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Autore: millyray    26/11/2011    6 recensioni
Ariel Martinez arriva ad Hogwarts per frequentare il quarto anno. Ma sembra nascondere un segreto, oltre al fatto che deve aiutare Harry Potter a sconfiggere il Signore Oscuro. Chi è in realtà? Da dove viene? Chi è la sua famiglia? (Storia ispirata a Came back to the hell di Ino Chan).
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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ATTENZIONE: linguaggio scurrile

CAPITOLO UNDICI

Ariel stava scendendo tranquillamente le scale dalla sua Sala Comune; si sentiva allegra quel giorno, finalmente era tornata a sorridere.

Ad un tratto però si era trovata davanti Cho Chang e, normalmente, la bionda l’avrebbe sorpassata andando avanti, ma fu il suo sguardo corrucciato e serio a trattenerla sullo scalino dove si trovava.

“Ti serve qualcosa?” le chiese allora Ariel con sguardo curioso.

“Devo chiarire una cosa con te”.

“Parla allora”. La spronò la Grifondoro.

“Mi hai rubato il ragazzo”.

“Io cosa?”

Ariel adesso era proprio incredula; non poteva credere che quella tipa venisse a dirle una cosa del genere.

“Hai capito bene! Sei solo una schifosa troia!” le urlò la Corvonero e qualcuno che era di passaggio si fermò pure a osservare la scena stupito udendo quelle parole.

Ariel però, che odiava quando qualcuno la offendeva, specialmente con delle parole così pesanti, veloce come il vento, estrasse la sua bacchetta dalla tasca e le lanciò un incantesimo che la fece rimbalzare contro il muro che era dietro di lei.

Cho però si riprese subito, così anche lei tirò fuori la bacchetta. Ma Ariel, che era più preparata e con dei riflessi migliori, la disarmò in un batter d’occhio. Le si avvicinò con uno sguardo omicida e perfido, sembrava il diavolo fatto persona.

Ma questo non sembrava spaventare l’altezzosa Corvonero che, anche senza bacchetta, sapeva come farsi onore e la prese per i capelli facendola cadere per terra. Allora, anche la fiera Grifondoro cominciò ad attaccare ed entrambe si dettero calci e pugni attirando sempre più spettatori, chi spaventato, chi curioso, chi divertito e chi che faceva scommesse su quale sarebbe uscita vincitrice.

“Harry è mio!”

“No è mio! Non è colpa mia se tu non sai tenerti strette le persone!”

Proprio in quel momento arrivò il motivo del loro litigio che, vedendo quella scena e udendo quello che avevano detto, rimase un attimo interdetto. Tutti gli occhi adesso si spostarono su di lui.

Alla fine però si avvicinò alle due ragazze per staccarle, dato che non voleva si facessero troppo male. Riuscì ad afferrare la sua ragazza e a staccarla dalla Corvonero, mentre un altro ragazzo tratteneva la mora.

“Ariel ma che ti è saltato in mente?” chiese allora alla bionda guardandola un po’ severo.

“E’ stata lei la prima ad attaccarmi!” urlò lei indicando Cho con sguardo rabbioso.

“Tu sei stata la prima a tirar fuori la bacchetta”. Fece l’altra di rimando.

“Ma tu mi hai chiamata troia!”

“Perché lo sei!”

“Chiudi quella fogna che hai per bocca, cogliona!”

“Cogliona a me?!”

“Ok, ora basta!” cercò di calmarle Harry che stava ancora cercando di trattenere Ariel dato che voleva di nuovo buttarsi sulla Corvonero.

“Lei non ha alcun diritto di offendermi né di venire a dirmi che le ho rubato il ragazzo”. Gli spiegò la bionda senza però abbassare la voce; era meglio se se ne andavano via tutti prima che qualche prof. passasse di lì.

“Va bene, adesso è meglio che ognuno torni alle proprie faccende”. Concluse Harry alla fine, leggermente stanco di tutto quel gridare.

“Ma…”. Cercò di protestare Ariel, così il ragazzo se la mise in spalla come un sacco di patate e la portò fin nel suo dormitorio dove per fortuna non c’era nessuno.

La mise seduta sul letto mentre lui le si inginocchiò davanti e cominciò a controllarle i graffi che aveva sulle braccia.

La ragazza aveva tutti i capelli spettinati e un viso corrucciato; sembrava essersi calmata adesso, doveva aver sbollito la rabbia, almeno in parte o forse era Harry che era riuscito a calmarla un po’.

“Non è niente”.  Borbottò lei allora  quando la mano del ragazzo si fu spostata su un livido che aveva sotto all’occhio, ma si vedeva che un po’ le faceva male dato che si era leggermente spostata come se avesse preso una scossa.

Lui allora, senza dirle niente, prese del ghiaccio dal bagno e glielo mise sul livido per evitare che si gonfiasse.

“Dovevi per forza picchiarti con Cho?”

“Lei mi ha detto che le ho rubato il ragazzo e mi ha chiamata troia”.

“Meno male che non è passata la Umbridge”.

La ragazza scrollò semplicemente le spalle.

Harry allora le sorrise, un sorriso al contempo sia dolce che malandrino.

“Sei la mia piccola malandrina tu”. le sussurrò all’orecchio prima di baciarla con passione facendola sdraiare sul letto.

Approfondirono sempre di più quel bacio, le loro lingue erano impegnate in una danza piuttosto contorta ma passionale e sembrava che non si volessero più lasciare.

Alla fine Ariel, approfittando del fatto che il ragazzo era sopra di lei, prese a slacciargli la camicia con mano esperta, come se lo avesse già fatto prima, però lui le afferrò la mano per bloccarla.

“Ti prego, Harry, facciamolo”. Lo supplicò lei guardandolo con i suoi profondi occhi grigi.

“E’ la tua prima volta?” le chiese lui con voce leggermente roca.

Lei scosse la testa così il ragazzo si sentì più libero di andare avanti.

E ricominciarono a baciarsi di nuovo e, man mano che si toglievano i vestiti, andavano sempre più giù.

 

 

Mezz’ora più tardi, erano entrambi sdraiati nel letto, completamente nudi con solo il lenzuolo a coprirli.

Lui aveva un braccio dietro le spalle di Ariel e lei una mano appoggiata sul petto leggermente muscoloso di Harry.

Non dicevano niente, se ne stavano in silenzio, con un po’ di fiatone come se avessero appena corso. Però si sentivano soddisfatti, entrambi.

Ad un certo punto la porta della stanza si aprì facendo sbucare la  testa rossa di Ron che rimase lì sulla soglia leggermente sbigottito.

“Che state facendo?” chiese alla fine.

Ariel gli tirò un cuscino senza però riuscire a beccarlo datp lui si era spostato.

“Esci, testa di rapa!” gli gridò allora la ragazza; era divertita però non arrabbiata. Il ragazzo comunque se ne andò, conoscendo abbastanza Ariel da sapere che non doveva provocarla.

“Dovremmo metterci un cartello la prossima volta”. Disse lei rivolta ad Harry una volta che la porta fu di nuovo richiusa.

“Sì, scrivendoci magari Attenzione! Attività sessuali in corso”. Rispose lui sarcastico.

Lei, ridendo divertita, gli montò sopra dandogli un altro bacio, questa volta però più leggero e casto.

“Ti amo”. Gli sussurrò a pochi centimetri dalla bocca.

“Anch’io”.

SPAZIO AUTRICE

Uuuuh abbiamo assistito anche ai calori bollenti di Harry e Ariel. Ahah, spero di non aver sconvolto nessuno :p

Siete contenti comunque che abbia aggiornato oggi? Eh, ho deciso di essere buona e di farvi un bel regalo in questo sabato un po’ grigio (almeno da me). Ahaha no, la verità è che questo sabato, strano ma vero, non sono uscita così, io e Jimmy, ovvero il mio fantastico Pc (sì, ho dato un nome al mio computer, che c’è di strano? >.<), abbiamo deciso di aggiornare tutte le nostre fic in corso.

Mi scuso con tutte le fan di Cho per la pessima figura che le ho fatto fare. Sinceramente non so perché mi venga sempre da trattarla così male, in realtà la Row la descrive come una ragazza dolce e sensibile, ma a me viene sempre da farla come una sfigata racchia rompipluffe. Boh.

Vabbè, spero comunque che questo capitolo via sia piaciuto sebbene non succeda niente di particolare, ma come vedete questi capitolo mi servono un po’ per presentare Ariel.

Presto, ovvero fra quattro o cinque capitoli, ci sarà finalmente la grande scoperta, verrà fuori il segreto di Ariel e scopriremo di chi è figlia.

Visto però che state morendo dalla voglia di saperlo o quantomeno di riuscire ad avere qualche informazione in più per farvi un’idea sulla sua misteriosa famiglia, vi lascio un indizio. Provate a pensare ai suoi fratelli… James e Miguel non sono i loro nomi completi e, se avete letto la fic di Ino… *sbatte la testa sul muro per non dire più niente*. Basta, basta, ho già detto troppo.

Adesso vi lascio, godetevi questo fine settimana.

Un beso,

Millyray.

FEDE15498: eh, chi lo sa come la prenderà Harry quando scoprirà che Ariel gli ha mentito. Se continuerai a leggere lo scoprirai :P comunque lo scherzo che ha fatto Harry ad Ariel lo trovo piuttosto divertente però posso capire che chi si trova vittima non la pensi altrettanto. E certo che ti puoi unire al club “sbarrazziamoci della donna rospo”, siamo un gruppo sempre in crescita e adesso stiamo provvedendo a creare le spille. Se leggerò un’altra tua recensione ti darò il foglio con delle semplici regole :P un beso, M.

INO CHAN: *guarda con aria perplessa i pezzettini di frigorifero sputati da Ino* stai tentando di farmi sentire in colpa, per caso? Beh, adesso ti ripago con la stessa arma… Juliet ha ragione, non aggiorni mai!! *le fa una pernacchia* ahah, no dai, a parte gli scherzi, posso benissimo capire se non hai tempo per aggiornare più spesso le tue storie, d’altronde nemmeno io riesco ad aggiornare più di una volta la settimana. Comunque ho letto l’ultimo capitolo di I lost my home che hai pubblicato, anche se non ho recensito, ma tanto sai già quale sarebbe il mio commento: che la tua storia è fantastica, che amo i personaggi, che non vedo l’ora di sapere che cosa succederà ecc… ma tornando alla mia storia, effettivamente hai ragione su Harry e Ariel, però per adesso non voglio svelare niente, devi solo continuare a seguire e lo scoprirai… :P si capisce perfettamente che tu ami le storie corali, però devi sapere che in genere io mi concentro su un personaggio in particolare, specialmente all’inizio. Ma non ti preoccupare, andando avanti ci saranno molti altri personaggi e quindi l’occhio della fanfiction, come lo chiami tu, si amplierà. Spero di risentirti, un bacio. Milly.

JULIET ANDREA BLACK: *Bob brandisce una mazza in modo molto ma molto ma molto ma molto minaccioso* adesso non si farà più trattare come l’altra volta, mi spiace cara. :D comunque non credevo che la mia storia ti avesse influenzata così da fartici pensare addirittura a scuola. Certo, anche a me a volte capita, due volte durante la lezione di filosofia, mi è venuto un colpo di ispirazione che sono quasi saltata sulla sedia. Però non vorrei essere responsabile dell’abbassamento della tua media perché, anziché prendere appunti, ti metti a pensare ad Ariel e ai suoi possibili parenti :p comunque mi fa piacere che anche tu odi le Lily/Severus perché ultimamente trovo sempre più fan di questa coppia e mi viene ogni volta la pelle d’oca e una terribile orticaria solo a pensare a loro due insieme *inizia a grattarsi dappertutto e poi le vengono anche le convulsioni*. E grazie per aver detto che sono fantastica ehehe. Siamo tutti fantastici e coccolosi come Harry. Eh sì, carini e coccolosiJ ok, penso di avere detto tutto, non sono una che si dimentica le cose come te o che spegne il computer cancellando tutto. ehehe. Spero di risentirti, un bacio, M.

P.S. ma sai che mi diverto sempre un mondo a leggere le recensioni tue e di Ino? Ahaha

PUFFOLA_LILY: bene, mi fa piacere che li trovi bene insieme Ariel e Harry e spero ti sia piaciuto anche questo capitolo. Un bacio e alla prossima. M.

STEFANMN: beneeeeee, Milly essere molto contenta che a stefan piaccia storia. Ok, torniamo seri. Beh, che dire… continua a seguirmi e a leggere delle avventure dei nostri giovani eroi. *si unisce al trenino dei lettori per ballare la conga*.  

  
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