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Autore: Orihimechan    27/11/2011    8 recensioni
In ogni persona c'è un determinato momento della sua esistenza in cui si sa, o per lo meno ci si illude, di sapere come dovrà esattamente andare la propria vita; un momento in cui sai cosa dovrai fare del tuo futuro; un momento in cui sai con chi dovrai stare e chi vorresti diventare.
Pensi che tutto sia già scritto, ma è proprio questa la debolezza a cui nessun essere umano deve mai lasciarsi andare, perché a volte capita che il destino prenda una piega diversa da quella che tu avresti immaginato. Riusciranno Sana e Akito ad affrontare il loro destino?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Dopo aver praticamente divorato ogni cosa, proposi di andare a fare quattro passi.
Avevo sinceramente bisogno di muovermi; restare ferma per più di un'oretta mi risultava ancora difficile.
Una volta fuori il mio cavaliere si avvicinò porgendomi nuovamente il braccio che afferrai questa volta senza esitazione.
"Ti va una tazza di cioccolata calda?" - proposi.
"Anche due! Vieni, conosco un bar quì vicino, il servizio è ottimo e possiamo raggiungerlo anche a piedi".
"Fai strada, dopo questa serata mi fido ciecamente dei tuoi gusti, il ristorante era meraviglioso!" - mi rivolsi verso di lui con un sorriso grato.
"Speravo ti piacesse, ho molti altri bellissimi posti da mostrarti, sempre se me lo permetterai.." - rispose Ian cauto
"Contaci, ti ho appena nominato mia personale giuda turistica Occhi Blu, sei spacciato!" - e gli diedi un piccolo buffetto sulla spalla, stringendo leggermente la mia presa sul suo braccio con l'altra mano.
Quanto terminai la mia frase ci trovammo di fronte ad un locale con una particolare insegna luminosa verde, dedussi che si trattasse del bar che aveva menzionato in precedenza.
Effettivamente non era molto lontano dal ristorante, distava si e no due metri.
All'interno era molto affollato considerando l'ora tarda; probabilmente era davvero uno dei bar migliori del quartiere.
Bastò un piccolo cenno di Ian al barista dietro al bancone per far volatilizzare nel giro di dieci minuti un tavolino.
"Ma come fai?" - chiesi sinceramente colpita.
"Ho anche io i miei assi nella manica, cosa credi?" - Ian assunse un tono falsamente ammiccante.
Feci appena in tempo a poggiare la giacca, che lui mi aveva gentilmente offerto, sullo schienale della sedia che il barista visto poco prima all'ingresso era già davanti a noi munito di carta e penna.
"Shin, ti presento Sana Kurata."
Lentamente, Shin il barista, si voltò verso di me. Sembrava quasi avesse visto un fantasma.
"Quella Sana?" - il tono di voce rasentava l'incredulità
"In persona" - dissi offrendogli la mano
"Non ci posso credere!" - velocemente si avvicinò e una volta appurato che si, effettivamente ero proprio io si portò le mani nei capelli sconvolto.
"Per tutti i Kami! Incredibile! Superlativo!!"
"Piacere di conoscerti Shin" - gentilmente gli sorrisi, e mi concessi qualche secondo per osservarlo meglio.
Non era di statura molto alta, probabilmente perchè era ancora molto giovane, gli davo grosso modo vent'anni; aveva la stessa carnagione di Ian, lo stesso colore dei capelli, ma lui li aveva molto più corti; non potevi fare a meno di notare che anche gli occhi erano differenti, non si avvicinavano lontanamente all'azzurro del mio assistente, nonostante ci fosse comunque qualcosa che me li ricordava.
"Fratello, ti sarò debitore a vita promesso!" - disse Shin buttando un sonoro schiaffo sulla spalla di Ian.
"Fratello?" - urlai scioccata - "Non mi dire che.."
"Lui è il mio fratellino più piccolo, si" - concluse Ian per me.
"E sono anche il più bello ad essere sincero" - continuò Shin con aria beffarda
"Ne dubito fortemente, piuttosto ci porti due belle cioccolate calde?"
"Agli ordini. Sarebbe troppo chiederle un autografo?" - speranzoso strappò un pezzo di carta dal suo  taccuino porgendomelo.
"Assolutamente no" - firmai l'autografo e velocemente restituii carta e penna.
Shin si dileguò quasi subito; le nostre cioccolate arrivarono poco dopo. Erano davvero ottime; dovetti però ammettere che non superavano affatto quelle che avevo provato in Italia.
La cucina italiana era la migliore in assoluto per i miei gusti.
"Molto simpatico tuo fratello" - dissi dopo aver assaporato il terzo sorso della mia cioccolata.
"Non dirglielo mai, non hai idea come sia spropositata la dimensione del suo ego" - rispose Ian liberando uno dei suoi stupendi sorrisi.
"Non per niente è tuo fratello" - ironizzai io restituendogli il sorriso
Completamente assorta dalla nostra conversazione non badai che le lancette dell'orologio segnavano le 02.00. Rischiai un infarto quando me ne accorsi.
"E' arrivata ora di andare per me, o domani non avrete nessuna presentatrice per il vostro spot"
Era stata veramente una serata piacevole, ma sfortunatamente la stanchezza aveva iniziato a farsi sentire.
"Non ho nessuna intenzione si essere licenziato, quindi tempo che dovremmo continuare la nostra conversazione domani, Shin.." - disse girandosi verso il fratello e facendo cenno di portarci il conto
"Offre la casa" - rispose di tutto punto sventolando la mano.
A causa della troppa confusione però alcune persone mi riconobbero prima che io e Ian potessimo raggiungere l'uscita, fummo trattenuti lì per una frazione di tempo che a me paarve interminabile, ma non mi provocò alcun  fastidio. Amavo stare con i miei fan, un autografo e una foto in più non mi avrebbe di certo uccisa.
"Avete una macchina fotografica voi?" - chiesi a Shin quando riuscii a liberarmi dall'orda di fan.
"Si, perchè?"
"Per quanto possibile vorrei ringraziarti per averci offerto la cioccolata! Una foto mi sembra il minimo"
Non finii neanche di terminare la frase che il piccolo fratellino di Ian mi era già di fronte con tanto di macchina fotografica in mano.
Persi letteralmente il conto di quante fotografie scattammo; se le avessi contante mi sarei resa conto che superavano di gran lunga tutte quelle che erano state scattate nel corso della serata.
Una volta fuori dal locale notai che la temperatura si era abbassata notevolmente.
Un vero e proprio attentato alla mia salute considerando il microscopico vestitino che avevo deciso di indossare.
La terribile sensazione di freddo migliorò quando Ian, si tolse la sua giacca nera per depositarla gentilmente sulle mie spalle.
Un gesto così inaspettato da farmi arrossire; non ero più abituata ad accortezze simili.
"Ti ringrazio" - dissi stringendomi le spalle
"Figurati" - mi sorrise gentile.
Automaticamente mi aggrappai al suo gomito e ci dirigemmo verso l'auto.
"Tuo fratello ti vuole bene, si vede" - parlai senza pensarci fissando attentamente i miei piedi.
"Lo so, ho fatto tutto questo anche per lui e per Hichi"
"Hichi?"
"Il mio secondo fratello. Ha ventiquattro anni e studia per diventare un professore di lettere"
"Ti somiglia?"
"Molto più di Shin.."
"Mi piacerebbe conoscerlo.." 
Distolsi lo sguardo da terra e lo rivolsi verso di lui. Ian rimase sorpreso dalla mia affermazione, probabilmente non se lo aspettava; a dir la verità neanche io seppi perchè lo dissi.
"Non mancherà occasione.." - rispose sfoderando forse il più bel sorriso della serata.
Mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e rossa in volto sorrisi abbassando lo sguardo.
Quando alzai lo sguardo quell'accenno di sorriso che poco prima aveva fatto capolino sul mio volto sparì.
Meccanicamente mi fermai, con la mano sinistra strinsi leggermente il braccio di Ian, con l'altra afferrai un lembo del mio vestito. Ian colto alla sprovvista si rivolse prima verso di me e successivamente seguì la traiettoria del mio sguardo.
"Buona sera Akito" - pronunciò serio.
Akito Hayama se ne stava lì, mani in tasca, sguardo indifferente e un'impermeabile nero a riscaldarlo da quella spinosa temperatura.
"Buona sera"

Merda. Ero proprio nella merda.

Bastò quella parola, quell'unica frase a scombussolare quella poca serenità che faticosamente avevo acquisito durante la serata.
Un 'buona sera' buttato lì fece riaffiorare un turbine di pensieri che mi provocarono mal di testa.
Mi sentii a disagio, non avrei mai voluto che Akito mi vedesse con lui, una volontà abbastanza stupida considerando che Hayama ormai no rivendicava più nessun tipo di diritto nella mia vita.
E fù quando lo vidi puntare i suoi occhi nei miei che capii tutte quelle sensazioni che lamentavo di non provare da tempo non erano sparite, erano solo assopite, gelosamente custodite nel mio cuore; sentimenti che tornavano a galla per lui, sempre e solo per lui.
Questa consapevolezza mi spaventò.
Codarda, abbassai lo sguardo e senza guardarlo accennai un lieve movimento con la testa.
"Come mai ancora in giro a quest'ora?" - il tono arrogante che Ian aveva in presenza di Akito riprese vita.
Stava volontariamente incanalandosi in un discorso che non avrebbe portato a nulla di buono.
"Mi pare di vedere che anche voi siete a spasso." - continuava a tenere lo sguardo fisso su di me, ignorando bellamente Ian.
Adoravo le non-risposte di Akito.
"Stavamo giusto rincasando, non tutti hanno la possibilità di svignarsela dal lavoro.."
Il sarcasmo era un'altra qualità di Ian che apprezzavo e che, non potei fare a meno di notare, riservava solo ad Hayama.
Poco male, serviva qualcuno che fosse in grado di tenergli testa.
"Mi ritengo fortunato allora. E' meglio che vada, non vorrei rubarvi altro tempo.." - odiavo il tono beffardo di Akito, faceva nascere in me una gran voglia di prenderlo a schiaffi.
"Ne abbiamo avuto parecchio di tempo questa sera" - lo interruppe Ian.
Potevo benissimo sentire la tensione camminarmi sulla testa e burlarsi di me. Me ne sarei andata a gambe se solo avessi potuto. Non sopportavo essere fissata, da Akito meno che mai.
"Noi andiamo.." - dissi, o per lo meno credetti di aver detto.
Entrambi si voltarono verso di me. L'uno con un leggero sorriso sul volto, l'altro esattamente con la stessa identica espressione di quando l'avevamo incontrato.
"Ciao" - io e Ian lo salutammo all'unisono
"Buona serata"  - rispose, senza scostare lo sguardo da me.
Risposi allo sguardo per una manciata di secondi, ma alla fine lo distolsi sconfitta.
Tutti i buoni propositi della serata erano ovviamente andati a farsi benedire.
Quel poco di buon umore che avevo recuperato a stento si era magicamente volatilizzato.
Stremata, chiusi la porta alle mie spalle, tolsi quei trampoli infernali che mi ritrovavo ai piedi e mi buttai sul letto.
Come poteva farmi ancora quell'effetto?
E con quale diritto s'impossessava dei miei pensieri dopo tutto quel tempo?
Dannato, dannatissimo Hayama.
La suonerie improvvisa del mio telefono mi permise di distogliere i miei pensieri almeno per qualche secondo da quell'idiota. Afferrai la mia borsa e lanciai un'occhiata veloce al display del cellulare, non conoscevo il numero.
Guardai l'orologio della mia camera, le lancette segnavano le 02.45.
Senza pensarci due volte risposi.
"Si può sapere chi diavolo è alle tre del mattino?" - sbottai irritata.
"Sono io"
Inevitabilmente mi mancò il respiro.




SPOILER:

<< "Sei sparito" - non era una domanda la mia
Abbassai lo sguardo indirizzandolo verso le mani che stavo amorevolmente torturando con le unghie.
"Ho avuto da fare" - monosillabico ed evasivo come al solito.
La conversazione più amorevole e coinvolgente dell'universo; eppure, se avessi potuto scegliere, l'avrei fatta durare tutta la vita. >>







Ed eccomiiiii!
Ok, lo so che sono degna di essere messa alla gogna e successivamente uccisa ma vi prego di perdonarmi!
Quando scrissi all'epoca questo capitolo decisi, per la troppa lunghezza di dividerlo in due parti! Sfortunatamente la seconda parte è andata perduta, ho cercato di ritrovarla ma niente; mi sono così arrabbiata ed innervosita da non riuscire più a riscriverla perchè sapevo che per quanto mi sarei sforzata non sarebbe mai venuta come la prima; di conseguenza ho trascurato la storia! Quest'oggi però ho impugnato il pc,  aperto word e mi sono auto imposta di riscrivere il capitolo, ed è uscito fuori questo! Non è un granchè lo so ma spero che possa piacervi ugualmente!
In questo capitolo i nostri giovincelli si rincontrano! :DDDD Ebbene, cosa ne pensate? Sono curiosissima di leggere i vostri pareri!
Spero di non avervi deluso, e perdonatae ancora l'attesa. A fine capitolo ho inserito anche un piccolissimo spoiler del prossimo capitolo che ho salvato e stampato onde evitare altri casini!! :DDD  Chi saranno mai i protagonisti del dialogo? Oh, io lo so che voi lo già lo immaginate! :)) 
Ps: ho cambiato nick di rencente, quindi non spaventatevi se anzichè Lorelag leggete Orihimechan. :DD
Un bacione enorme, questa volta a presto sicuramente! :D
  
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