Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    08/11/2011    1 recensioni
Un giorno speciale per la giovane Maya, festeggia il 21° compleanno...
Ma cosa accadrebbe se in quello stesso giorno qualcuno la catapultasse in un mondo parallelo, dicendogli che in realtà è la principessa di quel regno?
Amore, guerre, ingiustizie... La vita di Maya verrà scombussolata dalla ritrovata identità di principessa, mentre strani personaggi entreranno man mano in gioco, cambiandole per sempre la sua vita e motivandola di nuove priorità...
Una rivisitazione in chiave fantasy della storia della giovane Maya...
Altri personaggi:
Eragon- Arya - Saphira dalla saga di Eragon
Chester Bennington, vocalist dei Linkin Park
Ciel Phantomhive - Sebastian Michaelis - Soma - Agnì dal manga Kuroshitsuji/Black Butler (negli ultimi capitoli)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Masumi Hayami, Maya Kitajima, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco il secondo capitolo... Volevo ringraziare le persone che mi hanno commentato, spero che la storia vi possa prendere nei prossimi capitoli... Intanto vi lascio al secondo... Grazie!!

Capitolo 2

A Maya parve di fluttuare nel mezzo di un sogno…
Si guardò intorno spaesata, ma vedeva sempre lo stesso panorama. La terra mancava sotto di loro, li circondava solo un vasto vortice blu, alternato da profondi squarci, che da un punto indefinito, si aprivano in maniera casuale in rombi irregolari. Al loro interno, rivelavano frammenti di mondi sconosciuti: vedeva esseri verdi, creature striscianti nel mezzo di strane vallate blu, grattacieli che s’innalzavano alti in un cielo verde e giallo. Il vortice spazio-temporale, li stava conducendo in un punto ben fisso nella mente di Masumi, mentre Maya, tra le sue braccia, batteva i denti e tremava in preda al terrore. Masumi chiuse gli occhi e stringendo le mani alle sue, si concentrò ed emise un piccolo sussurro. Dall’unione delle loro mani, si sprigionò una strana luce dorata, che aprendosi ad arco, originò una bolla d’aria dove Maya potè tornare a respirare. Si portò le mani alla gola, lasciandosi cadere nella struttura molle, ancora un istante e sarebbe soffocata. Masumi si chinò su di lei e le sollevò il viso, vi soffiò piano, sprigionando un tiepido venticello che la fece tornare ad una condizione più regolare di respirazione.
- Ti chiedo scusa, non sapevo quale sarebbe stata la tua reazione ai viaggi spazio-temporali…- Maya spalancò gli occhi ed in preda alla disperazione gridò più forte. La bolla d’aria rischiò di frantumarsi, così, Masumi, poggiò una mano nel punto di rottura ed emettendo piccole parole, risanò il danno – vedo che non sei ancora pronta… Molto bene…- Alzò con forza il suo corpo e l’attirò verso di se – si tenga stretta, ragazzina, o rischierà di avere nuovamente dolori alle orecchie…- Intuendo il pericolo, Maya si strinse nel suo petto, serrando gli occhi in attesa del dolore. Masumi sussultò, il tocco dolce della sua mano stretta alla giacca, lo fece barcollare giusto un attimo, tanto che la bolla, rischiò di entrare in una spaccatura temporale non loro. Aumentò la velocità della bolla e prese ad ispezionare i vari pezzi di puzzle che li circondavano. Maya intanto, era in preda a vere e proprie crisi, non capiva dov’erano, cosa stavano facendo, dove stavano andando. Piccole lacrime le inondarono il viso ed istintivamente, cinse le piccole braccia nella vita di lui e pianse lacrime amare. Voleva svegliarsi, voleva sentirsi dire che era tutto uno scherzo, o che faceva parte di una nuova rappresentazione teatrale molto realista. Masumi le parlava, ma lei non sentiva, le orecchie avevano ripreso a fischiare, anche se adesso non aveva più la sensazione di vuoto e di soffocamento. Poi sentì la bolla sterzare in una direzione particolare.
- Tieniti stretta!- sentì dire e così, afferrò più saldamente la vita di lui. Adesso l’avvertiva, sentiva un forte vento far tremare la bolla, vennero risucchiati da uno dei mondi e maya sentì la bolla scoppiare a contatto con la spaccatura temporale. Gridò, mentre una raffica di vento la fece separare da Masumi, che prontamente la riafferrò per una mano, costringendola a schiacciarsi contro il proprio petto. Maya sentì echeggiare una voce potente nell’aria, alzò il viso, vedendo gli occhi di Masumi farsi inspiegabilmente bianchi e strane ciocche di capelli molto più lunghe, crescere a dismisura arrivando fin sotto il petto. Stavano precipitando, ma dal nulla spuntò un enorme petalo di rosa. Sentì la corsa diminuire e finalmente si fermarono nel bel mezzo dell’aria. Il petalo si arrestò accanto a loro, Masumi la prese per mano e la fece sedere in una punta di essa.
- Si accomodi, il viaggio sarà meno lungo di quello temporale, ma anche più rilassante…- Vide la ragazza osservarlo con sguardo assente, com’era indifeso quel piccolo corpo, presto si sarebbe ritrovata ad affrontare cose molto peggiori di quelle. Il suo sguardo volò nel panorama che li circondava. Una grande vallata si stendeva all’orizzonte, con qualche chiazza blu, gialla, rossa… E poi, più lontano di tutti, vedeva una grande chiazza nera. Si rabbuiò, aveva conquistato altri territori nella loro assenza…
- Sigh… dove siamo? Perché voliamo? Cos’era quello di prima?- Si voltò, Maya aveva il viso solcato da profonde lacrime, mentre rughe non consuete per la sua età, manifestavano il senso di dolore ancora taciuto. Masumi s’intenerì, così, abbandonò la sua postazione per sedersi accanto a lei, le cinse le spalle con un braccio e l’attirò al suo petto confortandola.
- Maya…- iniziò – quello che sto per dirti potrà sembrare assurdo, ma ti prego di ascoltarmi attentamente…- fece una pausa, nel quale le asciugò le lacrime – Da dove inizio… Forse dal principio, che ne dici?- Maya annuì e lui continuò – Quello che stiamo sorvolando non è il mondo da cui siamo venuti, bensì è il tuo paese d’origine…- Maya aprì la bocca, ma lui posò un dito eleganetemente – Shh, non dire niente, fammi finire… Vedi quel posto laggiù?- Gl’indico col dito una chiazza colorata, che dall’alto sembrava avere i colori dell’arcobaleno – quello è il tuo paese: il regno delle rose…-
- Come il mio paese?- disse esterrefatta. Masumi chinò il capo, i ricordi andarono a circa 14 anni prima.
- Avvicinati Maya, credo che così facciamo prima…- Masumi poggiò la mano sulla testa di lei, mentre il solito sguardo vuoto lo fece animare, i lunghi capelli biondi fluttuavano al ritmo del vento, o meglio dall’energia proveniente da quella mano, la voce possente uscì nuovamente dalle sue labbra, mentre Maya osservava un dettaglio che prima gli era sfuggito, le orecchie… Ma poi vide tutto azzurro, sentì un forte dolore al cranio, si portò le mani alla testa, mentre piccoli scintillii uscivano dalla mano di Masumi per essere assorbiti da lei; una forte luce l’invase, i capelli crebbero di molti centimetri, sentì la forma delle orecchie allungarsi verso l’esterno, mentre si acutizzarono i suoni e la percezione dei colori si arricchiva dell’ultravioletto. All’interno della mente, scorrevano come flashback immagini della sua infanzia…
Vedeva Masumi giocare con lei a cinque anni in un immenso prato di rose colorate, la nonna Chigusa camminava felice con nonno Ichiren, papà e mamma si rincorrevano nel prato e la cuginetta Ayumi si litigava con Rei per chi dovesse raccogliere un fiore. Maya si avvicinò alla mamma, regalandogli una bellissima rosa bianca, la donna si abbassò posando un tenero bacio sulla sua guancia, ma Maya non riusciva a vedere il suo volto, a differenza degli altri, il suo era sfocato…
Il ricordo cambiò, adesso vedeva una bimba piangere impaurita mentre si teneva le coperte davanti al corpo a mo di protezione. Un pugnale s’illuminò all’ennesimo fulmine e la donna lo portò ad altezza della testa della bimba. Urlò la piccola Maya, mentre parecchie figure lanciarono filamenti bianchi dalle mani, in direzione della donna. Una risata gelida latrò la notte oscura. Si avvicinò maggiormente alla bambina, mentre un cavaliere biondo pronunciava strane parole evocando a se la potenza dei fulmini e la rabbia delle rose. Con una liana spinata, bloccò la mano della donna strattonandola via dal corpo della bambina, un ulteriore cavaliere si avvicinò, prendendo la piccola Maya e conducendola via da quel burbero posto.
Il ricordo cambiò nuovamente… La piccola Maya piangeva disperata tra le braccia del papà, la nonna la guardava con affetto, mentre Masumi ed Hijiri si salutavano in maniera fraterna.
- Non voglio andare!!- Gridò la piccola – voglio restare con voi…sigh!- strattonò violentemente il giovane padre, corse in direzione della nonna, scuotendola poi per il manto nero tanto inconsueto a lei, amante dei colori – NONNA!! Per favore… Voglio restare con te… io, sigh! Il nonno Ichiren…-
- Maya, adesso basta!- indietreggiò, facendo cadere la piccola – il nonno Ichiren è morto per salvarti, adesso devi andare con il cavaliere hayami, lui ti proteggerà da qualsiasi male…- la bimba aveva i lacrimoni, le faceva così tenerezza la sua piccolina… Si chinò, asciugando con affetto quei piccoli fiumi – ascolta Maya… Anche se sei una bambina, rimani l’ultima principessa del regno delle rose… Sei l’ultima speranza per il regno. Devi crescere forte e determinata in un mondo non nostro, al sicuro dalla regina del regno delle orchidee… Tu lo capisci, vero maya?- La bimba guardò intensamente la nonna, chinò il capo colpevole.
- Sì nonna, lo capisco…- Chigusa emise un sospiro di sollievo, baciò la nipote su entrambe le guanciotte e l’abbracciò forte – nonna… Ma io quando torno?- Chigusa si lanciò uno sguardo complice con Masumi e fu l’uomo stesso a rispondergli.
- Molto presto, principessa… Saranno 21 anni, per quelli terrestri, mentre quando arriverai nel nostro mondo ne avrai 100- la bimba lo guardò illuminandosi
- Perché sono un mezz’elfo?- Masumi sorrise all’intelligenza della bimba.
- Si, piccola Maya… Gli uomini hanno vita più breve della nostra…- Poi si alzò, prendendo la bimba per una mano – E’ ora, vostre signorie… Spero di vedervi presto…- Con un ultimo breve inchino, Maya e Masumi sparirono, inghiottiti da un unico fascio blu.
Maya venne percossa da lunghi brividi, mentre finalmente riprendeva possesso del proprio corpo.
- Nonna! Papà…- fissò l’elfo davanti a lei – Masumi!! Mio cavaliere…- disse buttandosi sopra all’uomo.
- Lieto che abbia riacquistato la memoria, principessa-
- Oh, Cavalier Hayami, mi scuso se mi sono comportata in una maniera tanto ostile nei vostri riguardi… Voi vi siete sacrificato, siete rimasto lontano dal regno delle Rose, solo per proteggermi…-
- Maestà, la prego, non si rechi altro dolore…- Si abbracciarono per un tempo molto lungo, dove entrambi assaporavano la felicità di tornare a casa…
Maya adesso si spiegava molte cose… Il perché del senso di appartenenza alle rose, il profumo di Rosa che Masumi emetteva, quegli strani sogni che la vedevano bambina in un mare di rose colorate.
- Perché non mi ricordavo niente?- Chiese spezzando il contatto col cavaliere
- Ti ho fatto un incantesimo sulla memoria. Non dovevi ricordare, o non avresti condotto una vita serena…- la guardò afflitto, mentre il grande petalo rosa li conduceva nel Regno tanto amato – vedi Maya, era importante che non avessi squilibri a livello emotivo… Tu ricordi tutto?-
- Non tutto, ho solo dei flash del passato…-
- E’ normale, ci vuole tempo per riacquistare 7 anni di ricordi… Ti racconterò la storia del nostro popolo…-
Guardò l’immensità dei colori sotto di loro – Il mondo che oggi abbiamo lasciato si chiama “Terra”, questo è il mondo “Flowers”, fanno parte di esso diversi regni, tra cui il nostro, il regno delle rose… Il nostro regno, composto prevalentemente da elfi e una piccola percentuale di mezz’elfi, tra le quali tu ed il ramo di Ichiren, è da sempre in conflitto con il regno delle orchidee, dove vivono creature sia buone che malvage… Spesso le creature buone, mezz’elfi principalmente, sono dei prigionieri, o comunque lo erano i loro antenati, che generazione dopo generazione, si sono integrati con il loro regno - fece una pausa, per vedere se Maya aveva dubbi, ma vedendola serena continuò – la lotta tra i due regni, è antica e millenaria, ma c’è stato un periodo, dove i due regni hanno vissuto in armonia…-
- Quando ero bambina io…- concluse Maya
- Esatto… Per anni abbiamo vissuto in tregua, ma un giorno, la regina che credevamo alleata, approfittò della nostra distrazione per tentare di uccidere la sua futura rivale, tu…-
- Mi ricordo… Non vedo il suo viso chiaramente, ma ricordo di te che l’hai fermata e di Hijiri che mi ha portato via…- il suo volto s’intristì, ricordava anche un’altra cosa…
- Maya, quella notte parecchie vite furono spezzate, ci tesero un attacco a sorpresa, non eravamo preparati e tra di loro morì anche tuo nonno…- Il viso dolce del nonno fece irruzione tra i ricordi, era un uomo buono, amante della buona arte, ma che negli ultimi tempi era in ansia per il destino del popolo delle rose
- Nonno…- disse maya con un filo di voce, prese a piangere forte, ma Masumi prontamente, la sostenne tra le sue braccia e le asciugò le lacrime come parecchi anni prima aveva fatto la nonna Chigusa.
- Capisci adesso? La tua protezione era la priorità, dovevi vivere e crescere per combattere la Regina del regno delle Orchidee, ma soprattutto per salire al trono del Regno delle Rose, in successione di tuo padre…-
Maya adesso aveva una panoramica più precisa degli eventi, ma pensava anche al mondo appena lasciato.
- Quindi Haru non era mia madre?- chiese con un filo di voce
- No, Maya… Per non farci trovare, abbiamo preso i posti dei nostri alter-ego della Terra… Ciò che ci legava a loro, non appartiene a noi… Riavranno i loro ricordi, anzi, credo che li abbiano appena riassorbiti, per loro sarà come se non fosse successo niente, la loro vita continuerà con le esperienze vissute da noi per questi 14 anni…-
- Quindi nessuno capirà che noi siamo spariti?- chiese addolorata, le dispiaceva che Rei, Sakurakoji e gli altri non avrebbero sentito la sua mancanza.
- No, Maya… Noi abbiamo preso le sembianze umane, nascondendo le fattezze elfiche, riducendo i nostri poteri a zero, in modo da poterci uniformare con il loro mondo. Vivere nei loro corpi è stato più facile che sopravvivere con i nostri…-
- Quindi abbiamo riacquistato il nostro aspetto con l’impatto atmosferico?- chiese osservando il taglio a mandorla degli occhi di lui, i lunghi capelli biondi, le orecchie appuntite e l’alone mistico che emanava.
- Io ho riacquistato i poteri venendo a contatto con il tuo sangue- vero! Adesso maya capiva… La rosa l’aveva punta per mischiare il loro sangue ed uniti con la rosa aprire il varco temporale per il ritorno a Flowers – tu invece- riprese il cavaliere – hai riacquistato poteri e memoria con un mio incantesimo, eri sotto protezione ed adesso ne sei libera…-
Maya osservò il mondo scorrere sotto di loro, adesso le vedeva in lontananza, i piccoli punti colorati che delineavano il regno delle rose… Sorrise, stava per tornare a casa
- Papà…- sussurrò prima di svenire dalla stanchezza e dall’intensità di quel pazzo 21esimo compleanno.
Masumi l’afferrò prima che cadesse dal grande petalo, accarezzò i lunghi capelli scuri, era affezionato a quella ragazzina, che da adesso doveva trattare come principessa e non come sua pari.
- Dormi bene, mia principessa…- Posò un piccolo bacio sulla fronte distesa dal sonno. La guardò per un tempo molto lungo, nonostante i conflitti sulla terra non aveva mai smesso di voler bene a quel piccolo fiore…

Continua… 
  
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