinai di servirmi finché non
avessi trovato gli
assassini dei miei genitori e avessi compiuto la mia vendetta e lo
fece, ma al
momento di prendere il suo compenso ovvero la mia anima qualcosa,
andò storto qualcosa
e invece divenni un demone. Lo sono dal 26 agosto del 1889, quindi
diciamo da
circa 270 anni. – la velocità con cui
liquidò la parte finale del racconto lasciò
basito il biondo che intuì che molto probabilmente molte
cose erano state
saltate e sviate, ma non disse nulla. Infondo non erano affari suo e
poi loro
erano due estranei. La storia gli ricordava molto quella di Sasuke e
questo lo
rattristò parecchio poi, però, gli ritornarono
alla mente alcuni elementi del
racconto che non erano essenzialmente possibili.
-
Scusa per caso mi prendi per il culo, ragazzino? Che cosa diavolo
sarebbe l’Inghilterra e chi è questa regina
Vittoria? E che vorrebbe dire sei
un demone? Magari volevi dire sei un contenitore come me? E poi,
andiamo
moccioso? Come potresti mai avere 270 anni, tralasciando che la data
che hai
usa è irreale visto che siamo ancora nel -
Naruto
non ebbe il tempo nemmeno di finire la frase che venne fatto
schiantare contro il mUro di un precipizio, lasciando la sua sagome in
bella
impressione.
-
L’avevo avvertita Naruto-kun. Come me non si scherza!
– due occhi
rossi e felini fissavano il ninja in modo al quanto minaccioso e
furente, nonostante
l’apparenza sembrasse indifferente e pacata.
Un’aura nera si sprigionò dal
minuto corpo che ora avanzava lento verso l’inerte e
pietrificato biondo.
Naruto
tremava a quella vista, gli sembrò di ritornare indietro a
quando
incontrò per la prima volta Kiuby. Si sentì
esattamente come quando era un
bambino. Solo che ora lui non era più un bambino. La
consapevolezza di star
passando per un moccioso risvegliò il suo orgoglio, tanto da
farlo rialzare in
una posizione dritta e fiera, che fece fermare la marcia del demone.
-
NON HO PAURA DI TE. SONO RIUSCITO A SOTTOMETTERE KIUBY, NON MI
FARO’
METTERE I PIEDI IN TESTA DA UN CHIBI-AKUMA! (piccolo demone, circa
più o meno
XD!:_nd. Autrice) – si mise in posizione di difesa.
“
Quanta sicurezza. Quanto furore e … caparbietà.
Si ha fatto proprio la
scelta giusta.” Si ritrovò a pensare il demone,
che ora si ritrovò a
sghignazzare divertito e calmo.
-
Hai superato il mio test! Congratulazioni! –
L’aura
demoniaca che emanava il corpicino si dissolse com’era giunta.
-
Cos? Test? Ma cosa diavolo? – Naruto guardava stranito Ciel
che a sua
volta lo rimandava divertito. Rimanendo comunque sull’attenti
si arrischiò a porre
l’ultima domanda cui non era giunta risposta – cosa
vuoi … emm cosa vuole da
me? – non seppe perché si corresse, ma forse era
meglio non rifarlo arrabbiare,
anche se ora non vi giungeva alcun intento malvagio o ostile.
-
Naruto-kun non si sforzi di darmi del lei. Non mi offendo per il tu,
anzi mi fa quasi sentire più … giovane.- un
leggero ridacchiare fuori uscì
dalle sottili labbra del moro – Comunque preferirei
discuterne con la mia
collega in un luogo più appartato e sicuro se non la
disturba. – il ninja notò
che non era propriamente una richiesta anzi era un ordine a tutti gli
effetti. “Dannati,
teme con l’aria da belli e dannati e con il loro stupido
avanger-modo (sarebbe
modalità vendicatore XD). ” Naruto
sbuffò sonoramente ribattendo.
-
Va bene, ma non posso tardare molto. Non posso abbandonare i miei
compagni. Spero solo che le vostre informazioni ci siano utili con la
guerra?-
-
Più che utili, anzi vi sono di vitale importanza se volete
in qualche
modo vincerla, visto che ora come ora non la state neanche combattendo.
-
-
Cosa vuoi dire con questo? Tutti gli uomini morti non hanno per caso
combattuto, ne? EH? –
-Si
hanno combattuto, ma hanno concentrato le loro forze sul nemico
sbagliato! Ora mi segua.-
Uzumaki
Naruto non seppe mai perché seguì e si
fidò di quel demone. Sta di fatto che sparì con
lui nel folto del bosco verso
una strada ignota.
Lo
spazio dell’autrice (…e degli intrusi
=_=”)
Bene
siamo giunti alla fine di questo settimo capitolo. Vi rassicuro che per
il
prossimo è già pronto devo solo trascriverlo nel
computer. Quindi se ne parlerà
circa più o meno durante la fine di questa settimana.
AVVERTENZE:
Ho
deciso
che
prima di postare i capitoli seguenti aspetterò le
recensioni. Sinceramente il
non sapere se la storia piace e la mancanza di recensioni mi fa intuire
un
mancato interesse per la storia e a me lavorare per nessuno un
po’ mi secca. Io
ovviamente non sto’ costringendo nessuno a commentare, ma
magari un commento
positivo o anche negati in caso la storia non piaccia o ci fosse
qualcosa che
non vada me lo aspetto, visto che i visitatori ci sono.
Detto ciò ringrazio comunque i soli lettori e Fredrika
Uchiha che
come sempre mi a fatto notare come apprezzi il mio lavoro.
Comunque come ho detto prima siete
liberi. E solo che vedo i lettori ma non so che cosa pensano della
storia tutto
qui.
Va
bene ora vi saluto e al prossimo capitolo ciaooooooo
^O^!