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Autore: darkroxas92    15/10/2011    1 recensioni
Ogni mondo digitale ha affrontato una crisi: queste crisi sono state risolte grazie all’intervento dei digiprescelti, Digimon Tamers, leggendari guerrieri e agenti della DATS.
Ora però una nuova crisi si profila all’orizzonte: una crisi che coinvolgerà tutti i mondi digitali, e metterà a dura prova il legame che unisce i ragazzi e i loro Digimon.
Richiamati a combattere tutti insieme, si troveranno ad affrontare i loro peggiori nemici, riunitisi sotto un Digimon il cui potere è superiore a qualsiasi loro immaginazione.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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E oggi, doppio capitolo!

Ebbene sì, con questi, ho finito la revisione della vecchia storia, e dal prossimo, comincerà il nuovo corso narrattivo, completamente diverso dal precedente, con maggiori colpi di scena e decisamente più complicato XD.

Beh, sperando che qualcuno recensisca (XD) buona lettura a tutti!

 

Capitolo 06: Addio, coraggioso digiprescelto dell’amicizia!

EvilOphanimon venne colpita contemporaneamente da quattro attacchi alla spalle, che la fecero volare a diversi metri di distanza.

“Lo ammetto, non è molto onorevole attaccare dalla spalle…” disse una voce.

“Ma in certi casi bisogna commettere delle azione che preferiremo evitare…” continuò una seconda.

“Soprattutto se vogliamo evitare…” fece la terza.

“Che il passato si ripeta nuovamente!” concluse la quarta.

Dietro EvilOphanimon erano apparsi quattro Digimon. Tre di loro emanavano una luce fortissima, e due di questi avevano le sembianze di angeli.

Il quarto Digimon invece sembrava un cavaliere drago, di colore blu e con una V sul petto.

“A quanto pare siamo arrivati in tempo.” fece quest’ultimo.

Gli altri tre invece vennero riconosciuti immediatamente da Takuya e i suoi compagni.

“Seraphimon! Ophanimon! Cherubimon!” urlò Takuya, felice nel rivedere finalmente qualche volto amico.

“Salve, guerriero del fuoco.” disse Seraphimon.

“A quanto pare Gennai è riuscito ad avvisarci in tempo. Meglio così.” fece Cherubimon.

“Purtroppo siamo riusciti ad arrivare solo ora. E non esiteremo a darvi una mano!” continuò Ophanimon.

“Ehi, non osate lasciarmi indietro!” disse Masaru, sputando insieme ad Agumon da un varco, seguito poi da Tohma, Yoshino e Ikuto, con i rispettivi Digimon.

Solo che quando Masaru vide il cavaliere drago si fermò un attimo.

“Che cosa ci fai tu qui?” chiese.

“Sono venuto a darvi una mano. Sono l’ultimo dei cavalieri reali sopravvissuto. Lo stesso Yggdrasil è stato eliminato da loro. Io devo fare tutto il possibile per vendicare lui e i miei amici! Questa è la decisione di UlforceVeedramon.”

“Beh, un po’ di aiuto non ci farà di certo male. Vai Omnimon! Sconfiggi TK. E cerca di farlo tornare in se!” urlò Tai, con la conferma di Matt.

A quel punto UlforceVeedramon sgranò gli occhi, osservando Tai.

“N-Non può essere? Credevo fosse morto…” disse, senza nascondere la sua sorpresa.

“Se ti riferisci a Omnimon, non è lo stesso con cui combattevi insieme” precisò Masaru.

“No, non è per quello.” disse il Digimon. “Credevo fosse morto… Come fa Tai a essere vivo?”

A sentire questo tutti i digiprescelti si girarono verso di lui, Tai compreso.

“Come scusa?” chiese Masaru. “Tu non hai sempre odiato gli esseri umani? Come facevi a conoscerne uno?”

“Ho cominciato ad odiare gli esseri umani in seguito a un fatto che mi aveva profondamente scosso. Ma non riesco proprio a capire… Come fai ad essere ancora vivo, Tai?”

Tai era piuttosto confuso.

“Scusami, ma non so di cosa stai parlando. Io non ti ho mai visto prima…”

“Come fai ad averlo dimenticato? Abbiamo passato mesi a viaggiare per Digiworld! Non posso credere che tu abbia dimenticato tutto! Che ti sia dimenticato di me! Sono io, Zeromon!” urlò il Digimon, scaldandosi.

“Tai, che cosa sta dicendo?” chiese Omnimon, con la voce di WarGreymon.

“Non lo so… ve lo giuro.” Rispose il digiprescelto.

“Questo ve lo posso spiegare io” fece Justymon.

“E tu come fai a saperlo, Ryo?” chiese Matt.

“Ryo? Sei proprio quel Ryo?” domandò UlforceVeedramon.

“Sì. Ci ho messo qualche secondo per riconoscerti. Dopotutto, quando ti ho visto, eri ancora un AeroVeedramon.”

“Io non ci capisco più nulla!” gridò Davis, portandosi le mani tra i capelli.

“Cercherò di spiegarvelo il più semplicemente possibile: UlforceVeedramon è stato il Digimon di Tai. Non del Tai che conoscete voi, ma di un'altra dimensione. Io sono entrato in tale dimensione per caso, e così ho conosciuto loro due. Quello che non capisco è che a quanto ho capito, l’altro Tai è morto, giusto?”

UlforceVeedramon abbassò lo sguardo.

“Purtroppo è così. Una morte che io non sono mai riuscito ad accettare. Per questo ho sviluppato un odio verso gli esseri umani, e sono entrato a fare parte dei cavalieri reali di Yggdrasil.”

“Ora scusate se v’interrompo, ma non credo che loro due aspetteranno ancora a lungo” fece notare Cherubimon, indicando i due avversari.

“Quindi sono arrivati i tre Digimon angelici e l’ultimo dei cavalieri reali… questo renderà le cose un pochino più divertenti!” disse EvilOphanimon.

Davis la guardò.

Nessuno riuscì a capire che cosa stesse pesando in quel momento.

La sua faccia sembrava un miscuglio fra rabbia e tristezza.

“Imperialdramon…” disse rivolto al Digimon. “Per piacere, prova a lanciarmi contro Kari!” disse, con una sicurezza incredibile

“Ma… Davis, sei impazzito?” chiese Ken.

“No! Ho ancora una carta da giocare. Se non funziona questa, non so cosa inventarmi. Ora, Imperialdramon, per piacere, fai come ti ho detto!”

Imperialdramon guardò Davis per qualche secondo. “Ne sei sicuro?”

“Assolutamente!”

“In questo caso… vai e fatti valere!” disse, sollevando Davis e lanciandolo più forte che poteva contro EvilOphanimon.

Quella mossa la colse alla sprovvista.

“Kari, perdonami, ma spero che questo possa risvegliarti!” disse Davis, chiudendo la mano in un pugno.

Tutti rimasero sorpresi quando Davis riuscì a colpire in faccia EvilOphanimon con un pugno, costringendola a voltarsi.

“Sì! C’è riuscito! L’ho dicevo io che i pugni risolvono sempre tutto!” urlò Masaru.

Ma la loro gioia durò poco.

EvilOphanimon si riprese subito e prese per il collo Davis, che rimase sospeso nel vuoto.

“Davis!” urlarono tutti.

“K-Kari… ti prego, ritorna in te…” fece Davis, cercando di respirare.

Imperialdramon volò verso di loro, ma fu respinto da EvilSeraphimon.

“Non posso Davis. Vedi, io sono già ritornata in me. Questa è la mia vera natura, come lo è anche per TK.”

“Non voglio credere a queste idiozie!” urlò Davis, con tutto il fiato che aveva.

Come risposta, EvilOphanimon aumentò la forza con cui teneva il collo di Davis.

“M-Maledizione… Kari, possibile che tu non lo abbia mai capito? Io ti voglio bene, lo capisci almeno questo?” disse Davis.

EvilOphanimon rimase un attimo ferma.

“Lo so Davis, l’ho sempre saputo. Non bisognava essere di certo dei geni per accorgersene. Ma vedi…” disse, puntando la lancia contro di lui.

“Io non ti ho mai sopportato!” concluse fredda.

Davis aprì gli occhi più che poteva.

Sentiva le urla dei suoi amici che chiamavano il suo nome.

E vide Imperialdramon volare verso di lui.

“E va bene… allora non dirò più nulla…” disse, arrendendosi. “In fondo, se sarai tu ad eliminarmi, non mi lamenterò.”

EvilOphanimon alzò la lancia, per poi trafiggerlo al petto, lasciando la presa al collo.

Davis urlò subito dal dolore.

Ora che il suo corpo era sollevato solo grazie all’arma, tutte le fitte della ferita pulsavano atrocemente.

Il sangue cominciò ad uscire, scendendo lungo la lancia e arrivando fino alle mani del Digimon, che osservò impassibile il digiprescelto.

Nello stesso momento, anche Imperialdramon cominciò ad urlare, per poi illuminarsi e dividersi in Veemon e Wormmon.

Wormmon rimase a terra, privo di sensi, ma apparentemente incolume.

Veemon invece continuava a urlare per il dolore, proprio come se stesse condividendo la stessa sofferenza del suo partner.

EvilOphanimon estrasse la lancia, lasciando che Davis cadesse giù, mentre il sangue dalla ferita cominciava ad uscire sempre di più.

Ma prima che potesse toccare il suolo fu preso al volo da Aquilamon, che lo porto a terra, dove Yolei, aiutata dagli altri, lo pose a terra, al fianco di Veemon.

“Bene, la nostra missione è conclusa. Dopo quanto è successo, in questa città non rinascerà più nessun Digimon. Possiamo andarcene!” disse EvilSeraphimon, sparendo nel nulla.

EvilOphanimon rimase un attimo a guardare Yolei che cercava di far riprendere i sensi a Davis.

Dopodiché seguì il compagno, scomparendo alla loro vista.

I digiprescelti si misero immediatamente intorno a Davis e Veemon.

Entrambi erano in preda a tremendi dolori. Solo allora Yolei si rese conto che nel punto in cui EvilOphanimon lo aveva colpito, il corpo di Davis stava cominciando a sparire, disgregandosi in dati, che volavano verso il cielo per poi dissolversi.

“Davis…” fece lei, non sapendo come continuare.

Ken si avvicinò, ponendone una mano sulla spalla.

Teneva in braccio Wormmon, che non aveva ancora ripreso i sensi.

“Ken…” disse Davis, riaprendo gli occhi.

“Non affaticarti, devi risparmiare le energie.” rispose lui.

“Mi dispiace. Così ho mandato tutto all’aria. Ero sicuro… che sarei riuscito a far ritornare in sé Kari…” poi volse lo sguardo verso il digiprescelto dell’amicizia. “Tai, ti devo riferire una cosa…”

Lui si avvicinò, mentre l’amico cominciò a mormorarli qualcosa nell’orecchio.

Tai sgranò gli occhi.

“Ne sei sicuro?” chiese Tai.

Davis annui.

A quel punto, dalla sua ferita cominciarono ad uscire sempre più dati.

“Davis!!!” urlarono tutti.

Nello stesso istante anche Veemon cominciò a dissolversi.

“Mi dispiace per tutto… speravo di resistere, ma per me è arrivata la fine…”

Mentre diceva ciò, dal suo D-Terminal uscirono le sue Digiuova, che si dissolsero di fronte a loro.

“Davis, non puoi andartene!” urlò Mimi.

Davis fece un lieve sorriso, poi s’illuminò assieme a Veemon, ed entrambi si disintegrarono.

I loro dati andarono verso l’alto, per poi scomparire nel cielo.

I digiprescelti non riuscirono a realizzare subito ciò che era successo.

Erano rimasti tutti scioccati.

Anche i tre Digimon angelici e UlforceVeedramon, non riuscirono a rimanere indifferenti a ciò.

“Non posso perdonarli…” disse UlforceVeedramon. “Hanno portato nuovamente scompiglio nel mondo digitale, e non si fanno scrupoli a eliminare i loro amici… non posso perdonarlo!”

Ken era rimasto lì a guardare.

Anche Wormmon, che si era ripreso pochi secondi prima che Davis e Veemon scomparissero, era rimato immobile, incapace di accettare quanto era accaduto.

“Perché…” mormorò Ken. “Perché tutte le persone con cui divento amico se ne vanno!” urlò, disperato.

Aveva già assistito alla morte di suo fratello, poi a quella di Wormmon, anche se poi lui era ritornato, e ora aveva assistito alla morte del suo migliore amico, l’unico che dopo che era tornato ad essere il normale Ken e aveva abbandonato le spoglie dell’imperatore Digimon, aveva avuto subito fiducia in lui. Non riusciva ad accettarlo.

“TK, Kari…” disse piano. “Vi farò ritornare in voi, fosse l’ultima cosa che faccio. Davis credeva in ciò e ha perso la vita per cercare di dimostrarlo!”

“Siamo con te.” disse Sora. “Non posso e non voglio credere che abbiano completamente dimenticato chi siano i loro amici.”

“E io non riesco a credere che loro siano veramente loro! Kari non avrebbe mai detto e fatto ciò a Davis. Era sempre molto attenta a ciò che diceva e faceva, non posso credere che l’abbia fatto con tale leggerezza!” esclamò Yolei.

“No, ti sbagli.” disse Tai.

Tutti si girarono verso di lui

“Ne sono sicuro… erano veramente loro due!” confermò Tai, lasciando tutti stupiti.

   
 
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