Pregnant
Continuarono
a stare abbracciati sul divano, quando ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
“Scusami…”
disse Logan alzandosi e mettendosi addosso una vestaglia per non andare ad
aprire nudo, anche Veronica si alzò dal divano, prese i suoi vestiti ed entrò
in bagno per rivestirsi, più tardi avrebbe fatto la doccia.
Raggiunse
Logan con un sorriso stampato in volto ed abbracciò da dietro il suo ragazzo.
“Logan…
chi è questa?” domandò una ragazza sconosciuta rivolta a Veronica.
“La
mia ragazza.” Rispose lui molto risoluto.
La
donna che avevano davanti guardò per terra e sospirò “Speravo avessi
un’altra opportunità con te…” lo guardò negli occhi, aveva gli occhi
lucidi e quella scena ricordò a Veronica un fatto accaduto la mattina dopo del
ballo alternativo.
“Alice…
ti ho parlato di Veronica no?!”
“Ah…
è lei… sì! Me ne hai parlato… ed io come una stupida ho accettato tutto
quello che mi avresti fatto, mi avevi messo in guardia su come mi avresti
scaricato quando lei fosse tornata! Beh… certo non credevo di potermi
innamorare di te… però… non importa Logan… ciao!”
Alice
se ne andò verso il portone per uscire da quel condominio e Logan si voltò
verso veronica “Scusami… per
questa scena patetica.”
Deglutì
e rispose al ragazzo con voce flebile “Non era patetica… anche io…ne ho
vissuto una simile… con te…”
“Lo
so… me la ricordo, ma era diverso.”
“L’hai
presa in giro!” disse come se avesse fatto la cosa peggiore al mondo.
Quanto
sarebbe rimasta lì? A Neptune si intende. Cosa avrebbe fatto della sua vita
ora? Che lavoro farà?
Lasciava
curriculum vitae in giro per le ditte più importanti di Neptune ed attendeva
una qualche chiamata per un qualche colloquio di lavoro. Sperava arrivassero
presto.
“Beh…
se non trovi lavoro puoi sempre cercare di fare lo sceriffo… come tuo
padre!”
“Per
poi farmi cacciare? Mh… no grazie!” rispose Veronica sorridendo al padre che
stava ai fornelli.
Digitava
sulla sua tastiera, stava scrivendo una e-mail, a Logan. Alla persona che amava.
In qualche modo si sentiva presa in giro da lui, non sapeva perché ma quella
Alice… le ricordava molto lei, e non era giusto nei suoi confronti.
Era
riuscita a prendere il suo numero di telefono, chissà forse un giorno
l’avrebbe chiamata.
Neptune
in questo periodo le sembrava così tranquilla, o forse era perché era stata
lontana da quella città per cinque anni?
In
quell’istante il suo telefono suonò, lo prese in mano e lesse il display un
SMS, era Wallace.
“Ehy
Veronica… ho sentito dire che sei tornata! Non passi a salutarmi?” Sorrise
tra sé e sé leggendolo.
“Contaci.
:)” appoggiò nuovamente il cellulare sulla scrivania per poi tornare a
scrivere la sua e-mail.
Oggetto:
Corpo
del messaggio: Lavoro
Ciao
Logan,
come
ti butta? Ok… basta scherzare. Ti chiederai il perché di questa mail visto
che potrei benissimo venirti a trovare a casa vero? Beh… non so quanto ti
possa far piacere sentirtelo dire, però… è meglio se ancora per un po’ non
ci vediamo. Vorrei pensare a trovare un lavoro poi… sarò tutta tua.
Ciao
Veronica
Inviò
il messaggio, non sapeva nemmeno lei se lo avesse fatto perché davvero prima di
rivederlo voleva trovarsi un lavoro, oppure era per Alice, probabilmente per la
seconda. Non sapeva cosa provava in quel momento. Forse solo gelosia per il
fatto che un’altra era stata con lui? Ormai aveva inviato il messaggio…
ma… voleva vederlo. Aveva fatto male, troppo male.
Entrò
nell’home page di hotmail.
Nick:
logan.echolls
Dominio:
@hotmail.com
Psw:
••••••••••••
Si
caricò una pagina che non aspettava di vedere. Password errata. Accidenti,
l’aveva cambiata da poco? Tornò alla pagina precedente e riprovò.
Psw:
•••••••••
Era
riuscita finalmente ad entrare e vide la sua mail, cliccò ed entrò a leggerla.
Quante
stupidaggini aveva scritto. La eliminò e svuotò il cestino.
Prese
le chiavi dell’auto ed andò a casa di Logan, erano da circa 7 ore che non lo
vedeva.
Arrivata
corse a suonare a Logan senza nemmeno salutare il portiere, Logan le venne ad
aprire e si slanciò per dargli un bacio, lui lo contraccambiò. “Non ce la
fai a stare senza di me eh?!” scherzò lui con quel suo sorriso beffardo.
Veronica lo baciò nuovamente, quel suo ghigno l’attirava a lui come se fosse
stato una calamita.
“Veronica
ora però… non è il momento.” Lei incarnò un sopracciglio e lo guardo
dubbiosa, si sporse un po’ e vide una figura femminile seduta sul divano
davanti alla porta.
“Perché
c’è…” cercò di domandare senza esito.
“Mi
voleva parlare.” Rispose lui come se fosse la cosa più normale. Alice si alzò
e andò verso di lei.
“Scusami
Veronica, lo so che è il tuo ragazzo ora, ma… volevo solo parlargli, da
amica. Davvero.” Cercò di convincerla. “Lo so… io… cioè lui mi piace
ancora ma si vede lontano un miglio che ama te. Lui mi ha lasciato un mese fa
apposta perché ti amava e non riusciva stare con nessun’altra, io non voglio
essere un ostacolo a voi due.”
Non
l’aveva notato prima, ma aveva una voce bellissima avrebbe potuto fare la
cantante, i suoi capelli erano di un castano scuro ed i suoi occhi verdi come il
prato, era slanciata e la sua bocca era di un rosa pallido.
Veronica
posò il suo sguardo su Logan per poi guardare nuovamente Alice.
“Veronica…
non essere gelosa. Non c’è più niente tra me e lei.”
Si
stava alterando “Perché continuate a ricordarmelo? Io non ho detto niente,
non ti ho accusato di stare con lei!”
Logan
l’abbracciò. “Mi dispiace…”
Veronica
lo staccò “Perché?” domandò confusa.
Il
ragazzo la fece accomodare, lei appoggiò la sua borsa nell’attacca panni e
seguì con lo sguardo Alice che prese la parola “Sono venuta qui… per un
problema.”
“Di
che genere?” domandò lei sedendosi.
“Sono
incinta…” ammise Alice guardando a terra.
Veronica
sgranò gli occhi a quell’affermazione “Incinta? Incinta… incinta?”
“No
guarda…” rispose di scherno lei. Veronica guardò Logan.
“Che
significa?”
“Quello
che ha detto” rispose lui prendendo una mela e portandosela alla bocca.
“E…
cosa intendete fare?” domandò ancora una volta Veronica cercando si essere, o
almeno sembrare, più calma possibile.
“Beh…
io vorrei tenerlo e Logan è il padre… stavamo parlando di cosa fare…”
replicò Alice accarezzandosi la pancia.
“Ah…
fortuna che non volevi essere un ostacolo tra noi due!” disse alzandosi in
piedi.
“Non
vorrei infatti…”
“Non
fare la vittima ora… tu vuoi portarmelo via perché lo ami ancora!” enunciò
lei lasciandosi trasportare dell’emozione di inquietudine che provava.
“Veronica
calmati, io non intendo lasciarti.” Interruppe Logan prendendole il viso tra
le mani.
“Ma
hai una figlia!!” urlò scostandolo da lei mentre lacrime amare cominciarono a
rigarle il volto. Spostò la testa di novanta gradi e guardò alla sua sinistra,
prese la borsa e corse fuori. Logan la seguì “Veronica aspetta.”
“Basta
Logan…” disse mentre correva fuori da quel palazzo.
Salì
in macchina e partì verso casa di Wallace, non l’avrebbe voluto rivedere dopo
tanto tempo in queste circostanze ma le serviva una spalla su cui piangere.
Mentre
era in auto chiamò l’amico e gli disse che presto sarebbe arrivata a casa
sua, appena chiuse la chiamata e mise apposto il cellulare sentì dietro di se
la sirena della polizia; Veronica accostò l’auto ed attese l’arrivo dello
sceriffo, ma ce l’aveva con lei quello?
Si
asciugò le lacrime “Mi dica sceriffo Lamb.” Disse senza guardarlo negli
occhi.
“Prima
parlavi al cellulare? Lo sai che è vietato? Doveva tenere l’auricolare dovrò
farti una bella multa.” Veronica tirò su con il naso, Lamb si tolse gli
occhiali e appoggiò un gomito sullo sportello dell’auto avvicinandosi a
Veronica.
“Perché
piangi?”
Lei
lo guardò un po’ storto “Ho la facoltà di non rispondere?”
“Fai
come vuoi…” rispose lui seccato da quel suo comportamento risoluto verso di
lui, scrisse nel suo taccuino una multa di 50 dollari e gliela porse.
“Grazie
sceriffo, come fa bene il suo lavoro!” disse ironica andando via.
Arrivò
davanti casa di Wallace e scese dall’auto.
“Veronica
Mars… lei in persona… wow quanto sei cresciuta, sembri… più matura
ecco!” ammise l’amico uscendo di corsa dalla sua abitazione. Veronica gli
sorrise flebilmente.
“E’
successo qualcosa?” domandò lui un po’ preoccupato.
Lei
l’abbracciò e cominciò a piangere nuovamente “Logan… ha messo incinta
una… quando… quando… un mese fa… poi l’ha lasciata, ma lei è
incinta…” continuò a piangere sulla sua spalla, Wallace contraccambiò
l’abbraccio.
“Veronica
non preoccuparti… vedrai che si sistemerà tutto.”
“E come? E’ incinta… tra nove mesi farà nascere il figlio di Logan!” singhiozzò furiosamente stringendo sempre più forte Wallace.
Fine secondo capitolo