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Autore: Ari_92    23/10/2011    33 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia prima ff e spero vi possa piacere :)
Mi sono chiesta come sarebbero andate le cose se Kurt se Blaine si fossero conosciuti qualche annetto prima di quel giorno alla Dalton, e magari in altre circostanze.
Così è nata questa storia che mi auguro sia leggibile ^^ Ovviamente sono ben accetti suggerimenti, pareri e consigli. Anzi ve ne sarei molto grata dato che sono alle prime armi :)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutte :D
*Prende un profondo respiro* ebbene eccoci, mie carissime: siamo arrivate alla fine di questa storia ç____ç
Oddio.. Non avete idea di quanto stia soffrendo in questo momento XD è stato un trauma cliccare sul quadratino “conclusa” quando ho pubblicato quest’ultimo aggiornamento: non mi riprenderò più T__T
..Vi avevo accennato al fatto che avrei fatto un’introduzione più lunga del capitolo, vero? Bene, tanto per sapere u.u
Che dire.. Siamo arrivate alla fine, quindi è tempo di bilanci, no? Bene, allora iniziamo dando un po’ di numeri ;)

- 2000: le visualizzazioni al primo capitolo (un bacio enorme a chiunque abbia letto :***)
- 344: le recensioni ricevute fin ora (amo OGNI SINGOLO commento, come amo chi l’ha lasciato *_*)
- 59: le persone che hanno messo questa storia tra le preferite <3
- 80: le persone che hanno messo questa storia tra le seguite <3
- 7: le persone che hanno messo questa storia tra le ricordate <3
 
Aaaaawwwwwww  :3 vi adoro tutte in un modo selvaggio ç______________________________ç
..Mi ricordo ancora l’ansia assurda che avevo addosso nel momento in cui mi sono decisa a pubblicare il primo capitolo: ne avevo scritti solo altri due, e non avevo idea di come sarebbe continuata la fic, ma ho pubblicato ugualmente XD
Sappiate che probabilmente avrei smesso al primo capitolo e mi sarei sepolta sotto mezzo metro di terra se non avessi avuto al mio fianco ragazze supermegafoxyawesomehot come voi, che siete sopravvissute a tutto il fluff che vi ho propinato e siete riuscite a farmi commuovere millemila volte grazie alle vostre fantastiche recensioni e ai vostri innumerevoli complimenti ^____^
Quindi sì, non posso fare a meno di citarvi una per una, perché senza di voi questa storia sarebbe ancora ferma al primo capitolo :’)  (e ve la dedico anche, perché è mia quanto vostra ^_^)
 
Grazie, grazie e ancora grazie a Kappinias: senza di te non avrei MAI E POI MAI trovato il coraggio di pubblicare qualcosa! Lo sai quanto sono tremendamente autocritica.. Grazie per ogni parola di incoraggiamento, idea e sclero che abbiamo condiviso :D!
Un enorme bacio a Sirymcgregor *___* Cioè, ti adoro: mi hai seguita fin dal primo capitolo senza mancare mai una recensione :D Per non parlare che stai scrivendo una stimabilissima Furt, e non posso contenere il mio ammore u.u.
Endgame_Klaine non c’è bisogno che ti ribadisca per l’ennesima volta cosa ha significato per me e per questa ff la tua presenza: sai fin troppo bene che effetto mi fanno le tue recensioni *piange* :’)
Sei stata in tutto e per tutto il motore di questa storia: grazie :)
Awwww Alchbel !! Mie adorate ragazze *____* Lo sapete vero che non sopravvivo senza i vostri scleri?! Oddio.. Grazie per tutto, e complimenti per le vostre indagini alla Sherlock Holmes ;)
JulesCullenMeyer.. Vogliamo parlarne?! Sono praticamente morta e risorta novanta volte a leggere i tuoi scleri ahaah XDD per non parlare delle tue continue minacce di morte che mi hanno tenuta sveglia la notte O.O ..No, non ti dimenticherò facilmente.. *trema*
KlaineLover: su di te mia cara c’è ben poco da dire. Tanto abbiamo già deciso, no? Ebbene sì, ci sposeremo <3 ..Argh.. avremo dei figli piuttosto sclerati se dovranno convivere con madri disturbate come noi :S Beh, poco importa ù.ù No, davvero: ci annegherei nelle tue recensioni, mi ci puccerei come un buondì nel latte :D *va a ordinare le bomboniere*
Sakuraelisa.. Oddio. Ci navigo nei complimenti di questa donna *__* No seriamente, ogni volta che leggo una tua recensione divento molliccia ed entro in Modalità Glucosio :D Ma quanto ti adoro T___T?!
ElyCecy: un’altra fedelissima *ç* Hai accompagnato questa storia (e me) recensendo sempre, e ogni volta che guardo i nuovi commenti e ci sei sono tipo ----> :D !! Non manca all’appello :D
BeatriceS ç___________ç Carissima, non so davvero come ringraziarti :’) I tuoi fantastici commenti sono sempre stati enormemente apprezzati, soprattutto quando avevo bisogno di quella piccola spinta e/o dose di autostima che mi ispirasse per un nuovo capitolo :D Fondamentale, fantastica T______T
Alessandranna AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH *OOOOO* Ok, la smetto u.u No, davvero, grazie per tutte le fantastiche cose che mi hai scritto, cercando anche spesso e volentieri di tranquillizzarmi circa la salute mentale della tua collega Jules XD Ti adoro *___*
ItsGlindaWick .. eheheh è.é Ti adoro perché sai sclerare in un modo selvaggio e fuori controllo, e questo ci accomuna u.u Grazie per ogni commento che hai lasciato a questa storia, è stato prezioso ;)
BiColfer :D  Carissima.. Ci accomuna l’aver girellato come profughe per EFP per lunghi mesi, senza mai iscriverci, e nonostante ciò seguire le nostre storie preferite ^_^ (e/o porcate u.u) Per cui.. Awww *ç* Sapere che è questa storia la prima che hai recensito una volta iscritta mi ha fatta andare in brodo di giuggiole *___*
Poi loro: queste fantastiche ragazze a cui non so dire altro che GRAZIE: SusieMudBlood, aleka_80,PhoebeFuckYea, EricaCullen,Freak11, BiBills, natalie91, Evy78, lolaly *___________*
E come non citarle:  _nem ( perché hai accompagnato me e questa storia dal primo capitolo :* ),  aurinella (perché ho adorato ogni tuo sclero *_*),  Duxie (continuo a stimarti per aver iniziato a leggere questa storia quando era già in stadio avanzato: non tutti riescono a reggere a tanto fluff tutto in una volta! Hai la mia stima ù.ù), levj29 (stima assurda per te, che hai scoperto e letto questa storia quando ormai era a più di metà *_*), LexyJB (per tutti i complimenti che mi hai fatto non so davvero come ringraziarti.. Se non rinnovare i MIEI complimenti alla TUA immagine personale *_*),Lib (Semplicemte: GRAZIE *_*),  _Hotta (non ci sono parole per i tuoi commenti.. A parte il fatto che passavo tipo tre quarti d’ora ogni volta che dovevo rispondere alle recensioni a fissare le tua immagine personale *_*),HeyDreamerGirl (grazie per ogni complimento immeritato :’)),crisscolfersexual (..Non so se ho amato di più le tue recensioni o in tuo nickname.. è.é ),ND_Warblers518 (Carissima *___* fondamentale ogni tuo commento.. questa storia non sarebbe stata la stessa senza di te :D),LazyLuchi (lieta di aver smosso la tua proverbiale pigrizia tanto da spingerti a recensire :D mi stimo per questo fatto u.u),Silv_ (grazie per ogni singolo complimento che hai fatto a me e a questa fic.. adorabile *^*),  DarkAngeL91 (grazie per esserci sempre stata, con le tue recensioni sempre gentilissime *ç*),Luxcake (non posso ancora credere che mi hai messa tra gli autori preferiti.. Grazie mille di tutto :’)),Join The Club (grazie perché, come hai detto tu, ami questa storia, io di conseguenza amo te u.u)  Safelia22 (le tue recensioni sono sempre fantasticamente immeritate T^T),tonkseremus 4ever (grazie per aver sclerato sul bacio XD come hai visto alla fine c’è stato eccome ;)),_Courage (vogliamo parlarne?! Sei stata tu a scrivere la PRIMA recensione al PRIMO capitolo di questa storia :’) indimenticabile <3)
 
Un ringraziamento tutto speciale va a _Pentesilea, che grazia alla sua bellissima ff “Obviously “ (se non la conoscete provvedete al più presto -----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=775176  ) mi ha regalato la predisposizione al fluff che mi ci voleva per scrivere, ispirandomi *___*
 
Grazie, davvero a ognuna di voi :’) e spero che chiunque mi sono dimenticata di citare (so che ho scordato qualcuno, me lo sento >.<) mi perdoni e sappia che lo adoro incondizionatamente lo stesso u.u
 
Momento pubblicità: ecco u.u  Come ho già scritto più volte ci vorrà un po’ prima che pubblichi la prossima long: voglio avere un bel po’ di capitoli di margine ;) Tuttavia nel frattempo vi terrò compagnia con qualche one-shot o storia breve di alcuni capitoli *la gente si inquieta* ..Mmh.
A parte questo, però, c’è una simpatica news :D Allora, io e una mia cara e sclerante amica (Kappinias) lavoriamo da un po’ a una long, scrivendo un capitolo a testa (uno in prima persona con Kurt, uno in prima persona con Blaine). Non ci crederete, ma io faccio Blaine ò.O
Già. Ho scritto tutta questa storia dal punto di vista di Kurt, poi mi cimento in una ff in cui parlo di Blaine in prima persona.. Sono assurda ù.ù
In ogni caso come dicevo è da un po’ che ci stiamo sopra, e siamo arrivate più o meno a metà ;)
..Vi spoilero un po’ la trama? Ma sì ù.ù

E se Blaine e Kurt non si fossero mai incontrati? Se si vedessero per la prima volta per caso, tra le strade affollate di New York? E cosa succederebbe, se Blaine non fosse il bravo ragazzo che conosciamo? Se avesse qualcosa da nascondere..?
Ok, basta u.u Spero che vi abbia incuriosito, e che ci seguirete, intanto che io mi spappolo il cervello per partorire una nuova long XD
 
..E ora, mie adorate ragazze, qualche indicazione per quest’ultimo capitolo :)
Sarà lunghetto, spiegherà le ultime faccende in sospeso e.. Oddio >.< Vi avviso: i livelli di fluff toccati sono imbarazzanti anche per me, e questo credetemi: è tutto un dire -.-“
Spero che sopravvivrete.. Personalmente vi consiglio di munirvi di insulina.. Mettetevici a mollo se potete.. Ecco. Io vi ho avvisate u.u
 
Spero che l’ultimo capitolo sia un incentivo in più a lasciare un piccolo commento anche a chi ha letto in silenzio fino ad ora, e ovviamente anche alle altre, giusto per tirare un po’ le somme ^_^
 
Detto tutto questo (no, non potevo fare a meno di scrivere questo papiro eheh è.é) vi mando un enorme bacio eclissandomi e, per l’ultima volta in questa storia, vi lascio al capitolo :D
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“Ci vediamo stasera a cena, papà!” Burt si lasciò scappare un sorrisetto, ormai rassegnato all’incontenibile gioia che sprizzava suo figlio ogni volta che andava dagli Anderson.
“Kurt.. Sei sicuro di non disturbare? Insomma, vieni qui praticamente ogni gior-“ L’occhiataccia che gli rivolse Kurt si rivelò sufficientemente omicida per annientare ogni sua possibile obbiezione.
 
“O..Ok ok! Come non detto!” Si arrese l’uomo alzando le mani, per poi ripartire alla volta della sua officina.
 
Kurt trotterellò allegramente fino al grande cancello della villa, che da qualche settimana a quella parte era tornato ad essergli felicemente familiare.
 
 
 
 
Nonostante i suoi pensieri attuali fossero ben lontani dal ricordarglielo, Kurt non avrebbe potuto negare di essere stato assalito dal panico quando, dopo il fatidico pomeriggio passato a casa Anderson, Blaine non si era fatto sentire per due giorni interi.
 
Aveva creduto di essere stato abbandonato di nuovo; temuto che, per un motivo o per l’altro, qualcosa si sarebbe sempre infilata tra lui e Blaine, tenendoli separati.
..Ed era stato costretto ad ammettere ancora una volta che senza Blaine non sapeva cosa fare di se stesso: si sentiva talmente vulnerabile, insensibile e inutile da avere paura di cosa ne sarebbe stato di lui, se l’altro non si fosse più fatto sentire.
 
 
Poi la chiamata arrivò.
 
 
“Kurt?” Aveva mormorato una voce flebile dall’altro capo del telefono, ancor prima che lui fosse in grado di portarselo all’orecchio.
“..Blaine?! Blaine sei.. sei tu? Come stai? Cos’è successo? Quand’è che potremmo riveder-“
“Kurt, calmati.” Rise il ragazzo, e Kurt avrebbe potuto trascorrere ore ad ascoltare la sua risata.
 
“Scusami. È solo.. Mi manchi.” Ammise, tormentandosi tra le dita il braccialetto colorato che indossava sempre.
“Anche tu mi manchi.” Gli disse Blaine, riprendendo dopo un attimo il proprio discorso.
 
“Io.. Io ho parlato con i miei genitori, gli ho chiesto se potevi tornare a venire da noi qualche volta,  e se-“
“Blaine. Cos’hanno detto?”
“…”
“..Blaine?”
 
“Di sì!! Cioè, fosse per mia madre potresti venire subito, ma ci sono una cosa come duemila condizioni: prima di tutto mio padre vuole parlare con il tuo, poi con te, poi vuole che finiamo quella cavolo di macchina che è ancora in garage.. Ah! Dovremo essere a casa prima di sera se usciamo, e se stiamo in camera mia dobbiamo tenere la porta aperta, e..”
 
“Posso venire lì?” Lo interruppe di colpo Kurt, rendendosi conto d’un tratto di non essere più in grado di aspettare.
“Cos.. Adesso?”
“Sì. Mi farò portare da mio padre, così potrà parlare con il tuo.”
“Ma è pomeriggio! Non è in officina?”
“Quel posto è suo, no? Non vedo che male ci sia a prendersi una pausa di mezz’ora.” Sentì a stento Blaine che ridacchiava, intento com’era a infilarsi la prima cosa che trovava e a precipitarsi in officina.
 
“Ti aspetto allora. Ti voglio bene.”
 
Kurt riuscì a stento a trattenere le proprie labbra dall’articolare quelle due paroline che spingevano per uscire da ormai più di un anno.
 
“Ti voglio bene anch’io.” Si limitò a rispondere.
 
 
 
 
 
 
Da quella telefonata era passato poco meno di un mese, e da allora non era passato giorno che Kurt non fosse a casa di Blaine, Blaine a casa di Kurt o entrambi fuori da qualche parte, ad esempio al centro commerciale di Lima, dove erano stati recentemente insieme a Rachel e Mercedes.
 
“..E così il poverino è distrutto!  Mi dispiace che ci sia rimasto male, ma era solo una questione di tempo.” Sospirò teatralmente Rachel, senza riuscire a nascondere un certo compiacimento.
“Mmh. Mi dispiace che sia finita così, sembravano affiatati..” Commentò Blaine, beccandosi un’occhiata assassina dalla ragazza. Mercedes alzò gli occhi al cielo.
“Andiamo Blaine! Sapevamo tutti che una volta concluso l’affare con tuo padre sarebbero tornati in California, voglio dire: sono straricchi, chi glielo fa fare di rimanere in Ohio?”
“Un momento.. Quand’è che Lizzie e famiglia se ne sono andati, esattamente?!” Chiese perplesso Kurt.
 
“La scorsa settimana. Non ha detto niente a nessuno perché a suo dire ‘non ci sa fare con gli addii’. Mah. Poi non è detto non torni qui, ogni tanto. In ogni caso non è questo il punto!” Affermò Rachel, squadrando i propri confusi amici uno ad uno, nella speranza che indovinassero dove voleva andare a parare.
 
“..Immagino che questa sia la parte in cui qualcuno deve chiederti: ‘E quel è il punto, Rachel?’” La ragazza fulminò con lo sguardo Mercedes.
“..Il punto, è che Finn è di nuovo libero! E sapete cosa significa? Che potrò di nuovo provarci con lui!”
 
“Perché, hai mai smesso di farlo?” Commentò di nuovo l’altra ragazza.
“Questo significa che tu e Quinn tonerete a mangiarvi la faccia a vicenda, e siete terrificanti quando succede!” Kurt dal canto suo sgranò gli occhi dal terrore.
“No, Rachel. Non mi apposterò più sotto casa di Finn con te, è imbarazzante! Soprattutto adesso che Carole..” Si morse la lingua.
 
“..Carole?”
 
“Sì, ehm.. La mamma di Finn.”
“..Come mai conosci la mamma di Finn?” Domandò Rachel, con una nota di terrore nella voce. Kurt roteò gli occhi.
“E’ una lunga storia..” Tagliò corto, intercettando poi tra la folla del centro commerciale una familiare coda di cavallo nera, e dei morbidi capelli biondi.
 
“Ehi!! Ci sono Sant-“ Kurt si bloccò, spalancando gli occhi.
“Come?”
“Io.. Niente. Mi sono sbagliato.”
 
I tre amici si strinsero nelle spalle, continuando a chiacchierare animatamente bocciando i vari e improbabili metodi proposti da Rachel per conquistare Finn.
 
Kurt si astenne per un po’ dalla conversazione, senza riuscire a non pensare alla naturalezza con cui lui e Blaine si tenevano per mano, e a come in un certo senso appartenesse anche a Santana e Brittany.
E se anche ci fossero state perplessità al riguardo, la luce che brillava negli occhi di entrambe mentre passeggiavano per il centro commerciale non lasciava spazio a dubbi.
 
 
 
 
Di quel giorno a Kurt era rimasta la consapevolezza di avere qualche domandina da rivolgere a Santana – cosa che non avrebbe mai fatto, dato che quella ragazza continuava a spaventarlo a morte – e una nuova maglietta, che indossava proprio quel pomeriggio.
 
 
 
 
 
Kurt raggiunse il citofono di casa Anderson e, ancor prima di poter premere il dito sul campanello, il cancello si aprì davanti a lui.
 
Il ragazzo fu piuttosto sorpreso che non fosse Blaine ad accoglierlo, ma lo fu ancora di più una volta appurato chi ci fosse al suo posto.
 
 
“Ciao Kurt!”
“..Ted?!” Il giovane gli sorrise ampiamente, chinandosi per abbracciarlo.
 
“Ted.. Ma come..?”
“Trevor ha insistito perché tornassi a lavorare qui, il che è un bene, dato che io e Cassie iniziavamo ad essere un po’ a corto di soldi.” Spiegò allegramente il ragazzo, scortando Kurt dentro casa.
“Oh! E adesso mi permette di chiamarlo per nome. Per nome, capisci? Credo che il buon vecchio Anderson sia impazzito.” Kurt ridacchiò.
 
“Allora? Come sta Cassie?” Ted prese un respiro profondo.
“Vuole che andiamo a vivere insieme.”
“Beh.. è una bella notizia, no?”
“Kurt! Abbiamo poco più di vent’anni, come diavolo.. Oddio. Perché ne sto parlando con te? Sono senza speranza.” Mormorò passandosi una mano tra i capelli con fare rassegnato.
“Beh.. In ogni caso se ci sei anche domani posso dire anche a lei di venire, se a te e Blaine non dispiace.”
“Certo. Ho voglia di vederla!” Ted sorrise, indicando il retro del giardino.
 
“Blaine dovrebbe essere lì. Io.. In teoria dovrei stare con voi tutto il tempo, però.. Sì insomma, non è che impazzisca dalla voglia di assistere, mentre voi..”
 
“Oh.” Kurt arrossì appena, abbassando gli occhi.
“Per cui resterò qui. Se avete bisogno di qualcosa sapete dove trovarmi.” Tagliò corto Ted, congedandosi da Kurt con un con un gesto della mano.
 
Rimasto solo, il ragazzo prese a dirigersi a grandi passi verso il punto del giardino in cui sapeva di trovare Blaine.
 
A Kurt non ci volle molto per scorgere una famigliare zazzera nera irrimediabilmente scompigliata sotto l’enorme albero del giardino, il loro albero; il loro posto speciale.
 
L’altro lo scorse subito dopo, andandogli incontro.
 
“Ciao Kurt!” Esclamò abbracciandolo, e Kurt ci mise tutta la sua buona volontà per non soffermarsi a pensare troppo intensamente a come la camicetta che Blaine indossava si adattasse perfettamente al suo corpo, così come i suoi jeans, che gli fasciavano perfettamente le gambe.
 
Kurt ci provò, infatti, ma con risultati a dir poco deludenti.
 
Allontanò Blaine quel tanto che bastava per poterlo ammirare un istante, dal basso verso l’alto, fino a incontrare i suoi occhi.
 
Le stesse iridi dorate che brillavano di una luce più intensa ogni giorno che passava, ogni volta che si fermava a guardarlo. Quella luce che gli era mancata come l’aria nei mesi che avevano passato lontani; la scintilla che non dimenticava di giorno e sognava la notte.
 
Quegli occhi che, ancor prima e molto prima che l’avesse potuto comprendere consciamente, l’avevano fatto innamorare.
 
Kurt si concesse di soffermarsi su quello sguardo ancora qualche lungo istante, e più lo guardava più gli sembrava incredibile che quel ragazzo stupendo potesse trovarci davvero qualcosa in lui.
 
Prima che potesse mettere insieme una qualunque frase di circostanza per salutarlo le sue mani erano già una sulla guancia e l’altra tra i capelli di Blaine.
 
Era ancora in tempo per comportarsi educatamente: allontanarsi di un passo, salutare e chiedere com’era andata la giornata. Ma quando due braccia straordinariamente forti nonostante la loro gracilità gli cinsero la vita, Kurt era abbastanza sicuro di non poter più tornare indietro.
 
Né di volerlo, se è per questo.
 
Il delizioso profumo di Blaine gli colpì tutti i sensi, e con questi presupposti si rivelò piuttosto complesso evitare di annullare la ridicola distanza che li separava e baciarlo.
Kurt portò le proprie labbra socchiuse su quelle di Blaine, che sentì sospirare di sollievo da qualche parte nella sua bocca. Il moro si rilassò, stringendo ancora di più l’altro tra le sue braccia.
 
Si baciarono fino a quando esaurirono l’ultima molecola di ossigeno, separandosi con un leggero schiocco.
 
Kurt abbassò lo sguardo, mentre un sorrisetto imbarazzato gli si dipingeva in faccia.
“Ciao Blaine..” L’altro rise, di una di quelle risate che facevano fermare il cuore di Kurt, poi gli prese dolcemente la mano per condurlo fino ai piedi del loro albero, dove si sedettero vicini a gambe incrociate.
“Così è tornato Ted?”
“Già. Sono contento.. Lui è decisamente più permissivo della signora Mitchell!” Kurt alzò un sopracciglio.
“Perché? Cosa aveva di male?”
“Beh.. ad esempio quando mio padre le diceva di tenermi d’occhio costantemente lei lo prendeva sulla parola, nel senso, anche quando tu eri qui. Mmh.. avrai notato che nelle ultime settimane per colpa sua noi non abbiamo potuto.. Insomma sai..” Kurt arrossì vistosamente.
 
Certo, ovvio che si era accorto che da quando aveva ripreso a frequentare casa Anderson avevano potuto baciarsi solo quando si incontravano all’ingresso e si salutavano all’uscita, tutto per colpa di quella dannata signora Mitchell.
 
 
Però sentirselo dire da Blaine faceva in effetto diverso.
 
 
“Oh.” Mormorò, quando la sua mente venne improvvisamente invasa da un pensiero che sarebbe stato difficile estirpare.
“Ehm.. Potremmo..” Cominciò, venendo poi bruscamente interrotto da Blaine, che si era sporto verso di lui.
“..Recuperare il tempo perduto? Sì, lo penso anch’io.” Concluse, soffiando quelle parole direttamente sulle labbra di Kurt, che non si fece ripetere l’invito.
 
Così buona parte del pomeriggio trascorse, tra loro che recuperavano il tempo perduto, chiacchieravano, e finivano per decidere di non aver recuperato tempo perduto a sufficienza.
 
 
 
Il sole stava quasi per tramontare quando si stesero sull’erba, con gli occhi chiusi e le braccia incrociate dietro la testa.
 
 
Kurt sorrise alla leggera brezza estiva che l’aveva appena sfiorato, portando con sé il profumo di Blaine, sdraiato accanto a lui.
 
 
“Blaine?”
“Mmh?”
“Tu.. tu hai mai ripensato alla prima volta che ci siamo incontrati?”
 
Sentì un fruscio tra l’erba, e un istante dopo una mano si era stretta attorno al suo polso, sfilandogli delicatamente  il braccio da dietro la testa.
 
Kurt rimase così, con un braccio lungo il corpo e il palmo rivolto verso l’alto, fino a quando sentì la mano di Blaine scivolare sulla sua, intrecciando le loro dita.
 
 
Sorrise, senza tuttavia aprire gli occhi.
 
 
“Kurt.. Tu credi nel destino?” Chiese, e Kurt immaginò che si fosse seduto, dato che la sua voce proveniva da qualche parte sopra di lui.
 
“Non lo so.. E tu?” Domandò ad occhi chiusi, eppure sicuro che Blaine stesse sorridendo.
 
“Io ci credo. Insomma, pensaci: prova a immaginare che quel giorno mio padre avesse trovato un’officina più vicina a casa, e non fossimo mai venuti alla tua. Oppure che tu quel pomeriggio fossi uscito con Mercedes. Non ci saremmo neanche incontrati.”
 
Kurt provò a fare come gli diceva Blaine: provò a immaginarsi un mondo dove loro nemmeno sapevano della reciproca esistenza.
 
Provò, appunto, perché gli era impossibile riuscirci davvero.
 
“Mmh..” Mormorò, ed era più che chiara la punta di sofferenza nella sua voce.
“..Pensi davvero che se non ci fossimo incontrati in quella circostanza non ci sarebbe stata nessun altra occasione? Pensi che non sarei capitato nella tua stessa scuola? Non ci saremmo visti alla fermata di un autobus, o all’università, o..”
“O da qualche parte lontano da Lima, o in un pomeriggio al parco quando tu cominci a spaventarti per via del ragazzino strano che non la smette di fissarti.”
 
Blaine scoppiò a ridere e Kurt fece lo stesso.
 
“Oppure il contrario.. Cosa piuttosto probabile.” Aggiunse poco dopo il moro.
 
“Hai ragione. Sul destino intendo.” Affermò Kurt aprendo pigramente le palpebre e, quando sopra di lui vide solo il cielo arrossato dal tramonto e Blaine che sorrideva, capì che era vero: consciamente o meno, non avrebbe mai potuto fare a meno di tutto questo nella sua esistenza.
 
Lui e Blaine dovevano incontrarsi.
 
 
Semplicemente, era destino che accadesse.
 
 
“Vieni!” Esclamò il ragazzo, tirandolo per la mano che ancora teneva stretta nella sua.
Kurt non se lo fece ripetere due volte, alzandosi in piedi e facendosi aiutare da Blaine ad arrampicarsi sul grande albero del giardino.
 
 
Qualche istante, e si trovarono entrambi con le gambe penzoloni dallo spesso ramo sul quale la scorsa estate avevano visto tante volte il sole calare dietro l’orizzonte.
 
Era un anno che non ci salivano insieme.
 
Blaine appoggiò la mano sul tronco alla sua destra per darsi un po’ di equilibrio, mentre passava l’altro braccio intorno alla vita di Kurt, stringendoselo vicino.
 
Il tramonto, come sempre, era mozzafiato.
 
Il rosso e l’arancione davano a quel piccolo angolo di paradiso un aspetto ancor più surreale di quanto non avesse già, tuttavia Kurt sapeva esattamente cosa mancava a quel momento per essere perfetto.
 
Si voltò impercettibilmente verso Blaine, scorgendo i colori caldi del cielo luccicare nei suoi occhi dorati, e sentì il proprio cuore battere un po’ più forte.
 
 
Blaine a un tratto ridacchiò appena, incuriosendo l’altro ragazzo.
“Cosa c’è?” Lui sorrise, ed era semplicemente la cosa più bella che Kurt avesse mai visto.
“Tu non hai idea di come brillino i tuoi occhi, vero Kurt?”
 
 
E lui avrebbe avuto mille cose da dire.
 
Avrebbe voluto raccontargli di quanto fossero speciali i suoi di occhi, di quanto fossero belli, di quanto lo fosse lui, il suo sorriso, il suo profumo e di quanto lo facesse sentire bene essere preso per mano, essere baciato.
 
Avrebbe voluto, ma era certo che se il proposito era elencare ogni cosa che adorava di lui, quella vita non gli sarebbe bastata.
 
 
“Ti amo.”
 
 
Gli disse, e le lettere si susseguirono l’una all’altra come se stesse respirando, perché pronunciare quelle parole era semplicemente la cosa più naturale che potesse fare.
 
 
Guardò Blaine senza l’aspettativa di una risposta; l’unica cosa che sentiva era l’irrazionale felicità di aver lasciato finalmente parlare il suo cuore.
 
Il ragazzo di fronte a lui spalancò gli occhi, con le lebbra che tremavano appena.
 
 
“Ti amo anch’io.”
 
 
Rispose, con un sorriso tale che a Kurt sembrò di innamorarsi di nuovo.
 
 
Ancor prima di avergli dato il tempo per rimettere insieme quel che rimaneva di lui, Blaine si era già messo a cavalcioni sul tronco, in modo da poterlo abbracciare più agevolmente.
 
Quando sentì le dita dell’altro accarezzargli dolcemente viso e capelli, Kurt chiuse gli occhi.
 
 
Lasciò che il profumo di Blaine lo avvolgesse, lasciò che le proprie mani affondassero nei riccioli scuri che tanto amava, e riuscì anche a sentire sulla sua bocca  il respiro dell’altro leggermente tremante dall’emozione del momento, un attimo prima che le loro labbra si incontrassero.
 
 
Kurt trattenne il fiato fino all’ultimo istante, fino a quando la sua bocca non si trovò socchiusa su quella dall’altro, e solo all’ora lasciò andare l’aria; solo allora sentì di poter tornare a respirare.
 
 
Perché Kurt non poteva sapere se il destino esistesse o meno, ma ciò di cui era certo, assolutamente certo, era che lui e Blaine avrebbero finito in ogni caso per incontrarsi, un giorno.
 
Perché si sarebbero inconsciamente cercati fino a trovarsi.
 
Perché il loro cuori si appartenevano ancor prima che battessero l’uno per l’altro.
  
  
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