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Autore: AlessiaDettaAlex    07/10/2011    4 recensioni
Storia definitivamente interrotta
Ecco qua la famosa Sekai no Yami... una storia che riunisce le prime 4 serie di Pretty Cure e in cui accadrà di tutto.
Una fanfiction tragica ma con un lieto fine, un racconto introspettivo, d'azione, d'amicizia, di sacrificio, di forza, lealtà e coraggio. Qualcosa di eroico per certi versi, oppure "epico" come alcuni l'hanno definito. Scritta per un tributo alle leggendarie guerriere Pretty Cure oltre che ai fans del genere dark.
E, ovviamente, anche per un piacere personale di cimentarmi in una storia simile.
"Questo era ciò che di norma accadeva alle dieci magiche eroine, per cui ormai niente sembrava impossibile. Ma loro stesse spesso lo ammettevano: così era fin troppo facile vincere."
Genere: Drammatico, Generale, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Honoka Yukishiro/Cure White, Nagisa Misumi/Cure Black, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sekai no Yami


Fidarsi
Le nove Pretty Cure fissarono contemporaneamente il cielo inscurito e variamente rosseggiante sopra di loro. La notte stava per calare. Nagisa ebbe un brivido al pensiero dell’ennesima nottata all’aperto in mezzo alle rocce; fortunatamente esistevano persone come Karen che erano fonti inesauribili di idee.
«Ragazze... chi non vuole dormire coi sassi venga con me a prendere i resti di bastoni e tendaggi del vecchio villaggio distrutto» senza pensarci più di mezzo secondo tutte le nove alzarono la mano contemporaneamente esclamando un: “io ci sto”. E in meno di due minuti già erano indaffarate a tirare fuori dalle macerie lunghe aste di legno, coperte e tende di ogni tipo. Con l’assidua collaborazione di tutte assemblarono gli oggetti ripescati a formare piccole tende, tagliando i pezzi di stoffa in più e legando il tutto a bastoni e corde poi fissate a terra. C’era abbastanza materiale di scarto da formare tre tende: una grande per Nozomi, Rin, Urara, Komachi e Karen, una per Saki e Mai, e un’altra per Nagisa e Honoka. I lavori vennero ultimati a due ore di distanza dal loro inizio, quando la notte aveva preso il sopravvento sulla luce ormai infiochita del giorno; le ragazze ora si trovavano disposte a cerchio intorno a un focherello fuori dalle tende. Riserve alimentari erano loro fornite dalle dispense reali del Regno di Palmier due volte al giorno.
«Per fortuna abbiamo accesso al nostro regno per poter mangiare -nuts» fece lo scoiattolo marrone. Il compagno di governo annuì, addentando con molta enfasi un bel panino con la mortadella.
«Coco, non ti abbuffare in questo modo» lo rimproverò Rin, guardandolo disgustata. Ma il tanuki per tutta risposta si trasformò in umano, per poter mangiare in tal modo più celermente il panino. La rossa sbuffò voltandosi verso Nozomi in cerca di compassione; ma Cure Dream stava proprio in quel momento ficcandosi in bocca una coscia di pollo all’occidentale. Quando si accorse dello sguardo dell’amica si girò, facendo penzolare l’osso del pollo dalla bocca.
«Mh?» chiese.
«Ehm... niente, fa conto che non ti abbia mai guardata» si affrettò a rispondere la calciatrice sospirando. Dandosi uno sguardo intorno si accorse che la situazione non era poi tanto diversa altrove: Saki e Nagisa sembravano fare a gara a chi si ingozzasse di più di ramen, e anche Urara ci stava effettivamente dando dentro, ignorando per una volta anche lei le leggi del galateo a tavola. Le uniche anime pie che mantenessero un certo distacco dalla massa erano per l’appunto solo Komachi, Karen, Mai e Honoka. Ragazze di classe, insomma; pensò lei.
 
In un altro luogo Hikari aveva raggiunto una irritatissima Sora, che voltava le spalle ad ogni sua parola. Erano varie ore che stavano insieme, sebbene l’azzurra avesse sempre tentato di scrollarsela di dosso con puntute affermazioni. Ma Shiny Luminous non demordeva.
«Perché sei da sola? Dove abitavi prima? Chi sono i tuoi genitori e dove sono?» chiedeva infatti. La giovane non poteva più sopportarla; ma si accorse presto che scacciare lei era ben più difficile che scacciare le altre sue compagne.
«Si può sapere che cavolo vuoi da me?!» tuonò alla fine.
«Aiutarti a tornare a casa! E non lasciarti da sola» sorrise la bionda. Sora le si avvicinò e accostò pericolosamente il viso a quello della Pretty Cure; poi assottigliò gli occhi e sibilò:
«Io non ho casa. E non ho bisogno di te, come di nessuna delle tue amiche in tutine colorate!»
«Veramente Cure Black e Cure White non le hanno colorate... a meno che non si considerino il nero e il bianco come colori...» rispose candida Hikari, ignorando il tono minaccioso delle parole di Sora. Quest’ultima infatti ringhiò.
«Senti, se mi serviva la balia vi venivo a chiamare; da quando le eroine sono così insistenti con chi non vuole essere aiutato? E perché fissarsi proprio con me?!» Luminous ridacchiò.
«Credo che tu stia molto a cuore a me e alle mie amiche. Lo so che non ti conosciamo... ma è una sensazione a pelle, da ragazza a ragazza. In fondo siamo adolescenti anche noi!» l’azzurra rimase un attimo interdetta e a bocca aperta. Ci mancava anche questa. Sono simpatica alle Pretty Cure! Esultò mentalmente mentre le prendeva l’insana voglia di ucciderle dalla prima all’ultima.
«Provate simpatia improvvisa per tutti, oppure solo per quelli che vi offendono e cercano di scacciarvi apertamente?» ironizzò Sora.
«Non sottovalutare le Pretty Cure» sorrise Hikari visibilmente divertita dal nichilismo che mostrava la sua interlocutrice.
«Non sono state in grado di salvare un mondo che adesso per colpa loro sta andando a pezzi, come potrei non sottovalutarle? Cazzo, guardati intorno!!» gridò Sora allargando le braccia e indicando con lo sguardo il paesaggio circostante. Stava cominciando davvero ad arrabbiarsi: «E’ un deserto!! Deserto, capisci? Ci sono per chilometri e chilometri solo distese di macerie, rocce e terra! Non una pianta della vecchia natura, non una casa delle vecchie città, non un uomo delle vecchie società! Io i miei genitori non li rivedrò mai più perché sono scomparsi insieme a tutti gli altri!!» sbottò ormai urlando la ragazza, sotto lo sguardo spaventato e misto a comprensione di Hikari. Quando finalmente il sangue che le ribolliva nelle vene decise di placarsi un po’, Sora fece ricadere le braccia ai fianchi, stanca:
«Che credevate? Che salvando il mondo e facendo le brave eroine avreste rimediato la riconoscenza del genere umano? Qui tutti hanno perso la fiducia in voi, dagli scomparsi ai tutt’ora presenti. Io per prima» esalò lei lasciandosi crollare a terra a gambe incrociate, con lo sguardo basso e nascosto all’ombra del cappello nero.
La bionda piantò lo sguardo rattristato sulla figura della ragazza seduta a terra, inerte. Fece per dire qualcosa, ma tacque; a quel punto fece una giravolta su se stessa e si gettò a sedere su delle rocce, continuando ad osservarla; quando ebbe in mente le parole giuste da dirle, sorrise:
«Non ti deluderemo più, te lo prometto» l’azzurra scrollò le spalle.
«Non è un po’ tardi?»
«No, possiamo ancora fare molto per i sopravvissuti. Lo so che ti chiedo l’impossibile, ma fidati di Nagisa, Honoka e le altre» Sora sollevò lo sguardo verso la bionda: da quando Hikari l’aveva conosciuta, quella era la prima volta in cui non lanciava occhiatacce ostili a una Pretty Cure. Anzi, il suo sguardo era quasi supplichevole, come quello di chi anche se non si fida vorrebbe con tutto il cuore potersi fidare. Il piccolo volto non contratto nella solita smorfia di odio aveva delle fattezze angeliche, coronato da quei delicati occhi celesti e dalla distesa di lunghi capelli azzurri; Hikari ne rimase abbagliata: prima di allora non poteva certo immaginarsi quanto il viso di Sora fosse simile a quello di un angelo quando non era corrucciato.
Ma la ragazza non rispose, semplicemente nascose il viso tra le mani e cominciò a piangere silenziosamente. Shiny Luminous, capendo che non poteva far altro, le si avvicinò e l’abbracciò.







Glory's notes.

Eccomi qui dopo un po' che non pubblicavo. Vi sono mancata eh?! *palla di sterpi che rotola* quinnnnnndi dicevo. ò__ò
Chapterino dedicato a Sora-chan, *e in parte ad Hikari*. Ecco che scopriamo tristi verità sulla sofferenza della giovine azzurrina çOç e quella baka di Hikari la fa sempre più incavolare xD Comunque come avete inteso tra loro nascerà una bella amicizia, così Luminous-san si leva dalle scatole delle Pretty Cure *diabolica*. Ma noooo, povera.
Comunque! Se questo capitolo vi è piaciuto alzate una mano e dite "a me sì!" *seconda palla di sterpi che rotola* vfwdhbvfadnv dfh hf< vfbv. *commento rimosso dall'autore perché giudicato come S.C.L.E.R.O.*
Si vede che ultimamente non dormo bene la notte, eh? ç___ç

Torniamo ad avere un contegno, altrimenti le note diventano più lunghe del capitolo *e non ci vuole poi molto*.
Bayleef festeggia con me per la cacciata di Hikari! Questo momento rimarrà negli annali della storia delle Pretty Cure!! Grazie comunque xD mentre Kooooooonan carissima, sono stata clemente con la mia arci-nemica la bionda. Bah... dimmi che ne pensi di questo capitolo che a me piace particolarmente! Infine ringazio Glory97 *che... guarda caso... porta il mio stesso nome! Ti chiami Gloria, vero? xD*. Sono contenta che ti sia piaciuta anche Bring me to Life come dici *_* ti dispiacerebbe lasciarci un commentino su quella storia? Solo se vuoi eh! Mi piacerebbe sapere che ne pensi più nello specifico attraverso una recensione xD *approfittatrice* Comunque! Grazie tantissimissimo dei complimenti, sono commossa! E soprattutto... pubblica pubblica!! *adora la Honoka x Kirya*
Ragazzi/e scoprirete presto chi è il ragazzino blu. Deh hi hi ho ho. Ogni cosa a tempo debito!
Complimenti a chi è riuscito a leggere tutta la luuuuuuuuuunga nota!!
Alla prossima!

Glory-Videl-chan
   
 
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