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Autore: Sonia93    27/10/2011    2 recensioni
Ciao a tutti!! Allora la mia storia,nonchè la prima,si ambienta dopo il Cell-game .. Tutto a inizio con un sogno che turberà la nostra Chichi scoprendo qualcosa che cambierà radicalmente la vita dei nostri eroi.. spero di avervi incuriosito ^^ !! ah aggiungerò in alcuni capitoli delle immagini dei personaggi, realizzate da me, per farvi capire come li vedo con la mia fantasia.. ciao ciao ^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Videl | Coppie: Chichi/Goku, Gohan/Videl
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il sole illuminava i numerosi monti che circondavano la nostra singolare e umile casa. Filtrava i suoi sottili raggi luminosi tra i molteplici spiragli della colorata tenda di lino, che svolazzava a causa della corrente autunnale.

 Mi alzai, ripensando all’espressione impaurita di mia madre. Ieri sera mi spaventai vedendo la sua piccola fronte impregnata di sudore e il suo esile corpo reso mobile solo dai fulminei sussulti che si facevano sempre più intensi.

 Fortunatamente Goten non si svegliò e quindi non si accorse di nulla.

 Mi girai rivolgendo uno sguardo verso la sveglia e notai che erano le sette in punto e io dovevo ancora vestirmi per andare al Palazzo del Supremo.

 Di sicuro Junior mi stava già aspettando. Successivamente mi sedetti al tavolo con mio fratello attendendo con impazienza la gustosa colazione che nostra madre era intenta a preparare.

Non potei non accorgermi che fosse alquanto silenziosa. Probabilmente stava ancora pensando all’episodio della scorsa notte.

 “ Ehi mamma!? Sei preoccupata per il sogno di ieri notte? ” chiesi tutto ad un fiato. Dal mio tono di voce si percepiva la mia preoccupazione. Indubbiamente il suo comportamento era sospetto, per di più le mie teorie trovavano conferma nel suo pallido viso che rendeva evidenti le sue profonde occhiaia, segno che non riuscì più a riprendere sonno.

Si volse verso di me rispondendomi con un forzato sorriso: “ Si è vero ho fatto un sogno strano, ma non è nulla di grave, credimi io mi sen.. ”.

A quel punto mi precipitai per bloccarla prima che si schiantasse sul parquet ambrato.

La presi in braccio e la portai subito a letto. Controllai la sua temperatura e mi accorsi che era salita a 38° e mezzo, voltandomi indietro notai lo sguardo apprensivo di Goten, così lo tranquillizzai dicendogli che era solo un po’ di febbre, nonostante avessi qualche dubbio al riguardo; subito dopo dovetti inventargli una scusa per allontanarlo chiedendogli di farmi un favore, ovvero andare al Palazzo del Supremo per avvisare Junior della mia assenza e una volta che era lì, fermarsi da Balzar facendosi dare qualche fagiolo magico; non si sa mai! meglio essere sicuri.

Goten ubbidì senza fare domande, vedendolo spiccare il volo potei concentrarmi solo su nostra madre:

Era distesa qui, in questo enorme letto matrimoniale, troppo grande per una fragile donna come lei; i suoi lunghi capelli neri coprivano tutto il guanciale lasciando scoperti solo i propri quattro angoli. Aveva le gote arrossate, il respiro era affannoso, la sua piccola fronte corrugata dal dolore rilasciava del sudore freddo e inoltre quei tremori della scorsa notte si rifecero vivi.

Possibile che fosse solo coincidenza?!

Ero sicuro che mi stesse nascondendo qualcosa che probabilmente per lei non era rilevante, ma si sa’, mai fidarsi delle apparenze.

Mentre stavo seduto accanto a lei in attesa che riaprisse gli occhi, la osservai con molta attenzione accorgendomi di alcuni particolari a cui non avevo dato mai importanza:

Mia madre Chichi era davvero una bella donna!

Le dita delle sue mani erano affusolate e curate, nonostante le sue continue faccende, per non parlare della sua pelle che in alcuni istanti brillava al contatto col sole, esaminai anche il suo viso, e spostandole leggermente i capelli notai dietro l’orecchio destro una sorta di tatuaggio scolorito che raffigurava due stelle sovrapposte, una blu e una dorata e all’interno di esse un cerchio composto da due catene intrecciate, anche queste dorate e blu.

Rimasi stupito da quel simbolo. Avevo la brutta sensazione che quest’ultimo non promettesse niente di buono. Dovevo fare delle ricerche o chiedere a Dende, sicuramente lui mi avrebbe dato delle risposte o almeno una traccia da cui cominciare.

Erano passate già tre ore e ogni quindici minuti bagnavo con dell’acqua un panno bianco per poi adagiarglielo sulla fronte.

La febbre non calava e l’agitazione si stava appropriando del mio corpo, fino a che l’arrivo di Goten fece sì che la ragione prevalesse su tale ansia.

Eccomi Gohan! Ho fatto tutto quello che mi hai chiesto. ” Finito di pronunciare queste parole mi porse i fagioli magici e aggiunse con un espressione triste, ma piena di speranza: “ La mamma si è ripresa?! ”.

Non sapevo se mentirgli o dirgli la verità. Non sapevo dare una risposta concreta a questa domanda. Sentii i suoi occhi addosso che fremevano per sentire una parola o anche un sussurro uscire dalle mie labbra, ma non sapevo proprio che fare, così decisi di mentirgli:

Goten sta tranquillo, la mamma ha bisogno di riposo vedrai che appena si sveglierà si sentirà meglio! Però ora va a lavarti e io intanto preparo un buon pranzo, okay?

Il suo buffo faccino mi sorrise e corse immediatamente in bagno.

 Mi voltai per l’ennesima volta verso mia madre che lievemente di stava agitando. “ Chissà che cavolo sta sognando?! ” dissi a me stesso, con un tono abbastanza adirato lasciando trasparire un pizzico di frustrazione. Mi rigirai di nuovo a testa bassa chiudendomi la porta alle spalle, lasciandola immersa nei suoi sogni o peggio incubi.

 

 

<< Chichi e il simbolo: ^^ >>

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Il SOGNO DI CHICHI

 

 

 

 

Urla strazianti, occhi impauriti e fiamme che distruggevano e minacciavano senza sosta quel mondo che implorava aiuto in tutti i modi. Corpi senza vita accasciati a terra e mani rivolte verso quella Dea che le aveva create.

 Poi un grido “ Nooooo Kaaarooth ” .

 Una giovane fanciulla inginocchiata stringeva a se un giovane uomo con un pugnale conficcato nel petto, quello stesso pugnale che aspettava a lei se quest’ultimo non le si fosse buttato addosso per proteggerla. Il suo povero corpo martoriato tremava di dolore, ma il suo viso esprimeva gioia, la gioia di morire per aver salvato la donna che amava; ora poteva confermare di essere un uomo che aveva finalmente imparato ad amare.

 “ No..n piange..re ” disse alla fanciulla singhiozzante che lo fissava tenendolo forte a sè, mentre i soldati di quello stesso mondo, cercavano di abbattere la sua barriera invano.

 “ Perché l’hai fatto?! dovevi fuggire e.. ” venne interrotta dall’uomo che posò il suo dito tremante nelle labbra della giovane.

Ti amo Dafea ” queste furono le ultime parole che Kaaroth riuscì a pronunciare prima di rilasciare l’ultimo respiro. Il suo corpo cessò di tremare e il suo viso era sereno, si poteva persino scorgere un sorriso. La giovane donna lo avvicinò ancora di più a sé, e nonostante il suo corpo fosse oramai privo di vita, lo baciò lasciando cadere calde lacrime di disperazione. Poi estrasse il pugnale dal cadavere che teneva fra le braccia e se lo puntò al petto sussurrando:

Staremo insieme per sempre amore mio! ” e stringendolo ancora più forte lo piantò nel suo piccolo cuore che squarciato cercava con un grande sforzo di emettere quei pochi e ultimi battiti.

 

 

 

 

 

Allora che ne pensate??!! siete confusi??! perplessi!!?? beh fatemi sapere cosa ne pensate okay?! un bacio a tutti!!..

ps: lo so l'immagine si vede un po' male e il simbolo mi è venuto una c****a !! però spero che vi piaccia comunque ^^ baci baci !!!

  
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