Flashfic di 457 parole.

Nella mente e nel cuore di David Karofsky, dopo aver rivisto Kurt allo "Scandals".

Seb me l'aveva detto. Non sarebbe stato facile separarvi.

E la verità è che non voglio separarvi. Kurt, sei felice, hai quello che immagino desiderassi da sempre: un fidanzato. Sì, ma tutto infiocchettato e con lo sguardo da trota. Oh, accidenti a me. “David, sei meschino, evita certi complimenti.” Anderson è arrivato al posto dove ovviamente non sono arrivato io, a te piace, probabilmente lo ami, e io sono solo l’ex-bullo di una meravigliosa fatina che uno come me non lo guarda nemmeno di striscio.

Mi hai chiesto come va alla nuova scuola. Sì, è tutto okay ma… non ci sei tu. Avrei voluto dirtelo ma che senso avrebbe avuto? È stato uno di quei momenti in cui le parole non dette diventano un rimorso soffocante che non ti abbandona più. Pazienza. Sopporterò…

Mi sento uno sciocco, uno sciocco sognatore che stringe fra le dita speranze vane e fantasiose… Fortemente, con tutto me stesso, ho provato a leggere nel tuo dolce sorriso un po’ d’amore per me, e nei tuoi occhi colmi di luce un velo di interesse che andasse oltre il rasserenarsi perché il proprio ex-aggressore ora perlomeno non picchia più nessuno. Il tuo sguardo… è luminoso anche nella penombra di un gay bar di Lima, quando l’hai posato su di me è stato come respirare dopo una lunga e faticosa apnea. È puro e bello proprio come lo ricordavo, e incrociarlo di nuovo dopo tutto questo tempo mi ha dato la conferma che non mi stavo solo facendo suggestionare dalla voglia di un amore da film. Mi ha fatto capire quanto davvero starei bene se tu mi chiedessi di prenderti per mano e passare la vita al tuo fianco.

Lo so che quando ti ho rivelato che allo “Scandals” sono una specie di bear cub sei rimasto un attimo stranito. Scioccamente il mio cuore ha esultato per un breve istante, illudendosi di aver scorto un barlume di gelosia. Ma gelosia di cosa? Di chi? Per me? Oh, certo, come no. Il fatto che qualche ragazzo ogni tanto mi offra un drink per poi spogliarmi in una vecchia VolksWagen dovrebbe avere qualche riscontro su di te? Non è tuo interesse, non è roba che ti fa rabbrividire per il dolore perché vorresti essere l’unico a potermi sfiorare… Non è come quando io mi ripeto masochisticamente che tu stai con Blaine e con lui è giusto che tu stia.

Ami Blaine e io non sono come lui.

Non sono Blaine Anderson, nel bene o nel male. Sono David Karofsky.

E sappi che David Karofsky rimarrà ad aspettarti con la sua birretta in mano e questo sorriso abitudinario sul volto.

A piccoli passi, desidero tanto che tu mi venga incontro. Quando vorrai e se vorrai.

Io sono qui.