Ringrazio anche solo chi legge.
Dedicata a anrashomonna:
Tocchi
Barbabianca abbassò lo
sguardo, osservando il giovane dai
capelli fulvi abbandonato sul palmo della sua mano, lo
osservò tenere il capo
reclinato e gli accarezzò il corpo ignudo con la punta del
dito. Deglutì,
guardandolo fremere e socchiuse gli occhi.
"Non siamo più nemici, ma non credi di fidarti fin troppo?"
domandò.
I suoi baffi ondeggiarono alle sue parole e un rivolo di sudore gli
scese lungo
la fronte. Shanks stringeva al petto con un braccio il cappello di
paglia di
Roger.
“L’esecuzione
è ancora troppo vicina. Siamo entrambi deboli,
sconfortati e un po’ ubriachi, ma passerà.
Ritroveremo la nostra forza” ribatté
il gigante.
“La mancanza
resterà” mormorò il Rosso.
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Dedicata a Vegeta4ever:
Oblio
“Hai combattuto bene,
moccioso, ora capisco perché ti hanno
fatto imperatore” biascicò Barbabianca. Nei punti
in cui si era tolto le agocannule
si erano formati dei lividi del sangue vermiglio gli scendeva dal naso
ed i
capelli candidi gli ricadevano arruffati intorno al viso.
Crollò a terra su un
fianco, il bastone cadde con un tonfo. Barbabianca si mise a russare e
Shanks
lasciò cadere a terra la ciotola grande due volte lui sporca
di saké, in mezzo
altre dieci. Si mise a gattoni ed avanzò tra i morbidi
capelli di Barbabianca,
con le guance rosse e gli occhi liquidi. Raggiunse l’incavo
del collo di Babbo,
vi si appallottolò appisolandosi.
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