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Autore: Lugichan    01/11/2011    0 recensioni
Salve C: Come mi è stato suggerito da mamie, che ringrazio ancora moltissimo per il suggerimento, ho deciso di introdurre meglio Eiko, che come ho raccontato nella storia precedente, è il mio OC di Bleach. Non scendero' nel dettaglio delle azioni, ma mi limitero' a trascrivere i suoi pensieri. SOL sta' per Slice of Life, momenti di (vero godimento) vita quotidiana, che lei illustrera' col pensiero.
Ora... Enjoy.
E mi è d'obbligo crossoverare con Gintoki, detto Ginny, perchè Eiko ama il sensei e tatata, ora enjoy davvero °-°
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie '{SOL - The Adventures of Eiko Saitou'
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Ok, premetto che queste settimane sono state cariche di compiti, e di Lucca Comics. Potete scannarmi per non aver postato prima, non vi fermero' ;A;
Comunque spero di farmi perdonare con un racconto introspettivo sulla storia di Puella!Eik e sulla Eiko alle prese con la vita normale di tutti i giorni. Buona lettura :3
 
 
«... Eiko... Eiko-chan... Ti prego, svegliati...»
«Joshua... E' la fine. Stolto...» 
Faticava a muoversi. L'impatto, a quella velocità mostruosa, era stato capace di farla schiantare al suolo così forte da bloccarle braccia e gambe. Sentiva dolore ovunque, e a ragione, dato che i vari tagli e lividi scorrevano il suo corpicino minuto ad intermittenza.
«NO!! Non è la fine! Dobbiamo rialzarci e combattere!» Il volto del biondo era rigato di lacrime e sangue. Aveva un taglio sopra all'occhio destro, da cui usciva un rivolo di liquido cremisi che andava a cadere ticchettando nell'acqua in cui Eiko era immersa, supina, fin sopra al collo. I suoi vestiti, con le maniche lunghe fin sotto le manine curate e delicate, erano strappate, fradicie del suo sangue e d'acqua. Singhiozzava così forte che avrebbe potuto star iperventilando, e non se ne sarebbe accorto nessuno.
«GUARDA IN FACCIA LA CAZZO DI REALTA'!!» Sbraitò Eiko, tentando di alzarsi almeno sulla schiena: con scarsi risultati, dato che ricadde pesantemente a terra, con un gemito di dolore. «Abbiamo combattuto e fallito! Ci ha aperto in due! Abbiamo perso! Finiscila di voler riprovare e riprovare a tutti i costi! Non riesco a muovermi, e nemmeno tu! E' FINITA!» Si accontentò di urlare con tutto il fiato restante che aveva in corpo, con la bocca contratta in un ghigno senza allegria. 
Joshua ebbe un tremito forte, che lo scosse tutto. Le lacrime aumentarono, e si accoccolò al fianco della Puella Magi mora. «... Mi fanno male le gambe...» Mormorò dopo poco, tremando violentemente. Eiko, in preda alla disperazione, gli poggiò una mano sul capo, quella che poteva muovere senza farsi ulteriore male al braccio, stringendolo a sè.
Con un moto di paura il biondo alzò gli occhi verso il cielo, oscurato dalla sagoma della Walpurgisnatch. La sua risata riecheggiava nell'aria della città distrutta, pregna di morte e di macerie degli edifici crollati, ed i suoi famigli si stavano avvicinando a loro, feriti ed indifesi.
«... Non riesco a respirare...» Confessò Joshua, mentre gli occhi si chiudevano da soli, automaticamente. Eiko gli strinse forte una ciocca di capelli biondo cenere tra le dita, tentando di tranquillizzarlo.
Tutto ciò che vide prima di chiudere i suoi, di occhi, fu un famiglio dalle sembianze umanoidi che le piombava sulla testa.
 
Nel presente, Eiko riapre di scatto i suoi, non riuscendo a vedere niente. Oddio, è morta ma ancora cosciente.
Ah, no... Dov'è? Perchè sente qualcosa di caldo sotto di lei ed attorno alle sue spalle? E perchè è tutto morbido?
Ok, facciamo un riepilogo veloce della serata di ieri: Gin che torna di mattina dal lavoro, stanco ed indolenzito. Eiko che gli prepara un bagno e s'immerge con lui, massaggiandogli schiena e spalle con delicatezza. Lui che le annuncia che domani andrà in missione per un paio di giorni, prima di abbandonarsi contro di lei per un abbraccio. Lei che, dispiaciuta ma accondiscendente, lo aiuta ad asciugarsi e lo mette a letto, convincendolo che un'intera giornata di riposo domani lo vedrà ricaricato come una pila della Duracel e pronto ad eventuali scontri...
Ed infine Eiko che, dopo aver svolto tutte le faccende, se ne va a letto con lui: lì Gin la attira a sè prendendola per un braccio e fanno sesso per svariate ore, prima che tutt'e due diano forfait per la piacevole stanchezza e che lei crolli su di lui, giocherellando coi suoi capelli finchè non lo vede addormentarsi profondamente. Poi crolla anch'essa, premurandosi di coprirli tutti e due col piumone.
Che ore sono? Si chiede, voltandosi verso la radiosveglia lampeggiante nel buio assoluto della stanza.
Le quattro e tredici del mattino.
Abituatasi all'oscurità forzata, Eiko riesce finalmente a vedere la situazione dal suo punto di vista: è abbracciata a Gin, sopra il suo petto caldo e pulsante, ed il braccio di lui è passato attorno alle sue spalle per tenerla al caldo e più vicina a sè.
Capendo che la disperata situazione di prima era soltanto un orrendo incubo, la mora esprime il suo sollievo con un mugolio, prima di accoccolarsi nuovamente sul petto del proprio ragazzo e, incapace di prender sonno, mettersi a carezzare con dolcezza i suoi addominali definiti. 
Passano così svariati minuti, fino alle quattro e mezza del mattino, prima che Eiko si renda conto che deve andargli a preparare da mangiare per i giorni in cui non ci sarà.
Con una punta di insoddisfazione per il fatto che non può rimanere a letto con lui al calduccio, Eiko cerca di togliersi da sopra di lui senza svegliarlo: passa una gamba sopra il suo bacino, circumnavigandolo con la parte inferiore del corpo, per poi strofinare la testolina sotto al suo collo e sfilarsi il braccio dalle spalle. Lo poggia sulla sua pancia, lasciandolo con un bacio sullo zigomo. Gintoki mugugna qualcosa e si volta verso di lei nel sonno, affondando la faccia ora imbronciata per non sentirsi più lei addosso col suo dolce peso. Intenerita, la Saitou gli poggia un bacetto sulle labbra, e solo dopo si accorge si essere nuda. Un brivido di freddo la percorre da capo a piedi, obbligandola a chinarsi e a cercare i suoi vestiti, al buio più totale.
Quando esce dalla camera è vestita con le sue solite mutandine con il motivo a fragole e col kimono di Gintoki.
Un abbigliamento un po' stravagante, ma almeno ora non ha più freddo. Accende la luce della cucina e si mette dietro al bancone, prendendo pane e quant'altro. 
Eiko non è per la politica del cibi grassi e ipercalorici: anche se lei ama i dolci sa cosa serve a Gin per non essere appesantito, nel caso di scontri improvvisi, o nel caso di situazioni in cui debba muoversi velocemente. A lui servono due sandwich, tagliati regolarmente in due e con dentro tonno e insalata. 
Poi gli serve un dolce, un qualcosa che riesca a saziarlo dove i tramezzini non bastano: un muffin al cioccolato, diviso perfettamente a metà e messo in un sacchettino per evitare che si sbricioli. Ed infine qualcosa da bere.
Eiko sa esattamente cosa vuol bere Gintoki.
E, da brava fidanzata, avanza di un paio di passi verso il frigo e lo apre, rivelando vari avanzi, riso ed altre leccornie messe tutte in ordine lungo i vari ripiani del frigo. Ma non sono quelle a cui Eiko mira: lentamente fa ruotare gli occhi dentro allo spazio gelato, fino ad individuare un cartone rettandolare e rosa, coperto di scritte giapponesi. E quello prende la mora, sorridendo contenta, assieme ad una cannuccia riposta in un cassetto. Infine, come se dovesse mandare Gin a scuola, anzichè al lavoro, tira fuori un cestino del pranzo nero e ci mette tutto dentro: i tramezzini ordinatamente messi dentro ad un tovagliolo, con accanto il muffin. E, sfruttando lo spazio di metà cestino non ancora occupato, mette dentro anche il cartone di latte alla fragola, assieme alla cannuccia.
E non ha nemmeno finito: la scrupolosa Eiko si volta verso il cassetto ancora aperto e ne tira fuori carta e penna. Con lentezza e con una bella calligrafia ordinata scrive qualcosa, mettendo un cuoricino alla fine della frase lasciata sul bigliettino: poi lo strappa per formare un rettangolo, mettendolo dentro, attaccato al cartone, e chiudendo il cestino. E da brava mogliettina che sente di aver lasciato suo marito anche troppo solo torna a letto, spegnendo la luce.
Quando Gintoki aprirà il cestino per mangiare troverà il bigliettino di Eiko, con su scritta una frase nella calligrafia precisa ed inconfondibile di lei.

''Buon appetito,
Ti amo ♥''
-Eiko
   
 
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