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Autore: effe_95    23/10/2011    3 recensioni
Hinata e Naruto si rincontrano dopo sette anni di lontananza, e parlano, scoprendo quanto siamo cambiati in tutto questo tempo, cominciano così a ripercorrere a retroso nel tempo la loro storia d'amore, dall'inizio fino alla fine....
"_ Hinata… _ Quanto le era mancato quando lui sussurrava il suo nome, le era mancato da morire in quei sette anni lunghissimi.
_ Naruto _ Rispose lei, lui aveva ancora la mano premuta sul suo braccio e non sapeva che quel contatto la faceva impazzire, che la riportava in dietro nel tempo, che la rendeva felice, ma poi ecco il macigno e quei sette anni di distanza che li separavano l’uno dall’altro e una vita vissuta da soli, e loro cresciuti l’uno senza l’altro, e gli occhi di Naruto vuoti e tristi, e gli occhi di Hinata…"
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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I piedi inciampavano uno sull’altro, si scivolava perché il marciapiede era completamente bagnato, ma lei non si fermava, continuava a correre senza guardare dove stava andando.
Il clacson di un auto suonò freneticamente, c’era mancato poco che un auto la mettesse sotto, con un salto instabile atterrò sul marciapiede e scivolò.
Hinata non si rialzò, rimase lì per terra, con il cuore che non batteva per niente e le ossa spezzate, sentì le mani di qualcuno afferrarla per le spalle e sollevarla da terra, i capelli erano umidi e sporchi e le ricoprivano il volto, lei non guardava niente, era come cieca, non sentiva che la scuotevano, e poi arrivò lo schiaffo, forte e prepotente. Lei spostò lo sguardo e incrociò gli occhi azzurri di Naruto.
<< Dove cavolo stai andando?! >> Disse il ragazzo, ma non era un rimprovero quello, Naruto aveva la voce rotta dal pianto, e infatti un secondo dopo cominciò a piangere senza fare rumore, Hinata lo guardò e gli accarezzò una guancia scostando con il pollice una lacrima.
<< Da nessuna parte… >> Sussurrò lei, e poi si rialzò e anche Naruto si rialzò a sua volta.
<< Io torno a casa >> Disse Hinata sistemando la borsa, ma Naruto non la lasciò passare, le prese un polso e la bloccò.
<< Casa tua è dove sono io! >>  E lo sapevano bene tutti e due, che anche dopo sette anni, non avevano potuto fare a meno di cadere l’uno sull’altra nonostante tutto quello che era successo, e adesso, anche adesso, loro non dovevano stare insieme.
<< Non possiamo più stare insieme, non possiamo più sposarci… >> Disse Hinata scostando il braccio del ragazzo, ma lui continuò a seguirla.
<< Si che possiamo! Io… >>
<< Tu non lascerai Ino da sola. Tu starai con lei, perché io ti conosco, perché io ti amo >>
Naruto colpì violentemente una lattina di coca cola in mezzo alla strada, perché la vita era davvero ingiusta, perché loro non avevano potuto avere un figlio loro, e adesso lui l’aspettava dall’unica persona che non aveva mai amato davvero, perché se Hinata non avesse abortito sette anni prima, lui non l’avrebbe lasciata, lui non l’avrebbe odiata e amata ogni giorno.
<< No… >>
<< Che cosa vuoi che faccia? Passeranno altri sette anni, e forse, quando tuo figlio sarà cresciuto, quando avremo i capelli bianchi, allora forse… >> Hinata non riuscì a finire la frase perché le lacrime non le permettevano di parlare come avrebbe dovuto fare realmente, prese a camminare, e per un po’ Naruto la lasciò andare, ma poi la rincorse di nuovo e la prese per la vita bloccandola del tutto.
<< Mi dispiace tantissimo, non riesco a farti andare via, e non avrei dovuto avvicinarti, ma tutto quello che abbiamo fatto, tutto, è la mia vita, come posso lasciarla scivolare via? Come faccio? Insegnamelo tu e se puoi perdonami >>
<< Allora lasciami andare, lasciami andare e portami via con te, porta via il nostro ricordo >>
Naruto sfilò lentamente le mani dai fianchi della ragazza, Hinata si girò e gli sorrise, anche se piangeva gli sorrise e poi andò via, e quella volta Naruto non la seguì, tra le mani sentiva un vuoto bruciante, e si chiedeva perché, ogni volta, lui dovesse soffrire così per una donna che non era mai stata sua davvero…
 
Naruto aprì la porta di casa stanco, con la mano si massaggiò il collo, la stanza era completamente al buio, probabilmente Hinata non era ancora rientrata dal lavoro, o forse aveva avuto un esame, non se lo ricordava nemmeno. Lanciò la cartella il più lontano possibile nella stanza buia, sperò solo di non prendere in pieno la chitarra, probabilmente Hinata si sarebbe arrabbiata da morire al suo ritorno, ma sinceramente a Naruto non importava niente, era arrabbiato nero, era il giorno del suo compleanno e nessuno se l’era ricordato, proprio nessuno, inciampò in qualcosa cercando di raggiungere l’interruttore.
<< Vaffanculo! >> Tuonò imbestialito, e colpì con un calcio il presunto oggetto, ma un rumore acuto lo raggiunse dal basso e un secondo dopo si accese la luce e una marea di gente spuntò da dietro il divano, da sotto il letto, da dietro il muretto della cucina, dal balcone, da tutte le parti.
<< Auguri!!!! >> Esplosero insieme, Naruto rimase sbigottito con la bocca spalancata, imbambolato sul posto.
<< Chiudi quella bocca Uzumaki! >> Disse Neji poggiando la mano sotto il mento del ragazzo per aiutarlo a compiere il gesto.
<< Grazie per il calcio! >> Disse acido Sai, massaggiandosi la pancia, Naruto si grattò la testa imbarazzatissimo.
<< Scusami >> Rispose mortificato, Hinata lo raggiunse e gli stampò velocemente un bacio a timbro sulle labbra, lui le sorrise e le fece l’occhiolino, era stata davvero brava a non fargli capire niente, sicuramente lei e Sakura si erano date da fare di nascosto.
<< Ah Kakashi, il nostro bambino si sta facendo grande >> La voce di Jiraya riecheggiò nella stanza e tutti scoppiarono a ridere, Kakashi si allontanò dall’uomo disgustato, mentre Naruto si lamentava dicendo che aveva compito solo ventidue anni, e che aveva ancora una vita davanti.
Aprirono i regali e mangiarono le pizze accompagnate da una torta al cioccolato e dall’immancabile succo alla mela verde, che non bevve nessuno eccetto Hinata, poi a mezzanotte e mezza si dileguarono tutti lasciano Hinata e Naruto soli a ripulire la casa.
La ragazza gettò i cartoni nel sacchetto della spazzatura, mentre Naruto si mise a spazzare per tutto il salone raccogliendo nel frattempo anche i bicchieri e le briciole.
<< Credevi davvero che me fossi dimenticata? >>
<< Per  forza… >> Hinata scoppiò a ridere e abbandonò la spazzatura per terra, si gettò di forza sul ragazzo ed entrambi caddero a terra compresa la scopa.
<< Devo darti il mio regalo >> Mormorò la ragazza baciandolo sul collo.
<< Quale sarebbe? >>
<< Registriamo una demo! >> Il sorriso di Naruto andò spegnendosi piano piano, e Hinata si alzò preoccupata.
<< Cosa c’è? Il regalo non ti piace? >> Naruto scosse la testa.
<< No… è la cosa più bella che tu potessi fare per me, grazie, ti amo >>
<< Me too >>
  

  
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