Prologo.
Lui passeggiava per i corridoi, con i suoi soliti tre amici di
sempre: James Potter, Remus Lupin e Peter
Minus; con la sua bella andatura, quell’aria
spavalda, sempre attento a tutto ciò che lo circondava, con la battuta pronta,
come del resto la sua bacchetta, impugnata da quelle sue possenti, ma morbide
mani. I suoi capelli lunghi e un po’ arruffati, (ma mai come quelli di James,
imbattibili), attorniavano, il suo virile e bel viso.
Lei non aveva mai smesso di amarlo, era
il suo chiodo fisso, la sua ossessione. Da molto tempo desiderava potergli
almeno parlare, ma non ne aveva il coraggio. Lui era
il suo sogno; non aveva neppure baciato un ragazzo, perché amava solo lui.
Sapeva però che quell’amore segreto, nascosto, ma così forte le avrebbe fatto male con il passare del tempo. Ma
non le importava perché lei poteva guardarlo passeggiare, parlare, lo poteva
sentire e ascoltare, e poteva ammirare la sua bellezza, da dietro un arazzo, o
un pilastro, una porta o un albero, come aveva fatto tante altre volte.
Spesso aveva deciso di smettere di seguirlo, soprattutto dopo
che lo aveva visto quasi nudo nel bagno dei prefetti; ma lei non ci riuscì, e
anche se più raramente, continuava a seguirlo,e a
scoprire nuove cose su lui e i suoi amici. Sapeva, per esempio, che era un
animagus, come i suoi amici, a parte Remus che invece era
un lupo mannaro; sapeva il nome delle ragazze con cui era stato, ed erano
tante, e a ognuna di queste, aveva fatto qualche incantesimo e qualche scherzo.
Gelosa perché le avevano rubato il suo tesoro.
Lei, però non avrebbe mai svelato i suoi segreti perché lo amava
e non lo avrebbe mai tradito.
Eh gia Sirius, lei ti ama….