Legenda: -Pensieri di
Lei -Pensieri di Lui
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Bene…e adesso
sono completamente ed inesorabilmente nella fottutissima
merda!!!
Una ragazza dai capelli color pece lunghi fino alle spalle svoltò l’ennesimo angolo di strada sbucando, guarda il caso, per la quinta volta davanti allo stesso muro del medesimo palazzo.
Con il fiatone e i piedi che le dolevano lanciò un’ imprecazione abbastanza colorita che squarciò il silenzio della notte.
Haris: …PER
Si maledì subito dopo, quando era tornato il completo silenzio, infatti la ragazza udì in lontananza dei passi un poco incostanti…come se a produrli fosse una persona zoppa o che faticava a stare in piedi…magari un ubriaco…
Haris: ma perché cavolo devo sempre finire nella merda…
Come se non
bastasse non riesco neanche a trovare una via di fuga tra questi vicoli del
cazzo…se solo riuscissi a tornare sulla strada
principale…
I pensieri della mora furono interrotti fa una risata strana…sicuramente appartenente ad un uomo ma era stranamente acuta…
Oh, no…quel
ubriacone mi ha trovata…cazzo!!
Uomo: hei…tesoro, non hai sentito che ti chiamavo?
La ragazza non rispose voltandosi e schiacciandosi contro alla parete di mattoni.
Uomo: …mmh? Non hai sentito? Dai, vieni qui dal tuo nuovo amico…
L’uomo si avvicinò traballante a Haris che prontamente si ritrasse spingendosi ancora contro il muro…
Oh, cristo
santo!!
Uomo: avanti…non fare la preziosa…vieni qui!
Haris: s-se ne vada!!
Uomo : dai...non farti pregare...tanto lo so che lo vuoi...
La ragazza fece per spostarsi verso la destra, per sfuggire all’uomo ma egli, nettamente più forte e robusto, anche se poco stabile, la immobilizzo al muro…
Haris: l-lasciami…
Uomo: e no tesoro…ora ci divertiremo un po’…
La giovane al sentire le strascicate parole del uomo cercò invano di liberarsi mentre lui le si avvicinava con un sorriso storto che fece tremare ancora di più Haris.
Signore...
perché devo sempre finire in questi casini…ma che ho fatto di
male?!
L’uomo la stava sovrastando schiacciandola al muro con il peso del suo corpo, la ragazza poteva sentire perfettamente il fetido alito dell’uomo sul collo e sul viso…aveva bevuto talmente tanto che non si sarebbe ricordato neanche il suo nome!
Uomo: uhuhuh…adesso evita di urlare se non vuoi che ti faccia del male!
La ragazza stette in silenzio cercando di trattenere le lacrime ma quando la mano del uomo si insinuò sotto il bordo della sua gonna spingendosi anche oltre non potè non gridare aiuto!
Haris: …a…AIUTOOO, VI PREGO AIUAHHHHHHH!!!
La ragazza non aveva potuto finire quel grido perché l’uomo le aveva scoccato una sonora sberla in pieno viso, facendola capitolare a terra, per poi scoppiare in una risata di scherno.
Se qualcuno
c’è…che mi aiuti…questa volta non la scampo
altrimenti!
Uomo: chi pensi che ti sentirà, èh? Siamo in un quartiere disabitato, nessuno si aggira per questi vicoli…
L’uomo stava per chinarsi ancora su di lei quando accadde qualcosa che entrambi non si aspettavano…
Ragazzo: …per tua sfortuna, razza di schifoso umano, qualcuno c’è!!
Ma guarda te…e
io che dovevo lavorare!!
Il misterioso ragazzo che era apparso dal nulla assestò un sonoro calcio allo stomaco dell’ubriaco che dopo un altro paio di colpi era svenuto.
Bene…ora me ne
posso anche andare…
Dopo essersi aggiustato il lungo giubbotto di pelle nera, il ragazzo si girò con tutte le intenzioni di andarsene ma la voce tremante di Haris lo istigò a fermarsi…
Haris: a-aspetta…ti…prego, non andartene…
Ragazzo: che vuoi…ti ho liberata da quel tipo, che vuoi ancora?
Haris rimase un attimo basita da quelle parole che di carino non avevano proprio nulla, poi cercò di alzarsi ma con scarsi risultati…
Ragazzo: allora? Non ho tutta la notte, che vuoi da me?
Haris: io…ecco…volevo ringraziarti…
Ragazzo: non lo fatto perché volessi salvarti…semplicemente non mi sarebbe stato possibile non farlo…
Haris: e…perché?
Ragazzo: …perché odio gli uomini che cercano di prendere quello che non gli appartiene…e ora alzati e tornatene a casa!
Haris: lo farei…ma credo che la mia caviglia non me lo permetterà!
Ah,
perfetto…posso dire addio alla ronda notturna di questo cazzo di
posto!
La sua attenzione fu attirata da Haris che all’ennesimo tentativo di mettersi in piedi si lasciò sfuggire un gemito di puro dolore…
AHIHAIHAIHAIHAI!!!!!
Ok, ho
capito!!
Ragazzo: ma tu guarda!!!
Il ragazzo si inchino sulla mora tirandosela sulle spalle per poi avviarsi a piedi verso la strada principale…
…uh…non
immaginavo che mi avrebbe aiutata…col carattere che si
ritrova!!!
Ragazzo: …hey, mi hai sentito?
Haris: eh, cosa?
Ragazzo: ti ho chiesto dove abiti!
Haris: ha…abito a pochi isolati da qui…
Ragazzo: bene…
Più lontano
no?
Passò qualche minuto di silenzio nei quali nessuno dei due disse una parola poi Haris però domandò al ragazzo l’unica cosa che gli veniva in mente per rompere quel pesante silenzio…
Spero solo che
non mi sbrani!
Haris: …emm…come ti chiami?
Ragazzo: …perché lo vuoi sapere?
Haris: così…tanto per sapere…
Ragazzo: …
Haris: …
Ragazzo: ……Tom…
Haris: cosa?
Ragazzo: …è il mio nome…mi chiamo Tom…
Haris: ah, si, certo…io sono Haris…
Tom: …bene…piacere…
To
be
continued…