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Autore: NanaBianca    20/11/2011    6 recensioni
Da grande appassionata del telefilm Buffy, voglio provare a mischiare un po' le carte per vedere cosa ne esce fuori. [NO Cross-over] [Spoiler Terza Stagione] [Damon/Nuovo Personaggio]
Klaus è partito portando Stefan con sé. Tra Elena e Damon l'intesa e l'attrazione fisica diventano sempre più potenti. Ma qualcosa sta per succedere a Mystic Falls. Summer Reed, l' attuale cacciatrice, si reca in questa piccola cittadina alla ricerca di un pugnale: l'unica arma in grado di sconfiggere Klaus.
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Damon uscì dall'auto, prese i bagagli e si avviò verso l'entrata della dimora.
Summer scese dalla moto e lo seguì, ma una volta arrivata all'ingresso qualcosa la bloccò.
“Che diavolo fai lì impalata?! Entra!” la redarguì lui, con i suoi soliti modi sgarbati.
“Non posso credere di essermi lasciata convincere...” mormorò ancora incredula, avanzando il fatidico passo all'interno della casa.
Damon ignorò quell'affermazione e si avviò verso le scale.
Summer lo seguì, e il vampiro si fermò all'ingresso della stanza successiva alla sua.
“Prima le signore... “ disse facendola entrare.
Summer si guardò intorno; la stanza era molto simile a quella di Damon come stile e grandezza. Subito notò l'armadio: grande il triplo rispetto a quello del Motel. Notò una porta alla sinistra; l'aprì, e fu meravigliata dalla vista di un bagno color crema, non grande quanto quello di Damon, ma decisamente accogliente e pieno di comfort.
“Devo ammettere che come sistemazione non è affatto male...” affermò leggermente meno scettica riguardo a quell'assurda decisione, presa più per porre fine alla discussione con Damon che per una razionale valutazione dei pro e dei contro.
Il vampiro poggiò le sue cose in un angolo e poi le si avvicinò.
“E per di più... adesso ti ho a portata di mano...” sibilò al suo orecchio, abbracciandola da dietro con un braccio, e intrufolando la mano destra tra le sue cosce.
La cacciatrice, con una mossa rapida e decisa, afferrò l'avambraccio di Damon e, facendoglielo passare sopra la testa, si trovò dietro di lui bloccandogli il braccio contro la schiena.
“Ripeto....come sistemazione non è male...peccato che la compagnia sia pessima!” asserì con tono alterato.
“Beh... di certo non ci annoieremo...” la voce del vampiro era corrotta dal leggero dolore che Summer stava infliggendo alla sua spalla a causa della torsione.
La cacciatrice lo liberò da quella presa.
“Ora, se permetti, devo sistemare tutte le cose che hai gettato senza criterio nella mia valigia...” disse spingendolo fuori.
Il vampiro si fermò di forza alla soglia.
“Cosa?! Vorresti mandarmi a letto senza cena!?” chiese allibito guardandola famelico.
“L'intenzione è proprio quella! Buonanotte Damon!” rispose risoluta, chiudendogli la porta in faccia.
Il vampiro restò lì, per una manciata di secondi, con un faccia sconvolta. Da quando non aveva più potere sulle donne?!


*** ***


Qualcosa evidentemente era andato storto. La sua determinazione aveva ceduto all'improvviso. Perché se lo ritrovò addosso come un'onda impetuosa che con la sua forza ti trascina a riva.
Summer sentiva di non avere nessun controllo; il suo petto ed i suoi seni si sfregavano ai ritmi che imponeva il vampiro, che audace si muoveva tra le sue gambe. Sentì le sue labbra carnose sulle proprie, poi le sentì scendere sul collo, e poi ancora per tutta la distanza che lo separava dal seno. Il vampiro sì accanì per qualche minuto su quei morbidi rigonfiamenti, e poi continuò a baciare avidamente ogni centimetro di pelle, fino ad arrivare ai punti più sensibili del suo corpo. Un forte gemito uscì dalle labbra della cacciatrice, che di colpo....si svegliò.
“Buongiorno dormigliona!” il sorriso beffardo di Damon, che le stava sdraiato accanto, lasciò intendere a Summer ogni cosa.
Lo guardò infuriata: entrare nel suo sogno era stato un colpo davvero basso!
“E' normale per te sbavare così tanto ?!...oppure questo è un caso isolato causato da un sogno...particolarmente interessante?!” le chiese divertito.
“Vattene” scandì furibonda.
“Quindi tu dormi in babydoll...questa è una cosa davvero ammirevole! Tutte le donne dovrebbero farlo!” affermò, alzando il lenzuolo per sbirciarne il contenuto, senza badare all'ira della cacciatrice che si alzava come il mercurio di un termometro vicino ad una stufa.
“Va Via” articolò nuovamente, tirandosi il lenzuolo sul petto e mettendosi a sedere.
“Sai... adesso ho capito perché non vuoi dormire con me... “ la fissò con attenzione “A prima mattina...sei ...davvero orribile!” disse pensando il contrario.
“Ok, adesso basta!” la cacciatrice si alzò e si diresse verso l'armadio.
Prese tutti gli abiti in una sola volta e li gettò sul letto.
“Come diavolo mi è saltato in mente di assecondarti!?” si rimproverò prendendo la valigia posta sotto il letto.
Il vampiro si alzò avvicinandosi a lei.
“Vieni!” disse prendendola per la mano e trascinandola fuori dalla stanza.
La cacciatrice si ammutolì e lo seguì, odiandosi per il fatto di provare piacere in quel semplice contatto.
Il vampiro la condusse al piano di sotto e in breve raggiunsero la cucina.
“Non te ne puoi andare! Ho riempito ogni mobile... ed il frigo...credo che stia per esplodere!”
“Sei andato a fare la spesa?” gli chiese sorpresa.
“Beh sì... se per fare la spesa intendi soggiogare qualcuno per farla al posto tuo!”
Summer sorrise, e in quel gesto contorto percepì una nota di dolcezza.
Sospirò con aria arrendevole, pensando che sarebbe rimasta lì fino a quando non avesse trovato un'altra sistemazione.
“Beh...in questo caso” gli sorrise ancora “... cosa vuoi per colazione?”
Il vampiro fece un sorriso diabolico; poi la scaraventò sul tavolo e la baciò con passione.
Lei non fece resistenza; capì di avergli resistito fin troppo.


*** ***


Elena e Caroline stavo entrando nella scuola, quando la vampira vide arrivare il suo ragazzo.
I due si baciarono teneramente, sotto lo sguardo lievemente imbarazzato dell'unica umana.
“Mia zia si è svegliata...” rivelò il licantropo ad entrambe.
Elena sorrise.
“Non puoi immaginare quanto sia sollevata...quando la dimetteranno?” domandò con apprensione.
“Tra un paio di giorni...”
“Dovrei portarle dei fiori...oppure dei cioccolatini...o forse entrambe le cose!” intervenne Caroline, pensando ad un modo per conquistare la simpatia della zia del suo ragazzo.
“Se cerchi di fare la ruffiana con lei...credimi se ne accorgerà e ti detesterà ancora di più!” disse con dolcezza.
Elena sorrise ancora una volta.
“Che intendi con detesterà ancora di più!? Pensi che mi detesti?! Perché dovrebbe farlo?!...Cioè...sono adorabile!... tutti i parenti impazziscono per me! Soprattutto le nonne!...Uffa Perché non hai una nonna?!” si lagnò con enfasi la vampira, mentre i due entravano nell'edificio divertiti dai suoi viaggi mentali.


*** ***


Dopo quell'attimo di passione ed una rapida doccia, i due si prepararono per uscire.
“E' tardissimo...” asserì Summer tra sé e sé raggiungendo Damon all'ingresso.
“Se la sera mi mandi a letto senza cena...la mattina sono doppiamente affamato...quindi, che ti serva da lezione!” disse con calma, mentre si metteva la giacca.
Summer lo guardò contrariata.
“Guarda che non ti stavo accusando di niente...era solo un'affermazione! E comunque non dare per scontato che io voglia fare sesso con te tutte le sere...A proposito...com'è la politica sugli ospiti? Non dovrò mica avvisarti! Spero...” disse seria. In fondo non poteva negare di aver fatto un pensierino malizioso sul cameriere dagli occhi blu del Grill.
“Puoi fare quello che ti pare...” rispose con freddezza. Damon si sorprese di quanto quell'affermazione l'avesse infastidito; ma forse solo perché non voleva estranei in giro per casa, pensò.
Uscirono e Damon si diresse verso l'auto.
“Andiamo con la moto!” disse la ragazza lanciandogli le chiavi.
“Non riesci proprio a stare lontana dal mio corpo, vero?!” asserì con la solita presunzione afferrandole.
La ragazza gli fece un'occhiataccia e si sedette dietro di lui.
Sarebbe stata una convivenza davvero difficile, pensò.


*** ***


Come ti senti?” domandò Carol non appena mise piede nella camera di Blair.
“Sono stata meglio” rispose debolmente.
“Ti rimetterai presto...” Carol cercò di essere rassicurante, in fondo, dopo tutto ciò che era successo, dopo tutto quello che aveva scoperto, capì che anche un personaggio come Blair poteva essere rivalutato.
“Quel vampiro ha i minuti contati...” bisbigliò con un filo di voce quasi impercettibile e con uno sguardo furente.
“Adesso devi pensare solo a rimetterti in forze...nient'altro.”


*** ***


In casa Wilmore, Damon aveva trovato una lavagnetta con un gessetto.
L'aveva divisa in due con una linea verticale e aveva scritto 'pro' a sinistra e 'contro' a destra; poi aveva riempito la colonna pro con una sola parola: sesso.
Con un volto serafico la mostrò a Summer.
La cacciatrice rise con una nota di avvilimento.
“Che diavolo sarebbe?” chiese quasi dolcemente.
“Pro e contro della nostra convivenza”
“Quindi l'hai capito che non intendo restare da te...?!” Summer ci aveva pensato; non poteva stare lì, si sarebbe cercata una casa e poi sarebbe scappata via come il vento!
“Ed io ho messo a punto questo supporto visivo a posta per farti valutare meglio la cosa”
“Bene...allora, contro: il nervosismo che mi provochi mi farà venire le rughe prima del tempo!”
Il vampiro scrisse 'rughe' nella colonna dei 'contro'.
“Pro: sesso” rispose lui indicando la parola sulla lavagna.
“Contro: mi sembrerà di non avere neanche un attimo di privacy”
Il vampiro scrisse 'mancanza di privacy' nella rispettiva colonna.
“Pro: sesso” continuò lui.
“Non ha senso riempire la colonna dei pro con la parola sesso, possiamo farlo anche senza abitare sotto lo stesso tetto!”
Il vampiro girò la lavagna, e prima di ogni 'sesso' mise il simbolo matematico del 'più'.
La mostrò nuovamente a Summer, che invano cercò di trattenere la risata.
“Lascia perdere Damon...stasera prenderò il mio portatile e mi metterò a cercare un'abitazione...e tu non potrai impedirmelo!”
“Andiamo...non credi di esagerare? In fondo è quasi mezzo giorno ed io sono ancora vivo...significa che non è poi così terribile” disse posando la lavagna dove l'aveva trovata.
“Fammi capire bene Damon, da cosa ti distraggo esattamente?” Summer aveva capito benissimo; era innamorato della ragazza di suo fratello; era questo il pensiero che doveva evitare, ma era curiosa di sentire la sua risposta. Poi, però, vide il volto del vampiro diventare cupo e se ne pentì.
“Beh tante cose...il buco nell'ozono per esempio...” come sempre si nascose dietro un muro d'ironia.
Summer sorrise.
“Ah beh... se è per questo allora, sono felice di esserti d'aiuto” disse con dolcezza e giocosità, capendo l'antifona.
“Pro: non mi dispiace averti intorno...” ammise il vampiro senza guardarla e facendo finta di rovistare distrattamente tra le cose dei Wilmore.
Summer finse di non badare a quell'affermazione, ma dopo poco si rese conto di stare ancora sorridendo.
“Qui non c'è niente...” asserì poco dopo per interrompere quello strano silenzio.



*** ***


Abbiamo visitato quindici case, penso che per oggi possa bastare” disse Summer uscendo insieme a Damon dalla dimora dei Tanner.
“Ok...” rispose il vampiro.
Tra i due si creò un attimo di disagio: finalmente era arrivato il momento di separarsi.
“Beh...Penso che andrò al Grill a bere qualcosa” disse Summer.
“Vado al Grill a farmi un giro di Scotch” asserì Damon.
I due avevano parlato contemporaneamente.
Si creò l'ennesimo momento di disagio.
Si sorrisero con titubanza e si avviarono verso la moto.


*** ***


Tu bancone - io tavolo” disse Summer appena di due misero piede al Grill.
“Perfetto” rispose Damon, e si allontanarono all'istante.
Entrambi capivano che non potevano stare tutto quel tempo insieme; era una situazione assurda.
Il vampiro vide Alaric seduto al bancone e si accomodò accanto a lui.
“Hai una bella cera Rick! Nessuno penserebbe che di recente sei morto...”
“Va al diavolo Damon!” l'ammonì subito senza voltasi.
“Niente rancori! Ok?! Ero piuttosto incazzato quel giorno...succede, quando le persone mi dicono quello che dovrei ...o peggio...quello che sarebbe giusto fare!” asserì con un tono duro.
“Mi hai ucciso Damon!” scandì con rabbia.
“Andiamo...ti ho fatto di peggio! Ricordi?! Ho trasformato tua moglie in un vampiro, e ci ho fatto anche sesso prima di ucciderla, se hai superato questo, penso che un breve sonnellino sia sorvolabile! Non trovi?!”
Alaric lo guardò con uno sguardo furioso.
“Sei solo uno stronzo...” mormorò alzandosi. In quel momento la vicinanza di Damon era intollerabile.
Damon fece una smorfia indecifrabile e poi fece segno al barista di versargli dello scotch.
Si guardò intorno; Alaric se n'era già andato, e fu colpito dall'immagine di Summer vicino a Matt, che sorrideva un po' troppo.
Usò il suo superudito per ascoltare.

“Me la porti una birra occhioni blu...” gli disse dolcemente.
Il ragazzo sorrise e diventò leggermente rosso.
“Puoi chiamarmi Matt” rispose timidamente.
“Summer”
I due si strinsero la mano.
“Arrivo subito con la tua birra...Summer” asserì, ancora un po' intimorito.
Appena Matt si allontanò dalla ragazza, Damon la raggiunse, accomodandosi di fronte a lei.
Summer lo guardò contrariata.
“Il bancone è dall'altra parte” affermò infastidita.
“Ho pensato ad un povero gattino bloccato su un albero...e ho sentito il bisogno di distrarmi...!” mormorò angelico.
“Oh ma che animo sensibile...” affermò lei con giustificato scetticismo.
Il ragazzo arrivò con la birra di Summer.
“Grazie mille...Matt” sussurrò con libidine.
Il ragazzo arrossì ancora e si congedò.
Damon osservò la scena inconsciamente infastidito.
Summer sollevò la birra per proporre un brindisi.
“Alla tua sensibilità...” proferì con palese ironia.
Il vampiro sorrise.
“Alle distrazioni...” disse avvicinando il bicchiere alla bottiglia.
In quell'istante il telefono del vampiro vibrò. Era un messaggio di Elena  - Devo parlarti, puoi passare da me?-
Damon lo lesse subito.
“Sai Summer, le tue tacite preghiere sono state esaudite..” disse porgendole un mazzo di chiavi.
Lei le afferrò; era ovvio che fossero quelle di casa.
Lo guardò incuriosita in attesa di maggiori dettagli.
“Per qualche ora hai casa tutta per te...Potrai cucinare e bere tutto il vino che vuoi senza avermi tra i piedi! Approfittane!”
“Wow...non posso credere che tu mi stia finalmente lasciando un po' in pace...”
“E invece è proprio così. Ma sappi che dopo avrò bisogno di una doppia dose di distrazione...”asserì, con un chiaro riferimento sessuale che la cacciatrice colse al volo.
“Vai al diavolo, Damon” rispose con un tono da cantilena, come se glielo avesse detto per la milionesima volta di fila.
Il vampiro sorrise e si avviò verso l'uscita.


*** ***


Allora...di cosa volevi parlarmi?” le chiese comparendo accanto alla finestra.
La ragazza, che intanto si stava spazzolando i capelli, sussultò leggermente.
“La zia di Tyler si è ripresa...” rivelò con voce preoccupata.
Alaric, alle prese con i fornelli, sentì delle voci, e incuriosito si avviò verso le scale.
“...Quindi dovrò andare a terminare l'opera. Beh grazie per avermi avvisato!” disse ironicamente, generando una smorfia contrariata sul volto della ragazza.
Alaric riconobbe chiaramente la voce di Damon, e si avviò verso la stanza di Jeremy per ascoltare meglio quella conversazione.
“Lo sai che non è quello che voglio...” disse lei.
“Ed è appunto per questo che volevo che lo sapessi da me...ti prego Damon, non c'è bisogno di ucciderla, dirò a Tyler di convincerla a lasciare la città non appena si sarà ripresa”
“Quella donna è un licantropo Elena... credi davvero che non vorrà vendicarsi? E ti ricordo che tra qualche giorno ci sarà la luna piena...” disse avvicinandosi.
“La convinceremo in tempo... fidati di me” insistette con apprensione.
“E come?! Dicendole... 'non era nei piani che lei sopravvivesse Miss Lockwood, ma visto che è capitato, per favore, dimentichi l'accaduto e se ne vada..' Dubito che un approccio del genere possa funzionare”
“E cosa vorresti fare?! Ucciderla solo perché è sopravvissuta?!”
“Esattamente” disse con naturalezza.
Intanto, Alaric, nascosto nel bagno comunicante, sentiva ogni cosa.
La ragazza gli afferrò la mano, e il vampiro trasalì leggermente.
“Damon... andiamo, ti chiedo solo un po' di tempo per parlarle... “ sussurrò dolcemente, cercando di convincerlo a desistere.
“Non ti assicuro niente Elena...” disse un attimo prima di sparire.


*** ***


Come le aveva promesso, Damon lasciò a Summer il tempo per godersi un po' di privacy.
Quando entrò, tutte le luci erano spente ad eccezione di quella della cucina.
Si avviò e sentì della musica; ma lei non c'era.
Seguì la musica e capì che la ragazza doveva trovarsi in veranda.
Quando aprì la porta che dava all'esterno, trovò il tavolino apparecchiato e illuminato da delle candele; due bottiglie di vino, di cui una rigorosamente vuota, e Summer che ballava sul muretto, con un vestitino rosso ed un calice di vino in una mano.
La cacciatrice non si era accorta della presenza del vampiro e continuava a ballare sulle note di Smooth di Santana e Rob Thomas .
Damon incrociò le braccia e si appoggiò allo stipite della porta guardandola incuriosito e divertito; e solo dopo un po' la cacciatrice notò la sua presenza.
Lo vide e continuò a ballare senza farsi problemi; poi appoggiò il bicchiere sul muretto, e con l'indice fece cenno al vampiro di avvicinarsi.
Con aria divertita, Damon salì sul muretto, insinuò la sua gamba tra quelle della ragazza a mo' di Lambada ♫ Gimme your heart, make it real or else forget about it ♫ poi afferrò la sua mano, poggiandole l'altra sul fianco, e le fece inarcare la schiena a tempo di musica.
La ragazza si girò appoggiando la schiena al suo petto, poi piegò il gomito per accarezzargli i capelli e si portò la mano del vampiro sul ventre.
“Ceni a lume di candela... ti scoli due bottiglie di vino... ti metti a ballare...vedo con piacere che sai divertiti anche da sola!” le sussurrò all'orecchio.
La ragazza continuò a muovere il bacino ritmicamente, strusciandolo con sensualità contro il suo corpo e facendolo impazzire.
“Andiamo a ballare sul tetto...” suggerì col tono di chi è chiaramente brillo.
Il vampiro sorrise: due bottiglie di vino forse erano troppe anche per una cacciatrice.
“Ubriaca come sei rischieresti di cadere...” bisbigliò premurosamente.
“Non fare il guastafeste!... E poi non sono ubriaca!” con la super velocità, in un attimo si trovò sul colmo del tetto e continuò a ballare.
Damon la raggiunse e la tirò a sé per improvvisare qualche altro passo di danza.
“...E poi se dovessi cadere ci saresti tu a prendermi...” continuò lei.
“Ah.. se fossi in te non lo darei per scontato! Non dimenticare che mi hai torturato...potrei cogliere l'occasione per vendicarmi...” la sua ironia fu così velata da lasciare spazio al dubbio.
“Beh.. c'è solo un modo per scoprirlo...” con l'andatura incerta di chi ha bevuto troppo, la cacciatrice si diresse verso la fine del colmo sotto lo sguardo incuriosito di Damon.
Guardando il vampiro con determinazione, aprì le braccia e si lasciò cadere all'indietro.
Per un nanosecondo Damon restò immobile ed allibito, ma subito la raggiunse per prenderla in braccio.
“Sei impazzita o cosa?!” disse arrabbiato e sollevato.
“Visto?! Sei un tenero Coniglietto Pasquale...” mormorò divertita.
Il vampiro si infastidì.
“Buona notte Summer” disse, prima di togliere le braccia per lasciarla cadere a terra.
“Ahi!” le uscì, quando il suo fondo schiena toccò il suolo.
“E rimetti tutto in ordine!” continuò allontanandosi. Sul volto del vampiro c'era un sorriso; quella ragazza era irritante, nevrotica e violenta...ma era davvero un'ottima distrazione!





Angolino NaNa***
Ciao a tutti^^ come potete vedere sto gettando le basi per un po' d'azione...in fondo mica possiamo aspettare Klaus... xD che noia altrimenti!!!
Come sempre spero che il capitolo sia piaciuto e ringrazio tutti^^
Alla prossima^^




  
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