Un utilissimo consiglio

Gohan era inquieto.
Era un bambino di sette anni, e non avrebbe dovuto preoccuparsi di quelle cose riguardanti gli adulti.
Lui avrebbe dovuto preoccuparsi di andare a scuola, di studiare, di onorare i genitori e di allenarsi per difendere le persone che amava.
Come poteva essere capitata proprio a lui una simile sfortuna?
Purtroppo non era l' unico bambino a trovarsi in quella situazione, lo sapeva bene.
A volte, capitava che mamma e papà non andassero più d' accordo e decidessero di separarsi.
Ma perché era dovuto capitare proprio a lui non riusciva davvero a capirlo!!

Una cosa doveva ammetterla, però: suo padre trascorreva molto tempo ad allenarsi mettendo un po' da parte sua madre.
Ma lui era un eroe!!
Aveva salvato la terra!! L' intero universo!!
Ma a lei non sembrava importare.
Quando Vegeta aveva stritolato ogni singolo osso del suo papà e quest' ultimo aveva dovuto trascorrere un' eternità in ospedale, non si era minimamente presa cura di lui. E Goku non si era mai lamentato.
Anzi!
Le aveva rivolto sempre dolcissimi sorrisi e le aveva detto solo parole di totale comprensione.
Era arrivato persino a chiederle scusa. Scusa per cosa, poi? Per aver impedito che i sayan uccidessero tutti??
Davvero non la capiva.

Non era arrabbiato con lei. Solo, non capiva perché era arrivata al punto di prendere quella decisione!
Non aveva neanche provato a parlare con loro!
A parlare con lui!
Lo trattava da adulto quando si trattava di scuola, si complimentava con lui per la facilità con cui risolveva complicatissimi problemi di geometria, e poi lo teneva lontano da queste cose.
Era assurdo!
Non si reputava in grado di risolvere i suoi problemi, era ovvio, ma era pur sempre suo figlio!
E non capiva perché non potesse sapere.

Suo padre gli aveva chiesto se voleva ande a trovarla, ma lui aveva rifiutato.
Non se la sentiva di lasciarlo solo...
E poi... non sapeva come dirlo a Goku, ma aveva come l' impressione che ci fosse qualcos' altro dietro al gesto compiuto da sua madre.
Era solo una sensazione... ma aveva un buon fiuto. Era difficile che si sbagliasse.

Non aveva voglia di vedere sua madre, comunque.
Lei era con il nonno, ed era certo che aveva a sua disposizione tutta la comprensione possibile.

Era suo padre a preoccuparlo.
Erano trascorsi molti giorni dalla partenza di Chichi, e Goku non aveva fatto altro che fare NIENTE!
Non voleva allenarsi, era sempre distratto e stanco.
A tavola spesso era distante, e si limitava a giocherellare con il cibo mandando giù qualche misero boccone.
E da quando erano arrivate le pratiche per il divorzio, le cose erano peggiorate.
Doveva fare qualcosa per suo padre, prima che si distruggesse.
Doveva farla subito.

*

"Junior, non so più cosa fare con papà" - aveva esordito così alla fine di uno degli estenuanti allenamenti quotidiani a cui lo sottoponeva in namecciano.
Non era sicuro che Junior potesse dargli qualche consiglio in merito, ma aveva bisogno di parlarne con qualcuno, o sarebbe impazzito.

Il suo maestro lo guardava serio. Aveva avvertito preoccupazione nella voce del suo giovane allievo.
Gohan era un guerriero, ma era pur sempre un bambino. E i bambini avevano bisogno di una madre e di un padre.
Lui ci sarebbe stato sempre per Gohan, ma Chichi e Goku dovevano prendersi le proprie responsabilità.

Non avrebbe mai scordato il modo in cui aveva appreso la notizia del loro divorzio imminente.
Gohan si era recato al palazzo del Supremo veloce come un razzo, e aveva cominciato ad attaccarlo senza un motivo apparente.
Junior non l' aveva mai visto combattere con tanto ardore.
Ma, tra un pugno e l' altro, le gote del suo allievo avevano cominciato a rigarsi: dai suoi occhi sgorgavano lacrime amare.
Con un colpo improvviso, Junior era riuscito ad atterrarlo.

"La mamma se n' è andata" - aveva sussurrato all' improvviso - "La mamma ha lasciato me e il mio papà".
Non aveva avuto cuore di ordinargli di non piangere.

Dopo alcune settimane, la situazione non era cambiata. Gohan aveva accettato la nuova situazione, anche se non riusciva a comprenderla.
Era tenace. Capiva di dover andare avanti.
Era Goku a preoccuparlo.
Possibile che la mancanza di quell' arpia lo avesse addolorato fino a quel punto??

"Si sta distruggendo, Junior. Non vuole allenarsi, mangia come un uccellino. Non sorride più. Il punto è che non piange neppure!
Non fa proprio niente! E' apatico! E questo non è da papà".

Aveva ragione: non era da Goku comportarsi in quel modo.

"Che cosa devo fare, Junior? Aiutami, ti prego!".

Il namecciano aveva soppesato per bene le parole, prima di dire qualcosa di sbagliato.

"Vedi, Gohan, tuo padre è un grande guerriero, il più forte della galassia, credo, ma è come se fosse rimasto un bambino, in fondo.
Chichi non gli faceva solo da moglie: per lui era una madre, un' amante, un' amica.
Era il suo punto di riferimento.
Ora, si trova spiazzato, privo di stimoli, senza un appiglio.
Credo che sia per questo che non riesce a reagire".

Aveva ragione.

"Ma io, cosa posso fare??" - la determinazione di Gohan era contagiosa.
Quel ragazzino era molto più maturo di suo padre.
Sorridendo, Junior aveva posato entrambe le mani sulle spalle del proprio allievo, guardandolo dritto negli occhi.
"Offrigli uno stimolo nuovo".
Gohan lo guardava perplesso.
Era forse un modo implicito per spinegere suo padre a trovarsi un' altra compagna?
Non lo credeva possibile.

Uno stimolo... Cosa poteva stimolare suo padre, senza che ciò comprendesse la presenza di curve sinuose e lunghi capelli profumati e sensuali?
D' un tratto, aveva avuto una sorta di illuminazione!
"Forse ho capito cosa fare... Grazie Junior!".
Ed era volato via, sorridendo felice.
Aveva capito come aiuate il suo papà.

*

"Pronto, Bulma?".
Gohan aveva afferrato la cornetta appena arrivato a casa.
Bisbigliava per non farsi sentire da Goku. Non voleva farsi sorprendere.
Appena Bulma aveva risposto, però, le parole gli erano venute a mancare.
Come poteva dirle quello che aveva in mente?
"Ciao piccolino! Come stai eh?".
La migliore amica di suo padre era allegra più che mai. Era un vero toccasana!
"Bene! Grazie! Ecco, Bulma... io... dovrei chiederti un favore...".
"Tutto quello che vuoi tesoro!".
Gohan aveva preso un bel respiro, e aveva pronunciato la domanda tutta d' un fiato.
"Potrei venire a casa tua adesso? Devo fare una cosa per aiutare il mio papà".
Senza un attimo di esitazione, Bulma aveva accettato.
La fase due del suo piano stava ufficialmente per entrare in atto.

Continua...
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Ciao a tutti!!
Ho aggiornato la fic su Merlin, ho aggiornato la fic su Supernatual, ed eccomi di nuovo qui!!
Non uccidetemi, ma questa storia mi sta ossessionando!! DOVEVO SCRIVERE!
Dunque, per prima cosa, volevo ringraziare coloro che hanno letto e recensito!
THANK YOU!
Spero che questo secondo capitolo non vi abbia deluso.
Il piccolo Gohan vuole aiutare il suo papà... non trovate che sia dolcissimo??
Junior è stato illuminante, in un certo senso! ;)
Che cosa avrà in mente il nostro piccolo Sayan?
Speriamo di scoprirlo domani! XD
Un bacio grande!
Cleo