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Autore: _Trixie_    07/11/2011    1 recensioni
Storia partecipante alla Challenge - 25 Stories, Your Choices di Honey_fra.
Il piccolo Neville alle prese con la sua sfida personale.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Questa storia partecipa alla Challenge 25 Stories, Your Choice!
Combinazione scelta: Febbre, Acluofobia, Scommessa.

 

CI SCOMMETTO!

 
Neville Paciock non aveva mai amato il buio.
Anzi, a dirla proprio tutta, Neville ha sempre avuto paura dell’oscurita e sua nonna, da sempre, sosteneva che in questa sua Acluofobia non c’era proprio nulla di cui vantarsi.
E quella notte non avrebbe mai voluto abbandonare la sua stanza, illuminata tenuamente dai piccoli fuochi in barattolo evocati dalla signora Paciock.
Ma il fatto era che lui sentiva un gran caldo e sudava tanto che il cuscino era ormai zuppo.
Eppure era inverno, non potava certo fare caldo!
Così Neville aveva capito di aver la febbre e proprio con questa consapevolezza si presentò anche il problema: rimanere nel letto, rassicurato dal fuoco in barattolo e soffrire per la febbre o andare dalla nonna, che lo avrebbe fatto stare subito meglio e percorrere tutto il corridoio buio che lo separava da lei?
Neville, ormai al limite della sopportazione, bagnato fradicio da capo a piedi, decise di andare dalla nonna.
Prima, però, si armò, prendendo con sé uno dei barattoli con le fiamme delle signora Paciock per difendersi dal buio.
Scommetto che ce la faccio, pensò tra se, stringendo forte il fuoco intrappolato nel vetro.  
Mise il piedi fuori dalla camera, guardandosi intorno circospetto.
Il buio era talmente fitto che Neville non riusciva a vedere nulla al di là del suo naso.
Forse è meglio che prenda due barattoli, o magari tre, fece giusto in tempo a pensare, il piccolo Neville, che uno scricchiolio della vecchia casa lo fece sussultare.
Spaventato, il bambino fece a cadere il barattolo, si mise a correre e si lanciò di peso sul letto della nonna, svegliandola.
- Neville! Merlino, mi hai svegliata! Cha hai, tesoro? - sobbalzò lei, tirandosi su stancamente.
Neville deglutì un paio di volte, non riuscendo a parlare e ancora scosso dall’accaduto. Fissava con occhi sbarrati il corridoio buio.
Augusta intuì che Neville non dovesse sentirsi bene, così gli appoggio una mano sulla fronte.
- Oh, Neville. Credo tu abbia la febbre - si accigliò la nonna.
Ma Neville ormai nemmeno l’ascoltava più e la sua espressione terrorizzata si era trasformata in un sorriso di trionfo.
Ce l’aveva fatta, aveva vinto la scommessa contro se stesso e aveva attraversato il corridoio buio tutto da solo.

   
 
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