2-LA
FOLGORE D’OMBRA
«E così
vuoi andare a Hogwarts a parlare con Dumbledore per chiedergli se sa cosa ti
sta succedendo?» chiese Alex a Squall mentre addentava una fetta di toast.
Il
quartetto stava facendo colazione nella veranda fuori dalla cucina di casa
Leonheart e Squall aveva detto agli amici della sua idea.
«Già. È
uno che la sa lunga, magari ne sa qualcosa…» affermò Squall mentre anche lui ne
addentava uno.
«Strano!»
dichiarò poi Alex.
«Cosa?»
«Hai
avuto una bella idea! È un evento da ricordare! Dov’è il calendario?» disse e lui
e le gemelle scoppiarono a ridere.
Squall
fece una faccia strana e mandò a cagare l’amico che lo ringraziò dal più
profondo del suo cuore bastardo.
Dopo
pranzo, Squall si teletrasportò nell’ufficio del preside di Hogwarts.
«Ah! E tu chi sei?!» gli domandò una simpatica voce.
«Oh, chi si rivede! Caro
mio sig. Rompi Coglioni,
come sta?» domandò Squall al quadro di Phineas
Nigellus.
«Leonheart!
E tu che ci fai qui?»
«Devo parlare con Dumbledore ed è piuttosto urgente.»
«Eccomi, cosa
c’è che non va, Squall?»
«Senta, stamattina
mi sono svegliato presto e…»
e gli raccontò tutto, di cosa era successo in bagno la mattina presto e di cosa
era accaduto nello scontro con Alex.
«Hm…ho capito.» affermò infine l’ex preside, dopo aver
sentito tutto il racconto del ragazzo.
«Allora? Cosa
mi è successo?» domandò
con ansia Squall.
«In te si è risvegliata la folgore
d’ombra.»
«No, un
attimo. Quella ce l’aveva Voldemort ed era nera,
la mia è verde
smeraldo. E poi la mia non causa nessun
dolore, mentre la sua, le
assicuro, faceva molto male.»
«Voldemort aveva la folgore oscura, la
tua è la folgore d’ombra,
la folgore della
morte.»
«Della morte?!»
«Esatto. Pensa
un po’ all’Avada
Kedavra, di che
colore è?»
Squall
annuì.
«La
folgore d’ombra– continuò
Dumbledore –mantiene
tutti i poteri della folgore originale,
però le scariche
elettriche non colpiscono i vivi ma i morti ed i morti soltanto.»
«Come sarebbe a dire che colpisce
i morti?»
«Questo non te lo posso dire, mi
dispiace.»
«Non lo sa?» domandò Squall leggermente deluso.
«Sì che lo so!– rispose Dumbledore indignato
–Non posso
dirtelo perché dovrai scoprirlo da solo.»
«Capisco… Ma
la folgore? L’ho persa del tutto?»
«Dipende… Se
subirai un forte trauma emotivo recupererai la folgore originale e potrai
controllarle entrambe. Comunque, a
parte l’incredibile potere che scoprirai, la
folgore d’ombra ha anche un altro lato positivo che è decisamente più efficace
in battaglia. Sai qual è?»
«No.»
«La velocità. La
folgore originale si basa sulla forza,
infatti la potenza
dei sui lampi è insuperabile, mentre,
grazie alla folgore
d’ombra, potresti imparare a raggiungere
la velocità della luce più facilmente.»
«Fico… Però
c’è una cosa che non capisco:
se la folgore originale, quella
rossa, si basa sulla potenza e quella
d’ombra, quella verde, sulla
velocità, quella oscura, quella
nera, su cosa si basa?»
«La folgore oscura è l’unione
dell’originale e dell’ombra,
quindi è sia veloce
che potente, ma questo puoi averlo constatato
anche da solo nella battaglia contro Lord Voldemort. Però
la folgore oscura ha due cose in meno rispetto alle altre due: rispetto
all’originale non ha la forma ardente,
mentre rispetto a
quella d’ombra colpisce solo i vivi e non i morti.»
«Allora direi proprio che è molto
più utile la folgore oscura che quella d’ombra! Non
serve a niente colpire i morti!»
«Mah, forse
in futuro avrai modo di vedere che vuol dire “colpire i morti”…» disse l’ex-preside con un sorrisino di
chi la sa lunga, come se sapesse esattamente quando e come Squall avrebbe
compreso l’utilità del nuovo potere.
«Mah,
sarà… Ma, preside, mi
spieghi ancora un’altra cosa:
perché ho perso la
folgore rossa e mi è venuta quella verde?»
«Innanzitutto non sono più il preside
di Hogwarts ma lo è Minerva McGonagoll e comunque hai perso la folgore
perché hai dato fondo a tutte le sue energie.»
«Come sarebbe a dire ho dato fondo
a tutte le energie della folgore?»
«Che nello scontro con Lord
Voldemort hai utilizzato tutta la tua energia per raggiungere la forma ardente
e non ne hai più. La conseguenza è l’acquisizione
della folgore d’ombra che è,
appunto, l’ombra
dell’originale.»
«Ora è tutto chiaro, grazie Dumbledore, addio Phineas!»
E Squall
si riteletrasportò a casa dove raccontò agli amici tutta la storia della
folgore d’ombra.
Il giorno
dopo, il quartetto ritornò a Villa Arneis dove passò il resto dell’estate,
dopodichè sabato 2 settembre tornarono a Perugia per comprare i libri di scuola
poiché nel suo quartiere mistico c’era meno fila che in quello di Roma e
l’indomani andarono alla stazione Termini di Roma per prendere l’espresso che
li avrebbe portati a Squame di Drago per il loro sesto anno.
Ringraziamenti:
1) Angelickall. No, mi spiace ma non l’ho
visto. Spero di essere stato esauriente sulla spiegazione del nuovo potere di
Squall e spero anche che tu (come tutti i lettori d’altronde) ti sia
incuriosita e che vuoi sapere quando verrà il momento in cui userà l’ombra al
massimo della sua potenza…
2) SATANABAAN. Visto che mi sono
inventato? Ti piace? Questo capitolo è corto, l’altro mica tanto!
ANTICIPAZIONI:
CAPITOLO 3-SQUAME DI DRAGO
La conoscenza di due nuovi personaggi