Questa storia partecipa alla Challenge 25 Stories, Your Choice!
Combinazione scelta: Libro di Cucina, Angoscia, Trasgressione.
 

Non è che abbiamo invertito i ruoli?

Il giorno in cui Tonks fu costretta a stare fuori fino a tarda sera per una missione dell’Ordine senza di lui, Remus capì che l’angoscia poteva raggiungere traguardi indescrivibili.
Seduto nel loro piccolo, ma grazioso soggiorno, l’uomo non riusciva a pensare ad altro che alla sua Dora. Si torceva le dita, mangiava le unghie, si passava le mani tra i capelli, cambiava posizione in continuazione. Sorrise appena, quando vide il portaombrelli accanto alla porta rovesciato. Era la firma del passaggio di Tonks.
Cosa gli aveva urlato quella mattina, prima di uscire?
Riesci a prepararti il pranzo e la cena, tesoro? O devo avvisare mia madre che mangerai da lei?
Lupin aveva rispondo con spavalderia che certo, me la so cavare anche da solo!
Il suo stomaco brontolò, contraddicendo i suoi pensieri.
No, non se la sapeva cavare.
Quando ancora era uno scapolo mangiava in qualche locale alla mano, Babbano o non che fosse. Da giovane era spesso ospite di un Malandrino, a Hogwarts ci pensavano gli Elfi e durante le missioni dell’Ordine, Molly era persino riuscita a farlo ingrassare.
Non sapeva da che parte iniziare a cucinare. Ma forse poteva distrarsi un po’, concentrandosi su qualcos’altro che non fosse la sua Tonks e i pericoli che correva.
Si alzò e sistemò il portaombrelli, poi andò in cucina. Si ricordò di un vecchio libro di cucina appoggiato su una mensola lì vicino. Tonks non lo usava mai. Aveva imparato a cucinare lo stretto indispensabile e nonostante non eccellesse in cucina, Remus non poteva certo lamentarsi.
Recuperò il libro, che si rivelò piuttosto polveroso, e lo aprì a caso.
Pasta al forno.
Poteva andare, non sembrava particolarmente difficile e poi, si disse Remus, in Pozioni se la cavava egregiamente, non doveva essere tanto diverso cucinare della pasta!
Recuperò una teglia e gli ingredienti dalla dispensa.
Trovò anche un grembiule da cucina appeso ad un gancio. Probabilmente la madre di Tonks doveva averlo dimenticato lì la scorsa settimana, quando aveva preparato il pranzo per tutti loro.
Decise di indossarlo, giusto per evitare di macchiare il vestito.
Stava per leggere la prima riga sotto “Preparazione”, quando il rumore di un oggetto pesante che cadeva lo fece trasalire. Il sacchetto di pasta che Remus stava aprendo sparpagliò il suo contenuto per tutta la cucina mentre il mago mollava la presa per afferrare la bacchetta.
Velocemente si portò all’ingresso, da dove aveva sentito provenire il rumore.
Una voce di donna rise, squillante.
I nervi di Remus si rilassarono.
Grazie a Merlino era solo Tonks che aveva fatto nuovamente cadere il portaombrelli.
- Stai bene! - esclamò, correndo ad abbracciarla.
- Certo, cosa credevi? - replicò lei, baciandolo con dolcezza sulle labbra - e poi, non mi sarei fatta uccidere per poi perdermi te con un grembiule da cucina!
- Sai, questo mi fa pensare. Non è che abbiamo invertito i ruoli? Non dovrei essere io l’uomo forte, che torna da un lavoro pericoloso e viene accolto dalla moglie angosciata che indossa il grembiule da cucina?
- Già, abbiamo invertito i ruoli - concordò Tonks, lasciandosi stringere da lui e inspirando a fondo il profumo familiare di pino e montagna che solo Remus aveva.
- Moltotrasgressivo, non credi? - scherzò Lupin, scostandole una ciocca di corti capelli rosa dagli occhi.
- Se vuoi, possiamo approfondire la nostra trasgressione… - suggerì Tonks, sciogliendo i lacci del grembiule da cucina di Remus.