Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: LadySweet    27/10/2011    12 recensioni
Cosa sarebbe successo se Andre avesse rivelato ad Oscar il suo amore la sera in cui lei era vestita da donna??
Questa e la mia prima fanfic... quindi non siate troppo cattive =) spero pero di riceve i vostri commenti (anche negativi) che mi aiuteranno a fare meglio. Mi auguro di essere riuscita ad incuriosirvi =) commentate, e se vi interessa io continuo! =)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Successe tutto in un attimo.
Un secondo prima stavano danzando, il secondo dopo il suo sgurado incedulo e stupito la passò da parte a parte come una lama affilata. L'aveva riconosciuta. La partita era finita. Aveva perso. Corse via dalle sue braccia trattenedo le lacrime giusto il tempo necessario ad uscire da quella sala troppo affollata, e con la testa china per evitare che qualcun'altro la vedesse. Usci fuoi e sentì la leggera brezza della sera sulle sue guance calde e rosse come due ciliege. I capelli che fino a poco prima erano ordinati, ora erano scomposti, piccole ciocche le ricadevano morbie sul viso e sulle spalle, lo chignon le si era scomposto e un piccolo codino pendeva dalla sua testa. 
Si fermò davanti alla fontana e diede sfogo alle sue lacrime, la Oscar donna... quella donna che, in quel momento, non avrebbe mai voluto essere. 
Non sapeva che dall'altra parte della fontana, due occhi verdi come un smerldo avevano assistito alla scena e un cuore aveva sofferto della sua sofferenza. André, molto di piu di un semplice attendente, il suo migliore amico, il suo angelo custode, era venuto li per proteggerla, ma era arrivato troppo tardi. Il dolore e la sofferenza dovuti al rifuto del conte svedese erano arrivati prima di lui. 
Non seppe resistere all'impulso di stringerla forte a se, per consolare quel dolore che stava distruggendo il cuore della sua Oscar. Lei dal canto suo, presa dal pianto, non si accorse dei suoi passi, e quando lui le posò una mano sulla spalla, lei sobbalzò e si voltò di scatto. Lo guardò con gli occhi pieni di lacrime, lo sgurdo sconfitto. Non l'aveva mai vista in quello stato, ma anche così conciata, non potè fare a meno di pensare qualnto fosse bella.
 Senza dire niente la accolse tra le sue forti braccia, e la strinse forte a se. Quel contatto cosi intimo, fece nascere in lui una sensazione molto forte, nel cuore e nel corpo... voglia di lei, di poterla far sentire meglio, voglia di donarle il suo cuore e vederla sorridere, voglia di sentire quel corpo sotto il suo, voglia di sentire il calore della sua pelle sotto il suo tocco, voglia di... NO! Non era quello il momento adatto per quel tipo di pensieri. Ora lei stava soffrendo e lui doveva consolarla. Lei si era affidata a quella gentilezza che, fin da bambino, l'aveva caratterizzato e sulla quale, Oscar aveva sempre potuto fare affidamento. Rimasero così abbracciati per dei minuti che a lui parvero ore, ma che gli sarebbe piaciuto che non finissero mai, per non essere costretto a lasciare andare quel corpo cosi fragile.
Quando smise di piangere, pian piano lei si scostò da lui e rimase alcuni secondi immobile davati a lui a testa china. Andre le porse un fazzoletto, che prese con un gesto lento, si girò e si asciugò le lacrime rimaste sugli occhi. Quando ebbe finito girò lievemente la testa dietro di se e, con la voce roca di chi ha appena pianto, disse.
- Andrè.. portami a casa...
- Certo Oscar.
Durante il viaggio, lei poggiò la testa sulla spalla di lui e chiuse gli occhi. André, pensando che si fosse addormentata, rimase tutto il tempo a guardare quella dea bellissima ma ferita e ad accarezzare i suoi biondi capelli, che ora erano sciolti e le cadevano morbidi sul collo e la schiena.
"Quanto sei bella mia dolce Oscar. Sei un dolce bocciolo che sta sbocciando sotto il sole di una calda mattina di primavera. Hai fatto una pazzia stasera. Speravi davvero che il conte di Fersen dimenticasse la regina per te? Lui non ti ha mai meritata Oscar. Lui non sa come realmente sei. Lui non ti ha mai considerato donna davvero. Io si. Lo faccio sempre. Ti ho visto diventare donna nel corpo, un corpo tentatore il tuo, che induce ogni uomo a pensare cose indegne. Per anni ho sperato e pregato che diventassi donna anche nel cuore, ma quando questo momento è arrivato,  tu lo hai fatto per qualcuno che non sono io. Ma perché Oscar? Perché non riesci a capire quello che il mio cuore prova per te da una vita? Se solo tu sapessi sarebbe piu facile per tutti vivere. Ma tu non puoi capire. Per te sono solo il tuo migliore amico... non potrò mai essere qualcosa di più per te. Ed è proprio questo che ogni giorno, lentamente, mi sta ucciendo. Solo tu puoi salvarmi da questa eterna agonia amore mio. Io non perderò mai la speranza, che un giorno tu possa riicambiare il mio sentimetno. Se solo tu volessi ti darei il mondo. Se solo tu volessi ti darei tutto l'amore di cui sono capace..."
Le parole di Andrè erano un sussuro. Ma nonstante tutto lei riuscì lo stesso a sentirli. Oscar non dormiva. Aveva si gli occhi chiusi, ma non riusciva a dormire. Era ancora troppo agitata. Le parole di Andre arrivarono come un soffio d'aria gelida. Possibile che non si fosse mai accorta che tutti quegli sguardi, tutte quelle attenzioni, non erano dovute ad una semplice amiciza come lei riteneva, ma erano amore? A quel pensiero, sentì che il dolore che fino a quel momento stava provando svaniva piano piano, e una sensazione nuova prendeva posto nel suo cuore. Si sentiva strana, felice che lui fosse con lei, un calore mai provato prima scaldarle il cuore. 
Stranamente il viaggio di ritorno sembro durare ore. Quando finalmente i cancelli di palazzo Jarjayes si aprirono e la carrozza si fermò davanti al grande portone, Andre poggiò una mano sul suo baccio e lievemente la scollò per svegliarla. Lei aprì subito gli occhi e scesero dalla carrozza. Entrati nel grande salone lui si fermo e le chiese: 
- Oscar vuoi che ti accopagni in camera?
- No grazie. Ho bisogno di restare da sola. - disse restando girata.
- Ok. Buona notte Oscar.
- Buona notte Andre... e grazie mille per prima - Il suo tono sembrava leggermente felice
- E  mio dovere proteggerti e consolarti - disse lui sorridendole.
Così dicendo si salutarono e ognuno raggiunse la propria stanza. Oscar si tolse quel vestito che ora le stava scomodo e stretto, infilò la camicia da notte e si rifugiò tra le lenzuola del suo letto, un luogo sicuro ed accogliente... come le braccia di Andre... COSA?? Ma cosa le veniva in mente? Quel pensiero la riportò a poco prima, nella carrozza, al discroso che Andre aveva fatto credendola addormentata. Lui le aveva confessato (pare per la miglionesima volta) il suo sconfinato amore. Un mix di emozioni invadevano il suo cuore quella sera. Quel gran pensare fu interotto da un suono sordo di un vetro infranto. Oscar si alzò si scatto del letto. Il vetro della sua stanza era stato rotto da una sasso scagliatovi contro. Con cautela si avvicno alla finestra e quello che vide la scosse terribilmente lasciandola impietrita davanti al davanzale, con  il viso sbiancato...
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Cosa avrà visto Oscar?? =)
   
 
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