Ci
speravate che prima o poi sarebbe arrivata la fine di questa
fanfiction? Io no ahahah, e invece eccola qua, non potevo smentirmi
quindi anche questo capitolo sarà al limite dell'assurdo...
non vi dico altro e vi lascio alla lettura.
consiglio, preparatevi un po' di acqua e cibo perchè sarà mooolto lungo
“Allora sentiamo qual è il tuo piano?” Damon era impaziente di portare in salvo Elena e Stefan
consiglio, preparatevi un po' di acqua e cibo perchè sarà mooolto lungo
“Allora sentiamo qual è il tuo piano?” Damon era impaziente di portare in salvo Elena e Stefan
“Per
prima cosa dobbiamo occuparci di Klaus; quando
finirà di preparare ciò per cui è
venuto,
verrà qui ad occuparsi di voi, e non gli piacerà
vedere
che vi ho liberati, quindi l’unica soluzione è
imprigionarlo dentro casa.”
“ Credi che sia una buona idea?
Voglio dire, potrebbe innervosirsi parecchio.”
“ E’ l’unica
soluzione purtroppo. Se lo lasciamo libero, verrà qua e ci
ucciderà tutti!”
“Si ma mon mi piace
l’idea che Elena sia bloccata la dentro con lui”
Bonnie
si intromise fra i due “ Damon pensaci, lei ha
ragione”
disse “Non abbiamo altra scelta, se ci troverà
liberi
sarà la fine per tutti, mentre così possiamo
preparare un
piano”
Damon era titubante, il rischio era davvero
alto, ma d’altra parte non avevano altre scelte
“Va
bene” disse “bloccalo la dentro ma fallo in fretta,
voglio
risolvere al più presto questa faccenda, voglio portare in
salvo
Elena e Stefan”
“E Caroline e Tyler!”
aggiunse Jeremy
“Se è per questo
c’è anche la stronza la dentro”
continuò Bonnie
“Già,
anche Katherine è la dentro” Damon per un attimo
pensò che nonostante tutto era stata lei a consegnargli la
cura
per il morso, e si sentiva in debito con lei
“Bene
ragazzi allora questo è il piano, io vado la, tu Bonnie
verrai
con me, così l’incantesimo sarà
più
potente.” Guardò la figlia che annuì
“ tu
invece Damon ti preoccuperai di risvegliare l’unica persona
in
grado di uccidere Klaus”
“Chi?” dissero
contemporaneamente Damon, Jeremy e Bonnie
“Charlotte Petrova”
I tre ragazzi rimasero pietrificanti
“Quindi è lei la
soluzione” disse ancora Damon
“Si,
ma io non so esattamente come funziona, conosco Klaus da molti anni, e
in questi anni mi ha confidato che lei potrebbe ucciderlo, ma questo
non vuol dire che mi abbia anche detto come. L’unico modo per
scoprirlo è risvegliarla”
“Facciamolo
allora! Voi due andate a intrappolare Klaus, io mi occuperò
della signora, voglio dire, in questi secoli ho avuto esperienza con le
Petrova, so come trattarle” disse col suo solito fare
malizioso
“Oh Damon ma non la smetterai mai
di pensare solo ad una cosa” Jeremy lo colpì su
una spalla
“Cosa vuoi capirne tu piccolo
Gilbert, la tua streghetta ti fa passare le notti a leggere il
Grimorio”
“Damon!” urlo Bonnie
imbarazzata
“Ragazzi
finitela, non c’è tempo per giocare”
disse Esther
“Damon, Jeremy, salite sul camion, devo bloccare anche voi,
altrimenti Charlotte proverà a scappare. Noi
torneremo qui
appena avremo finito . Forza Bonnie andiamo” e madre e figlia
si
incamminarono verso casa di Katherine dove Klaus stava portando a
termine i suoi piani
Bonnie e sua madre dopo poco furono davanti
casa di Katherine.
“Che cosa dobbiamo fare?”
chiese la più giovane delle streghe
“Lo conosci l’incantesimo
per intrappolare qualcuno?” le chiese la madre
“Si”
“Bene, non devi fare altro che
ripeterlo con me”
Le
due iniziarono a dire parole incomprensibili, Esther prese la mano di
Bonnie e questo gelò la ragazza che nonostante tutto
continuò la formula magica.
Dopo poco Esther si fermò.
“Fatto”
“E’ rinchiuso?”
chiese Bonnie per conferma
“Si, la casa è bloccata,
ora non può uscire finchè non lo decideremo
noi”
Le
due donne si guardarono intensamente e alla fine la giovane strega fece
un passo verso sua madre, era timorosa ma alla fine trovò il
coraggio e si butto fra le sue braccia
“Oh piccola mia, mi dispiace
così tanto”
“Mi
sei mancata mamma, non sai quanto è stato difficile
affrontare
tutto questo da sola, scoprire la magia è stato
così
complicato” disse fra le lacrime
“Lo
so tesoro, ma te lo prometto, non ti lascerò mai
più
sola, non dovrai mai più affrontare niente senza il mio
aiuto”
Restarono
così abbracciate ancora per un po’, come se
quell’abbraccio potesse ricompensare tutti quelli che non si
erano dati in quegli anni
“Dobbiamo
andare adesso” disse Esther “a quest’ora
Charlotte
dovrebbe essersi svegliata” e insieme tornarono verso il
parcheggio.
“Bene
Gilbert, diamoci da fare” Damon e Jeremy erano bloccati nel
camion, davanti a loro si presentavano le bare degli originari.
“Allora quale scegli, la busta
numero 1, 2 o 3?” disse ancora il vampiro
“Certo
che tu serio non riesci mai a stare eh. Comunque proviamo ad aprire la
prima, e speriamo che sia quella giusta” rispose il ragazzo
Damon
si avvicinò alla prima bara e quello che trovò
davanti ai
suoi occhi lo paralizzò, non potè fare a meno di
pensare
alla sua Elena, erano uguali, perfettamente uguali, solo che la donna
davanti a lui era morta, pensò ad Elena e a quanto fosse in
pericolo. No, lei non avrebbe fatto quella fine, scacciò via
quel pensiero terribile dalla mente.
Si
voltò verso Jeremy, e l’espressione sul viso del
ragazzo
gli fece capire che anche lui aveva appena avuto lo stesso orribile
pensiero. Decise di parlare per non pensarci più
“Eccola
qua, abbiamo trovato la donna che ha dato origine a quel pazzo
megalomane. Però bisogna ammettere che se non ci fosse stata
lei, tua sorella non sarebbe esistita”
“Hai ragione. Comunque adesso che
facciamo?”
“Semplice” e senza dire
altro Damon estrasse il pugnale dal cuore della donna
“Ecco fatto”
continuò il vampiro "ora
ci sediamo qui e aspettiamo che la signora torni in vita”
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_______________________
“Damon” disse Jeremy
“Eh” rispose il vampiro
stufo di aspettare.
Oramai era più di un’ora
che attendevano
“ Pensi che Charlotte sia disposta
ad uccidere suo figlio?”
A questo non ci avevano pensato.
“Non
lo so. Lo spero, e comunque ho ancora il pugnale, se non
sarà
pronta a collaborare, tornerà a marcire, quindi non so
quanto le
convenga.”
“Si ma se non
collaborerà con noi, Elena morirà, e con lei
tutti in quella casa”
“Jeremy
smettila ok? E’ già difficile essere positivi da
soli,
figuriamoci con uno accanto che vede nero. E’ passato il tuo
periodo emo, quindi cerca di pensare positivo oppure smamma!”
Damon si alzò da terra e andò verso la porta
d'uscita uscita del
camion per prendere un po’ d’aria.
In quel momento dei rumori arrivarono dal
feretro.
“Damon!” urlò
Jeremy
“Che
c’è?” si girò di scatto il
vampiro
“Non abbiamo sangue! Non abbiamo
sangue per nutrirla!”
In quel momento Charlotte
si alzò era debole, i suoi movimenti erano lenti, e questo
permise a Damon di avventarsi su di lei prima che potesse raggiungere
Jeremy.
L’originaria
si dimenava sotto il suo corpo con le poche forze che aveva, animata
dall’odore di sangue che emanava Jeremy.
Erano intrappolati, Jeremy non poteva
scappare.
“Ho
il mio anello Damon! Falla nutrire di me!” disse il ragazzo
“Ma
che cazzo stai dicendo eh? E’ proprio di famiglia la voglia
di
essere martiri! Non pensi di essere morto già tante
volte?”
Nel
frattempo Charlotte spinta dalla sete di sangue acquisiva sempre
più forza, era un’originaria potente e Damon
iniziava a
faticare a tenerla
“Damon parlo seriamente, Charlotte
deve nutrirsi, e
tu non puoi trattenerla finchè arriveranno Bonnie e sua
madre,
è troppo forte! Ci sono io, grazie al mio anello
tornerò
in vita, fidati”
“Jeremy, Elena non me lo
perdonerà mai!”
“Lo capisci che se non ci muoviamo
Elena non lo verrà mai a sapere perché
sarà morta!”
I due smisero di parlare, si sentivano solo i
lamenti di Charlotte
“Lasciala Damon,
lasciala” continuò Jeremy
A
Damon ci volle tutta la sua forza di volontà per decidere di
mollare la presa, ma alla fine lo fece. Charlotte in un istante si
scaraventò contro il ragazzo e in pochi secondi lo
prosciugò di tutto il suo sangue.
Jeremy cadde a terra senza vita, mentre
Charlotte in tutta la sua bellezza leccava gli ultimi rimasugli di
linfa vitale.
In quel momento Bonnie e sua madre arrivarono
“Oddio Jeremy!”
urlò la ragazza vedendo il fidanzato a terra privo di vita
“Sta
ferma Bonnie!” Esther la tirò per un braccio prima
che la
ragazza potesse salire sul camion “non puoi andare
lassù,
ti ucciderà!”
“Si ma
Jeremy…” rispose lei in lacrime
“Ha il suo anello.”
Rispose Damon dall’interno del camion, visibilmente provato
da ciò che era accaduto
Charlotte rimaneva in silenzio, osservava
ciò che la circondava senza muoversi.
Damon
la osservava in silenzio, era bellissima, come le altre due
doppleganger del resto, ma era più grande
d’età.
Gli fece effetto pensare ad Elena come lei, con i segni
dell’età che rigavano il suo volto, era come
vedere il
futuro della donna che amava davanti a sé. Rimase ancora
più stupito nel sentirla parlare
“Dove mi trovo?” disse
con un filo di voce l’originaria
“Ti spiegheremo tutto Charlotte,
non preoccuparti” rispose Damon
“Tu come fai a sapere il mio nome,
io non ti conosco” continuò lei perplessa
“Lo
so, è una storia molto lunga, ma ti prometto che presto ti
sarà tutto più chiaro” disse ancora il
vampiro
Charlotte guardò Jeremy
“Io non volevo ucciderlo”
Bene, una vampira che seguiva la vecchia
dieta di Stefan, buono a sapersi, pensò Damon.
“Non ti preoccupare, ha un anello
magico che lo protegge”
“Bene,
ne sono felice, non sono il genere di vampiro che uccide per
divertimento” la donna parlava con una grazia mai sentita
prima
“Ne
sono felice, non sapevamo cosa ci saremmo trovati davanti, invece a
quanto sembra sei un vampiro disposto a collaborare” disse
Damon
facendo un passo verso la donna “Che maleducato, non mi sono
presentato, io sono Damon Salvatore”
“Credo che non serva che mi
presenti, sai già il mio nome” disse lei co un
lieve sorriso
“Esther puoi liberarci da qua
dentro?” disse il vampiro rivolto alla strega
“Certo” e in pochi
secondi fece un contro incantesimo
Damon aiutò l’originaria
a scendere dal camion, e Bonnie a seguito, Jeremy invece restava ancora
inerme a terra
“Quanto credi che ci
vorrà prima che si risvegli” disse la giovane
strega al vampiro
“Non lo so, ha perso praticamente
tutto il suo sangue, quindi qualche ora sicuramente”
Bonnie guardò ancora il corpo di
Jeremy, l’unica cosa che voleva è che si
svegliasse al più presto.
“Potete
raccontarmi dove ci troviamo” Charlotte si intromise nei loro
discorsi “ho pochissimi e vaghi ricordi”
“Cosa ricordi
esattamente?” le chiese Esther
L’originaria si fermò a
pensare, tutto ciò che aveva nella sua testa erano ricordi
sfocati, privi di logica.
Poi ebbe un flash. Klaus. Suo marito Dimitar.
Vuoto. Ancora Klaus.
"Mi
ha ucciso.Klaus mi ha ucciso, ha ucciso tutti noi, uno dopo
l’altro” disse fra le lacrime
“Perché,
perché!” Charlotte era disperata.
Damon si avvicinò a lei
“Cerca di stare tranquilla”
Nessuno dei presenti riusciva a parlare, l'originaria era disperata, come se tutti i ricordi fosserò tornati a galla in un istante.
Dopo qualche minuto riuscì a tranquillizarsi e riprese il controllo delle sue emozioni
"E' per questo che siete qui vero?" chiese "è per Klaus"
"Si" dissero in coro gli altri tre
Damon come al solito prese la parola
"Charlotte, tuo figlio è malvagio, prima ha ucciso te e la tua famiglia, è riuscito a spezzare la maledizione e ora è un ibrido, ma non è ancora soddisfatto. Il suo scopo è quello di creare un esercito di mostri come lui"
"Un momento, per spezzare la maledizione è necessaria la doppleganger, questo vuol dire che l'ha trovata?"
"Si, non c'è riuscito con Katherine, la prima doppleganger perchè lei si è trasformata in vampiro prima che lui potesse fare qualcosa, ma alla fine con Elena ha avuto quello che voleva"
"Quindi quest' Elena è morta sacrificata?"
"No, siamo riusciti a salvarla grazie ad un incantesimo" questa volta fu Bonnie a parlare
"Cioè voi mi state dicendo che in vita ci sono due doppleganger, un vampiro e un'umana?" Charlotte era sconvolta
"Esattamente"
"E' impossibile"
"Invece si, sono entrambe con Klaus adesso"
"O mio Dio" L'originaria era sempre più sconvolta ma gli altri non riuscivano a capire il motivo
"Charlotte perchè tutto questo ti colpisce così tanto? Non riesco a capire"
"Voi non capite, c'è solo un modo per uccidere Klaus, ed è quello di riunire la prima Petrova alle sue doppleganger, una di loro dev'essere umana."
Il gelo si creò fra di loro
"Charlotte stai dicendo che noi possiamo uccidere Klaus? Ne sei sicura?"
"Damon questa maledizione è stata creata da una mia amica, ne sono più che sicura. Klaus mi ha ucciso per questo motivo, sapeva che finchè sarei rimasta in quella bara, nessuno avrebbe potuto fargli del male, io gli ho dato la vita, e io posso togliergliela."
"Dobbiamo muoverci, non c'è tempo da perdere" Damon si alzò in piedi pronto ad andare verso casa di Katherine
"Aspetta Damon" Charlotte lo fermò
"Perchè? Vuoi dirmi che non vuoi uccidere Klaus con tutto quello che ha fatto a te e alla tua famiglia?"
"No, non è questo il motivo. Io non ho più sentimenti, non verso di lui, ha tradito la sua famiglia, non merita l'amore di una madre. Il problema è che dobbiamo stare attenti, Klaus sa come può morire, e se lo conosco bene appena mi vedrà troverà il modo di uccidere una delle due ragazze che sono con lui, e senza una delle tre Petrova non possiamo fare nulla contro di lui."
"E quindi cosa facciamo? Non possiamo aspettare ancora molto. Quando Klaus si accorgerà di essere bloccato dentro casa, probabilmente le ucciderà comunque!" Esther si intromise fra i due vampiri
"Devo entrare dentro casa , ci servono solo due cose. Io, Elena e Katherine dobbiamo semplicemente prenderci per mano, dobbiamo unire i nostri poteri; quando saremo in connessione, tutto sarà più semplice, Esther tu e tua figlia in quel momento potrete tramortirlo perchè sarà molto più debole, a quel punto basterà pugnalarlo col pugnale che prima hai estratto dal mio corpo, e sarà la fine per lui"
"Basta un semplice pugnale per ucciderlo?" Damon era scettico
"Non è un semplice pugnale quello, guardalo" disse la donna
Damon prese il pugnale e notò che non era come quello che un tempo avevano usato per uccidere Elijah, era un pugnale d'oro, molto più grande dell'altro
"Questo è il pugnale con cui Cloriss si uccise" disse ancora Charlotte "può portare alla morte solo me e Klaus, e lui sapeva che finchè sarebbe stato conficcato dentro di me, nessuno avrebbe potuto fargli del male"
N.B Se non ricordate vi cito il capitolo 12, quello sugli originari:
"Cloriss abbracciò forte il corpo di mia madre ormai morente, ricordo le sue parole come se fosse ieri –tu non te ne andrai tesoro, sei stata come una sorella per me, sei l’unica persona che non mi ha abbandonata dopo aver saputo ciò che sono, tu non te ne andrai- così iniziò a dire delle parole, che né io né i miei fratelli riuscimmo a comprendere, i mobili dentro casa iniziarono a tremare, la casa cadde nel buio più totale per qualche secondo che a me sembrò un’eternità, poi di nuovo luce. Cloriss prese il coltello che aveva nascosto nel suo vestito e si pugnalò, dritta nello stomaco, io a quel punto non avevo più voce per urlare, lo fece per me mia madre, con le poche forze che le erano rimaste –Cloriss no, no ti prego- ma ormai era fatto, Cloriss estrasse il pugnale dal suo stomaco, si tamponò il sangue con una mano e con quella ancora sporca la porto sulla bocca di mia madre, che emise un gemito fra dolore e disgusto. Cloriss stava per morire, c’era sangue ovunque ma parlò, furono le ultime parole che sentì dalla sua voce –vai a casa mi… mia– e spirò e il suo corpo cadde a terra, privo di vita. "
"Sei tu che devi pugnalarlo?" chiese Damon
"No, deve farlo l'unica doppleganger umana"
"Elena?" il vampiro urlò "Elena deve uccidere Klaus?"
"Si è l'unico modo, ma te l'ho già detto, se viene a mancare anche solo un anello della catena, non ci sarà più nulla da fare, dobbiamo essere molto cauti"
"Lo saremo, non voglio che Elena rischi nulla!"
"Damon proteggerei Elena anche a costo della vita lo sai, non le succederà niente" anche Bonnie era preoccupata per l'amica nonostante cercasse di non farlo notare
Dopo un po' di esitazione Damon si decise
"Va bene, andiamo" disse
"E con Jeremy cosa facciamo? Non si è ancora svegliato" disse Bonnie
"Per adesso lasciamolo qui, più lontano da Klaus sta e meglio è, al nostro ritorno si sarà sicuramente svegliato"
I quattro partirono, sperando che tutto andasse per il verso giusto
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Nel frattempo Klaus non si era ancora accorto di essere intrappolato dentro casa, era troppo preso dai suoi piani malvagi.
Erano tutti seduti immobili nel salotto di casa di Katherine, nessuno riusciva a fiatare, si limitavano ad osservare Klaus che camminava avanti e indietro per la stanza
"Bene miei cari, da dove possiamo iniziare" disse avvicinandosi a loro
"Che cosa vuoi da noi?" Tyler non riusciva a togliersi la sua aria da sfida nonostante si rendesse conto del pericolo
"Visto che ti sei fatto avanti mio caro lupacchiotto inizierò da te!" l'originario si avvicinò al ragazzo
"Ora vai in quella camera, e aspetta, appena arriverà Elena fa ciò che ti dice senza opporti" gli disse soggiogandolo e subito diopo Tyler si incamminò verso la camera
"Adesso, Caroline, tocca a te" Klaus sorrise verso la bionda vampira terrorizzandola
"Che cosa vuoi da me? Io cosa c'entro" disse lei
"Tu niente, ma vorrei che la tua amica Elena ti chiedesse scusa" la sua voce era sempre più inquietante
"Scusa, perchè dovrei scusarmi?" anche Elena cercò di scacciare il terrore dalla sua voce
"Inizia a chiederle scusa, poi ti dirò il motivo, fidati."
Le due giovani avevano lo sguardo di terrore ma alla fine Elena parlò
"Sc-scusa Caroline" una lacrima rigò il suo volto, aveva paura di quello che poteva succedere
"Bene, vedo che iniziate a collaborare dolci donzelle"
"Perchè fai questo, perchè mi fai chiedere scusa alla mia migliore amica?" chiese l'umana
"Voi giovani d'oggi, sempre così impazienti. Avete notato che giorno è oggi?"
Stefam, Elena, Caroline e Katherine si guardarono, poi finalmente capirono
"La luna piena" dissero all'unisono
"Esatto!" urlò Klaus pieno di entusiasmo
Ci fu di nuovo silenzio
"Oh andiamo perchè non parla più nessuno, avete paura della luna piena?"
Ancora silenzio
"Non siete per niente di compagnia. Comunque dicevamo... Ah si, Elena e le sue scuse" l'originario si avvicinò alla ragazza e prese il suo viso fra le mani
"Lo sai che non mi è mai andato giù il fatto che tu non sia morta la notte del sacrificio, ma sono felice di dirti che ho trovato uno scopo alla tua inutile vita"
La ragazza poteva sentire il fiato di Klaus sul suo collo
"Tu, darai alla luce un piccolo ibrido"
"NO!" Stefan urlò ma prima che potesse avvicinarsi ad Elena, Klaus con un solo tocco lo spinse via scaraventandolo sulla porta che si polverizzò con l'impatto.
Una cosa catturò l'attenzione dell'ibrido, così mollò la presa su Elena
"Perchè non sei finito fuori dalla porta?" urlò verso Stefan, avvicinandosi a lui
"Hai distrutto la porta ma non sei balzato fuori!" continuò a urlare capendo che qualcosa non andava
Klaus si avvicinò alla porta, e provando ad uscire si accorse di essere intrappolato
"NOOOO!" urlò
"Cosa succede?" chiese Katherine
"Succede che qualcuno si è divertito a imprigionarci, ma vorrei dire a questo qualcuno che sicuramente si trova qua fuori" l'ibrido alzò volutamente il tono della sua voce "che io dentro ho tutto ciò che mi serve, ho il licantropo, ho l'umana e ho me!" disse l'ultima parola con orgoglio.
L'originario si avvicinò ad Elena, le strappò dal collo la collana di verbena e la soggiogò
"Adesso andrai nella camera dove si trova Tyler e ti concederai a lui, quando avrete finito di concepire il mio piccolo cucciolo tornerai da me e ti farai mordere. Buon divertimento mia cara"
Nessuno trovò il coraggio di proferire parola, nemmeno Stefan aveva la forza di opporsi, era tramortito a terra e sapeva che se solo avesse provato a muoversi, sarebbe morto.
Elena si incammino verso la stanza dove Tyler l'aspettava, ma in quel momento tutto accadde.
Esther sblocco il sigillo che bloccava la porta.
Bonnie fu la prima ad entrare dentro casa, sarebbe stata l'esca per distrare Klaus, infatti in quel momento lui provò a lanciarsi verso di lei, ma fu proprio la che intervenne la strega più grande.
"Klaus" urlò e l'ibrido si bloccò di colpo
"Sei stata tu vero? Tu mi hai tradito!"
"Si, sono stata io, mi hai illuso di un amore che non c'era, mi hai usata, e questo è il minimo che potessi fare"
"Non sai in che guaio ti sei messa" Klaus lasciò perdere Bonnie e si lanciò verso Esther ma un tonfo sordo lo fermò
Dei vetri caddero a terra sbriciolandosi in mille frammenti e lui non potè fare altro che girarsi per vedere da dove proveniva quel rumore, quello che si trovò davanti lo paralizzò.
Sua madre era entrata dalla finestra, come poteva non averci pensato? Aveva dato per scontato che Esther gli sarebbe stata fedele sempre, invece così non era stato. C'erano tutti i componenti per ucciderlo, erano tutti li davanti ai suoi occhi.
Charlotte. Katherine. Elena
La sua fine.
Charlotte corse verso Elena fermandola prima che potesse entrare nella camera dove si trovava Tyler. A Katherine non servirono spiegazioni, tutti quei secoli di esperienza le avevano insegnato a capire subito cosa doveva fare, si avvicinò alle sue due copie e insieme sprigionarono un'energia che mai si era sentita prima, la casa tremò e Klaus cadde a terra con le convulsioni
"Fermatevi!" urlò l'ibrido, ma nessuno gli diede ascolto
Fu allora che Esther e Bonnie unirono i loro poteri e impedirono a Klaus ogni movimento, paralizzandolo.
In quel momento Damon si avvicinò ad Elena e le porse il pugnale
"Cosa devo fare?" chiese lei in preda al panico
"Vai ed uccidilo, solo tu puoi" le disse Charlotte
Elena si staccò dalle altre due e si avvicinò all'ibrido che continuava ad urlare
"Madre!" disse Klaus spiazzando tutti "perdonami, cambierò" urlava con le poche forze che gli restavano
Elena era sopra di lui, le mani le tremavano, c'era poco tempo, la forza di Esther e Bonnie stava per terminare.
Charlotte parlò
"Ti ho amato, più di quanto meritassi, ma non ti posso credere, non posso." poi si girò verso Elena "Fa il tuo dovere"
Elena come le era stato ordinato, conficcò il pugnale nel cuore di Klaus e fu la fine per lui.
Tutto si fermò, la stanza mise di tremare e le tre Petrova caddero a terra senza forze.
Subito Damon e Stefan si lanciarono entrambi su Elena, si trovarono tutti e tre così, come era destino che fosse, perchè le loro vite erano legate indissolubilmente.
Tyler uscì fuori dalla stanza, con la morte di Klaus non era più soggiogato. Caroline vedendolo si lanciò verso di lui baciandolo con passione come non aveva mai fatto
"Pensavo che non avrei mai più potuto toccare le tue labbra" le disse lui
"Shhh ti prego non dire niente, stringimi e basta" gli rispose la ragazza.
_______________________
Era passata qualche ora e tutto sembrava essere tornato alla normalità.
Le tre Petrova si erano risvegliate, Katherine e Charlotte inevitabilmente si avvicinarono al corpo di Klaus che giaceva a terra senza vita.
Katherine l'aveva amato davvero in passato, e nonostante tutto le faceva un certo effetto vederlo così.
Charlotte con l'affetto che solo una madre può avere, prese la testa del figlio e l'appoggio sul suo grembo, accarezzandogli con grazia i capelli. Quel gesto lasciò senza parole tutti
"Non volevo che andasse a finire così, ma non mi hai dato altra scelta. Avremmo potuto avere una vita felice tutti insieme, ma eri troppo preso da te stesso per condividere la gioia della famiglia." la donna parlava con lui come se fosse ancora in vita, come se potesse sentirlo, ma ovviamente non era così.
Elena aprì gli occhi e si trovò davanti i suoi uomini. Stefan e Damon non l'avevano lasciata solo nemmeno un secondo.
Stefan si alzò, volendo lasciare un po' soli i due ma Damon lo fermò
"Resta qua, è giusto che tu stia qui" gli disse
"No, non è vero, sei tu che te ne sei preso cura, sei tu che la meriti" rispose Stefan
"Vi prego basta, ho bisogno di tutti e due in questo momento. Ho appena ucciso un uomo, necessito la vostra presenza, per favore. Pensavo che sarei morta invece siamo qui, tutti e tre, fatemi godere questo momento di felicità di prego" Elena allungo le sue mani verso i due ed entrambi la strinsero.
Non era il momento di sceglierel, Elena aveva ragione, ora che Klaus non c'era più, avevano tutto il tempo del mondo.
"Ragazzi" Bonnie fermò tutti i discorsi "forse dovremmo andare a controllare Jeremy"
"Giusto, Jeremy" disse Damon
"Perchè, che è successo?" Elena si alzò dal divano spaventata
"Niente, sta tranquilla, è solo che Charlotte si è nutrita di lui, ma aveva il suo anello quindi non c'è pericolo" replicò Damon
"Va bene ma ora andiamo, voglio evdere come sta"
In quel momento squillò il cellulare di Bonnie e lei sbarrò gli occhi come se davanti ai suoi occhi si fosse materializzato un fantasma
"Bonnie che succede, chi è?" chiese Elena vedendo l'amica sotto shock
Ma la giovane strega non riusciva a parlare, guardava lo schermo del suo cellulare, immobile
"Bonnie che succede?" Caroline anche lei spaventata dalla reazione dell'amica si avvicinò a lei
Finalmente parò.
"E'- è-è" le parole le si bloccavano in gola "è Alaric!"
Solo Tyler e Caroline fra i presenti sapevano cos'era successo e rimasero senza fiato esattamente come Bonnie
"Perchè non rispondi scusa? Non capisco la reazione" Elena era confusa
"Elena, Alaric è morto, morto! L'ha ucciso Jeremy per sbaglio, ecco cosa è successo che non potevo dirti al telefono"
"Morto?! Come può essere morto Bonnie!" Damon prese la parola poichè Elena era shock dalle parole dell'amica
"Morto Damon! Non sono impazzita, è la verità, anche Tyler e Caroline possono confermare!"
"Si ma se lui è morto, chi è che ti sta chiamando?"
"Non lo so"
"Rispondi!" urlo il vampiro
....
....
....
"P-pronto" Bonnie aveva paura di sentire la voce dall'altra parte del telefono
Un sussurò dall'altra parte
"Bo-Bonnie"
Quella voce, era la sua, non poteva essere
La strega non riusciva nemmeno a pronunciare quel nome
"Alaric dove sei?"
"Non lo so" la sua voce era quasi impercettibile "è tutto buio qua dentro, sembra un cofano di una macchina, ma non so come sono finito qui, ho solo trovato il mio cellulare nei pantaloni, sto male, non capisco nulla"
Bonnie era sempre più senza parole. Il cofano, era dove l'avevano messo lei e Jeremy, prima che Klaus li trovasse. Ma lui era morto, ne era certa. Poi un pensierò le attraversò la testa e un brivido tutto il corpo. No, non poteva essere.
"Alaric chiamo subito la polizia, qualcuno ti tirerà fuori di la, devo andare ora"
"Dobbiamo andare subito da Jeremy, subito!" urlò!
"Che succede Bonnie, parla" Elena era in lacrime
"Non lo so, non voglio saperlo" poi si rivolse a Caroline "chiama immediatamente tua madre e dille di andare dove abbiamo lasciato la macchina, deve tirare Alaric fuori da la prima che sia troppo tardi"
Senza dire altro uscì dalla porta di casa correndo, e Esther, Elena, Stefan e Damon la seguirono.
_____________________
Arrivarono poco dopo al parcheggio
Come Bonnie immaginava il corpo di Jeremy era ancora senza vita.
EPILOGO
Pochi giorni dopo Elena, Stefan, Damon, Tyler, Caroline, Bonnie , Esther insieme al feretro di Jeremy, presero l'aereo per tornare a Mystic Falls, dove c'era Alaric ad aspettarli. Damon si occupò di organizzare il funerale, perchè Elena non era nelle condizioni per affrontare tutto quel dolore. Anche il corpo del più piccolo dei Gilbert doveva restare nella tomba di famiglia.
Charlotte restò a Sofia, era impaziente di liberare tutta la sua famiglia per riprendersi la felicità che le era stata tolta, si occupò però di dare una degna sepoltura al figlio.
Katherine, lo spirito libero, decise di vagare un po' per il modo, era rimasta per troppo tempo intrappolata in quella casa, ma si sa prima o poi tornerà a Mystic Falls per corteggiare il suo caro Stefan e per stuzzicare Damon.
Damon e Stefan continuarono a vivere come avevano sempre fatto, si consideravano fratelli comunque, perchè in fondo lo erano anche senza avere legami di sangue. Decisero di comune accordo di non mettere pressione ad Elena, perchè in quel terribile momento della sua vita aveva bisogno dell'amore di entrambi.
#Fine
Bene, fatemi dire giusto due cose:
1. GRAZIE per aver letto la mia storia, con le vostre recensioni e commenti mi avete invogliato sempre di più a continuare, anche quando non ero ispirata, ma soprattutto quando pensavo di voler smettere di scrivere questa storia perchè non riuscivo più a darle un senso logico
2. Non abbiatecela con me se ho fatto morire Klaus, neanche io volevo farlo, ma non riuscivo a trovare un finale alternativo, spero che possa comunque piacervi.
Ci sentiamo nelle prossime fanfiction :)
Nessuno dei presenti riusciva a parlare, l'originaria era disperata, come se tutti i ricordi fosserò tornati a galla in un istante.
Dopo qualche minuto riuscì a tranquillizarsi e riprese il controllo delle sue emozioni
"E' per questo che siete qui vero?" chiese "è per Klaus"
"Si" dissero in coro gli altri tre
Damon come al solito prese la parola
"Charlotte, tuo figlio è malvagio, prima ha ucciso te e la tua famiglia, è riuscito a spezzare la maledizione e ora è un ibrido, ma non è ancora soddisfatto. Il suo scopo è quello di creare un esercito di mostri come lui"
"Un momento, per spezzare la maledizione è necessaria la doppleganger, questo vuol dire che l'ha trovata?"
"Si, non c'è riuscito con Katherine, la prima doppleganger perchè lei si è trasformata in vampiro prima che lui potesse fare qualcosa, ma alla fine con Elena ha avuto quello che voleva"
"Quindi quest' Elena è morta sacrificata?"
"No, siamo riusciti a salvarla grazie ad un incantesimo" questa volta fu Bonnie a parlare
"Cioè voi mi state dicendo che in vita ci sono due doppleganger, un vampiro e un'umana?" Charlotte era sconvolta
"Esattamente"
"E' impossibile"
"Invece si, sono entrambe con Klaus adesso"
"O mio Dio" L'originaria era sempre più sconvolta ma gli altri non riuscivano a capire il motivo
"Charlotte perchè tutto questo ti colpisce così tanto? Non riesco a capire"
"Voi non capite, c'è solo un modo per uccidere Klaus, ed è quello di riunire la prima Petrova alle sue doppleganger, una di loro dev'essere umana."
Il gelo si creò fra di loro
"Charlotte stai dicendo che noi possiamo uccidere Klaus? Ne sei sicura?"
"Damon questa maledizione è stata creata da una mia amica, ne sono più che sicura. Klaus mi ha ucciso per questo motivo, sapeva che finchè sarei rimasta in quella bara, nessuno avrebbe potuto fargli del male, io gli ho dato la vita, e io posso togliergliela."
"Dobbiamo muoverci, non c'è tempo da perdere" Damon si alzò in piedi pronto ad andare verso casa di Katherine
"Aspetta Damon" Charlotte lo fermò
"Perchè? Vuoi dirmi che non vuoi uccidere Klaus con tutto quello che ha fatto a te e alla tua famiglia?"
"No, non è questo il motivo. Io non ho più sentimenti, non verso di lui, ha tradito la sua famiglia, non merita l'amore di una madre. Il problema è che dobbiamo stare attenti, Klaus sa come può morire, e se lo conosco bene appena mi vedrà troverà il modo di uccidere una delle due ragazze che sono con lui, e senza una delle tre Petrova non possiamo fare nulla contro di lui."
"E quindi cosa facciamo? Non possiamo aspettare ancora molto. Quando Klaus si accorgerà di essere bloccato dentro casa, probabilmente le ucciderà comunque!" Esther si intromise fra i due vampiri
"Devo entrare dentro casa , ci servono solo due cose. Io, Elena e Katherine dobbiamo semplicemente prenderci per mano, dobbiamo unire i nostri poteri; quando saremo in connessione, tutto sarà più semplice, Esther tu e tua figlia in quel momento potrete tramortirlo perchè sarà molto più debole, a quel punto basterà pugnalarlo col pugnale che prima hai estratto dal mio corpo, e sarà la fine per lui"
"Basta un semplice pugnale per ucciderlo?" Damon era scettico
"Non è un semplice pugnale quello, guardalo" disse la donna
Damon prese il pugnale e notò che non era come quello che un tempo avevano usato per uccidere Elijah, era un pugnale d'oro, molto più grande dell'altro
"Questo è il pugnale con cui Cloriss si uccise" disse ancora Charlotte "può portare alla morte solo me e Klaus, e lui sapeva che finchè sarebbe stato conficcato dentro di me, nessuno avrebbe potuto fargli del male"
N.B Se non ricordate vi cito il capitolo 12, quello sugli originari:
"Cloriss abbracciò forte il corpo di mia madre ormai morente, ricordo le sue parole come se fosse ieri –tu non te ne andrai tesoro, sei stata come una sorella per me, sei l’unica persona che non mi ha abbandonata dopo aver saputo ciò che sono, tu non te ne andrai- così iniziò a dire delle parole, che né io né i miei fratelli riuscimmo a comprendere, i mobili dentro casa iniziarono a tremare, la casa cadde nel buio più totale per qualche secondo che a me sembrò un’eternità, poi di nuovo luce. Cloriss prese il coltello che aveva nascosto nel suo vestito e si pugnalò, dritta nello stomaco, io a quel punto non avevo più voce per urlare, lo fece per me mia madre, con le poche forze che le erano rimaste –Cloriss no, no ti prego- ma ormai era fatto, Cloriss estrasse il pugnale dal suo stomaco, si tamponò il sangue con una mano e con quella ancora sporca la porto sulla bocca di mia madre, che emise un gemito fra dolore e disgusto. Cloriss stava per morire, c’era sangue ovunque ma parlò, furono le ultime parole che sentì dalla sua voce –vai a casa mi… mia– e spirò e il suo corpo cadde a terra, privo di vita. "
"Sei tu che devi pugnalarlo?" chiese Damon
"No, deve farlo l'unica doppleganger umana"
"Elena?" il vampiro urlò "Elena deve uccidere Klaus?"
"Si è l'unico modo, ma te l'ho già detto, se viene a mancare anche solo un anello della catena, non ci sarà più nulla da fare, dobbiamo essere molto cauti"
"Lo saremo, non voglio che Elena rischi nulla!"
"Damon proteggerei Elena anche a costo della vita lo sai, non le succederà niente" anche Bonnie era preoccupata per l'amica nonostante cercasse di non farlo notare
Dopo un po' di esitazione Damon si decise
"Va bene, andiamo" disse
"E con Jeremy cosa facciamo? Non si è ancora svegliato" disse Bonnie
"Per adesso lasciamolo qui, più lontano da Klaus sta e meglio è, al nostro ritorno si sarà sicuramente svegliato"
I quattro partirono, sperando che tutto andasse per il verso giusto
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Nel frattempo Klaus non si era ancora accorto di essere intrappolato dentro casa, era troppo preso dai suoi piani malvagi.
Erano tutti seduti immobili nel salotto di casa di Katherine, nessuno riusciva a fiatare, si limitavano ad osservare Klaus che camminava avanti e indietro per la stanza
"Bene miei cari, da dove possiamo iniziare" disse avvicinandosi a loro
"Che cosa vuoi da noi?" Tyler non riusciva a togliersi la sua aria da sfida nonostante si rendesse conto del pericolo
"Visto che ti sei fatto avanti mio caro lupacchiotto inizierò da te!" l'originario si avvicinò al ragazzo
"Ora vai in quella camera, e aspetta, appena arriverà Elena fa ciò che ti dice senza opporti" gli disse soggiogandolo e subito diopo Tyler si incamminò verso la camera
"Adesso, Caroline, tocca a te" Klaus sorrise verso la bionda vampira terrorizzandola
"Che cosa vuoi da me? Io cosa c'entro" disse lei
"Tu niente, ma vorrei che la tua amica Elena ti chiedesse scusa" la sua voce era sempre più inquietante
"Scusa, perchè dovrei scusarmi?" anche Elena cercò di scacciare il terrore dalla sua voce
"Inizia a chiederle scusa, poi ti dirò il motivo, fidati."
Le due giovani avevano lo sguardo di terrore ma alla fine Elena parlò
"Sc-scusa Caroline" una lacrima rigò il suo volto, aveva paura di quello che poteva succedere
"Bene, vedo che iniziate a collaborare dolci donzelle"
"Perchè fai questo, perchè mi fai chiedere scusa alla mia migliore amica?" chiese l'umana
"Voi giovani d'oggi, sempre così impazienti. Avete notato che giorno è oggi?"
Stefam, Elena, Caroline e Katherine si guardarono, poi finalmente capirono
"La luna piena" dissero all'unisono
"Esatto!" urlò Klaus pieno di entusiasmo
Ci fu di nuovo silenzio
"Oh andiamo perchè non parla più nessuno, avete paura della luna piena?"
Ancora silenzio
"Non siete per niente di compagnia. Comunque dicevamo... Ah si, Elena e le sue scuse" l'originario si avvicinò alla ragazza e prese il suo viso fra le mani
"Lo sai che non mi è mai andato giù il fatto che tu non sia morta la notte del sacrificio, ma sono felice di dirti che ho trovato uno scopo alla tua inutile vita"
La ragazza poteva sentire il fiato di Klaus sul suo collo
"Tu, darai alla luce un piccolo ibrido"
"NO!" Stefan urlò ma prima che potesse avvicinarsi ad Elena, Klaus con un solo tocco lo spinse via scaraventandolo sulla porta che si polverizzò con l'impatto.
Una cosa catturò l'attenzione dell'ibrido, così mollò la presa su Elena
"Perchè non sei finito fuori dalla porta?" urlò verso Stefan, avvicinandosi a lui
"Hai distrutto la porta ma non sei balzato fuori!" continuò a urlare capendo che qualcosa non andava
Klaus si avvicinò alla porta, e provando ad uscire si accorse di essere intrappolato
"NOOOO!" urlò
"Cosa succede?" chiese Katherine
"Succede che qualcuno si è divertito a imprigionarci, ma vorrei dire a questo qualcuno che sicuramente si trova qua fuori" l'ibrido alzò volutamente il tono della sua voce "che io dentro ho tutto ciò che mi serve, ho il licantropo, ho l'umana e ho me!" disse l'ultima parola con orgoglio.
L'originario si avvicinò ad Elena, le strappò dal collo la collana di verbena e la soggiogò
"Adesso andrai nella camera dove si trova Tyler e ti concederai a lui, quando avrete finito di concepire il mio piccolo cucciolo tornerai da me e ti farai mordere. Buon divertimento mia cara"
Nessuno trovò il coraggio di proferire parola, nemmeno Stefan aveva la forza di opporsi, era tramortito a terra e sapeva che se solo avesse provato a muoversi, sarebbe morto.
Elena si incammino verso la stanza dove Tyler l'aspettava, ma in quel momento tutto accadde.
Esther sblocco il sigillo che bloccava la porta.
Bonnie fu la prima ad entrare dentro casa, sarebbe stata l'esca per distrare Klaus, infatti in quel momento lui provò a lanciarsi verso di lei, ma fu proprio la che intervenne la strega più grande.
"Klaus" urlò e l'ibrido si bloccò di colpo
"Sei stata tu vero? Tu mi hai tradito!"
"Si, sono stata io, mi hai illuso di un amore che non c'era, mi hai usata, e questo è il minimo che potessi fare"
"Non sai in che guaio ti sei messa" Klaus lasciò perdere Bonnie e si lanciò verso Esther ma un tonfo sordo lo fermò
Dei vetri caddero a terra sbriciolandosi in mille frammenti e lui non potè fare altro che girarsi per vedere da dove proveniva quel rumore, quello che si trovò davanti lo paralizzò.
Sua madre era entrata dalla finestra, come poteva non averci pensato? Aveva dato per scontato che Esther gli sarebbe stata fedele sempre, invece così non era stato. C'erano tutti i componenti per ucciderlo, erano tutti li davanti ai suoi occhi.
Charlotte. Katherine. Elena
La sua fine.
Charlotte corse verso Elena fermandola prima che potesse entrare nella camera dove si trovava Tyler. A Katherine non servirono spiegazioni, tutti quei secoli di esperienza le avevano insegnato a capire subito cosa doveva fare, si avvicinò alle sue due copie e insieme sprigionarono un'energia che mai si era sentita prima, la casa tremò e Klaus cadde a terra con le convulsioni
"Fermatevi!" urlò l'ibrido, ma nessuno gli diede ascolto
Fu allora che Esther e Bonnie unirono i loro poteri e impedirono a Klaus ogni movimento, paralizzandolo.
In quel momento Damon si avvicinò ad Elena e le porse il pugnale
"Cosa devo fare?" chiese lei in preda al panico
"Vai ed uccidilo, solo tu puoi" le disse Charlotte
Elena si staccò dalle altre due e si avvicinò all'ibrido che continuava ad urlare
"Madre!" disse Klaus spiazzando tutti "perdonami, cambierò" urlava con le poche forze che gli restavano
Elena era sopra di lui, le mani le tremavano, c'era poco tempo, la forza di Esther e Bonnie stava per terminare.
Charlotte parlò
"Ti ho amato, più di quanto meritassi, ma non ti posso credere, non posso." poi si girò verso Elena "Fa il tuo dovere"
Elena come le era stato ordinato, conficcò il pugnale nel cuore di Klaus e fu la fine per lui.
Tutto si fermò, la stanza mise di tremare e le tre Petrova caddero a terra senza forze.
Subito Damon e Stefan si lanciarono entrambi su Elena, si trovarono tutti e tre così, come era destino che fosse, perchè le loro vite erano legate indissolubilmente.
Tyler uscì fuori dalla stanza, con la morte di Klaus non era più soggiogato. Caroline vedendolo si lanciò verso di lui baciandolo con passione come non aveva mai fatto
"Pensavo che non avrei mai più potuto toccare le tue labbra" le disse lui
"Shhh ti prego non dire niente, stringimi e basta" gli rispose la ragazza.
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Era passata qualche ora e tutto sembrava essere tornato alla normalità.
Le tre Petrova si erano risvegliate, Katherine e Charlotte inevitabilmente si avvicinarono al corpo di Klaus che giaceva a terra senza vita.
Katherine l'aveva amato davvero in passato, e nonostante tutto le faceva un certo effetto vederlo così.
Charlotte con l'affetto che solo una madre può avere, prese la testa del figlio e l'appoggio sul suo grembo, accarezzandogli con grazia i capelli. Quel gesto lasciò senza parole tutti
"Non volevo che andasse a finire così, ma non mi hai dato altra scelta. Avremmo potuto avere una vita felice tutti insieme, ma eri troppo preso da te stesso per condividere la gioia della famiglia." la donna parlava con lui come se fosse ancora in vita, come se potesse sentirlo, ma ovviamente non era così.
Elena aprì gli occhi e si trovò davanti i suoi uomini. Stefan e Damon non l'avevano lasciata solo nemmeno un secondo.
Stefan si alzò, volendo lasciare un po' soli i due ma Damon lo fermò
"Resta qua, è giusto che tu stia qui" gli disse
"No, non è vero, sei tu che te ne sei preso cura, sei tu che la meriti" rispose Stefan
"Vi prego basta, ho bisogno di tutti e due in questo momento. Ho appena ucciso un uomo, necessito la vostra presenza, per favore. Pensavo che sarei morta invece siamo qui, tutti e tre, fatemi godere questo momento di felicità di prego" Elena allungo le sue mani verso i due ed entrambi la strinsero.
Non era il momento di sceglierel, Elena aveva ragione, ora che Klaus non c'era più, avevano tutto il tempo del mondo.
"Ragazzi" Bonnie fermò tutti i discorsi "forse dovremmo andare a controllare Jeremy"
"Giusto, Jeremy" disse Damon
"Perchè, che è successo?" Elena si alzò dal divano spaventata
"Niente, sta tranquilla, è solo che Charlotte si è nutrita di lui, ma aveva il suo anello quindi non c'è pericolo" replicò Damon
"Va bene ma ora andiamo, voglio evdere come sta"
In quel momento squillò il cellulare di Bonnie e lei sbarrò gli occhi come se davanti ai suoi occhi si fosse materializzato un fantasma
"Bonnie che succede, chi è?" chiese Elena vedendo l'amica sotto shock
Ma la giovane strega non riusciva a parlare, guardava lo schermo del suo cellulare, immobile
"Bonnie che succede?" Caroline anche lei spaventata dalla reazione dell'amica si avvicinò a lei
Finalmente parò.
"E'- è-è" le parole le si bloccavano in gola "è Alaric!"
Solo Tyler e Caroline fra i presenti sapevano cos'era successo e rimasero senza fiato esattamente come Bonnie
"Perchè non rispondi scusa? Non capisco la reazione" Elena era confusa
"Elena, Alaric è morto, morto! L'ha ucciso Jeremy per sbaglio, ecco cosa è successo che non potevo dirti al telefono"
"Morto?! Come può essere morto Bonnie!" Damon prese la parola poichè Elena era shock dalle parole dell'amica
"Morto Damon! Non sono impazzita, è la verità, anche Tyler e Caroline possono confermare!"
"Si ma se lui è morto, chi è che ti sta chiamando?"
"Non lo so"
"Rispondi!" urlo il vampiro
....
....
....
"P-pronto" Bonnie aveva paura di sentire la voce dall'altra parte del telefono
Un sussurò dall'altra parte
"Bo-Bonnie"
Quella voce, era la sua, non poteva essere
La strega non riusciva nemmeno a pronunciare quel nome
"Alaric dove sei?"
"Non lo so" la sua voce era quasi impercettibile "è tutto buio qua dentro, sembra un cofano di una macchina, ma non so come sono finito qui, ho solo trovato il mio cellulare nei pantaloni, sto male, non capisco nulla"
Bonnie era sempre più senza parole. Il cofano, era dove l'avevano messo lei e Jeremy, prima che Klaus li trovasse. Ma lui era morto, ne era certa. Poi un pensierò le attraversò la testa e un brivido tutto il corpo. No, non poteva essere.
"Alaric chiamo subito la polizia, qualcuno ti tirerà fuori di la, devo andare ora"
"Dobbiamo andare subito da Jeremy, subito!" urlò!
"Che succede Bonnie, parla" Elena era in lacrime
"Non lo so, non voglio saperlo" poi si rivolse a Caroline "chiama immediatamente tua madre e dille di andare dove abbiamo lasciato la macchina, deve tirare Alaric fuori da la prima che sia troppo tardi"
Senza dire altro uscì dalla porta di casa correndo, e Esther, Elena, Stefan e Damon la seguirono.
_____________________
Arrivarono poco dopo al parcheggio
Come Bonnie immaginava il corpo di Jeremy era ancora senza vita.
Lanciò un urlo gelido che
paralizzò tutti.
La giovane strega saltò sul camion
e corse verso il ragazzo
“Jeremy no, ti prego no, non
tu” urlò piangendo “mamma ti prego,
aiutami tu, aiutami a riportarlo in vita!”
Esther si avvicinò alla figlia
“tesoro"
"Mamma ti prego io l’ho
già fatto una volta con lui, ed ha funzionato” le
lacrime rigavano il volto della ragazza
"Mamma ti prego
“Che cosa hai fatto? Bonnie non
dirmi che hai fatto l’incantesimo per riportare in vita
qualcuno!”
“Si, l’ho fatto e gli ho
salvato la vita, ma non posso farlo da sola, ti prego!”
“Bonnie tiu non non
gliel’hai salvata, gliel’hai segnata per sempre, le
streghe non perdonano,
dovresti saperlo. Hanno ristabilito l'ordine della vita. Mi dispiace"
"No, no, no ti prego! Io devo morire, è colpa mia, solo colpa mia!"
"Mi dispiace" Esther abbracciò sua figlia
Elena corse sul camion e vedendo Jeremy così impazzì dal dolore, era rimasta sola, l'unico familiare che le era rimasto se n'era andato, come poteva farcela, come poteva sopportare un altro dolore così grande.
Stefan l'abbracciò forte da dietro ma lei restò la, inerme, senza nemmeno la forza di piangere
"No, no, no ti prego! Io devo morire, è colpa mia, solo colpa mia!"
"Mi dispiace" Esther abbracciò sua figlia
Elena corse sul camion e vedendo Jeremy così impazzì dal dolore, era rimasta sola, l'unico familiare che le era rimasto se n'era andato, come poteva farcela, come poteva sopportare un altro dolore così grande.
Stefan l'abbracciò forte da dietro ma lei restò la, inerme, senza nemmeno la forza di piangere
EPILOGO
Pochi giorni dopo Elena, Stefan, Damon, Tyler, Caroline, Bonnie , Esther insieme al feretro di Jeremy, presero l'aereo per tornare a Mystic Falls, dove c'era Alaric ad aspettarli. Damon si occupò di organizzare il funerale, perchè Elena non era nelle condizioni per affrontare tutto quel dolore. Anche il corpo del più piccolo dei Gilbert doveva restare nella tomba di famiglia.
Charlotte restò a Sofia, era impaziente di liberare tutta la sua famiglia per riprendersi la felicità che le era stata tolta, si occupò però di dare una degna sepoltura al figlio.
Katherine, lo spirito libero, decise di vagare un po' per il modo, era rimasta per troppo tempo intrappolata in quella casa, ma si sa prima o poi tornerà a Mystic Falls per corteggiare il suo caro Stefan e per stuzzicare Damon.
Damon e Stefan continuarono a vivere come avevano sempre fatto, si consideravano fratelli comunque, perchè in fondo lo erano anche senza avere legami di sangue. Decisero di comune accordo di non mettere pressione ad Elena, perchè in quel terribile momento della sua vita aveva bisogno dell'amore di entrambi.
#Fine
Bene, fatemi dire giusto due cose:
1. GRAZIE per aver letto la mia storia, con le vostre recensioni e commenti mi avete invogliato sempre di più a continuare, anche quando non ero ispirata, ma soprattutto quando pensavo di voler smettere di scrivere questa storia perchè non riuscivo più a darle un senso logico
2. Non abbiatecela con me se ho fatto morire Klaus, neanche io volevo farlo, ma non riuscivo a trovare un finale alternativo, spero che possa comunque piacervi.
Ci sentiamo nelle prossime fanfiction :)
Capitoli:
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