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Autore: Honest    03/11/2011    5 recensioni
L'amore vince ogni ostacolo e, a volte, ci fa vivere delle avventure che mai ci saremmo aspettati.
Fra matrimoni, viaggi in auto, litigi, musicisti e addii al celibato, Love Me Always ritorna ad essere aggiornata.
Estratto Dal Capitolo 35 - "Heart Attacks and Related Diseases":
- Sei davvero sicuro, Trent? Vuoi davvero sposarmi? Perché tutto quello che hai fatto finora dice il contrario. - commentò caustica, liberandosi dalla sua presa e uscendo dall’ospedale.
[Duncan/Courtney - Trent/Gwen]
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: B, Bridgette, Courtney, Duncan, Geoff, Gwen, Justin, Nuovo Personaggio | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Qualcuno ha aggiornato ...
Cominciamo con il dire che il titolo è la decisamente poco poetica traduzione di "Credo che prima di ascoltare la tua canzone andrò a vomitare."
Questo è un capitolo extra, cioè che non era compreso nella stesura originale del racconto e che ho voluto aggiungere per festeggiare le 100 recensioni !!
Non potete immaginare la gioia che mi ha dato arrivare alle mitiche tre cifre, so che è patetico ma mi rende comunque felice.
Grazie cari 100 lettori, siete voi che sfamate Ortensia.
Buona Lettura
HONEST

 

 

 

 

 

 

I Guess that Before i Hear your Song I'll go to Vomit

 

 

Courtney osservava distratta il paesaggio scorrerle sotto gli occhi dal finestrino dell'auto in corsa, restando in silenzio e guardando di tanto in tanto Duncan guidare concentrato. Gwen e Trent erano tornati a casa ormai da tempo e ora lei si chiedeva cosa fosse successo fra il suo ragazzo e la gotica nel momento in cui erano stati soli. Non voleva dubitare di lui, dopo tutti i litigi e i tradimenti voleva solo che fra loro tutto funzionasse. Guardò di nuovo il ragazzo che le rivolse un'occhiata ammicante stringendole la mano.

Court corrugò la fronte, poggiando la testa sul sedile con un lieve tonfo.
- C'è qualcosa che non va ? - chiese il punk accarezzandole il palmo gentilmente.
- Ecco .. - cominciò lei titubante. - Mi chiedevo cosa fosse successo con Gwen ... -
Lui sembrò irrigidirsi ma questo non scalfì la sua espressione rilassata.
- Niente. - disse avvicinandosi al viale di casa sua e parcheggiando l'auto.
- Aspetta perchè siamo a casa tua ? - domandò Court perplessa ma non troppo.
- Certo, immagino che tu preferissi dormire con Trent stanotte. - rispose lui pungente cambiando rapidamente argomento. Lei si rese conto del tentativo di sviare le sue domande ma non gli fece notare la semplicità della sua logica.
- In effetti è un ragazzo così affascinante e talentuoso e ... - venne interrotta dalle labbra di Duncan premute contro le sue con passione e forza, un bacio bisognoso e allo stesso tempo goffo, la mano di lui scese in fondo alla sua schiena e lei lo fermò decisa separando le loro bocche, dopo istanti troppo brevi. Gli uscì un mugolio contrariato che le piaque più di quanto avrebbe dovuto.
- Non ho intenzione di concedermi ancora una volta su questo sedile. - sentenziò la ragazza.
Lui rise sommensamente accarezzandole le labbra con le dita.
La lasciò andare e insieme si diressero in casa dove Courtney gettò distrattamente in terra la sua giacca e si diresse in camera da letto, lasciandosi andare sul moribido materasso e chiudendo gli occhi per qualche momento, in attesa che il ragazzo la raggiungesse o le saltasse addosso. Pensò a quanto le cose erano cambiate in quelle settimane e quanto aveva desiderato quel lieto fine, Gwen era di nuovo sua amica e questo le piaceva e in più Trent sembrava avvicinarsi a lei più di quanto non avesse mai fatto.

Si chiedeva quando tutto questo sarebbe finito, aveva imparato che la felicità non era eterna e che bisognava sempre stare in guardia perchè da un momento all'altro poteva succedere qualcosa che riusciva a distruggere i momenti che si era costruita con tanta fatiche e che le avevano fatto versare così tante lacrime. Questo valeva per il tradimento di Duncan, per l'abbandono di suo padre e per la fine della sua amicizia con la gotica. Ogni volta che le cose sembravano essere perfette e stabili, la vita sembrava dover erigere un muro fra lei e i suoi desideri come per ricordarle che la felicità non era contemplata costringendola a programmare disperatamente ogni secondo, per avere la vana illusione di avere il controllo su ciò che le accadeva.

Il punk si tolse la maglietta in coridoio lasciando che cadesse a terra silenziosa, rimbalzò mollemente sul materasso senza schiacciare la sua ragazza che si era lasciata sfuggire un sorriso malizioso. Erano uno sopra l'altra talmente vicini da sembrare una sola persona, Court disegnò dei piccoli cerchi sul petto del ragazzo poco prima di slacciarsi la camicia, rimanendo solo in reggiseno, lui si sporse in avanti per tracciare una scia di baci dal collo fino al petto quando la ragazza parve avere una scossa. Lo spinse velocemente dall'altro lato liberandosi di lui e correndo verso il bagno con un'espressione disgustata e contrariata allo stesso tempo, chiuse la porta con un rumore sonoro e si piegò sul water cominciando a vomitare. *

Duncan leggermente sorpreso dell'accaduto si avvicinò alla porta, bussando delicatamente.
- Posso entrare ? - chiese preoccupato.
- No ! - esclamò lei mentre apriva il rubinetto e si ripuliva la bocca con l'acqua fresca.
Osservò il suo riflesso allo specchio, chiedendosi cosa le fosse successo. Duncan non ne era rimasto scandalizzato , figuriamoci l'aveva vista fare decisamente di peggio ma tutto questo era strano per entrambi. Quando la ragazza uscì scivolò a terra poggiandosi contro la porta e il ragazzo fece lo stesso circondandola con il braccio.
- Sappi che se è una scusa per non fare sesso non mi arrendo così facilmente. - sussurrò baciandole la guancia. Lei sorrise debolmente nascondendo la testa fra la spalla e l'incavo del collo di lui.
Rimasero in quella posizione abbastanza a lungo cullati dal suono dei loro respiri.
- Credi che dovrei andare da un medico ? - domandò la ragazza alzando gli occhi.
- No. - disse baciandole la fronte.
- Una tachipirina ? -
- No. - continuò premendo le labbra contro la sua tempia.
- Forse un po' di ... -
- Sesso ? - concluse lui accarezzandole la coscia con un luccichio negli occhi che Court conosceva fin troppo bene.
La ragazza sorrise baciandolo con entusiasmo ancora divertita, nonostante l'accaduto. Si stesero senza accorgersene sul pavimento non troppo freddo e ripresero da dove avevano lasciato pochi minuti prima. I loro corpi intrecciati come le loro mani e i loro respiri confusi nel caldo paradiso che li univa.

 

^^^^^^^^^
 

Gwen era seduta sul divano bianco del salotto da circa dieci minuti, era lì intenta ad aspettare che Trent le facesse vedere la sua grande sorpresa, così lui l'aveva definita. Non si aspettava grandi cose, amava il modo in cui la feceva sentire speciale e non aveva bisogno di regali per capire quello che provava, l'amore l'aveva resa più dolce e forse anche più saggia.
- Sono pronto .. - disse la voce del ragazzo dal coridoio.
- Devo chiudere gli occhi ? - chiese lei scherzosa.
Trent rise e si diresse in salotto con la chitarra in una mano e il cuore nell'altra. Gwen sorpresa e incuriosita accavallò le gambe sporgendosi verso di lui pronta ad ascoltare ciò che aveva da dire.
- Volevo farti un regalo, qualcosa di speciale così ti ho scritto una canzone ... -
Lei sorrise imbarazzata e arrossì visibilmente mentre si mordicchiava le labbra. Il chitarrista attaccò a suonare una melodia dolce e carezzevole mentre la guardava intensamente cercando il suo riflesso in quegli occhi scuri che tanto l'avevano stregato.

 

Con queste poche parole
che provengon dal cuore
voglio dirti ciò che so.
Sono stato innamorato

e di te mi son fidato

perchè ti amo alla follia

e voglio che tu non vada via.
Via dal mio amore,

via da questo cuore che cerca solo te.
Mentre ti guardo dormire, sognare

voglio baciare le tue labbra
e sperare che tu sappia che

anche se sono lontano io credo in te
e sempre t'amo.*

 

Gwen scoppiò in un singhiozzo deliziato con le lacrime agli occhi. Quello era uno dei gesti più dolci, romantici e meravigliosi che il ragazzo avesse mai fatto per lei. Si alzò per abbracciare Trent liberatosi della chitarra e per baciarlo con trasporto e passione.
Barcollarono all'indietro cadendo con un piccolo rimbalzo sul divano del salotto, avvinghiati l'uno all'altra senza smettere di baciarsi, in pochi secondi si erano liberati dei vestiti di troppo strappandoseli di dosso nella foga del momento. Gwen sorrise piegando la testa di lato, dopo essersi allontanata dalla bocca di lui per riprendere fiato.
- A che stai pensando ? - chiese al ragazzo che stava sorridendo a sua volta.
- A te e a quanto mi è mancato tutto questo. - rispose sinceramente spostandole una ciocca di capelli bluastri dietro l'orecchio. Lei chiuse gli occhi e inspirò l'odore dolce della sua pelle, sporgendosi in avanti per baciarlo con dolcezza.

Avrebbe voluto che quel momento non finisse mai, avrebbe voluto avere un lasso di tempo infinito per potergli dire quanto l'amava. Tutto era meraviglioso, tutto era come doveva essere e niente sembrava poter rovinare quel momento. Gwen non aveva mai detto "ti amo" a qualcuno prima di Trent e lui era stato così comprensivo e dolce con lei quando le parole non avevano voluto uscire dalla sua bocca e si erano tramutate in consapevolezza e in un peso così lentamente ...
Non poteva essere così difficile, lei sapeva di amarlo, sapeva di volerlo dire ma da quando erano tornati insieme ogni volta che trovava il momento giusto qualcosa dentro di lei si bloccava.

Ma in quell'istante mentre assaggiava ancora una volta le sue labbra ripensando alle parole di quella canzone Gwen sembrò trovare tutto il coraggio che le era mancato fino a quel momento.
Scivolò delicatamente per riuscire a sedersi senza costringerlo ad alzarsi e lo guardò intensamente negli occhi color smeraldo e poggiò la fronte sulla sua.
- Ti amo. - sussurrò a bassa voce, per paura di essere ferita di nuovo.
Il viso di Trent si illuminò di un sorriso genuino e onesto. La baciò ancora una volta con maggiore trasporto e per diverso tempo le parole vennero sostituite dalle azioni e dai sentimenti che esse esternavano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Vedete credo che si tratti di un'intossicazione alimentare dovuta a quello schifo di punch .. oppure no.

* Non giudicatemi ! Mi sono praticamente uccisa per scrivere due righe che potessero anche solo essere vagamente decenti. Apprezzate almeno l'impegno che ci ho messo ...
Con uno speciale ringraziamento a Faithfully come sempre il mio salvagente creativo.

   
 
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