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Autore: _Calypso_    07/11/2011    4 recensioni
Draco deve compiere una scelta. Che cosa significa per lui il
coraggio?
[Terza classificata al "Flash a Drabble in their direction" Contest e vincitrice del Premio Stile]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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-Autore (specificare quello del forum e di efp se differenti): _Calypso_

-Titolo: Il verme

-Personaggio scelto: Draco Malfoy

-Prompts scelti: Interrogatorio, coraggio, vigliaccheria

-Genere: Angst, Introspettivo

-Rating: Giallo

-Avvertimenti: Raccolta di tre double drabble pure (word), What if?

-Introduzione: Draco deve compiere una scelta. Che cosa significa per lui il
coraggio?

-Note dell’Autore (facoltative): La storia si può intendere come slash o meno,
ma ho preferito non indicarlo tra gli avvertimenti.
Il giudizio e il banner sono al fondo. Qui il link del contest.


 





 

Il verme

 

 
Il coraggio, uno non se lo può dare.
Alessandro Manzoni

 

“P-padroncino? L-la cena è servita,” dice a voce bassa uno di quegli elfi domestici con le orecchie più larghe del vassoio colmo di pietanze in bilico sulle sue manine. Bussa ancora qualche volta alla porta della camera di Draco, ma non si Smaterializza al suo interno. L’arrosto con patate magicamente tenuto in caldo viene poggiato su un tavolino fuori dalla stanza, aggiungendosi agli altri piatti che giacciono lì da giorni. Draco ha intenzione di lasciarli lì fino a quando il tanfo che emaneranno non sarà tale da costringere gli elfi a buttare via tutto.
Ogni tanto mangia qualcosa. S’intrufola in cucina e afferra pezzi di pane, addentandoli con voracità e cercando di non farsi vedere da nessuno. Non accende mai la bacchetta, procede sempre a tentoni; dubita di poter sopportare qualsiasi tipo di luce diversa dal tetro grigiore della sua stanza, fosca come la nebbia che si forma al passaggio dei Dissennatori. A volte si chiede se Harry sarebbe felice di vederlo così distrutto, se la riterrebbe una giusta vendetta per le azioni che ha compiuto o se avrebbe pietà di lui, come il perfetto eroe che è. Anche da morto, Harry Potter riuscirebbe a farsi mandare a farsi fottere.

 

“È lui, Draco? Guardalo bene,” gli sussurra la madre in un orecchio. I Malfoy sono così a picco nella fiducia di Lord Voldemort che ogni passo falso potrebbe costare loro la vita: come se Draco non se ne rendesse conto a sufficienza quando vede i Mangiamorte fare razzie nel Manor o quando sua zia gli scaglia addosso maledizioni minori – giusto per capire se è in grado di resistere, mio Signore –, la voce supplicante dei genitori gli intima di compiere una scelta.
Harry Potter è inginocchiato di fronte a lui, sotto il tiro della bacchetta di Bellatrix. Fissa il suo sguardo in quello di Draco; nonostante la sua ora sia ormai giunta, non cessa di mostrarsi più coraggioso di quanto Draco non lo sia mai stato in tutta la sua vita. È proprio quando vede la cicatrice a forma di saetta affacciarsi timidamente sotto i ciuffi ribelli della frangia di Potter che comprende che al suo posto ci sarà lui, se non pronuncia ora la sentenza di morte per il ragazzo che definiva Sfregiato. Fuori dalla finestra la pallida luce della luna illumina la carcassa di un pavone albino, probabilmente i resti della cena di Greyback.
“Sì, Madre. È Potter.”

 
Prima di andare a Hogwarts, Draco amava rifugiarsi nella biblioteca di famiglia, a cui i suoi antenati avevano contribuito con volumi rari e preziosi. La sua curiosità spaziava in vari ambiti, dal Quidditch alla storia della magia. Il suo libro preferito parlava di antichi stregoni egizi che imbalsamavano i corpi dei loro re e li omaggiavano con riti e feste. Il corpo di Harry è stato straziato da ogni singolo Mangiamorte, Draco compreso. Con ogni probabilità è per questo che ha smesso di nutrirsi come un normale essere umano. Su quei libri c’era l’immagine delle mummie dei faraoni: corpi raggrinziti, ridotti a mucchi di ossa senza forma. Draco ha nascosto tutti gli specchi presenti nella villa, ma è sicuro di non avere un aspetto dissimile. La sua vita è finita il giorno in cui, per la prima volta, ha davvero ucciso un uomo; non vale più la pena continuare a esistere a queste condizioni. Bravo, Draco, – suo padre non sembrava così fiero di lui da anni – sei stato coraggioso. Gli occhi vuoti di Potter, invece, trasmettevano tutt’altro. Da quel momento in poi non si era sentito altro che un verme, e come tale non aveva potuto fare altro che strisciare.
 

 

 
TERZA CLASSIFICATA: “Il verme” di Calypso
Grammatica: 15/15 punti
Lessico e stile: 15/15 punti
Caratterizzazione: 15/15 punti
Originalità: 15/15 punti
Gradimento personale: 10/10 punti
Uso del personaggio: 10/10 punti
Uso dei prompts: 12/15 punti
Drabble-Double-Triple pura: 1/1 punto
Uso di una citazione: 4/4 punti bonus
____ Per un totale di 97/100 punti.____
 
Non ho assolutamente nulla da criticare riguardo a grammatica o stile: sono perfetti.
Èbella, originale, fa riflettere. Il personaggio è caratterizzato alla perfezione in tutte le sue sfaccettature, con le sue debolezze di cui, al contrario di come lo si dipinge di solito, è dolorosamente consapevole.
Ti ho tolto alcuni punti per i prompts, perché “interrogatorio” non ha un ruolo centrale, in realtà credo che quello di Harry non sia propriamente un interrogatorio.
Draco è semplicemente Draco e la storia lo presenta con questo what if? credibilissimo che spinge a riflettere.
Complimenti!
 

   
 
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