Poveri Grifondoro...gliene capita sempre una!
Buona lettura di questa commediola!
Pinkstone
Il Compito
« Ron, dov’è?! Te l’ho prestato un’ ora fa e ti ho chiesto
espressamente di metterlo in mezzo ad uno dei miei libri quando avevi
finito! » gridò arrabbiata Hermione mentre spostava in un solo colpo 5 libri
grossi come un mattone da un tavolo a una sedia, facendo volare tutt’intorno
pezzi di pergamena.
« Hermione, te lo ripeto per la centesima volta » le urlò di
rimando Ron che stava sfogliando una decina dei libri della ragazza « l’ho messo
sopra a tutta la pila che era sopra al tavolo. Ero in ritardo per l’allenamento
e… »
« Non mi interessa! Ci avevo messo un pomeriggio intero, doveva
essere una bozza per l’esame. Ma la parte che ti ho dato mi è indispensabile! »
la ragazza si mise le mani nei capelli sedendosi sopra ai vocabolari di Antiche
Rune posti sul pavimento.
Ron vedendola così sconsolata si sentì morire. Si reputava un completo
imbecille per quello che aveva fatto.
Si alzò e andò ad accarezzare una guancia della bruna « Ti prometto che
lo troveremo » le disse con un sorriso « sta a guardare
».
Si mise a scrutare la Sala Comune – abbastanza piena visto che non era
troppo tardi – finché non individuò chi cercava.
« Harry! Hey, Harry! » chiamò.
Il ragazzo, che era seduto davanti al fuoco e parlava animamente con il
resto della squadra, si voltò:
« Che c’è Ron? »
« Abbiamo bisogno di un’adunata generale causa compito!
»
« Capito! ».
Si alzò e convinse la squadra a seguirlo. Quando arrivarono vicino a Ron,
che era al centro della stanza, Harry sparò alcune scintille oro per attirare
l’attenzione.
« Grifondoro, abbiamo un problema » cominciò il
moro.
« Hermione ha perso il tema per la bozza di un esame e dobbiamo unirci
nelle ricerche. Dovrete guardare dappertutto. Le ragazze possono
cominciare dal loro dormitorio… »
« E perché dovremo darvi una mano?» chiese un ragazzo del terzo anno che
in quel momento stava giocando a scacchi con il vicino. « E’ un problema suo se
l’ha perso ».
« Oh, tu hai perfettamente ragione » gli rispose affabile Ron « ma… vedi
quell’arazzo? » indicò l’altra parte della Sala vicino al buco del
ritratto.
Perché tra la Signora Grassa e la bacheca c’era un arazzo con un’enorme
bruciatura che lo ricopriva per metà « quella volta Hermione non trovava più il
suo compito di Incantesimi che era da consegnare due mesi dopo » calcò
sull’ultima parola « direi che puoi immaginarti cosa potrebbe fare questa volta
».
…
Caos generale.
« Nancy vieni su… »
« No, Cris, quello è vecchio! »
« E se fosse sotto il divano? »
« Ho ritrovato le mie carte! »
« Togliamo i quadri! »
« … Ehi, fermi, che fate? »
« Quella è la mia cornice! »
« OSCAR! »
« … era lì? »
« Ma no! »
« Magari è un tema volante… »
« Fred! Mettilo giù! Non è lui che vola! »
« Spegni il fuoco! »
« Gusto, il camino! »
« Nick, tu controlli il soffitto…? »
…
« Hai visto Hermione? Ora lo ritroveremo, stai tranquilla… » la ragazza
sorrise mite.
« Grazie ragazzi… »
Harry rise.
« Figurati » le tese una mano « dai, vieni ad aiutarci!
».
*
…
Due ore e un quarto più tardi…
« Qui niente… »
« Nemmeno qui… »
« Dalle ragazze non ce ne’ traccia… »
« Basta! » Ginny si buttò su una poltrona « abbiamo rivoltato la
Sala, guardato in ogni angolo dei dormitori, ritrovato il rospo di
Neville… » sospirò « ma del tuo tema, Herm, non c’è traccia!
»
Tutta la casa di Grifondoro era riversa sul pavimento, sulle poltrone,
alcuni appollaiati sopra agli armadi o sulle scale, ma comunque
distrutti.
Quella più sconfortata era però Hermione, che si sentiva male per aver
perso il tema e aver costretto la sua Casa a
cercarlo.
« Mi dispiace tanto ragazzi » sussurrò afflita « andate a letto. Lo
rifarò ».
I ragazzi mormorarono assensi, ma batterono comprensivi la mano sulle spalle
della ragazza.
Harry le si avvicinò.
« Buona notte Mione » disse prendendole una mano « vedrai che lo rifarai
meglio di prima! »
« Grazie Harry ».
Il ragazzo sorrise « Vieni? » chiese al
rosso.
« Un attimo » rispose questi.
Lui e Hermione rimasero soli. La ragazza gli voltò le spalle e cominciò a
sistemare i libri sparsi per i tavoli. Ron però glieli tolse di mano e
l’abbracciò forte, baciandole la testa.
« Mi dispiace tanto Hermione. Mi sento un verme. Questa è l’ultima volta
che mi presti qualcosa, lo giuro sui Cannoni » sussurrò con voce mortificata.
La ragazza, con la testa appoggiata al suo petto, sorrise. Si alzò in
punta di piedi e lo baciò.
« Tu non sei un verme. » gli disse sempre sorridendo, sebbene avesse gli
occhi lucidi « e io ti presterò
ancora i compiti. Ma la prossima volta li metto via da me.
»
Anche Ron sorrise.
« Assolutamente. Soprattutto perché ho il forte presentimento che i
nostri compagni non reggerebbero un’altra sera del genere!
»
**
La mattina dopo…
Prima ora di Pozioni.
« Ah, signorina Granger » cinguettò Lumacorno dirigendosi verso la
ragazza « ieri, mentre usciva, le è caduto un compito. Era tardi quando l’ho
ritrovato nella segreta, ma interessato, l’ho letto. » fece una pausa ad effetto
« E devo dire che, come ogni altro suo lavoro, è perfetto, sebbene sia solo una
bozza. Complimenti. » e le porse un rotolo di pergamena grosso 5 centimetri buoni.
La ragazza lo prese e lo srotolò.
« Ma come professore, q… » le parole le morirono in gola, mentre
diventava rosso pomodoro.
« Ehm, Ron… ? » sussurrò la Grifondoro rivolta al suo compagno « Credo di
averti fatto copiare il compito sbagliato… »
Fine!