Mwawwawwa come mi diverto a sviluppare le trame… spero solo che venga bene XD




CAPITOLO DECIMO

Nella foresta, nella notte, tra i due orridi cadaveri in putrefazione, il pugnale brillava, quiescente.
Lo spettro maschio e la femmina umana, avversari nella vita eppure uniti nella morte, quasi formavano una barriera attorno ad esso, gli occhi orribilmente spalancati nel nulla, le labbra divaricate in ultime, disperate, espressioni di sorpresa. Grida di dolore, quasi, congelate per l’eternità nei loro volti.
“Bella faccenda” gracchiò una voce femminile, spaventando un piccolo erbivoro, che si diede rapidamente alla fuga. Contro ogni legge del senso e della logica, la voce proveniva dal pugnale. “Guarda cosa ci è successo!”
Vi fu un prolungato silenzio, interrotto dai richiami notturni di diverse specie animali. Quindi, sempre facendosi beffe di qualsivoglia nozione scientifica, il pugnale emise un’altra voce, solo che maschile.
“Questa stupida arma era tua, maledetta donna!” sbottò. “Che razza di incantesimo vi avevi fatto sopra?”
“Incantesimo?” ringhiò, acida, la prima voce. “Sono una cacciatrice di demoni, io! Non sono nulla di incantesimi!”
“Parla pure al passato: sei morta.” le fece notare piattamente la voce maschile. “Morta stecchita, ah-aah!”
“Sei morto pure tu!”
Affermazione purtroppo innegabile. Calò un piccolo silenzio. Quindi…
“Ma il mio cadavere si decompone meglio.” replicò con fierezza la seconda voce. “Io ti…!” e qui tagliamo, perdendo interesse per la minaccia che la prima voce stava per pronunciare, giacché essa sarebbe stata inutile: di cosa si può minacciare una creatura ormai morta?

“Molto bene, io propongo di entrare dal punto A e di attaccare questo fronte, passando per il settore C…” Talana usò un bastoncino, per indicare sulla rozza mappa che aveva artisticamente tracciato per terra il fantomatico settore C. Korin e Himoro piegarono di lato il capo, nel disperato tentativo di comprendere qualcosa. “Quindi, passando per il punto F…”
Korin, esasperato, alzò una mano, simile ad un diligente scolaretto.
“Talana?” azzardò, il più diplomatico possibile, indicando qualcosa sulla mappa. “Quella specie di buffo pupazzetto lì, cosa sarebbe?”
“Il bosco, no?” si scandalizzò lei.
“Aaah…” finse la comprensione l’umano.
“E questo cavallino?” domandò Himoro.
“Il castello!”
“Oh, sì.” silenzio riflessivo. “Ma perché ha la coda?”

“Certo che qua è proprio una rottura di scatole…” borbottò la voce maschile. “Siamo bloccati, costretti ad assistere alla decomposizione dei nostri corpi…”
“Ringrazia di non poter sentire odori” ribatté prontamente quella femminile. “Darei la vita che non ho, per sapere come siamo finiti qui dentro!”
“Qualunque cosa sia successo, siamo prigionieri di questa dannata lama!” sbottò tristemente lui. “Rimarremo qui per sempre!”
“Non è detto: forse qualcuno verrà a cercarci!” tentò un incoraggiamento lei. “E chi? Non c’è nessuno, qui!”
“Su questo vi sbagliate, signori.” sibilò divertita una voce femminile. Due figure, un uomo ed una donna, si fermarono a pochi passi da quel paesaggio di morte, magneticamente attratti dal pugnale, piccolo faro nella notte.
Lei era bella, formosa, i neri, mossi capelli illuminati dall’argentato riflesso lunare. Lui, più alto ed imponente, aveva significativi occhi azzurri e capelli neri come quelli di lei, solo che dai riflessi bluastri.
“E chi accidenti siete?” sbraitò la voce maschile, traducendo in parole quello che, presumibilmente, è la domanda attuale di molti lettori.
“Ho idea che abbiamo appena trovato una miniera d’oro…” mormorò maleficamente lui, scoprendo canini decisamente poco rassicuranti e facendola sogghignare. “Molto interessante!” muovendosi sinuosamente, lei avanzò verso l’arma. “Un risvolto non previsto.”
“Sentite un po’, giovanotti…” cominciò la voce femminile dell’arma, interrotta da quella maschile.
“Giovanotti? Ma quanti caspita di anni hai?” la prese in giro.
“Parla lo spettro millenario, parla…” fu l’acida risposta.
La ragazza, osservato il pugnale, volse nell’oscurità uno sguardo interrogativo al ragazzo, che annuì. Ella, scoperto un sorriso ovviamente malefico, si allontanò dall’arma e dai cadaveri, seguendolo nel bosco.
“E ora dove vanno?” lamentò la voce maschile. “Ehi, portateci via! Mi annoio!”
“Non vi preoccupate” rispose loro il ragazzo, lasciando cavallerescamente il passo alla sua compagna di lavoro. “Presto arriverà qualcuno.” com’è logico, seguì una di quelle risate malefiche che segnano l’uscita di scena di un cattivo.

“Sei una mezzo demone” stabilì improvvisamente Kisala, fissandola con intensità. Laki, probabilmente senza avvertire il peso di quell’affermazione, annuì, lieta, confermandola.
“Una mezzo demone!” ammise, decisamente troppo felice. “Mamma è umana, e papà…”
Lohu, fino a quel momento immerso nel proprio mondo composto di fatalità, sofferenza ed atrocità, alzò di scatto il capo, socchiudendo gli enormi occhi di gufo, e spiando con una nuova attenzione quella che aveva classificato come un’insopportabile spettro come tanti altri.
“Sangue misto?” mormorò, diffidente, come se l’oggetto del discorso si fosse appena tramutato in un’enorme mucchio di sterco dalla forma umanoide.
“Qualche problema, faccia da cimitero?” s’informò educatamente Laki, alzando il naso con fare fiero. Cosa che fece sorridere Kisala: era come lei, questa qui. Non vergognosa, ma orgogliosa delle proprie origini. Ansiosa di essere sé stessa.
“Non quanti te.” fece spallucce lui. “Anche se invidio la probabile brevità della tua esistenza.”
I demoni si ritenevano più nobili, più forti e più longevi degli umani. Il che, nella maggior parte dei casi, era in effetti vero. Ma, secondo la pregiata opinione del demone gufo, a che serviva qualche millennio in più di esistenza, se l’esistenza era lo schifo dove loro tutti, umani, bestie o spettri che fossero, sguazzavano?
“Nessun problema, uccellaccio: ora esaudirò ogni tua aspirazione suicida!” promise Laki, agitando pericolosamente le mani irte di lunghi artigli.
“Che ne diresti di ucciderli tutti, e liberarmi?” propose allora Mikaa, tentando di cercare un risvolto positivo al fatto che quella demone pazza la ritenesse ancora sua amica.
“Oh, no… è contro le regole del gioco!” ribatté Laki.
“Quali regole?”
“Quelle che le ho spiegato io, sorellina” spiegò Makau, trattenendosi a stento dal ridere di fronte all’espressione più che omicida della rossa. “Hai presente? Le regole del gioco. Giusto?”
“Questo non è un gioco, tu sei una carogna, e io voglio essere liberata!” sbraitò Mikaa, agitandosi del tutto inutilmente, e facendo ridere una volta di più la mezzo demone.







Mi sto divertendo come una pazza XD
Allora, un piccolo e doloroso annuncio: con questo capitolo volevo pubblicare due disegni inviati da Honey e le nuove tessere del fan club… purtroppo non sono riuscite ad upparle da casa, e qui imageshack non funge… ergo per cui CHIEDO EPRDONO! ç___ç
Domani uppo tutto da casa mia! Uffa, volevo farvi vedere i disegni di Honey, che sono davvero bellissimi ç___ç Sarà per domani, scusate ç__ç
Passiamo all’angolo della posta ^^’
Honey: SCUSAMI per i disegni! ç_____ç Maledetto pc dell’ufficio! Domani le uppo da casa, chiedo ancora perdono ç___ç Sì, Kisala è cambiata tantissimo e se devo essere sincera nemmeno io so cosa ciò comporterà alla coppia… ma sono certa che resisteranno! Altro paio di maniche è vedere se Makau resisterà ai piani omicidi del caro Sesshomaru XDD
Hita: Quella sull’arteria e la vena m’ha fatto ridere mezz’ora XDDDDDDDDD Beh, che sono pazza lo si sapeva già XDDDDDDD Alla luce dei piani delle varie combriccole, e alla luce del sorriso di Lohu, direi che le catastrofi in arrivo saranno più di una! XDD
Kappakappa: L’evento è avvenuto, te ne sei accorto? XD Scommetto che sai anche chi accompagna quella data persona…
Eden: Ma che bel nick che hai! ^O^ Sono contenta che sia questa che la precedente storia ti piacciano e ti divertano! Il seguito forse diverte di più perché io stessa, scrivendolo, mi sto divertendo come una pazza xD … miraccomando, stai con noi! ^^
Kristi 87: Quanto il suo complimentar/mi fa arrossir/non può dir il poeta/né il belinone… ehm, fermo anche io le cazzat! XD Scherzi a parte, sono contenta che la storia ti piaccia… accidenti, ti sei letta le altre due in una mattina? Se il tuo neurone è scappato con il mio, non rispondo dei danni XDDD Uh uh uh, la prima che mi parla di probabili coppie! XD Ti dirò, qualche ideuzza ce l’ho… vediamo se verranno confermate XDD
Rubin 87: Amooora perdonami, la tessera del Laki la pubblico domani ç.ç Grazie di seguirmi sempre! ^*^
Crystal Angel: Sì, Lohu prega tutte le sere gli dei che non ha per l’avvento della fine del mondo XDDD Ah, hai il pesce! Himoro sta qua che se lecca i baffi XDDD Himoro: Ok, prima lezione! Guardami, guardami, guardami… *sparisce con il pesce* E questa era… lezione di fuga più furto! Un applauso prego! XDDD
Melychan: Domani anche a te consegnerò la scheda del club, scusami per il ritardo ^^’ Oddei, sono una realtà parallela! Forte xDDD Sono il Matrix di Inuyasha XDDD *maura blaterando discorsi sconnessi su pillole rosse o pillole blu si allontana* Scherzi a parte, sono molto contenta e onorata che la storia ti piaccia ^^
Kiba91: Eheheheh, tu sei la seconda a parlarmene… l’idea è stuzzicante, a dir poco! XD
Ok, anche per oggi abbiamo finito! A domani, sempre qui, sempre con Kisala e gli altri! ^^