-
Posso aiutarti? –
Sussultai
sentendo quella voce. Sollevai la testa. Alla
mia sinistra c’era un signore in giacca e
cravatta neri, camicia banca, con baffi e capelli bianchi
che mi
guardava.
Scossi
la testa.
-
No, grazie. E’ tutto a posto. – mentii.
Tolsi gli
occhiali per asciugare le lacrime ma non servì a nulla:
quelle continuavano a
scendere.
“Perché
non rispondi?!”
La
notizia che avevo ricevuto dieci minuti prima mi
aveva sconvolta: l’avevano portata via contro la sua
volontà.
-
Problemi di cuore? – Quella voce era così
rassicurante …
Scossi
di nuovo la testa.
Le
lacrime cedevano con un rumore secco sul display del
cellulare.
-
Qualunque cosa sia, io sono con te … -
Sentendo
quelle parole, sollevai gli occhi.
Non
c’era nessuno.
Mi
alzai in piedi per vedere dove fosse andato.
In
strada non c’era anime viva.