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Autore: 1rebeccam    03/10/2011    13 recensioni
Chiusa nella camera da letto continua a dondolarsi sul pavimento stringendo un fagotto tra le braccia.
Oh..ti prego…ti prego!
Sussurra così piano da fare sembrare la sua preghiera solo un pensiero…Ma la preghiera non viene ascoltata, la porta d’ingresso si apre di botto e lei ha la consapevolezza che lui è ormai dentro casa…e vuole ucciderla!
...Come può capire il peso di quell’enorme macigno che si sta sistemando comodo sul suo piccolo cuore e che quello che sta assaporando, ha un nome ben preciso... DOLORE!
Questa storia fa parte della serie: "Stella... Stellina!" - L'inizio
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Stella...Stellina!'
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Stella...Stellina!
 
*
Fidarsi è bene, ma...

*
24 capitolo


 

Quando scopri di aspettare un bambino, hai nove mesi di tempo per abituarti all’idea, preparare tutto quello che occorre, organizzarti dal punto di vista casalingo e lavorativo. Ma quando il figlio ti cade tra le braccia all’improvviso allora l’organizzazione ti coglie un attimino impreparata.
Per questo motivo le ferie che Kate ha preso nelle tre settimane seguenti, non possono essere definite rilassanti e rigeneranti, né per lei, né per Rick.
Stella è una batteria ricaricabile a lunga durata, quando sembra rallentare, basta che si infili il pollice in bocca, Pufpuf abbracciato sotto al collo per mezz’ora e la ricarica riparte sempre più duratura.
Organizzare la loro vita alle sue esigenze non è facile, ma nemmeno impossibile. Solo è dura farlo in quell’unica mezz’ora in cui lei si mette sotto carica!
In una di queste mezz’ore, Rick è sdraiato sul divano, le spalle appoggiate alla spalliera, la schiena di Kate completamente attaccata al suo torace. Le mani attorcigliate tra loro davanti, sullo stomaco di lei.
Stanno cercando di rilassarsi e ricaricarsi anche loro, in vista del nuovo round con la piccola.
-Dobbiamo decidere a quale asilo nido iscriverla per settembre.-
Sussurra Rick mentre muove su e giù il naso tra i capelli di Kate assaporandone il profumo.
-Adesso?-
-Come adesso? Siamo già in ritardo. Le iscrizioni si fanno mesi prima, saranno già chiuse. Ma se decidiamo in fretta, possiamo farci mettere in lista. Posso sempre fare una telefonata!-
Dice sorridendo con un pizzico di malizia e allusione.
-E’ solo un asilo nido. Davvero è così complicato?-
-Credimi Kate. E’ complicato.-
-D’accordo. Però il problema più urgente è organizzarsi per quando torneremo al distretto fra un paio di settimane.-
-Occorre una babysitter!-
Dopo un attimo di silenzio in cui Kate ha gli occhi chiusi e si gode le carezze e i lievi bacetti di Rick sul collo, parlano ancora insieme.
-Stavo pensando./Stavo pensando.-
Sorridono, arrendendosi a loro stessi.
-Cosa stavamo pensando Richard?- 
Chiede Kate, voltando il viso per riuscire a baciarlo e lui risponde sulle sue labbra.
-Stavamo pensando… la bacia, che potremmo chiedere a Amy Carter… la bacia ancora, se vuole essere la nostra babysitter… un altro bacio, a tempo pieno.-
Lei lo guarda alzando un sopracciglio.
-Vuoi essere bebisitterato da Amy?-
-Mi sono espresso male, potremmo chiederle… bacio, se vuole essere la babysitter di Stella… bacio, a tempo pieno… bacio!-
-Ahh, adesso ti sei spiegato perfettamente.-
-Stavamo pensando questo-  ancora un bacio  -giusto detective?-
-Si. Stavamo pensando esattamente questo! Credo che sarà felice di stare ancora con Stella. Le vuole molto bene.-
Kate si gira verso di lui, intrecciando le gambe alle sue e lo bacia teneramente.
-Cercherò di uscire dal lavoro puntuale, ma se dovesse esserci un’emergenza, io che sono il poliziotto resto, mentre tu, che sei lo scrittore torni a casa. Almeno uno di noi di due ci deve essere ad una certa ora. E se ci saranno chiamate notturne, tu non verrai con me. Va bene?-
-Lo dobbiamo mettere per iscritto davanti al notaio?-
-Non è necessario, Rick. Se non dovessi essere d’accordo non mi ci vuole niente a convincerti con delle pene corporali.-
-Adoro le tue pene corporali! In questo preciso momento mi sto deliziando nelle tue torture…-
Le dice baciandole il collo.
-Sei fuori strada Castle! Non parlavo di queste pene corporali… ma di queste…-
Gli prende il naso tra le dita e glielo ruota con forza.
-Ok… ok… ho capito Beckett, pene corporali dolorose… sei stata chiarissima… Mi dispiace saperti sola di notte per strada, ma visto che con la pistola metti paura!-
Si baciano ancora, in casa non c’è nessuno, oltre Stella e Pufpuf, che al momento sono sotto carica.
-Bene, sembra che un paio di problemi li abbiamo risolti. Vogliamo goderci questi ultimi attimi di calma, prima della tempesta? Mi devi qualcosa visto che mi hai trasformato il naso in un pomodoro maturo.-
Lei non risponde, poggia invece le labbra su di lui, lasciando piccoli baci avanti e indietro dall’orecchio al collo e viceversa.
-Bene detective, lo prendo come un si…- 
Kate continua a baciarlo e gli sta sbottonando la camicia
-Hai mai notato che l’unico a non stancarsi mai è Pufpuf? Devo chiedergli che vitamine usa per riuscire a stare dietro alla pestina!-
-STA ZITTO CASTLE!-
-Uhhh… allora era proprio un siiii!-
 
La verità è che i problemi sono solo nel loro cervello, perché Stella di problemi proprio non ne ha.
Anzi, sembra abbia abitato lì con loro da sempre. Ha espresso un’immediata adorazione per Martha, le va sempre dappresso, specie quando svolazza per casa con le sue vestaglie di seta colorata. Sta seduta a terra nella sua camera e la osserva mentre si trucca e fa toletta, e nel frattempo la riempie di notizie di gossip molto importanti, che a lei pare interessino molto. Si diverte un mondo e questa cosa è diventata un motivo di preoccupazione ossessiva per Rick. Non solo, la fa partecipare alle prove dei suoi personaggi e quando finisce e fa l’inchino, lei le batte le manine tutta contenta. In una decina di giorni ha imparato a stare ben ferma sulle gambe, perciò le sue corse per casa, i suoi salti sul divano e le sue arrampicate sulle scale sono diventate estenuanti. Rick,  pronto come sempre nel ruolo di papà, si è premurato di installare due  cancelli di legno alle estremità della scala, che avrebbero impedito alla piccola peste di salire e scendere a suo piacimento ruzzolandosi per i gradini. Non solo, ha provveduto a seminare per l’intero appartamento paracolpi agli angoli dei tavoli, copri presa per evitare che si illuminasse inserendoci dentro le dita e qualunque altro oggetto ritenesse necessario per calmare le sue paranoie sui pericoli domestici. Oggetti di cui il detective Beckett, non immaginava nemmeno l’esistenza!
Anche Alexis non la molla un momento. Ha sempre desiderato una vera famiglia, non che suo padre non lo fosse, ma quello che le sta succedendo al momento è la cosa più bella che abbia mai avuto. Adora Kate e ora ha anche una sorellina. Quasi tutti i pomeriggi se ne vanno al parco e torna bambina assieme a lei. Si siedono a terra a imbrattarsi di fango, divertendosi come matte.
Durante le visite, con scadenza quasi giornaliera di Janet, la donna tiene sotto controllo Stella e Rick tiene sotto controllo lei. Stira il collo ogni volta che appunta qualcosa nella sua agenda, ma si ritrae immediatamente appena si sente fulminato dal suo sguardo.
Fa lo sguardo inceneritore come Beckett, ma il suo fa più paura dietro quegli orrendi occhiali. Devo trovare il modo di romperglieli per caso, così metterà una montatura più appropriata!
La dolce Janet però, quando nessuno la osserva, non può fare a meno di sentirsi orgogliosa di non avere sbagliato con quei due pseudo genitori, felice di vedere quanto Stella sia serena.
Come potrebbe non esserlo. Non solo si è scelta una famiglia fuori dall’ordinario, ma ha anche acquistato allo stesso prezzo, praticamente in omaggio, un’intera collezione di zii al distretto di polizia. “Eppo”, “Aian” e il “Apitano”! Il modo tutto personale che usa per chiamarli è adorabile…
E Kate… lei non riesce a capacitarsi che sia tutto vero.
Tra bagnetti, pappe, cambi di pannolino, corse per fermarla quando sta per farsi male e giochi di ogni tipo, non si è mai sentita così piena di energie. E’ distesa, luminosa… Anche suo padre glielo ha detto la sera che sono andati a cenare da lui, per presentargli la sua improvvisa nipotina. Giocherellava con Stella divertito e rapito dai suoi sorrisi, quando le ha detto… Katie, hai il viso radioso, è bello vederti finalmente felice!
Se le avessero chiesto quale fosse il significato della parola felicità, ora avrebbe saputo cosa rispondere.
La famiglia. Quella famiglia. La sua famiglia… e Rick. L’amore, la passione, la dolcezza, la serietà, l’ironia, la goffaggine, il fascino, il divertimento e tanto altro, tutto concentrato in uno stesso uomo… il suo!
Certo però, la perfezione non esiste, infatti la parte idilliaca della sua vita presenta immediatamente una piccola crepa.
Le sparizioni improvvise dell’uomo meraviglioso. Il suo!
Ogni motivo durante la giornata è buono per defilarsi, ma le scuse che accampa non sono altrettanto buone. Non per una detective della squadra omicidi.
Una volta deve andare dall’editore, una volta deve accompagnare Alexis da qualche parte… e sparisce.
Però quello che infastidisce di più Kate, è quando dice di dover accompagnare Janet all’istituto e ogni volta che succede, invece di mancare quella normale mezz’ora per andare e tornare, si perde. E quando lei gli chiede che fine ha fatto, lui se ne esce che c’era traffico, che c’è stato un incidente, che ha incontrato un amico e ha perso la cognizione del tempo. Comincia veramente a non sopportarlo più. Non per gelosia, ma perché non riesce a trovare nessun indizio su quello che sta architettando… perché qualcosa sta sicuramente architettando!
Finalmente una sera mentre sono seduti a cena, Rick semina un indizio.
-Tra un paio di giorni è il compleanno di Stella, sto preparando una cosina carina.-
Kate lo guarda incerta.
-In che senso carina, credevo che avremmo fatto una festicciola qui a casa, solo noi e magari quelli del distretto.-
-Scherzi! Compie un anno, il primo compleanno della sua vita. Dovrà ricordarselo per sempre…-
Lei posa la forchetta dentro il piatto e sospira.
-E anche noi scommetto! Ho paura a chiedertelo, ma lo farò. A cosa avresti pensato?-
-Una bella festa in un ristorante elegante, solo noi della famiglia, come hai detto tu, ma non a casa. Deve essere una cosa in grande.-
-Non avrai mica prenotato al Plaza?- chiede lei per prenderlo in giro.
Ma quando Rick non risponde, mostrando la faccia colpevole, Kate strabuzza gli occhi e Alexis non può fare a meno di ridere.
-Stai scherzando?-
Lui la guarda serio, apre la bocca… ma si ferma a riflettere.
-E’ una sorpresa, voi dovete solo farvi belle, al resto penso io. E non ammetto repliche.-
Si alza e sparisce nel suo studio.
-Alexis, davvero. Sta scherzando?-
-Non lo so Kate, conoscendolo potrebbe anche essere vero… ma di che ti preoccupi, il Plaza è elegantissimo… e poi qualunque cosa stia organizzando, sarà sicuramente fantastica e soprattutto perfetta.-
-E soprattutto abnorme!- sospira ancora Kate alzando gli occhi al cielo.
Per i due giorni seguenti, per quanto impeccabile detective, non è comunque riuscita a scoprire le sue macchinazioni. Avrebbe dovuto seguirlo, ma doveva anche stare dietro a Stella… visto che lui non c’era! Alla fine decide di lasciarsi prendere dalla sorpresa, in fin dei conti, accettando di mettere su famiglia con Rick, ha accettato di fidarsi di lui in tutto e per tutto, abbattendo ogni barriera possibile, perciò!
Alla fine che può avere inventato, un compleanno su un dirigibile? Sorride al pensiero, scuote la testa perché sa che ne sarebbe capace… e anche se così fosse, chi se ne importa! Ho sempre sognato di salire su un dirigibile! Così quando Lanie l’ha chiamata per un consiglio, non sapendo cosa indossare visto che l’occasione era per così dire al buio, è rimasta sconcertata dalla sua risposta.
-Oh, Lanie, non preoccuparti, sarai bellissima ed elegante qualunque cosa indosserai. Sii solo te stessa.-
-Non credo alle mie orecchie! Kate Beckett, il blocco allergico ai ricevimenti e agli abiti da sera, dice a me di non preoccuparmi, per una festa al buio? Kate, tu mi stupisci!
-Lanie, qualunque cosa abbia escogitato, sarà sicuramente perfetta, e comunque non potrei fermarlo, perciò ho deciso che fidarmi mi eviterà di farmi il sangue acido.-
-Dolcezza, sai qual è il tuo problema? Sei diventata mamma… e per di più una mamma innamorata… cocktail pericoloso!-



Continua...




Angolo di Rebecca:

Continua...ancora!!! ahahah...non finisce più!

Eccovi le prime settimane di prova e rodaggio
di Stella e famiglia!

Prima o poi finirà, ma posso anche andare ad oltranza...
ahhhhhhhhhhhhhh (me si mette le mani tra i capelli)

Al prossimo!

  
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