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Autore: NanaBianca    27/11/2011    7 recensioni
Da grande appassionata del telefilm Buffy, voglio provare a mischiare un po' le carte per vedere cosa ne esce fuori. [NO Cross-over] [Spoiler Terza Stagione] [Damon/Nuovo Personaggio]
Klaus è partito portando Stefan con sé. Tra Elena e Damon l'intesa e l'attrazione fisica diventano sempre più potenti. Ma qualcosa sta per succedere a Mystic Falls. Summer Reed, l' attuale cacciatrice, si reca in questa piccola cittadina alla ricerca di un pugnale: l'unica arma in grado di sconfiggere Klaus.
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Klaus, immobile davanti alla finestra, fissava quel ciondolo a forma di cuore con un'espressione di furia passiva. Conosceva la vampira fin troppo bene per potersi illudere, anche per un solo istante, che non ci fosse un incantesimo di protezione dalle localizzazioni sul quel dannato ciondolo.
Erano trascorsi dieci giorni, e i suoi uomini sparsi per il mondo non l' avevano ancora trovata, ma, in fondo, in cinquecento anni, la vampira aveva intelligentemente perfezionato e raffinato la sua 'arte della fuga'; di certo non poteva aspettarsi nulla di diverso.
Pensò che di questo passo non l'avrebbe mai trovata: poteva essere ovunque. L'unico modo per contattarla era far sì che fosse lei stessa a volerlo incontrare. Ma in che modo?
Klaus non aveva nulla per far presa su di lei; Katherine era una vampira che amava solo se stessa. E fu mentre pensava a questa verità che un ricordo riaffiorò con nitidezza nella sua mente.

Inghilterra 1492

“Dov'è il mio adorato agnello sacrificale?” domandò Klaus ad Elijah, che se ne stava seduto su una poltrona a leggere un libro.
“L'ho vista nei giardini... passeggiava con Travor” disse cercando di mostrare un certo distacco.
“Ahhh...quella Katerina! E' proprio una donna che fa strage di cuori...non trovate fratello?” disse con una sottile furbizia, ricordandosi del dono che il fratello le aveva fatto solo qualche giorno prima.
“E' un'umana di notevole bellezza...ma...è pur sempre un'umana...” rispose con ancora più distacco.
Intanto Klaus li osservava dalla finestra e con il suo udito finissimo ascoltò il loro discorso.
“Non capisco proprio cosa amiate di me Travor... a palazzo ci sono dame molto più belle...” sussurrò con i suoi modi civettuoli.
“Nessuna dama è più bella di voi Katherine...” Travor le accarezzò il volto “La vostra pelle...è luminosa come una perla...” poi prese tra le dita una ciocca dei suoi capelli “I vostri capelli...sono seta pregiata...e i vostri occhi...sono il ritratto della dolcezza...”
Katherine sorrise timidamente.
“Voi mi adulate troppo...” rispose con finta timidezza.
“Non mi sembrerà mai abbastanza...” ribadì lui.


Klaus sorrise diabolicamente. A Katherine importava solo di sé stessa, e lui avrebbe fatto leva proprio sull'unica cosa in grado di smuoverla...la sua vanità.
Raggiunse Stefan nel salotto e gli sorrise.
“Si ritorna a Chicago amico mio!” gli disse con entusiasmo.
Stefan era preoccupato; forse Klaus aveva trovato un modo per riavere il suo Grimorio.


*** ***


Dopo quell'ennesimo momento di passione, il vampiro, ancora ansante, si sdraiò di lato alla cacciatrice mettendosi a pancia sotto; sentiva la palpebre farsi sempre più pesanti, aveva avuto una giornata davvero intensa.
Summer si mise sul fianco di fronte a lui e, senza pensarci più di tanto, iniziò ad accarezzargli i capelli tra la nuca ed il collo.
Il vampiro si godette quelle carezze rilassandosi ancora di più, ma poi ebbe la malaugurata idea di parlare.
“Dovevo essere brutalmente torturato per meritare due coccole?” disse assonnato.
Il quel momento, Summer realizzò ciò che stava facendo, e si sentì subito a disagio.
“Sì! E adesso sparisci!” gli diede una spinta che lo fece roteare, mettendolo supino.
“Sei sempre la solita scorbutica” farfugliò alzandosi e dirigendosi verso la porta completamente nudo.


*** ***


Boston, Aprile 2004

Il signor Harris insegnava 'storia del vecchio continente' al Boston College. Non era raro che gli osservatori fossero anche degli insegnanti, e per lui essere un professore era più un piacevole hobby che un lavoro.
Qualche giorno prima dell'arrivo di Summer, aveva sentito vociferare i ragazzi su delle strane sparizioni avvenute nei dormitori. Erano scomparse ben tre ragazze in soli due mesi. Così il signor Harris iniziò con i pattugliamenti della zona. In secoli di caccia, le streghe avevano escogitato mille modi per localizzare i vampiri, ma erano tutti alquanto artificiosi e poco pratici. La rivoluzione arrivò con una strega che non aveva nulla a che fare con la Triade; Emily Bennet, nel 1860, mise a punto una bussola il grado di localizzarli. Fece credere a tutti, soprattutto alla vampira che serviva, Katherine Pierce, che fosse un'invenzione di un cittadino del luogo, ma le streghe capirono subito che si  trattava di una sua creazione; era stato un modo per far capire alle sue colleghe di non averle tradite. In poco tempo, la bussola divenne lo strumento più utilizzato dalla Triade del Consiglio. Una sera il signor Harris la estrasse dal taschino e girovagò per il campus fino a quando questa non iniziò a muoversi. La bussola lo condusse fino alla biblioteca e lì, tra i vari scaffali, si fermò indicando una coppia di ragazzi;  una ragazza dai capelli bruni ed un ragazzo biondo. Quando la ragazza se ne andò, la bussola restò ferma: il vampiro era il ragazzo.


*** ***


E' ora di alzarsi Damon!” esclamò Summer spalancando le tende, e lasciando che la luce filtrasse prepotentemente nella stanza.
“Lasciami in pace...” mugolò il vampiro girandosi dall'altra parte.
“Neanche per sogno! Alzati!” asserì tirandogli le coperte di dosso.
Scoprì il corpo del vampiro constatando che fosse ancora nudo, e subito girò il volto da un'altra parte per non sentirsi tentata.
“Perché non ti stendi tu invece?” chiese con il suo solito tono sexy e sfrontato, incrociando le mani dietro la nuca e mettendo ogni centimetro del suo corpo in bella mostra.
“Alzati!”scandì lei rivoltandosi verso di lui con uno sguardo infuriato.
“Andiamo...vieni a farmi due coccole come ieri sera...” asserì con ironica malignità; sapeva che quella frase l'avrebbe fatta scattare e, come aveva previsto, subito se la ritrovò inginocchiata sul letto a stringergli il collo con forza.
“Prova a dire un'altra volta un'assurdità del genere e non rivedrai più la luce del sole” scandì con aria minacciosa.
“Ironico detto ad un vampiro...vuoi rubarti il mio anello?” chiese con voce soffocata.
“No! Voglio privare l'anello del suo proprietario!... Però...a pensarci...mi hai dato un bel suggerimento!” disse lasciando la presa sul collo per sfilagli l'anello con rapidità.
Come sempre, Summer era più veloce e forte di lui, e in attimo il vampiro sentì ogni centimetro della sua pelle bruciare.
Veloce si andò a mettere in un angolo all'ombra.
“Sei impazzita?!” Damon era infuriato.
Summer chiuse le tende.
“Lo riavrai quando sarai pronto per uscire...” disse giocherellando con la sua refurtiva e dirigendosi verso la porta.
Il vampiro fece una smorfia infastidita; con quella pazza non ci poteva proprio avere a che fare!


*** ***


Boston, Aprile 2004

Summer aveva compiuto 15 anni; era pronta per affrontare il suo primo vampiro.
Era emozionata all'idea; Lily le aveva parlato dei poteri che avrebbe dovuto avere, ma lei continuava a sentirsi la stessa.
Quel pomeriggio, Harris la convocò nel salotto.
Seduta sul divano c'era anche Lily.
Harris aspettò che la ragazza prendesse posto e poi iniziò a parlare.
“Devi sapere Summer...che ogni anno nascono centinaia di potenziali cacciatrici, ma per diventarlo è necessaria una condizione, ovvero che alla morte della cacciatrice in carica la potenziale non abbia ancora compiuto 15 anni. Tra le quelle che restano, sarà chiamata in carica quella potenzialmente più forte, ed è tramite un rito magico che la strega del Consiglio” il signor Harris indicò Lily “oppure il Consiglio stesso, scopre la sua identità”.
Summer annuì.
“Ora..come avrai capito, la nuova cacciatrice sei tu, il rito ci ha portato da te, ma i tuoi poteri non si sono ancora manifestati...e questo perché...ciò accade nella prima lotta; dovrai affrontare il primo vampiro così come sei, ma, man mano, sentirai un enorme potere crescere dentro di te. Tutto sta nell'affrontare la paura iniziale...ma vedrai che col tempo...ti risulterà tutto più facile...” concluse con dolcezza.
Summer si limitò ad annuire ancora, come sempre non era molto loquace.
Non si sentiva spaventata, e quella per lei era la prova del nove. I poteri di Lily l'avevano convinta che quelle assurdità potevano essere vere, ma per crederci al cento per cento, doveva vedere un vampiro e soprattutto doveva affrontarlo; solo allora tutto sarebbe stato finalmente definito e reale.


*** ***


Il vampiro si recò in cucina e vide Summer che preparava la colazione.
Appena la ragazza lo vide gli lanciò il suo anello.
“Ho preparato le uova strapazzate...”disse, mettendogliele in un piatto.
Il vampiro afferrò al volo il suo anello con un volto infastidito.
“Sei stata davvero molto... molto scortese...” le si parò davanti.
“Tu come ti sentiresti se ti togliessi il tuo bel ciondolo..?..” continuò, toccando quel pendente a forma di rosa che Summer portava tutti i giorni.
Il volto di Summer diventò gelido.
“Impara una cosa di me Damon...o-di-o quando un estraneo tocca la mia collana” disse con freddezza stringendogli il polso con forza ed allontanandolo dal suo petto.
Damon non si aspettava un comportamento simile. Come quando, con la stessa espressione, una settimana prima le aveva detto di non toccarla. E poi quella parola risuonò nella sua testa dandogli un enorme fastidio che neanche lui si spiegava. 'Estraneo'... era giusto che lei lo definisse così, in fondo si conoscevano solo da una ventina di giorni, eppure quella parola era risuonata forte, un po' meschina e a parer suo...del tutto inappropriata.
Il vampiro si allontanò stizzito.
“Non mangi?” chiese la ragazza con un tono più dolce; si era accorta subito di essere stata un po' troppo dura, ma quella collana per lei aveva un forte valore affettivo, e toccarla significava invadere la sfera dei suoi sentimenti.
Il vampiro si diresse verso il frigo per prendere una sacca di sangue; poi, prima di cominciare a bere, gliela mostrò con freddezza.
Non aggiunse nulla e se ne andò in salotto.


*** ***


Boston, Aprile 2004

Quella sera Harris, Lily e Summer si recarono al Boston College.
Di nuovo, con la sua bussola, Harris cercò il vampiro dai capelli biondi che aveva individuato qualche sera prima.
Quando lo videro aggirarsi per i giardini del Campus subito i tre lo pedinarono in modo molto palese; Harris voleva che fosse lui stesso a condurli in un luogo isolato.
Il vampiro fece esattamente ciò che l'osservatore aveva previsto: si era accorto della loro presenza e li aveva condotti nella zona meno trafficata del College per capire chi fossero, cosa volessero e, eventualmente, sbarazzarsi di loro.
“Posso esservi d'aiuto?” chiese il vampiro con un tono arrogante.
Harris fissò Summer cercando in lei un segno d'approvazione.
Vide che la ragazza era visibilmente nervosa, e le mise una mano sulla spalla, facendole un rassicurante sorriso.
Summer annuì e si avviò verso di lui brandendo il suo paletto.
Al vampiro uscì una sonora risata.
“Cosa vorresti fare... ragazzina?” disse guardandola con compassione. In quel momento il suo volto si trasformò, e Summer per un attimo si sentì terribilmente spaventata.
Prese coraggio e si avvicinò. Gli sferrò un calcio nell'addome che però non sortì alcun effetto sul vampiro.
Ancora una volta rise di gusto.
“Non so cosa diamine abbiate in mente voi tre...ma sono sicuro che mi divertirò...” disse, afferrandola per il collo e sollevandola da terra. A Summer cadde il paletto dalle mani.
Lily si era mossa per intervenire, ma Harris le mise un braccio davanti per fermarla.
“Devi darle fiducia..” le disse con il suo solito tono calmo e rassicurante. La strega annuì e tornò ad osservare la scena con preoccupazione.
Summer sentiva di soffocare, e prontamente gli diede un calcio sotto al mento; ma questa volta la forza era aumentata, e il vampiro, preso alla sprovvista, lasciò la presa.
Summer cadde a terra e tossì un paio di volte.
“Chi diavolo sei?” le domandò il vampiro, mentre si reggeva il mento dolorante.
La cacciatrice lo guardò minacciosa; si avvicinò e gli sferrò un calcio come il precedente, solo che questa volta il vampiro venne scaraventato contro un albero.
Si avvicinò nuovamente a passo sicuro e gli diede un pugno sulla mandibola, poi ancora un altro e ancora un altro calcio.
Il vampiro decise di scappare servendosi della sua velocità, ma Summer gli si parò davanti. In quel momento se ne stupì lei per prima, era stata velocissima. Con un altro pugno lo fece cadere a terra. Harris le lanciò il paletto, e con rapidità lo afferrò per piantaglielo subito nel cuore. Vide il vampiro diventare grigio e raggrinzito, e una sensazione di potere pervase il suo corpo. Le venne da sorride...come non aveva mai sorriso in vita sua. Le era piaciuto combattere; ed in quel momento l'adrenalina nel suo corpo la fece sentire felice ed euforica...avrebbe voluto subito affrontarne un altro!
“Sei stata bravissima...” disse Lily avvicinandosi, e la ragazza le sorrise per la prima volta.
La strega fece una mossa con la mano; come se al suo interno ci fosse stato qualcosa da spremere, e il vampiro divenne cenere.
Harris restò colpito, nella sua vita aveva avuto altre quattro cacciatrici, ma nessuna era stata così valida contro il primo vampiro.
La guardò meravigliato pensando che, un giorno, quella tormentata ragazzina dal carattere scontroso, sarebbe diventata fortissima.



Angolino di NaNa***
Nuovo capitolo: come sempre...Damon e Summer sulla solita altalena sentimentale, più un po' di passato della cacciatrice, sperando che non abbia appesantito la lettura^^
Sul fronte inglese qualcosa inizia a smuoversi, ma non gioite, la fine è lontanissima, quindi dovrete sopportarmi ancora per un po'^^
Un bacione a tutti quelli che mi stanno seguendo e, come sempre, grazie per essere arrivati fin qui^^
Alla prossima^^




  
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