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Il primo giorno trascorse come ogni
anno, nessun insegnante perse tempo e al ritornello di ‘Quest'anno dovrete
impegnarvi in vista dei vostri GUFO’ iniziarono subito con le lezioni e i
compiti.
Durante le lezioni di Divinazione con la
professoressa Sibilla Cooman, poi, ci furono i soliti litigi tra James e Lily
per cui la professoressa, al contrario di ogni sua qualsiasi altra catastrofica
previsione, prevedeva un roseo e lungo futuro assieme [Credo inutile spendere
parole in proposito... lo sappiamo tutti... NdLy]. Cosa che divertiva tutti gli
altri studenti ma infastidiva non poco i due ragazzi, che palesemente si
detestavano.
Il terzo giorno, con somma felicità dei
tre giovani e anche di altri ragazzi della casa, giunse ad Hogwarts l'inseparabile
quarto del gruppo, il giovane Remus Lupin.
Fu proprio Lily, in qualità di prefetto
di Grifondoro ad andare a prenderlo, accompagnata da Hagrid, il pomeriggio,
dopo le lezioni, alla stazione ferroviaria di Hogsmeade, il bellissimo paesino,
unico insediamento di soli maghi in tutta la Gran Bretagna, che distava poche
miglia dalla scuola.
“Lily Evans!” salutò Hagrid sorridendo
alla ragazza che bussava alla sua porta.
“Ciao Hagrid!” rispose lei ricambiando
il sorriso.
“Lily, ma che cosa ci fai qui? Cioè,
grazie della visita ma a me mi tocca darti buca! Sai, Silente mi ha spedito a
prendere un tuo compagno alla stazione, ad Hogsmeade, e sto aspettando il
prefetto di Grifondoro per... Oh?” stava rifilando una dettagliata spiegazione
alla ragazza quando vide una targhetta dorata scintillare sul suo petto. Lily
sorrise compiaciuta “Em, sono io Hagrid!” fece notare.
L'altro strabuzzò gli occhioni scuri
“Per tutti i draghi! Accidenti piccola, mica lo sapevo che ti avevano fatto
prefetto, sai? Perdinci, complimentoni! Meglio andare adesso, mica voglio far
aspettare il povero Remus!”. La rossa annuì e assieme si incamminarono, a bordo
di un carro incantato, senza cavalli come le carrozze, verso il paesello.
Dal treno a vapore scese, oltre ad una
decina di altri maghi e streghe, un giovanotto dall'aria malaticcia. Era alto e
magro, con i capelli castano chiari, quasi biondi, un pò scompigliati, gli
occhi arrossati e il viso pallido. Poi le labbra sottili e gli occhi nocciola
sorrisero alla vista dei due “Ciao Hagrid! Lily! Non sapevo che fossi diventata
prefetto! Complimenti” disse sinceramente.
“Ciao Remus! Grazie mille!” rispose
cortese Lily.
“Heilà, giovanotto! Ti sei fregato un pò
di giorni di vacanza, eh?” scherzò Hagrid battendo ‘amichevolmente’ la sua
manona sulla schiena magra di Lupin. L'altro sorrise un pò perplesso per via
delle ‘amichevoli’ pacchette che rischiavano di distenderlo al suolo ogni volta
e tutti assieme si incamminarono verso la scuola.
Lily osservava Remus preoccupata “Eh,
Remus, sei sicuro di stare bene?” domandò di fronte agli occhi arrossati e al
colorito anemico.
L'altro annuì energicamente “Ah, si si!
Grazie mille Lily, benissimo! Sono solo un pò stanco perchè... em... non ho
dormito bene questa notte...” spiegò.
“Oh, capisco. E la tua mamma come sta?”
azzardò la rossa.
L'altro aggrottò le sopraciglia come se
non capisse a cosa si riferisse poi ‘ricordò’ “Ah, em... si si, meglio!
Tranquilla! Si, mia madre si è ripresa...”
In poco tempo giunsero a Hogwarts, dove
ad attenderlo all'ingesso Remus trovò i suoi migliori amici “Hei, ragazzi!
Scusate il ritardo...” fece ironico avvicinandosi.
Gli altri tre gli saltarono addosso
calorosamente “Ma guardalo il furbone... dillo che era una scusa bella e buona
per saltare i primi tre giorni di scuola, forza!” lo esortò Sirius rifilandogli
delle amichevoli gomitate.
“Eh eh! Io ho chiesto a Silente di
poterti aspettare ma non ne ha voluto parlare! E nemmeno per venirti a prendere
alla stazione... Mi spiace che la prima faccia che tu abbia visto sia stata
quella della Evans! Sarà stato traumatico!” terminò la frase con voce alta e
chiara, di modo che l'interessata potesse sentirlo.
“Certo Potter, la tua faccia non arreca
disturbo, al contrario della sottoscritta è tutta la tua persona che infastidisce
e disgusta!” rimbeccò. Remus scoppiò a ridere “Sono proprio tornato...” mormorò
soddisfatto.
In nessun altro posto come ad Hogwarts
si sentiva così a casa. Lo stesso valeva anche per gli altri presenti, anche
per Lily.
Per il resto dei giorni tutto quanto
seguì il suo corso, come ogni anno. Le consuete lezioni di Trasfigurazioni con
la Mc Granitt, Divinazione con la bizzarra professoressa Cooman, Difesa contro
le Arti Oscure con la professoressa Figg, le noiosissime lezioni di Storia
della Magia del professor Ruff e tutto il resto: come le consuete litigate tra
James e Lily e gli scherzi dei quattro ragazzi, quest'anno tenuti
particolarmente d'occhio dalla nuova Prefetto, che gli diede non poco filo da
torcere in quanto ad architettare scherzi e macchinate. Lily pareva
particolarmente determinata a scoprire dove se ne andassero ogni tanto di
notte. Solo che non era autorizzata ad uscire dalla sua casa dopo una cert'ora
e di certo non aveva intenzione di infrangere le regole ora che era diventata
Prefetto, per di più a fatica visto che i suoi voti, che erano comunque buoni,
non risultavano particolarmente eccellenti; era infatti stato il suo spirito di
giustizia e la sua forza a convincere i professori e il preside. Ragion per cui
non poteva rischiare.
La festa di Halloween contribuì a
spezzare la comunque piacevole routine. Come ogni anno fu organizzato il
consueto party nella Sala Grande addobbata per bene. James non mancò di
ricordare come, cinque anni prima, la Evans fosse finita dritta dentro una
delle grandi zucche che coloravano la sala, suscitando il disappunto della
ragazza. Sirius invece aveva accorciato le formali distanze tra lui e Macie,
con cui aveva stretto amicizia per bene.
A Novembre poi c'era stata la prima
partita di Quidditch dell'anno: Grifondoro contro Tassorosso.
L'aria era surriscaldata come prima di
ogni partita, sia per i giocatori che per gli altri studenti: il Quidditch
aveva da sempre un grande ruolo a Hogwarts.
Macie Fisher manifestava apertamente il
suo sostegno alla squadra, soprattutto incitando Sirius che sfrecciava e
segnava alla grande, Lily Evans invece era combattuta tra il sostegno per la
propria casa e l'odio viscerale per Potter e la voglia di augurargli di cadere
da quella scopa e fracassarsi la zucca vuota. Combattuta era anche Amy Rubin
che da qualche settimana stava assieme a Franck Paciock, il cercatore di
Tassorosso, ma alla fine, quando James Potter acchiappò, con un'impicchiata da
far venire i brividi tra l'altro, il fantomatico boccino, entrambe non poterono
evitare di scoppiare in un'ovazione clamorosa assieme a tutti i compagni:
Grifondoro aveva vinto la prima dura partita dell'anno.
“Aha!!! Meraviglioso come sempre, James!”
esultò Sirius buttandosi letteralmente addosso all'amico. In pochi attimi tutti
i ragazzi scemarono dalle tribune e circondarono i vincitori.
“Grandissimi ragazzi!” si congraturò
Remus battendo un cinque ai suoi due amici e al resto della squadra. Peter
invece non la finiva più di saltellare osannando James e la sua ultima prodezza.
“Bè, è stato un gioco da ragazzi...” si
pavoneggiò il moro fingendosi altezzoso e suscitando qualche risatina. Anche la
Mc Granitt, incredibilmente, sorrise compiaciuta “Ottimo lavoro ragazzi! E...
davvero bella mossa Potter!” e sollevò un pollice vittoriosa.
“Lily, Lily, Lily!!! Sono stati bravissimi!” saltellava allegramente Macie che
trascinò giù dalle tribune l'amica fin sul campo. Amy aveva ritenuto opportuno
complimentarsi e consolare il suo nuovo fidanzato dopo la sconfitta.
“Macie, accidenti! Non voglio venire in
campo...” cercò di liberarsi dalla stretta della ragazza.
“Ma... -la biondina arrossì- Ecco io...
ti prego... vorrei complimentarmi con Sirius ma... ho un pò di vergogna ad
andarci da sola...” ammise abbassando gli occhioni color ghiaccio.
L'altra sorrise come se lo sapesse già e
annuì accompagnandola.
“Ehi, Sirius, bella partita! Che tiri!”
si complimentò Lily.
L'altro rise tronfio “Eh, già! Oggi ero
in gran forma!”
Macie sorrise spuntando dalle spalle di
Lily “Bravissimo, Sirius!” riferì a mezza voce, sistemandosi la frangetta
bionda, in imbarazzo.
L'altro le sorrise dolcemente “Oh,
grazie a te del tifo! Sei stata molto carina, Macie.”
Rimasero a parlottare qualche minuto e
Lily trovò opportuno levare le tende e incamminarsi verso la scuola. La sera le
sarebbe toccato un duro lavoro: tenere a bada un'intera casa esagitata che
festeggiava per la vittoria della prima partita. Prima comunque si complimentò
con i compagni, tutti escluso James, ovviamente.
“Guarda Evans che non ho la malaria!
Oggi ti permetto di farmi i complimenti se vuoi...” ironizzò lui mentre lei si
stava allontanando.
“Oh, Potter! Davvero, sai una cosa?
Mentre eri lì, che sfrecciavi verso il suolo non potuto fare a meno... -iniziò
con voce entusiasta suscitando lo sconcerto del ragazzo- ... di pregare perchè
finalmente ti rompessi, schiantandoti al suolo, quel tuo faccino impertinente!
Peccato non ci sia riuscito... Quella si, sarebbe stata una bellissima azione!”
terminò con fare acido.
L'altro rimase imbambolato mentre lei si
allontanava.
“Hei, amico... ci sei?” domandò Remus
comparendo alle sue spalle.
James sbuffò contrariato “Ma sentila! Io
faccio vincere partita e un sacco di punti alla sua casa e quella stregaccia
non si risparmia le cattiverie nemmeno in una situazione del genere, dove
dovrebbe dimostrarmi gratitudine! O almeno un pò di entusiasmo! Davvero la
detesto...” ammise digrignando i denti.
Remus ridacchiò “Certo che siete davvero
senza speranza...”
“Uhm...” mugugnò l'altro allontanandosi
verso gli spogliatoi.
La sera come previsto si tennero i
baldanzosi festeggiamenti nella sala comune: Burrobirre calde e fumanti,
Gelatine Tuttigusti+1, una infinita varietà di dolci di Mielandia e altre
golosità addobbava i tavoloni legnosi mentre i ragazzi osannavano i giocatori.
Fortunatamente, nonostante la baldoria, non ci furono grossi problemi, giusto
quando, ormai a mezzanotte inoltrata, Lily e gli altri prefetti dovettero
sudare per rispedire ognuno nelle proprie stanze.
Ma la grande novità di quell'inverno fu
quella annunciata alla metà di dicembre dal Preside “Ragazzi e ragazze... ho
una deliziosa notizia da annunciare a chi di voi si tratterrà a scuola per le
vacanze Natalizie: a partire da quest'anno, dietro suggerimento della giovane
professoressa Arabella Figg, noi insegnanti abbiamo deciso di organizzare un
Ballo la sera della vigilia di Natale! Naturalmente siete tutti invitati! E in
questo modo speriamo di allietare le vacanze e chi di voi non ha la possibilità
di tornare a casa...Cavalieri, iniziate a cercare le vostre Dame!”
Dalle tavolate si levò un'ovazione e
tutti iniziarono a parlottare riguardo il nuovo avvenimento. Soprattutto le
ragazze sembravano molto eccitate all'idea, ma anche i ragazzi non erano da
meno. Hogwarts si ritrovò, così, stranamente popolosa rispetto ai quattro gatti
che rimanevano di solito. Un buon trenta per cento di studenti in più del
solito si era trattenuto.
Anche Lily era rimasta, ma non certo per
il ballo imminente, quanto più per via della sua posizione di Prefetto; aveva
così rinunciato ad un piacevole Natale con mamma, papà e Petunia. Non che un
Natale con quell'arcigna di sua sorella si potesse poi definire piacevole, a
maggior ragione da quando, l'anno prima, aveva preso a frequentare quel Vernon,
che palesemente disprezzava Lily come una cagna rognosa, che si sarebbe portata
appresso anche a Natale. Quindi la cosa non la turbava più di tanto. E poi
anche Macie si era fermata per tenerle compagnia.
Anche i quattro malandrini, come ogni
anno, ero rimasti a scuola, con sommo dispiacere della rossa che sperava di
potersi concedere un pò di pace almeno durante le vacanze, ma con infinita
gioia di Macie che sperava tanto di poter partecipare al ballo con Sirius.
“Ma bene... un ballo... qualche idea,
Sirius, su come movimentare la serata?” domandò ansioso James.
L'altro alzò inflessibile un dito e fece
segno di no “Spiacente caro mio, ma ho intenzione di invitare Macie al ballo...
ragion per cui ci tengo a non rovinare la festa...”
James lo guardò sbalordito e anche un
pochino deluso “Ma.. ma...Eddai Sirius, non ti rammollirai mica a questo modo! E tu Remus? Eh? Qualche idea?”
Remus invece sembrava preoccupato “A
Natale... sarà piena...” mormorò sconfortato.
James sorrise tutto pimpante “Oh,
fantastico!” Remus lo guardò crucciato “Fantastico?”
L'altro annuì “Non ti preoccupare amico,
non ti perderai la festa... Ho fatto qualche rapido calcolo l'altra sera e la
luna non dovrebbe sorgere prima dell'una e un quarto di notte! Per cui abbiamo
tutto il tempo di divertirci e ritrovarci a mezzanotte! Pronti ad
accompagnarti, Remus! E stavolta ci sarà anche Peter...”
Il ragazzotto si eresse soddisfatto in
tutta la sua scarsa statura “Eh, si! Doveva essere una sorpresa ma... anche io
ne sono in grado, Remus!”
Lo sguardo del biondino si illuminò
“Volete dire che... che ci siete riusciti tutti?” domandò incredulo e quasi
commosso.
I tre annuirono soddisfatti “Tutti!”
confermò Sirius.
Si, ora erano in grado di farlo tutti e
tre. Ci avevano impiegato cinque lunghissimi anni per riuscirci, scoprire la
formula, esercitarsi, tenere tutti all'oscuro... ma ora ce l'avevano fatta:
erano diventati Animagi.
Sirius e James ce l'avevano fatta
assieme, all'inizio di settembre, proprio pochi giorni dopo l'arrivo ad
Hogwarts, dopo che per anni non vi erano riusciti. Poi, dopo aver scoperto il
modo ed essersi duramente esercitati, una sera, era accaduto e sotto gli occhi
ammiranti e increduli di Peter e Remus, James e Sirius si erano trasformati
rispettivamente in un cervo e in un enorme cane nero. Due volte erano già
andati con lui, nelle sere di piena, fino alla Stramberga Strillante, ma ora ci
sarebbero andati tutti e quattro, e non ne vedevano l'ora!
Per tutti pochi giorni precedenti al
ballo fu un brulicare di risatine e sguardi tra la ‘sezione femminile’ e quella
‘maschile’. Incredibile quanto sembrava difficile proporre un invito al ballo
ai giovani maghi di Hogwarts. L'unico a non avere quel genere di problemi fu
Sirius Black: con la sua bella faccia tosta non si face alcuno scrupolo e un
pomeriggio dopo la fine delle ultime lezioni prima delle vacanze corse in
contro a Macie, che passeggiava in tutta tranquillità con le sue solite due
amiche.
“Macie! Ti stavo proprio cercando...” le
mise un braccio attorno alle spalle e rivolse due esplicite occhiate a Lily e
Amy. La rossa fece loro l'occhiolino e si allontanò con l'altra ridacchiando.
La biondina, all'arrivo di Sirius, si
fece improvvisamente tutta rossa “S-sirius!” e sorrise imbarazzata, sempre
troppo timida.
L'altro di rimando sorrise mostrando
tutto il suo bianco e seducente avorio “Dunque... volevo sapere se restavi
durante le vacanze e soprattutto se ti andava di accompagnarmi al ballo!”
esordì senza il minimo imbarazzo.
Macie iniziò a sudare, agitata “Em...
m-ma certo! Si si, rimango e... em, certo che mi va di venire al ballo con
te...” aggiunse con un filo di voce e l'aria rapita, come se non credesse alle
sue orecchie.
L'altro si illuminò “Perfetto! Mi fa
piacere... immagino sarai bellissima...” e dopo averle riservato un sorriso al
miele si allontanò di gran carriera in direzione dei dormitori lasciando Macie
impalata in corridoio con l'aria trasognata.
“Ma bene!!! Allora andrai al ballo con
Sirius...” la prese un pò in giro Lily mettendola ancora di più in imbarazzo
“L-lily... andiamo...” la pregò.
Amy rise divertita “Sei sempre stata
troppo timida Macie... fortuna che la faccia tosta di Black riequilibra la
situazione...”
Lily annuì energicamente “E tu Amy? Sei
già d'accordo con Franck, immagino...”
Amy Rubin annuì scrollando energicamente
il testone nero e ricciuto “Ovvio! E non vedo l'ora... Mentre tu, Lily... ??”
La rossa alzò le spalle “Io proprio
nulla, credo che parteciperò alla festa solo in qualità di Prefetto... anche
perchè ancora non ho uno straccio di accompagnatore...” aggiunse mortificata.
Amy la guardò rassegnata “Lily, se te ne
andrai in giro tutto il tempo con quell'espressione autoritaria e il pensiero
rivolto a stanare James e i suoi amici in qualche angolo, è ovvio che non
noterai mai le occhiate interessate di certi ragazzi...”
Ma Lily troncò la conversazione sul
nascere, allontanandosi col pretesto di dover controllare un paio di cose.
Sirius rientrò in sala comune tutto
trionfante e saltando a diversi metri da terra, raggiunse i suoi amici seduti
ad un tavolo. James e Remus stavano disputando una partita a scacchi e il
secondo era in netto vantaggio.
“Scacco matto!” decretò poi Remus con un
abile mossa.
Il re di James cadde in frantumi (Spero
di non aver scritto una sciocchezza, ma io per gli scacchi son proprio
negata... NdLy) e la partita ebbe fine “Sono sempre stato un perdente in questo
campo, accidenti...” mormorò sconfortato.
“Heilà, giovani!” tuonò tutto pimpante
il nuovo arrivato.
“Cia'...” salutò James con aria abbattuta.
“Perso di nuovo? Che cosa strana...
senti, James, perchè non ci rinunci una buona volta? Tanto lo sanno tutti che
sei NE-GA-TO.” Lo prese in giro.
“Si si... e tu che hai da essere tanto
felice?” cambiò rapidamente argomento.
L'altro sorrise trionfante alzando il
pollice in segno di vittoria “Ho invitato Macie al ballo... e naturalmente lei
ha accettato incapace di resistere al mio fascino...”
Per qualche minuto fu coperto da una
valanga di insulti e prese in giro relative al suo presunto fascino, poi gli
fecero i complimenti.
Peter in un angolo si struggeva
torturandosi le mani...
“Hei, Codaliscia, qualcosa non va?”
domandò Remus che se ne accorse.
L'altro alzò le spalle e rivolse uno
sguardo implorante a Sirius “Sirius... come hai fatto! Ti prego dimmi come
posso fare per invitare una ragazza al ballo!”
Tutti lo guardarono a metà tra
l'incredulità a la pena “Peter, ma sei scemo?” domandò con poco tatto James.
Quello si ripiegò su se stesso “Ecco
io...”
“Bè -lo interruppe Sirius- Zitto James,
se non sbaglio qui è stato richiesto il MIO intervento... Peter, è stato un
giochetto! Semplicemente sono andato da lei e le ho chiesto, dopo averle
passato un braccio sulle spalle, se le andava di venire con me al ballo! Mica
ci vuole chissà cosa...”
E di nuovo il ragazzotto sospirò
sconfortato “E se mi dicesse di no..??”
“Ma va! Perchè dovrebbero dirti di no? E
se anche capitasse... bè, le sorridi, dici ‘Oh, peccato...’ e ti allontani!”
cercò di tranquillizzarlo Remus.
“Si, dici bene tu... ormai Sandy Ollivar
di Corvonero ha già detto che verrà con te...”
“Bè, ma io prima glielo ho chiesto..”
gli ricordò Remus.
“Hei, ma chi vuoi invitare, Peter?” fece
tutto curioso Sirius. Peter divenne di un rosso acceso, James rise “Lasciami
indovinare... Cento a uno che si tratta della Evans...”
L'altro annuì debolmente “Peter... tu
sai che bisogna portare una donna al bello, vero??” continuò ironizzando,
James.
“Ma smettila per una vota James!” lo
ammonì Remus.
Così, dietro consiglio dei suoi amici,
Peter cercò il coraggio per invitare Lily e si ripromise di farlo non appena la
avesse incrociata.
Ebbene, per due giorni questa occasione
mancò.
Era ormai l'antivigilia e ancora Peter
non era riuscito a parlare con Lily, le occasioni invece non erano mancate a
James di incontrarla, e di litigarci ogni volta. Così Peter decise di
gironzolare attaccato ai calcagni dell'amico nella speranza, finalmente, che si
presentasse il momento propizio.
Ed infatti... nel tardo pomeriggio,
mentre quasi tutti i rimasti erano già nella Sala Grande per la cena, Lily era
seduta ad uno dei tavoloni della sala comune intenta a ripiegare una lettera da
spedire.
Se la infilò nella tasca del mantello e
si alzò del tavolo pronta a raggiungere tutti gli altri “Hei, che ci fate qui?
E' pronta la cena... forza... Potter, non vorrai saltare un pasto, tu, che hai
lo stomaco senza fondo...” ironizzò malignamente.
“Invece a te ti ci vorrebbe proprio...
sbaglio o hai messo su qualche chiletto, Evans?” ribattè lui con l'aria
strafottente di sempre.
“I miei chili sono affare mio...” e
nervosamente si allontanò dalla sala, giù per le scale seguita da Peter e
James.
“Eddai.... muoviti o perderai
l'occasione...” James spintonò avanti Peter, che saltò qualche gradino
raggiungendo il fianco di Lily.
“Em... Lily... ciao...” biascicò.
Lei si girò verso di lui “Ciao, Peter!”
e gli sorrise.
Inutile dire che il ragazzino si fece
tutto rosso. James alle loro spalle se la spassava da morire.
“Lily... em... io... io...” iniziò senza
riuscire a proseguire.
Lily lo fissò perplessa “Cosa? Peter, ti
senti bene? Hai una faccia...”
“Ecco... si si, b-bene... Em, volevo...
volevo sapere se... ecco tu... io... Vieni con me al ballo?” terminò tutto d'un
fiato.
Ma sfortuna volle che proprio in quel
momento da un corridoio perpendicolare sbucassero Malfoy e Piton “Ma guarda un
pò, i miei amici Potter e Minus...” fece ironico il pallido biondino arrogante
in tono piuttosto alto. La sua voce coprì quella di Peter e Lily non ebbe modo
di udire una sola parola.
“Che cavolo vuoi, anemico!” lo prese in
giro James.
L'altro gli sferrò un'occhiataccia
omicida “Levati dai piedi che Severus vorrebbe parlare con quella lì...” e
indicò disgustato Lily, che se ne stava al fianco di Peter.
James e Lucius presero a litigare mentre
Peter era rimasto fermo imbambolato.
Lily stava per fermarli e intimare loro
di scendere, pena avrebbe levato loro dei punti, quando Piton avanzò serio
verso di lei, ora si trovava di fronte.
Fissò gli occhi verdi di lei con i suoi
scuri “Lily... hai già un accompagnatore per il ballo?” a quella domanda tutti
si voltarono curiosi e sorpresi verso i due. Lily si fece rossa “Em... Severus!
Em... no...” ammise in imbarazzo. Peter si fece piccolo piccolo a quelle
parole, in pratica si sentì scartato.
Piton trasse un lungo respiro e con la
sua voce sibilante, sempre fissando gli occhi di lei, le chiese “Ti andrebbe,
allora, di venirci con me?”
Tutti spalancarono le bocche sbigottiti.
Anche Malfoy non credeva alle proprie orecchie. Era convinto che Piton, che era
Prefetto della casa di Serpeverde, volesse parlare con lei per qualche stramba
questione, mai si sarebbe immaginato che l'avrebbe invitata al ballo di Natale.
Tuttavia non osò proferire parola, sconcertato com'era.
Gli sguardi dei quattro ragazzi erano
fissi su di lei, che ora doveva rispondere. Peter sentì il suo stomaco
contrarsi ‘Non Piton, ti prego! Non lui...’ pregò, e quando Lily balbettò un
“Em... Severus io... dovrei pensarci ma... em... ti ringrazio ma non credo
che... bè.... em... mi dispiace...” si sentì più sollevato.
Piton annuì e si allontanò seguito da
Malfoy che ora gli stava gridando qualcosa a proposito di “Inviate certe mezzosangue al ballo...”
Lily era ancora frastornata, Severus che
la invitava al ballo? Ma il mondo girava ancora dalla parte giusta? Certo, non
erano mai stati nemici, tuttavia tra loro non era mai corso buon sangue,
soprattutto perchè lei detestava Malfoy, e viceversa, e Severus era sempre in
compagnia di questo. Ma nonostante non lo ritenesse poi un cattivo ragazzo non
se l'era sentita di andare al ballo con lui. Tutti qui.
Riprese fiato, per la sorpresa aveva
quasi smesso di respirare, e rivolse la sua attenzione a Peter e James che la
fissavano ancora increduli.
“Bè? C-che avete da guardare? E'
p-pronta la cena...” li esortò cercando di sembrare il più calma possibile.
Peter annuì incamminandosi mentre James
scoppiò a ridere “Incredibile Evans! E' la prima volta da che ti conosco che ne
combini una giusta!”
Lei sbuffò infastidita “Lo prenderò come
un complimento...” e senza aggiungere altro si avviò rapida verso la sala.
Continua...
Oh, eccolo qui! Mi scuso se è un po’ cortino e poco
interessante… Nel prossimo ho fatto di meglio! Mi devo anche cospargere il capo
di cenere perché mi sono resa conto, con una rapida occhiata, che lo scorso
capitolo era costellato di erroracci di battitura!! Me ne vergogno! >///<
Farò più attenzione e non scriverò mai più una fic mentre sono malata (Ohi,
ohi…@__@)… mi scappano troppe cose! Grazie a
tutti quelli che hanno letto anche questo e al prossimo aggiornamento! Mi
raccomando… RECENSITE! Un bacione, un abbraccio ed un grazie particolare
soprattutto a Lady Black, Strekon(Che sta scrivendo una fiction MERAVIGLIOSA!),
Liz, Anja (J.K.? MAGARI! Troppo buona…),Angi e Ameliè che l’hanno già fatto in
tempo record! Che tesori! ^///^
Un bacio, Ly