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Autore: Funhouse    25/11/2011    2 recensioni
Hello Everybody :)
Non so bene come sia venuta fuori, ma oggi invece di studiare mi sono messa al computer ed ho partorito questa xD
Un amore mai pronunciato, ma così chiaro.
Così dannatamente triste da spezzarti in due.
Un amore quasi proibito.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Farfalle

 

Il suo modo di fare era alquanto stravagante.

Restava per ore a guardarsi i piedi senza dire una parola.

Rimaneva immobile senza batter ciglio.

Tu gli parlavi, ma lui neanche ti vedeva.

Una volta mi disse che viaggiava.

E già, viaggiava.

La sua mente volteggiava nell'aria alla ricerca del posto perfetto.

Dove sentirsi finalmente a casa.

Lui lì non era felice, me lo diceva di continuo.

Odiava quella città, le persone che lo evitavano come la peste e poi quando era seriamente arrabbiato diceva di odiare anche me.

Solo che io me la prendevo, sapevo che era un bravo ragazzo.

Non avevo paura di lui.

Era un eterno bambino che adorava le farfalle.

Io invece quegli esserini colorati li odiavo.

Non li sopportavo e lui aveva la magia di attirarne a centinaia. Allora scappavo urlando e lui rideva.

Anche tanto.

Però non mi arrabbiavo.

Era dolce, infondo.

Quella sera lo andai a trovare all'ospedale, lui odiava quando andavo lì da lui.

Diceva che non era pulito e poi c'erano tanti malati e quindi se mi sarei ammalata, poi, non sarei potuta andare a trovarlo.

Alla fine si, era proprio dolce.

Però io lo andavo a trovare lo stesso, stavo bene con lui.

Mi disse un giorno che gli piaceva il mio profumo.

In giorno seguente gli portai la mia boccetta di profumo, che lui adorò dal primo istante che la vide.

Non gli rimaneva molto da vivere, era malato.

Mi diceva sempre che dovevo andarmene perché non mi potevo affezionare a lui, ma come potevo stargli lontana anche solo per un minuto.

Quella sua faccia da bambino impacciato e pasticcione.

Prendeva sempre in giro le infermiere.

Le faceva sgridare, si divertiva.

Ed io mi divertivo a sgridarlo ed a guardare la sua faccia dispiaciuta.

Era così dannatamente bello.

Solo che lui non lo sapeva, diceva di non piacersi.

Odiava guardarsi allo specchio perché la sua faccia era sempre pallida e questo gli ricordava la morte.

Lui non aveva paura di morire, solo di lasciare il mondo troppo presto.

Certe volte faceva dei ragionamenti così contorti che faticavo io stesso a seguirlo.

Lui allora mi guardava male e mi chiamava ignorante.

Per poi scoppiare a ridere, buttando la testa all'indietro.

Mi piaceva guardarlo.

Sapevo ogni suo piccolo gesto a memoria.

Quando pensava, si mordeva sempre l'unghia del pollice per non perdere il filo del discorso.

Quando rideva, appunto, buttava la testa all'indietro.

Quando camminava tendeva sempre a giocare con le mani.

Poi una volta lo vidi piangere.

Piangeva per paura di non essere pronto.

Mi disse che odiava quel posto e sarebbe voluto morire da un'altra parte.

Ma io non potevo fare niente.

Volevo, ma non potevo.

Si dice che quando vuoi veramente una cosa, la ottieni.

Ma non è sempre così, forse nei film o nei libri. Ma nella realtà, riesci solo ad ottenere il minimo, anche sforzandoti immensamente.

Andai a parlare con la famiglia per farlo spostare, ma loro non volevano, costava troppo.

Egoisti.

Ci persi giorni interi per cercare di convincerli.

Ma alla fine lui mi disse che non ce ne era bisogno.

Che andava bene così.

Passarono i giorni, eravamo felici.

I giorni, le ore, i minuti, i secondi diminuivano.

La sua vita man mano diminuiva.

E io mi sentivo così piccola difronte a questa assurda realtà.

Poi, arrivò.

Inatteso come la pioggia.

Inatteso come un fulmine a ciel sereno.

Me lo ricordo ancora.

Ad avvertirmi fu l'infermiera anziana Maria che ormai si era affezionata a quel pestifero ragazzino.

Ricordo benissimo di aver sentito il terreno sotto di me scomparire e quello che accadde dopo fu solo un precipitare di emozioni.

Dissero che aveva già avuto una ricaduta tempo fa, ma lui non aveva voluto dire niente a nessuno.

Voleva passare questi ultimi giorni nella gioia.

Mi sentivo così stupida, non mi ero accorta di niente.

Non ero neanche riuscita a dirgli addio.

Quando mi vide arrivare, Maria, mi consegnò una lettera.

Disse che era sua, per me.

Le mie mani tramanti la aprirono.

 

Cara Orchidea,

mi dispiace scriverti in queste circostanze, so per certo che sarai arrabbiata a morte con me per non averti avvertito. Scusami. Ma volevo solo ricordi felici con te.

Mi hai fatto vivere per un'ultima volta.

Devo dire che sono stato felice, decisamente felice.

Mi ha distrutto il sapere che entro pochi giorni le nostre giornate sarebbero stare solo ricordi.

Parlare con te era estremamente piacevole, la tua voce era piacevole.

Sai, mi sono fatto mettere la tua bottiglietta di profumo nella mia nuova casa.

Sarò più vicino a te così.

Di mio ti lascerò solo questa lettera, ed il mio ricordo.

Non so quanto valga per te, ma il tuo ricordo sarà nascosto gelosamente nel mio cuore.

Ieri sera sono andato nel nostro rifugio.

Quanti ricordi, ho visto tanto farfalle.

Le ultime.

Erano come coscienti del fatto che io non sarei più tornato.

Mi hanno salutato.

Ho pianto, non ce l'ho fatta.

Ho pianto anche per te.

Mi mancherai, mi mancheranno anche loro.

Volevo vederti ancora, ma non ho potuto.

Sono volato via con le mie amiche farfalle pensando a te.

Volevo annusarti un'ultima volta, ma cause di forza maggiore mi hanno portato via.

Ho lottato, ma alla fine sapevo che non sarebbe servito a niente.

Voglio solo dirti di continuare a vivere, ma non di dimenticarmi.

Questo mai, voglio che tu mi pensi.

Pensi a me, alle farfalle, valle a trovare qualche volta.

Salutale da parte mia, digli che mi mancano.

Mi manchi anche tu.

Ora però devo prendere il volo e andare verso il mio nuovo destino.

Secondo te cosa mi accadrà?

Bella domanda.

Se ne posto dove andrò si potranno scrivere lettere te lo dirò.

Ricordati che ti voglio bene.

Anzi credo di essermi innamorato ti te.

La vita è crudele lo so.

Ma tu non farti scoraggiare.

Sei forte, ti ho sempre stimata.

 

Alla mia bellissima Orchidea.

Tu sei stata la mia più bella farfalla.

 

 

Tuo James.

 

Amare qualcuno così assiduamente e poi scoprire di perderlo in un istante, ti brucia l'anima.

Io però non ti ho dimenticato.

Ora sono sposata, sono stata madre ed ora sono nonna.

Sono felice.

E sono felice di dirti che tu sei stato l'unico vero amore della mia vita.

Ti ho amato e ti amerò per sempre.

Il mio cuore, ormai vecchio ti viene a cercare costantemente. Ormai non mi regge più e questo non mi rende triste.

Anzi felice di ricongiungermi finalmente a te.

Tua amata Orchidea.

 

 

°§°

Ciao a tutti, come state?

Io bene, non so bene cosa sia venuto fuori con questa one shot.

Solo che mi faceva piacere condividerla :)

Ditemi che ne pensate, se vi piace, se vi disgusta :)

Quello che vi pare!

Un bacione ELS180

 

 

  
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