ATTENZIONE:
linguaggio scurrile
CAPITOLO
UNDICI
Ariel
stava scendendo tranquillamente le scale dalla
sua Sala Comune; si sentiva allegra quel giorno, finalmente era tornata
a
sorridere.
Ad
un tratto però si era trovata davanti Cho Chang
e, normalmente, la bionda l’avrebbe sorpassata andando
avanti, ma fu il suo
sguardo corrucciato e serio a trattenerla sullo scalino dove si trovava.
“Ti
serve qualcosa?” le chiese allora Ariel con
sguardo curioso.
“Devo
chiarire una cosa con te”.
“Parla
allora”. La spronò la Grifondoro.
“Mi
hai rubato il ragazzo”.
“Io
cosa?”
Ariel
adesso era proprio incredula; non poteva
credere che quella tipa venisse a dirle una cosa del genere.
“Hai
capito bene! Sei solo una schifosa troia!” le
urlò la Corvonero e qualcuno che era di passaggio si
fermò pure a osservare la
scena stupito udendo quelle parole.
Ariel
però, che odiava quando qualcuno la offendeva,
specialmente con delle parole così pesanti, veloce come il
vento, estrasse la
sua bacchetta dalla tasca e le lanciò un incantesimo che la
fece rimbalzare
contro il muro che era dietro di lei.
Cho
però si riprese subito, così anche lei
tirò
fuori la bacchetta. Ma Ariel, che era più preparata e con
dei riflessi
migliori, la disarmò in un batter d’occhio. Le si
avvicinò con uno sguardo
omicida e perfido, sembrava il diavolo fatto persona.
Ma
questo non sembrava spaventare l’altezzosa
Corvonero che, anche senza bacchetta, sapeva come farsi onore e la
prese per i
capelli facendola cadere per terra. Allora, anche la fiera Grifondoro
cominciò
ad attaccare ed entrambe si dettero calci e pugni attirando sempre
più
spettatori, chi spaventato, chi curioso, chi divertito e chi che faceva
scommesse su quale sarebbe uscita vincitrice.
“Harry
è mio!”
“No
è mio! Non è colpa mia se tu non sai tenerti
strette le persone!”
Proprio
in quel momento arrivò il motivo del loro
litigio che, vedendo quella scena e udendo quello che avevano detto,
rimase un
attimo interdetto. Tutti gli occhi adesso si spostarono su di lui.
Alla
fine però si avvicinò alle due ragazze per
staccarle, dato che non voleva si facessero troppo male.
Riuscì ad afferrare la
sua ragazza e a staccarla dalla Corvonero, mentre un altro ragazzo
tratteneva
la mora.
“Ariel
ma che ti è saltato in mente?” chiese allora
alla bionda guardandola un po’ severo.
“E’
stata lei la prima ad attaccarmi!” urlò lei
indicando Cho con sguardo rabbioso.
“Tu
sei stata la prima a tirar fuori la bacchetta”.
Fece l’altra di rimando.
“Ma
tu mi hai chiamata troia!”
“Perché
lo sei!”
“Chiudi
quella fogna che hai per bocca, cogliona!”
“Cogliona
a me?!”
“Ok,
ora basta!” cercò di calmarle Harry che stava
ancora cercando di trattenere Ariel dato che voleva di nuovo buttarsi
sulla
Corvonero.
“Lei
non ha alcun diritto di offendermi né di venire
a dirmi che le ho rubato il ragazzo”. Gli spiegò
la bionda senza però abbassare
la voce; era meglio se se ne andavano via tutti prima che qualche prof.
passasse di lì.
“Va
bene, adesso è meglio che ognuno torni alle
proprie faccende”. Concluse Harry alla fine, leggermente
stanco di tutto quel
gridare.
“Ma…”.
Cercò di protestare Ariel, così il ragazzo se
la mise in spalla come un sacco di patate e la portò fin nel
suo dormitorio
dove per fortuna non c’era nessuno.
La
mise seduta sul letto mentre lui le si
inginocchiò davanti e cominciò a controllarle i
graffi che aveva sulle braccia.
La
ragazza aveva tutti i capelli spettinati e un
viso corrucciato; sembrava essersi calmata adesso, doveva aver sbollito
la
rabbia, almeno in parte o forse era Harry che era riuscito a calmarla
un po’.
“Non
è niente”.
Borbottò lei allora
quando la
mano del ragazzo si fu spostata su un livido che aveva sotto
all’occhio, ma si
vedeva che un po’ le faceva male dato che si era leggermente
spostata come se
avesse preso una scossa.
Lui
allora, senza dirle niente, prese del ghiaccio
dal bagno e glielo mise sul livido per evitare che si gonfiasse.
“Dovevi
per forza picchiarti con Cho?”
“Lei
mi ha detto che le ho rubato il ragazzo e mi ha
chiamata troia”.
“Meno
male che non è passata la Umbridge”.
La
ragazza scrollò semplicemente le spalle.
Harry
allora le sorrise, un sorriso al contempo sia
dolce che malandrino.
“Sei
la mia piccola malandrina tu”. le sussurrò
all’orecchio prima di baciarla con passione facendola
sdraiare sul letto.
Approfondirono
sempre di più quel bacio, le loro
lingue erano impegnate in una danza piuttosto contorta ma passionale e
sembrava
che non si volessero più lasciare.
Alla
fine Ariel, approfittando del fatto che il
ragazzo era sopra di lei, prese a slacciargli la camicia con mano
esperta, come
se lo avesse già fatto prima, però lui le
afferrò la mano per bloccarla.
“Ti
prego, Harry, facciamolo”. Lo supplicò lei
guardandolo con i suoi profondi occhi grigi.
“E’
la tua prima volta?” le chiese lui con voce
leggermente roca.
Lei
scosse la testa così il ragazzo si sentì
più
libero di andare avanti.
E
ricominciarono a baciarsi di nuovo e, man mano che
si toglievano i vestiti, andavano sempre più giù.
Mezz’ora
più tardi, erano entrambi sdraiati nel
letto, completamente nudi con solo il lenzuolo a coprirli.
Lui
aveva un braccio dietro le spalle di Ariel e lei
una mano appoggiata sul petto leggermente muscoloso di Harry.
Non
dicevano niente, se ne stavano in silenzio, con
un po’ di fiatone come se avessero appena corso.
Però si sentivano soddisfatti,
entrambi.
Ad
un certo punto la porta della stanza si aprì
facendo sbucare la testa
rossa di Ron
che rimase lì sulla soglia leggermente sbigottito.
“Che
state facendo?” chiese alla fine.
Ariel
gli tirò un cuscino senza però riuscire a
beccarlo datp lui si era spostato.
“Esci,
testa di rapa!” gli gridò allora la ragazza;
era divertita però non arrabbiata. Il ragazzo comunque se ne
andò, conoscendo
abbastanza Ariel da sapere che non doveva provocarla.
“Dovremmo
metterci un cartello la prossima volta”.
Disse lei rivolta ad Harry una volta che la porta fu di nuovo richiusa.
“Sì,
scrivendoci magari Attenzione! Attività
sessuali in corso”. Rispose lui sarcastico.
Lei,
ridendo divertita, gli montò sopra dandogli un
altro bacio, questa volta però più leggero e
casto.
“Ti
amo”. Gli sussurrò a pochi centimetri dalla
bocca.
“Anch’io”.
SPAZIO
AUTRICE
Uuuuh
abbiamo assistito anche ai calori bollenti di Harry
e Ariel. Ahah, spero di non aver sconvolto nessuno :p
Siete
contenti comunque che abbia aggiornato oggi? Eh, ho
deciso di essere buona e di farvi un bel regalo in questo sabato un
po’ grigio
(almeno da me). Ahaha no, la verità è che questo
sabato, strano ma vero, non
sono uscita così, io e Jimmy, ovvero il mio fantastico Pc
(sì, ho dato un nome
al mio computer, che c’è di strano?
>.<), abbiamo deciso di aggiornare
tutte le nostre fic in corso.
Mi
scuso con tutte le fan di Cho per la pessima figura
che le ho fatto fare. Sinceramente non so perché mi venga
sempre da trattarla
così male, in realtà la Row la descrive come una
ragazza dolce e sensibile, ma
a me viene sempre da farla come una sfigata racchia rompipluffe. Boh.
Vabbè,
spero comunque che questo capitolo via sia
piaciuto sebbene non succeda niente di particolare, ma come vedete
questi
capitolo mi servono un po’ per presentare Ariel.
Presto,
ovvero fra quattro o cinque capitoli, ci sarà
finalmente la grande scoperta, verrà fuori il segreto di
Ariel e scopriremo di
chi è figlia.
Visto
però che state morendo dalla voglia di saperlo o
quantomeno di riuscire ad avere qualche informazione in più
per farvi un’idea
sulla sua misteriosa famiglia, vi lascio un indizio. Provate a pensare
ai suoi
fratelli… James e Miguel non sono i loro nomi completi e, se
avete letto la fic
di Ino… *sbatte la testa sul muro per non dire
più niente*. Basta, basta, ho
già detto troppo.
Adesso
vi lascio, godetevi questo fine settimana.
Un
beso,
Millyray.
FEDE15498:
eh, chi lo sa come la prenderà Harry quando
scoprirà che Ariel gli ha mentito. Se continuerai a leggere
lo scoprirai :P
comunque lo scherzo che ha fatto Harry ad Ariel lo trovo piuttosto
divertente
però posso capire che chi si trova vittima non la pensi
altrettanto. E certo
che ti puoi unire al club “sbarrazziamoci della donna
rospo”, siamo un gruppo
sempre in crescita e adesso stiamo provvedendo a creare le spille. Se
leggerò
un’altra tua recensione ti darò il foglio con
delle semplici regole :P un beso,
M.
INO
CHAN: *guarda con aria perplessa i pezzettini di
frigorifero sputati da Ino* stai tentando di farmi sentire in colpa,
per caso? Beh,
adesso ti ripago con la stessa arma… Juliet ha ragione, non
aggiorni mai!! *le
fa una pernacchia* ahah, no dai, a parte gli scherzi, posso benissimo
capire se
non hai tempo per aggiornare più spesso le tue storie,
d’altronde nemmeno io
riesco ad aggiornare più di una volta la settimana. Comunque
ho letto l’ultimo
capitolo di I lost my home che hai pubblicato, anche se non ho
recensito, ma
tanto sai già quale sarebbe il mio commento: che la tua
storia è fantastica,
che amo i personaggi, che non vedo l’ora di sapere che cosa
succederà ecc… ma
tornando alla mia storia, effettivamente hai ragione su Harry e Ariel,
però per
adesso non voglio svelare niente, devi solo continuare a seguire e lo
scoprirai…
:P si capisce perfettamente che tu ami le storie corali,
però devi sapere che
in genere io mi concentro su un personaggio in particolare,
specialmente all’inizio.
Ma non ti preoccupare, andando avanti ci saranno molti altri personaggi
e
quindi l’occhio della fanfiction, come lo chiami tu, si
amplierà. Spero di
risentirti, un bacio. Milly.
JULIET
ANDREA BLACK: *Bob brandisce una mazza in modo
molto ma molto ma molto ma molto minaccioso* adesso non si
farà più trattare
come l’altra volta, mi spiace cara. :D comunque non credevo
che la mia storia
ti avesse influenzata così da fartici pensare addirittura a
scuola. Certo,
anche a me a volte capita, due volte durante la lezione di filosofia,
mi è
venuto un colpo di ispirazione che sono quasi saltata sulla sedia.
Però non
vorrei essere responsabile dell’abbassamento della tua media
perché, anziché prendere
appunti, ti metti a pensare ad Ariel e ai suoi possibili parenti :p
comunque mi
fa piacere che anche tu odi le Lily/Severus perché
ultimamente trovo sempre più
fan di questa coppia e mi viene ogni volta la pelle d’oca e
una terribile
orticaria solo a pensare a loro due insieme *inizia a grattarsi
dappertutto e
poi le vengono anche le convulsioni*. E grazie per aver detto che sono
fantastica ehehe. Siamo tutti fantastici e coccolosi come Harry. Eh
sì, carini
e coccolosiJ
ok,
penso di avere detto tutto, non sono una che si dimentica le cose come
te o che
spegne il computer cancellando tutto. ehehe. Spero di risentirti, un
bacio, M.
P.S.
ma sai che mi diverto sempre un mondo a leggere le
recensioni tue e di Ino? Ahaha
PUFFOLA_LILY:
bene, mi fa piacere che li trovi bene
insieme Ariel e Harry e spero ti sia piaciuto anche questo capitolo. Un
bacio e
alla prossima. M.
STEFANMN:
beneeeeee, Milly essere molto contenta che a
stefan piaccia storia. Ok, torniamo seri. Beh, che dire…
continua a seguirmi e
a leggere delle avventure dei nostri giovani eroi. *si unisce al
trenino dei
lettori per ballare la conga*.