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Autore: Ili_sere_nere    14/10/2011    6 recensioni
Chi a Capodanno non dice "Anno nuovo, vita nuova" sperando che accada qualcosa di sconvolgente e di inaspettato che ti cambi la vita in meglio? Anche la nostra protagonista, Andrea Belmonti, 21 anni originaria dell'Italia, se lo è augurato. Ed è accaduto. La sua semplice vacanza,fatta per riposare e pensare un po' a sè, si trasformerà in qualcosa a cui non aveva assolutamente pensato. Punto di partenza del nostro viaggio? Atlanta. Punto di arrivo? Ancora tutto da decidere...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Never Let Me Go'
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37

Video Trailer

Capitolo 37

 

POV ANDREA

Mi svegliai verso le 5 del mattino. Avevo preparato il giorno prima, approfittando dell’assenza di Ian, le valigie. Avevo lasciato nell’armadio poche anzi, pochissime cose viste che il grosso stava a casa mia. Mi alzai e andai a lavarmi per poi vestirmi. Giugno era arrivato. Era arrivato veramente il giorno di partire e tornare in Italia? Era giunto il giorno di dire addio a tutto, a tutti? Ad Ian?
Ferma davanti allo specchio guardai l’immagine riflessa. Piangere fu inevitabile. Dovevo essere forte. Ero stata sempre consapevole del mio possibile addio a tutto ciò ma ora, ora che dovevo andar via, avevo paura. Non sarei stata capace di farlo ma dovevo, specialmente adesso.  Le cose erano cambiate, tutto era cambiato a partire da me. Sentivo dentro di me la morte nel cuore, sensazione accresciuta anche per via dei segreti che in quei giorni avevo accumulato.
Uscii dal bagno e sorrisi tra le lacrime davanti all’immagine di Ian steso nel letto a dormire. Spostai lo sguardo verso la scrivania, trovando quello che stavo cercando. Carta e penna. Con l’occorrente in mano scesi al piano inferiore e mi andai a sedere in cucina. Guardai quel foglio bianco per minuti infiniti in cerca delle parole più giuste, meno scontate da usare.

Ehi Som o meglio, ehi Amore,
Già Amore.. So che avresti voluto sentirtelo dire sempre e non solo quelle poche, forse pochissime volte in cui ho usato questo nomignolo. Ora penserai: “Ma siamo sempre in tempo per incominciare!” ma fidati, non c’è più questo tempo. Il nostro tempo si è concluso.
Mentre starai leggendo questa lettera io sarò già in volo. Ti prego non venire a riprendermi. 
Non voglio che tu lasci tutto per me.
Non voglio io, Ian.
Non voglio ciò.
Non voglio che tu mi segua.
E non prendertela con nessuno dei ragazzi.. Non prendertela con Nina o con Joseph perché li ho obbligati io, in segno di amicizia, a tacere su tutto. Troverai qualcuna migliore di me, capace di esternare i propri sentimenti e capace di non avere segreti. Qualcuna che non sarò io, qualcuna che merita realmente di amarti come tu meriti.
Ricordi al tuo compleanno cosa ti dissi? Tutto di me ti appartiene e sarà sempre così. In Italia torna un corpo vuoto perché l’anima rimane qui in America.
Avrei voluto dirti tante cose in questi mesi ma non l’ho fatto. Sei stata la persona più splendida che io abbia incontrato, la persona che ha saputo capire, accettare e comprendere le mie mille sfaccettature sapendole amare. Sei un uomo stupendo Ian per cui non perdere la testa per me, non dannarti l’anima per me. Non fare nulla per me. Non ti dirò “Non mi dimenticare perché io non lo farò”, no, perché tu devi dimenticarmi. Manda avanti la tua vita. Promettimelo.
So che queste parole non hanno senso, non più, ma prima o poi sarebbero dovute venir fuori. Ti amo nonostante il male che so di starti causando. Sappi che rivolgo ogni mio pensiero a te perché sei costantemente vivo in me.
Ora credo che sarà il caso di alzarmi da questa sedia e andare all’aeroporto.
Stammi bene, vivi la tua vita senza di me. Ama, sposati, creati una famiglia ma dimenticami.

Ti Amo,
Andrea

Rilessi quanto scritto e ritornai su. Mi avvicinai ad Ian e gli accarezzai il viso delicatamente potendo, così, memorizzare ogni particolare del suo viso. Posai la lettera accanto a lui e mi diressi verso la porta. Presi la borsa e mi voltai un’ultima volta verso la camera.
<< Goodbye my love >> sussurrai uscendo, il taxi sarebbe arrivato a momenti.


Raggiunsi il poco tempo l’aeroporto e mi accomodai nella sala d’aspetto. Guardai e riguardai il telefono aspettando di leggere il nome di Ian sul display, di sentire la sua voce dirmi di non partire. Mi aspettavo, altrimenti, di vederlo comparire di corsa dentro l’aeroporto e bloccarmi contro il muro, baciarmi fino a farmi perdere la memoria. Scossi il capo sentendo una lacrima solcare una guancia e subito la asciugai.

“I passeggeri del volo CD747 Atlanta – Roma sono pregati di recarsi al Gate 5”

Mi alzai in piedi prendendo un lungo respiro. Mi voltai verso la porta e quando capii che nessuno sarebbe arrivato a fermarmi, mi diressi al Gate. “Goodbye”.


POV IAN

Mi svegliai per via del telefono di casa che prese a suonare senza sosta. Quando, però, andai per rispondere, smise di suonare. Sbuffai stropicciandomi gli occhi.
<< Andrea >> mormorai con voce impastata dal sonno e allungai il braccio verso la sua porzione di letto. Stranamente la trovai vuota anzi, trovai qualcosa. Una lettera. La presi e notai la firma di Andrea. Non era mai stata un tipo da lettere semplicemente perché se aveva qualcosa da dire, la diceva tranquillamente in faccia. Iniziai, così, a leggere la lettera come se nulla fosse ma più andavo avanti e più quanto era scritto diventava per me incomprensibile. Lessi e rilessi più volte quella lettera.
Mi alzai di scatto dal letto e aprii l’armadio. Solo la mia roba compariva mentre quella di Andrea era scomparsa. Entrai nel bagno, corsi al piano inferiore ma di Andrea o di una minima sua cosa neanche l’ombra.
<< Andrea? Andrea dove diavolo sei? >> urlai facendo sopra e sotto per casa quando ricordai un particolare. Aveva parlato di Nina e di Joseph. Corsi in camera e presi in fretta e in furia il telefono, componendo il numero di Nina.
<< Ian, buongiorno >> disse la sua voce al telefono.
<< Dove è? >>
<< Che? >>
<< Ho detto dove sta? >>
<< Ian.. Ma chi? >>
<< Non fingere con me Nina, dannazione! >> sbottai leggermente nervoso.
<< Ian non sto fingendo e senza che ti scaldi tanto. Dimmi che succede! >>
<< Dove cazzo è Andrea? Tu lo sai, sei sua complice di tutta questa stronzata insieme a Joseph! Dimmi dove cazzo sta?! >> ormai avevo perso la pazienza e mi dispiaceva prendermela con Nina ma in quel momento me la sarei presa anche con una mosca.
Il silenzio di Nina non fece altro che aumentare il mio nervosismo. << Ian.. >>
Mi lasciai cadere sul letto sentendo il suo tono di voce. << Dimmi che non è vero, Nina. Ti prego dimmi che non è andata via >> dissi cercando di non far tremolare la voce.
<< Glielo avevo detto che doveva confessartelo ma ha detto che non ce la faceva, che non aveva il coraggio. Mi ha fatto giurare di non dire nulla. Ian, mi dispiace così tanto >>
<< Sei mia amica prima di tutto, cazzo! Sei anche la mia ex ragazza! Dovresti essere più legata a me! Dovevi dirmelo, Nina! >> le urlai contro sentendo alcune lacrime solcarmi le guance. Dio, non piangevo mai e non come in quel momento.
<< Ian so che mi stai odiando e hai tutti i motivi ma non ho potuto dirtelo. Sai che ti ho detto sempre tutto, specialmente su Andrea. Ti ho detto cose che non potevo nemmeno dirtele ma questo.. – fece una pausa, sospirando – questa volta non ho potuto >> mi disse decisamente dispiaciuta.
Strinsi i pugni con forza e chiusi la chiamata. Guardai lo schermo del telefono e subito il numero di Andrea comparì sul display. Uno.. Due.. Tre squilli.

“Siamo spiacenti ma il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile. La preghiamo di riprovare più tardi”.

Chiusi anche questa chiamata e lanciai il telefono nella stanza. Vaffanculo il fatto che fosse un I-Phone, Andrea era più importante di qualunque altra cosa.
Mi lasciai cadere sul letto seduto e mi portai le mani tra i capelli, stringendoli. Se ne era andata per sempre lasciandomi qui. Ero cosciente del fatto che Andrea non sarebbe rimasta qui per sempre ma credevo che se avesse avuto una buona ragione, lo avrebbe fatto ed io.. io ce lo avevo un buon motivo. Allungai un braccio verso il comodino ed aprii il cassetto. Frugai al suo interno trovando quanto cercato. Una scatolina piccola di velluto azzurro. La sfiorai delicatamente prima di aprirla. Al suo interno, custodito come il più prezioso dei doni, c’era un anello. Sebbene fosse stata una cosa affrettata, avevo comprato quell’anello in Italia. Era un anello semplice in quanto ad Andrea le cose elaborate non piacevano. L’anello terminava con un diamante posto al centro di un piccolo cuore. Ero andato con Silvia il giorno dopo il matrimonio a prenderlo, approfittando del fatto che Andrea dovesse preparare la valigia. Silvia aveva promesso di non dire nulla all’amica ma di farle sapere quando glielo avrei dato. Quella che era legata all’anello non era una vera e propria proposta di matrimonio ma ci si avvicinava molto. Avevo pur sempre 33 anni anzi, quasi 34, era l’ora di mettere su famiglia. Presi l’anello e lo guardai. In quell’anello avevo riposto tutte le mie fiducie ed ero pronto a darglielo tra qualche giorno, ora, invece, non glielo avrei più potuto dare.
Un moto di rabbia si impadronì di me. Riposta la scatolina nel cassetto, misi a soqquadro la stanza. Una volta finito, mi vestii ed uscii di casa. L’aria fresca mi avrebbe aiutato a sopportare l’idea di non poter più avere Andrea con me nella mia vita.


Mi recai in spiaggia. Risi di me stesso visto che tra tutti i posti avevo scelto proprio quello in cui io ed Andrea ci eravamo avvicinati. Mi sedetti sulla riva e mi misi a guardare il mare.
<< Sei prevedibile >> Mi voltai incrociando gli occhi di Nina. Riportai gli occhi sulle onde che si infrangevano sul bagnasciuga. << Non ti dirò di parlarmi ma se vorrai sfogarti, io ci sono e sempre ci sarò >>. La sentii sedersi al mio fianco.
Abbozzai un sorriso anche se quel che ne venne fuori fu una smorfia. << Da quanto lo sapevi? >>
<< Andrea me lo ha detto la sera del party >> Annuii e lei sospirò.  << Ian, non so cosa l’abbia spinta ad andarsene ma fidati, la causa non sei tu. Ci teneva troppo a te – mi posò una mano dietro la schiena, accarezzandola – Avrà avuto motivi più grandi di lei che non poteva dirci e dirti. Non avercela con lei >> disse posando il capo contro la mia spalla.
<< Pensi che tornerà mai? – la sentii scuotere il capo – Lo penso anche io >> dissi rammaricato.
<< Resterai, però, sempre nella sua vita come lei resterà sempre nella tua. Vi rincontrerete, fidati, in un modo o nell’altro ma lo farete >> disse Nina alzando il capo e sorridendomi.
Risposi al suo sorriso e le scompigliai i capelli. Chissà se il nostro destino si sarebbe mai rincontrato o se eravamo destinati a non stare insieme. Era presto, troppo presto per saperlo ma nella vita non si poteva mai dire ma ed io non volevo dirlo.





Spazio Autrice ( per modo di dire )
Buongiorno ç_____ç Siamo giuste così all'ultimo capitolo di questa storia che ci ha tenuto compagnia per tutto questo tempo! Ma ok, i ringraziamenti li farò Lunedì perchè altrimenti mi metto a piangere ç_________ç Ah, ma non temete.. Ci sono 3 missing moments pronti pronti.. Per cui da Lunedì occhio alla Raccolta di Missing linkata sotto ù.ù
*cof cof* Allora.. Andrea se ne va dall'America, probabilmente per sempre. E no, non ha informato Ian. Ha fatto tutto segretamente e alla fine gli ha lasciato una lettera.. Non so in quante di voi saranno d'accordo con il comportamento di Andrea ma per lei era la miglior cosa... Senza contare che c'è il mistero Analisi.. che sia dovuto anche a quello? Mistero.. Resta il fatto che forse neanche Andrea è così sicura di volersene andare...
Passiamo al Pov Ian.. Credo che svegliarsi e trovare al posto della propria donna una lettera, beh, non credo che sia una bella cosa..E si, forse la sua reazione, ovvero il prendersela con Nina non è così infondata.. La scena finale tra Nina ed Ian mi è piaciuta tantissima.. Altra questione.. Anello.. Ian aveva un anello...
Piccola parentesi.. Chi segue la storia Far Away From You di ArchiviandoSogni_ ( e se non lo fate, fatelo ) avrà notato somiglianze in due punti di questo capito con l'ultimo capitolo pubblicato di quella storia.. Ci tengo a dire che ho parlato con l'autrice, avvisandola di tale situazione, specificando CATEGORICAMENTE che non vi è alcun plagio in quanto il mio capitolo è stato scritto esattamente il 15/settembre mentre il capitolo di Far Away è stato pubblicato il 6/ottobre.. per cui NON VI E' alcuno plagio... Questa piccola parentesi era fondamentale per evitare spiacevoli inconvenienti ù.ù
E dopo ciò, passiamo ai ringraziamenti.. Grazie a coloro che leggono silenziosamente, a coloro che hanno recensito, a chi ha messo la storia tra le preferite/seguite/da ricordare e chi mi ha tra gli autori preferiti.. Vi ringrazio di cuore..  Ora però scappo!!
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_A Twist In My Story_ ˜Missing Moments˜
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